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Love of the Common People
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La canzone è una ballata folk scritta e composta da John Hurley e Ronnie Wilkins. Ha avuto diversi interpreti tra cui The Four Preps, Nicky Thomas, ma è stato Paul Young a farla conoscere al grande pubblico. Di recente, è stata coverizzata anche da Bruce Springsteen nel concerto a Dublino del 2007 con la Seeger Session Band, concerto divenuto poi un album live, appunto "Live in Dublin".
Living on free food tickets
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18/5/2011 - 01:56
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Oh Mary, Don't You Weep
![Oh Mary, Don't You Weep](img/upl/PeteSeegerFW02320.jpg)
[prima metà dell’800?]
Di autore anonimo
Album “American Favorite Ballads Vol. 1”, Folkways Records, 1957.
Uno dei più famosi negro spirituals, risalente a prima della guerra civile americana, una vera e propria parabola di liberazione che attinge al Nuovo (Vangeli di Luca e Giovanni) e all’Antico Testamento (Libro dell’Esodo e anche, in alcune versioni, della Genesi).
La protagonista è Maria di Betania, sorella di Marta (che in alcune versioni del brano compare: “Oh Mary, don't you weep / Oh Martha, don't you mourn”) e Lazzaro (dall’aramaico “Eleazar”, “Dio ha soccorso”), quello che fu resuscitato da Cristo. Maria è quella che accoglie Gesù e si mette in suo ascolto, mentre la sorella Marta continua le faccende domestiche; è quella che rimprovera al Signore di non essere giunto in tempo per salvare il fratello Lazzaro, e Gesù rimedia prontamente;
è la stessa che cosparge di unguento... (continuer)
Di autore anonimo
Album “American Favorite Ballads Vol. 1”, Folkways Records, 1957.
Uno dei più famosi negro spirituals, risalente a prima della guerra civile americana, una vera e propria parabola di liberazione che attinge al Nuovo (Vangeli di Luca e Giovanni) e all’Antico Testamento (Libro dell’Esodo e anche, in alcune versioni, della Genesi).
La protagonista è Maria di Betania, sorella di Marta (che in alcune versioni del brano compare: “Oh Mary, don't you weep / Oh Martha, don't you mourn”) e Lazzaro (dall’aramaico “Eleazar”, “Dio ha soccorso”), quello che fu resuscitato da Cristo. Maria è quella che accoglie Gesù e si mette in suo ascolto, mentre la sorella Marta continua le faccende domestiche; è quella che rimprovera al Signore di non essere giunto in tempo per salvare il fratello Lazzaro, e Gesù rimedia prontamente;
è la stessa che cosparge di unguento... (continuer)
If I could I surely would
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envoyé par Bartleby 18/11/2010 - 14:10
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Murder Incorporated
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[1995]
Album: Greatest Hits
Album: Greatest Hits
Bobby's got a gun that he keeps beneath his pillow
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envoyé par giorgio 13/11/2010 - 19:19
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God's Counting on Me, God's Counting on You
![God's Counting on Me, God's Counting on You](img/upl/Deepwater-Horizon-Response.jpg)
[2010]
Scritta da Pete Seeger con Lorre Wyatt.
Interpretata in duetto con Bruce Springsteen
Alla fine di luglio, il vecchio Pete Seeger ed il suo banjo hanno presentato al The City Winery di New York City una canzone nuova nuova, scritta contro la British Petroleum, responsabile del disastro ecologico che ha visto milioni di litri di petrolio riversarsi nelle acque del Golfo del Messico, al largo delle coste di Lousiana e Florida, a seguito del grave incidente sulla piattaforma di trivellazione "Deepwater Horizon".
"Sono un fan delle canzoni alla vecchia maniera che hanno un sacco di ripetizioni, come gli spiritual", ha detto il novantunenne ma sempre arzillo Pete Seeger: "Non c'è bisogno di molto per scrivere una buona canzone. Alcune delle canzoni più belle di sempre sono basate su una melodia semplicissima ripetuta molte volte".
Scritta da Pete Seeger con Lorre Wyatt.
Interpretata in duetto con Bruce Springsteen
Alla fine di luglio, il vecchio Pete Seeger ed il suo banjo hanno presentato al The City Winery di New York City una canzone nuova nuova, scritta contro la British Petroleum, responsabile del disastro ecologico che ha visto milioni di litri di petrolio riversarsi nelle acque del Golfo del Messico, al largo delle coste di Lousiana e Florida, a seguito del grave incidente sulla piattaforma di trivellazione "Deepwater Horizon".
