Nella mia ora di libertà
La versione dei Sambene
Dall'Album I sambene cantano De André (Di signori distratti, blasfemi e spose bambine) (2019)
Dall'Album I sambene cantano De André (Di signori distratti, blasfemi e spose bambine) (2019)
Dq82 8/1/2021 - 17:13
L'infanzia di Maria
La versione dei Sambene
Dall'Album I sambene cantano De André (Di signori distratti, blasfemi e spose bambine) (2019)
Dall'Album I sambene cantano De André (Di signori distratti, blasfemi e spose bambine) (2019)
Dq82 8/1/2021 - 17:13
Khorakhané (A forza di essere vento)
La versione dei Sambene
Dall'Album I sambene cantano De André (Di signori distratti, blasfemi e spose bambine) (2019)
Dall'Album I sambene cantano De André (Di signori distratti, blasfemi e spose bambine) (2019)
Dq82 8/1/2021 - 17:12
Canto del servo pastore
La versione dei Sambene
Dall'Album I sambene cantano De André (Di signori distratti, blasfemi e spose bambine) (2019)
Dall'Album I sambene cantano De André (Di signori distratti, blasfemi e spose bambine) (2019)
Dq82 8/1/2021 - 17:12
Girotondo
La versione dei Sambene
Dall'Album I sambene cantano De André (Di signori distratti, blasfemi e spose bambine) (2019)
Dall'Album I sambene cantano De André (Di signori distratti, blasfemi e spose bambine) (2019)
Dq82 8/1/2021 - 17:06
Derna Scandali
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria
Il brano “Derna Scandali” narra le gesta della vita di Derna Scandali, vita dedicata interamente alla lotta per i diritti delle donne; staffetta partigiana, comunista ed attiva nel Sindacato con, tra gli altri, i risultati ottenuti per la regolarizzazione di molti contratti e l’iscrizione della manodopera femminile agli istituti previdenziali. Se in questo caso le parole sono affidate a Luca Lisei (instancabile nel ricercare e narrare la maggior parte delle storie presenti nel disco), la musica è appannaggio di Marco Sonaglia e Veronica Vivani, che mai come in questo caso tira fuori la sua anima popolare. Il brano infatti si apre con una introduzione di saltarello di Emanuele Storti alla fisarmonica, per poi dare spazio alla chitarra acustica di Marco Sonaglia e alla bellissima voce di Veronica Vivani, che racconta con gioia il grande impegno femminista e sindacalista della protagonista.
estatica.it
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria
Il brano “Derna Scandali” narra le gesta della vita di Derna Scandali, vita dedicata interamente alla lotta per i diritti delle donne; staffetta partigiana, comunista ed attiva nel Sindacato con, tra gli altri, i risultati ottenuti per la regolarizzazione di molti contratti e l’iscrizione della manodopera femminile agli istituti previdenziali. Se in questo caso le parole sono affidate a Luca Lisei (instancabile nel ricercare e narrare la maggior parte delle storie presenti nel disco), la musica è appannaggio di Marco Sonaglia e Veronica Vivani, che mai come in questo caso tira fuori la sua anima popolare. Il brano infatti si apre con una introduzione di saltarello di Emanuele Storti alla fisarmonica, per poi dare spazio alla chitarra acustica di Marco Sonaglia e alla bellissima voce di Veronica Vivani, che racconta con gioia il grande impegno femminista e sindacalista della protagonista.
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Nata tra le Marche ed il mare
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 7/7/2018 - 11:05
Achille Barilatti
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria
“Achille Barilatti” è il ritratto di un compagno partigiano catturato ed ucciso a Muccia il 23 marzo 1944 che al momento della fucilazione dopo aver detto alla fidanzata “Meglio la morte che il tradimento!”, in punto di morte ebbe la forza di pronunciare le parole “Viva l’Italia libera!”. La canzone è retta in piedi dalla voce portentosa di Roberta Sforza ed in questo contesto la viola di Gazich e la chitarra acustica di Sonaglia fungono da accompagnamento, lasciando spazio alle parole dedicate a questo valoroso partigiano.
estatica.it
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria
“Achille Barilatti” è il ritratto di un compagno partigiano catturato ed ucciso a Muccia il 23 marzo 1944 che al momento della fucilazione dopo aver detto alla fidanzata “Meglio la morte che il tradimento!”, in punto di morte ebbe la forza di pronunciare le parole “Viva l’Italia libera!”. La canzone è retta in piedi dalla voce portentosa di Roberta Sforza ed in questo contesto la viola di Gazich e la chitarra acustica di Sonaglia fungono da accompagnamento, lasciando spazio alle parole dedicate a questo valoroso partigiano.