"Sono un fan delle canzoni alla vecchia maniera che hanno un sacco di ripetizioni, come gli spiritual", ha detto il novantunenne ma sempre arzillo Pete Seeger: "Non c'è bisogno di molto per scrivere una buona canzone. Alcune delle canzoni più belle di sempre sono basate su una melodia semplicissima ripetuta molte volte".
When we look and we can see things are not what they should be
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envoyé par Bartolomeo Pestalozzi 12/8/2010 - 22:07
Parcours:
Guerre à la Terre
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My City Of Ruins
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Al concerto dell'anno scorso all'Olimpico cantò questa canzone dedicandola alla gente de L'Aquila. Che emozione.
Luca 'The River' 23/7/2010 - 17:55
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Sun City
![Sun City](img/upl/Sun_City.jpg)
[1985]
Scritta da Steven Van Zandt
Erano gli anni di carrozzoni come il Band Aid ("Do They Know It's Christmas") e, soprattutto USA for Africa ("We Are The World", meritato bollino "bleah" su questo sito), e anche Little Steven fece - solo un po' più autenticamente degli altri - la sua parte.
Il titolo di questo progetto artistico per sensibilizzare l'opinione pubblica mondiale contro l'apartheid in Sudafrica venne a Van Zandt dopo aver visitato la città-casinò sudafricana di Sun City. L'italo-americano Stefano Lento, in arte "Little" Steven Van Zandt, non potè fare a meno di notare il parallelismo tra il sistema dell'apartheid e quello delle riserve indiane statunitensi, dove pure spesso sorgono immensi casinò, gestiti da un'élite di bianchi e nativi "collaborazionisti", in mezzo a comunità assolutamente povere e degradate in cui vive la moltitudine dei discendenti dei pellerossa...
Questa... (continuer)
Scritta da Steven Van Zandt
Erano gli anni di carrozzoni come il Band Aid ("Do They Know It's Christmas") e, soprattutto USA for Africa ("We Are The World", meritato bollino "bleah" su questo sito), e anche Little Steven fece - solo un po' più autenticamente degli altri - la sua parte.
Il titolo di questo progetto artistico per sensibilizzare l'opinione pubblica mondiale contro l'apartheid in Sudafrica venne a Van Zandt dopo aver visitato la città-casinò sudafricana di Sun City. L'italo-americano Stefano Lento, in arte "Little" Steven Van Zandt, non potè fare a meno di notare il parallelismo tra il sistema dell'apartheid e quello delle riserve indiane statunitensi, dove pure spesso sorgono immensi casinò, gestiti da un'élite di bianchi e nativi "collaborazionisti", in mezzo a comunità assolutamente povere e degradate in cui vive la moltitudine dei discendenti dei pellerossa...
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We're rockers and rappers united and strong
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envoyé par Alessandro 2/2/2010 - 08:55
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Brothers Under The Bridge
![Brothers Under The Bridge](img/thumb/c5065_130x140.jpeg?1368101609)
FRATELLI SOTTO IL PONTE.
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envoyé par Davide Festa 2/12/2009 - 22:25
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Turna mia ‘ndré
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[2007]
Album:Paradis del diaol
Dedicato al comandante partigiano Giacomo Cappellini, la musica ricorda (o copia?) l'arrangiamento di Mrs McGrath fatto da Springsteen nelle Seeger Sessions
Album:Paradis del diaol
Dedicato al comandante partigiano Giacomo Cappellini, la musica ricorda (o copia?) l'arrangiamento di Mrs McGrath fatto da Springsteen nelle Seeger Sessions
i gnìa-do da i mucc co ‘l hciòp an hpala tar
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envoyé par DonQuijote 6/6/2009 - 13:12
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This Land Is Your Land
![This Land Is Your Land](img/upl/thislandisyourland.jpg)
Parole di Woody Guthrie
Musica ripresa dall'inno battista "When the World's on Fire" (Oh My Loving Brother)
Words by Woody Guthrie
Music adapted from the Baptist hymn "When the World's on Fire" (Oh My Loving Brother)
"Non so se sia una dimenticanza, certo non parla direttamente di pace, ma visto il periodo in cui è stata scritta, l'autore e alcuni versi probabilmente ci sta bene." [DQ82]
Concordiamo col "Donqui"; una canzone del genere ci sta sempre bene. Presentiamo qui la versione completa della canzone come riportata sul sito woodyguthrie.org. Come detto, la versione incisa nel 1944 non comprende le ultime tre strofe, più apertamente politiche. Per questo la canzone è stata spesso fraintesa. [CCG/AWS Staff]
This Land Is Your Land" is one of the United States' most famous folk songs. Its lyrics were written by Woody Guthrie in 1940 on an existing melody, in response to Irving Berlin's... (continuer)