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L'attimo prima della morte
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 7/7/2018 - 10:51
Ruth e Augusto
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria
“Ruth e Augusto” narra la storia d’amore tra la profuga ebrea Ruth Wartski ed il comandante Augusto Pantanetti; i due si incontrano nel 1942 a Monastero in provincia di Macerata e si sposano nel 1944, a dimostrare come anche in tempi di guerra l’Amore con la A maiuscola può trionfare o per dirla come i Gang che più forte della morte è l’amore.
In questo brano la struttura musicale si arricchisce della viola lancinante suonata da Michele Gazich e nel dipanarsi del racconto le protagoniste assolute sono le voci corali che sembrano quasi cingere in un abbraccio pieno di affetto i due protagonisti della storia narrata.
estatica.it
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria
“Ruth e Augusto” narra la storia d’amore tra la profuga ebrea Ruth Wartski ed il comandante Augusto Pantanetti; i due si incontrano nel 1942 a Monastero in provincia di Macerata e si sposano nel 1944, a dimostrare come anche in tempi di guerra l’Amore con la A maiuscola può trionfare o per dirla come i Gang che più forte della morte è l’amore.
In questo brano la struttura musicale si arricchisce della viola lancinante suonata da Michele Gazich e nel dipanarsi del racconto le protagoniste assolute sono le voci corali che sembrano quasi cingere in un abbraccio pieno di affetto i due protagonisti della storia narrata.
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Anche sotto la guerra nasce l'amore
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 7/7/2018 - 10:03
Bebi Patrizi
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria
Si continua con la storia di “Bebi Patrizi”, altro giovane partigiano catturato ed ucciso a Montalto insieme ad altri partigiani nel marzo del ’44 a soli 19 anni. Musicalmente la struttura della canzone è sorretta in maniera particolare dagli inserti al violino di Gazich e della fisarmonica di Storti, oltre alle incursioni vocali delle brave Roberta Sforza e Veronica Vivani.
estatica.it
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria
Si continua con la storia di “Bebi Patrizi”, altro giovane partigiano catturato ed ucciso a Montalto insieme ad altri partigiani nel marzo del ’44 a soli 19 anni. Musicalmente la struttura della canzone è sorretta in maniera particolare dagli inserti al violino di Gazich e della fisarmonica di Storti, oltre alle incursioni vocali delle brave Roberta Sforza e Veronica Vivani.
estatica.it
Un'altra canzone per ricordare
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 7/7/2018 - 09:43
Nenè Acciaio
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria
“Nenè Acciaio”, il ritratto del comandante siciliano (il cui vero nome era Emanuele Lena) a capo del gruppo partigiano della “201 volante”; fu soprannominato Acciaio per il coraggio e la tenacia che profondeva contro gli oppressori nazi-fascisti e venne catturato e giustiziato da una raffica di mitra a soli 24 anni. Musicalmente la canzone inizialmente è sostenuta, oltre alla voce di Marco Sonaglia, dalla chitarra acustica del cantautore fabrianese e dal violino di Gazich; a quasi metà brano irrompe riconoscibilissima la voce di Marino Severini e successivamente la chitarra elettrica, altrettanto riconoscibile, di Sandro Severini, oltre alle armonie vocali del tandem Sforza-Vivani, per chiudere con un duetto finale di violino e fisarmonica di Emanuele Storti.
estatica.it
LENA EMANUELE (Acciaio)
Nenè Acciaio
Marina di Siracusa 1° febbraio... (continuer)
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria
“Nenè Acciaio”, il ritratto del comandante siciliano (il cui vero nome era Emanuele Lena) a capo del gruppo partigiano della “201 volante”; fu soprannominato Acciaio per il coraggio e la tenacia che profondeva contro gli oppressori nazi-fascisti e venne catturato e giustiziato da una raffica di mitra a soli 24 anni. Musicalmente la canzone inizialmente è sostenuta, oltre alla voce di Marco Sonaglia, dalla chitarra acustica del cantautore fabrianese e dal violino di Gazich; a quasi metà brano irrompe riconoscibilissima la voce di Marino Severini e successivamente la chitarra elettrica, altrettanto riconoscibile, di Sandro Severini, oltre alle armonie vocali del tandem Sforza-Vivani, per chiudere con un duetto finale di violino e fisarmonica di Emanuele Storti.