Musica ripresa dall'inno battista "When the World's on Fire" (Oh My Loving Brother)
Words by Woody Guthrie
Music adapted from the Baptist hymn "When the World's on Fire" (Oh My Loving Brother)
"Non so se sia una dimenticanza, certo non parla direttamente di pace, ma visto il periodo in cui è stata scritta, l'autore e alcuni versi probabilmente ci sta bene." [DQ82]
Concordiamo col "Donqui"; una canzone del genere ci sta sempre bene. Presentiamo qui la versione completa della canzone come riportata sul sito woodyguthrie.org. Come detto, la versione incisa nel 1944 non comprende le ultime tre strofe, più apertamente politiche. Per questo la canzone è stata spesso fraintesa. [CCG/AWS Staff]
This Land Is Your Land" is one of the United States' most famous folk songs. Its lyrics were written by Woody Guthrie in 1940 on an existing melody, in response to Irving Berlin's... (continuer)
This land is your land This land is my land
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envoyé par DonQuijote82 4/2/2009 - 17:02
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Into The Fire
![Into The Fire](img/thumb/c1012_130x140.jpeg?1473367605)
sono d'accordo con la spiegazione.Però nel ritornello (may your strenght give us strenght) vedo anche un collegamento con i vecchi spiritual in cui si cantava parlando direttamente con Dio. Non so. Voi che ne pensate?
ambra 9/9/2008 - 13:31
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Pay Me My Money Down
anonyme
![Pay Me My Money Down](img/upl/weavers.jpg)
Traditional, ca. 1880
First published: 1942, Lydia Parrish
Tradizionale, ca. 1880
Prima pubblicazione: Lydia Parrish, 1942
Un'antica e celebre working song afroamericana che ebbe origine tra i lavoratori portuali di colore nelle isole dello stato della Georgia. Fu raccolta da Lydia Parrish e pubblicata nel 1942 nel volume Slave Songs of the Georgia Sea Islands. Sebbene gli stevedores negri non fossero ufficialmente degli schiavi, le condizioni in cui si trovavano a dover lavorare erano del tutto simili, se non identiche: alla richiesta di farsi pagare il dovuto, il padrone risponde con una sprangata.
Sebbene la canzone risalga con tutta probabilità a circa il 1880 (solo pochi anni dopo la nominale abolizione della schiavitù negli stati del Sud, dopo la guerra di secessione), la melodia è molto più antica: Alan Lomax, il principale studioso delle folk ballads americane, nella sua opera... (continuer)
First published: 1942, Lydia Parrish
Tradizionale, ca. 1880
Prima pubblicazione: Lydia Parrish, 1942
Un'antica e celebre working song afroamericana che ebbe origine tra i lavoratori portuali di colore nelle isole dello stato della Georgia. Fu raccolta da Lydia Parrish e pubblicata nel 1942 nel volume Slave Songs of the Georgia Sea Islands. Sebbene gli stevedores negri non fossero ufficialmente degli schiavi, le condizioni in cui si trovavano a dover lavorare erano del tutto simili, se non identiche: alla richiesta di farsi pagare il dovuto, il padrone risponde con una sprangata.
Sebbene la canzone risalga con tutta probabilità a circa il 1880 (solo pochi anni dopo la nominale abolizione della schiavitù negli stati del Sud, dopo la guerra di secessione), la melodia è molto più antica: Alan Lomax, il principale studioso delle folk ballads americane, nella sua opera... (continuer)
I thought I heard the Captain say
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5/9/2008 - 01:10
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American Skin (41 Shots)
![American Skin (41 Shots)](img/thumb/c3373_130x140.jpeg?1328485005)
PELE AMERICANA (41 TIROS)
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envoyé par Marcia Rosati 2/11/2007 - 20:48
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Unehearted
"E le tue gambe sono state rubate
da qualche imbroglione del dipartimento della difesa"
PRODIGAL SON is a song written by Bruce Springsteen who recorded it in mid-1972. The song has not yet been officially released. The above lyrics are transcribed from the only known studio version of PRODIGAL SON.
There is no indication to when PRODIGAL SON was written. One studio version of the song is in circulation among collectors. It's a studio take likely recorded around May-Jun 1972 at Jim Cretecos' apartment in New York City, NY. It features Springsteen solo on vocals and acoustic guitar. The May-Jun 1972 sessions at Jim Cretecos' apartment were produced by Cretecos who also took the role of recording engineer. The above lyrics are transcribed from that circulating studio version of PRODIGAL SON.
The line "Where the highway ends and the desert breaks" would later reappear... (continuer)