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LENA EMANUELE (Acciaio)
Nenè Acciaio
Marina di Siracusa 1° febbraio... (continuer)
La rabbia dentro nel cuore
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 6/7/2018 - 18:54
Elvio e Ivan
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria
Nel brano “Elvio e Ivan” a far capolino è una storia di amicizia tra Elvio Pigliapoco ed Ivan Silvestrini. I due, appartenenti al gruppo Lupo composto prevalentemente da giovani comunisti, vennero fucilati il 2 maggio 1944 a Fabriano, davanti alle mura di cinta del vecchio cimitero di Santa Maria; prima di morire Ivan riuscì a scrivere una lettera ai suoi genitori che riporta, come nel caso di Eraclio Cappannini, la significativa frase: “Siate forti come lo sono io”. Nel testo va rilevato come il ritornello rimanga impresso per le stupende parole usate (in questo caso le parole sono opera della coppia Brandoni-Gazich): “Chi muore non muore davvero, se la memoria è il tuo sentiero, su quel muro fiorisce la pervinca, se tu ricordi, la morte è vinta.” La parte cantata è affidata, e non poteva essere altrimenti, alla voce del fabrianese Marco... (continuer)
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria
Nel brano “Elvio e Ivan” a far capolino è una storia di amicizia tra Elvio Pigliapoco ed Ivan Silvestrini. I due, appartenenti al gruppo Lupo composto prevalentemente da giovani comunisti, vennero fucilati il 2 maggio 1944 a Fabriano, davanti alle mura di cinta del vecchio cimitero di Santa Maria; prima di morire Ivan riuscì a scrivere una lettera ai suoi genitori che riporta, come nel caso di Eraclio Cappannini, la significativa frase: “Siate forti come lo sono io”. Nel testo va rilevato come il ritornello rimanga impresso per le stupende parole usate (in questo caso le parole sono opera della coppia Brandoni-Gazich): “Chi muore non muore davvero, se la memoria è il tuo sentiero, su quel muro fiorisce la pervinca, se tu ricordi, la morte è vinta.” La parte cantata è affidata, e non poteva essere altrimenti, alla voce del fabrianese Marco... (continuer)
A Fabriano le mura del cimitero
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 5/7/2018 - 15:13
Nunzia, la staffetta
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria
Si parte con “Nunzia, la staffetta”, la storia di Nunzia Cavarischia (a cui l’album è dedicato e donna che i Sambene hanno incontrato personalmente per farsi raccontare le sue gesta e quelle dei partigiani), staffetta partigiana che a soli 15 anni portava lettere ed armi ai compagni partigiani ed in seguito si unì insieme a Nenè Acciaio alla “201 volante”, una delle formazioni più attive in zona marchigiana; da qui nacque il mito di “Stella rossa”. Ad introdurre il brano iniziale è proprio la voce di Nunzia che canta le parole di Livio Cicalè e Giuseppe Biagiotti, partigiani che anch’essi presero parte in seguito al gruppo sopra citato del comandante Nenè Acciaio e che morirono a soli 19 anni per mano dei fascisti. Nel brano da segnalare anche una citazione del maestro Francesco Guccini (“Come tutti gli eroi era giovane e bella”). La tessitura... (continuer)
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria
Si parte con “Nunzia, la staffetta”, la storia di Nunzia Cavarischia (a cui l’album è dedicato e donna che i Sambene hanno incontrato personalmente per farsi raccontare le sue gesta e quelle dei partigiani), staffetta partigiana che a soli 15 anni portava lettere ed armi ai compagni partigiani ed in seguito si unì insieme a Nenè Acciaio alla “201 volante”, una delle formazioni più attive in zona marchigiana; da qui nacque il mito di “Stella rossa”. Ad introdurre il brano iniziale è proprio la voce di Nunzia che canta le parole di Livio Cicalè e Giuseppe Biagiotti, partigiani che anch’essi presero parte in seguito al gruppo sopra citato del comandante Nenè Acciaio e che morirono a soli 19 anni per mano dei fascisti. Nel brano da segnalare anche una citazione del maestro Francesco Guccini (“Come tutti gli eroi era giovane e bella”). La tessitura... (continuer)
C'è una casetta alpina dove siamo noi partigiani
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 3/7/2018 - 10:33
Il vento della memoria
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria
Il penultimo brano è una canzone corale “Il vento della memoria”, che attualizza la Resistenza mettendo sullo stesso piano tre avvenimenti importanti della storia d’Italia: la fucilazione di 59 uomini a Capolapiaggia (frazione del comune di Camerino) il 24 giugno 1944, la strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 e quella di Piazza Loggia del 28 maggio 1974. Se le stragi degli anni ’70 sono conosciute ai più , merita un’attenzione particolare invece la fucilazione di 59 uomini a Capolapiaggia, dove morì, tra gli altri, la vedetta del Battaglione Alessandro Sabbatini, a cui vennero cavati gli occhi prima della fucilazione. L’importanza del testo qui si rivela fondamentale per attualizzare la Resistenza e ricordare che nonostante quello che vogliono farci credere, i venti del fascismo non sono ancora sopiti, anzi…E’ una canzone corale con... (continuer)
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria
Il penultimo brano è una canzone corale “Il vento della memoria”, che attualizza la Resistenza mettendo sullo stesso piano tre avvenimenti importanti della storia d’Italia: la fucilazione di 59 uomini a Capolapiaggia (frazione del comune di Camerino) il 24 giugno 1944, la strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 e quella di Piazza Loggia del 28 maggio 1974. Se le stragi degli anni ’70 sono conosciute ai più , merita un’attenzione particolare invece la fucilazione di 59 uomini a Capolapiaggia, dove morì, tra gli altri, la vedetta del Battaglione Alessandro Sabbatini, a cui vennero cavati gli occhi prima della fucilazione. L’importanza del testo qui si rivela fondamentale per attualizzare la Resistenza e ricordare che nonostante quello che vogliono farci credere, i venti del fascismo non sono ancora sopiti, anzi…E’ una canzone corale con... (continuer)
envoyé par Dq82 1/7/2018 - 17:54
Eraclio Cappanini
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria
Il terzo brano “Eraclio Cappannini” è dedicato al capo partigiano, prima facente parte della V Brigata Garibaldi e poi capo di stato maggiore impegnato nei combattimenti contro i nazi fascisti a Serra San Quirico e zone limitrofe; fu catturato ad Arcevia e giustiziato il 5 maggio del 1944 insieme ad altri partigiani. La particolarità da cui prende spunto il brano è la lettera alla famiglia che Eraclio riuscì a scrivere prima di morire sul retro di una busta dell’Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale di Ancona e che fu ritrovata sul luogo dell’esecuzione e consegnata ai genitori e conservata ora dal Comune di Jesi. La struttura musicale qui è molto semplice con la fisarmonica di Storti ed il violino di Gazich padroni della scena e con le voci del trio Sonaglia-Sforza-Vivani a narrare la storia di Cappannini, mentre la voce recitante... (continuer)
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria
Il terzo brano “Eraclio Cappannini” è dedicato al capo partigiano, prima facente parte della V Brigata Garibaldi e poi capo di stato maggiore impegnato nei combattimenti contro i nazi fascisti a Serra San Quirico e zone limitrofe; fu catturato ad Arcevia e giustiziato il 5 maggio del 1944 insieme ad altri partigiani. La particolarità da cui prende spunto il brano è la lettera alla famiglia che Eraclio riuscì a scrivere prima di morire sul retro di una busta dell’Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale di Ancona e che fu ritrovata sul luogo dell’esecuzione e consegnata ai genitori e conservata ora dal Comune di Jesi. La struttura musicale qui è molto semplice con la fisarmonica di Storti ed il violino di Gazich padroni della scena e con le voci del trio Sonaglia-Sforza-Vivani a narrare la storia di Cappannini, mentre la voce recitante... (continuer)
Sono il giovane Cappannini Eraclio prigioniero dei tedeschi. Chi trova il presente è pregato di farlo avere alla mia famiglia, sfollata da Jesi a Serradeiconti presso il contadino Garbini.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 30/6/2018 - 18:14
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Dall'Album I sambene cantano De André (Di signori distratti, blasfemi e spose bambine) (2019)