Pagani è un agglomerato di chiese e cemento che segna il confine tra le province di Napoli e Salerno. Un paesone che non sa scegliere a quale periferia aderire in quella terra di mezzo che è l’Agro nocerino-sarnese.
È il 30 agosto del 1978. L’accozzaglia di abitazioni popolari a due passi dal centro è il rione palazzine. A pochi minuti da mezzanotte una A112 blu con i fari spenti si ferma all’angolo di via Zito. È un attimo. Due colpi di lupara alla schiena e Tonino si accascia a terra in una pozza di sangue. L’auto scappa, le finestre restano mute nel caldo umido di agosto, nessuno pare accorgersi di niente. Lei ha visto tutto. Angela è affacciata, urla di disperazione. Tonino stava rientrando a casa dopo la solita serata trascorsa insieme. Lei lo accompagnava dall’alto con lo sguardo verso la sua Citroen. Avrebbero dovuto... (continuer)
Fa un caldo terribile in questo agosto (continuer)
Qui il videoclip "Canzone per Tonino"
Dal brano inedito della Compagnia Daltrocanto “Canzone per Tonino”, che racconta in musica gli ultimi momenti di vita di Ferraioli, Paolo Battista ha scritto e diretto, con la fotografia di Elio Di Pace, un videoclip emozionante che racconta il futuro negato al giovane sindacalista, immaginato da Tonino negli ultimi istanti di vita.
"Chitarra e tamburello non conoscono frontiere" e "nessuno deve perdere la dignità" una musica popolare, una tammurriata che diventa un canto di integrazione. Mi vengono in mente, ascoltando questa canzone la frase: “Là dove senti cantare, fermati. Gli uomini malvagi non hanno canzoni…” di Léopold Sédar Senghor (1906-2001), poeta senegalese, presidente del Senegal tra il 1960 ed il 1980. E la canzone Le radici ca tieni dei Sud Sound System
La storia mitologica è quella di Palinuro, compagno di Enea, preso come "vittima sacrificale" in cambio della salvezza e dell'approdo per Enea da Nettuno. Muore in mare e ivi rimane insepolto: Palinuro diventa però il simbolo di tutti coloro che oggi muoiono in mare per fuggire dalla guerra.
Chanson italienne – Questa terra porterà il tuo nome – Compagnia Daltrocanto – 2017
L’histoire mythologique est celle de Palinuro, compagnon d’Énée, pris comme « victime sacrificielle » en échange du salut et de l’accostage d’Énée, donné par Neptune. Il meurt en mer et y reste sans sépulture : Palinuro devient cependant le symbole de tous ceux qui aujourd’hui meurent en mer pour fuir la guerre.
Dialogue maïeutique
Quel titre sibyllin que voilà, Marco Valdo M.I. mon ami, dit Lucien l’âne un peu ébahi. Serait-il question de l’établissement d’une colonie, de la découverte d’un continent ou de je ne sais trop quoi ?
Sibyllin ? C’est le cas de le dire, Lucien l’âne mon ami, car cette chanson rassemble divers personnages mythologico-géographiques et néanmoins, héroïques, dont la Sibylle en personne et Palinuro, qui était le compagnon d’Énée, ce héros qui survécut à la chute de Troie et portant... (continuer)
La guerra, la brama di denaro e potere, la prevaricazione dell'uomo sull'uomo. Sono realtà terribili che oggi costringono tanti a lasciare le loro terre in cerca di un futuro migliore, disposti a rischiare la vita "tra onde e paure, tra sogni e correnti". Ed è allora, davanti alla disperazione, davanti alla negazione della speranza che anche il rischio di trovarsi per sempre a "dormire nel mare e nei suoi castelli" diventa all'improvviso un peso sopportabile.
E' questa la triste realtà quotidiana che abbiamo provato a raccontare in questo nostro ultimo lavoro, mettendoci dentro tutto il nostro cuore ed il nostro amore per la vita. Affinchè nei castelli del mare non debba mai più dormire nessuno...
La guerre, l’avidité d’argent et de pouvoir, la prévarication de l’homme sur l’homme. Ce sont des réalités terribles qui aujourd’hui forcent beaucoup à abandonner leur terre à la recherche d’un futur meilleur, disposés à risquer leur vie « Parmi les vagues et les peurs, les rêves et les courants ». Et alors, face à la désespérance, face à la négation de l’espoir, le risque de se trouver toujours « Qui dorment sous la mer et dans ses châteaux » devient tout à coup un poids supportable.
Voici la triste réalité quotidienne que nous avons essayé de raconter dans notre dernier travail, en y mettant tout notre cœur et notre amour pour la vie. Afin que dans les châteaux de la mer, ne doive jamais plus dormir personne…
Dialogue maïeutique
Voici donc, Lucien l’âne mon ami, une « ninna nanna », encore une « ninna nanna »,... (continuer)
Speranza, Terra e Nostra sono parole dense di significato e concetti fondamentali, ma che nella quotidianità dei nostri tempi sembra non abbiano più il giusto valore.
Il progetto Play Social - Agire Sociale nasce esattamente per questo, per riflettere su quanto è comunemente nostro; per accrescere, con azioni concrete reali, la capacità di ciascuno di poter condividere e salvaguardare quello che tutti definiamo bene comune.
Quale modo migliore, allora, che farlo raccontando una storia tra immagini, musica e parole?
Ed eccola qui, allora, la clip Tammorriata della Valle Offesa che prende il nome dal brano che ne fa da colonna sonora, scritto e suonato dalla Compagnia Daltrocanto, e sintetizza un percorso lungo tre mesi, che ha visto discutere e confrontarsi diverse ed eterogenee realtà: dall’Associazione Daltrocanto, promotrice... (continuer)
Nun tenono rispietto né pei femmini né pei maschio (continuer)
L'Innu de su patriottu Sardu a sos feudatarios fu stampato clandestinamente in Corsica e diffuso in Sardegna, e divenne il canto di guerra degli oppositori sardi, passando alla storia come la Marsigliese sarda. E' composto da 376 ottonari fortemente ritmati, in lingua sarda logudorese, e ricalca contenutisticamente gli schemi della letteratura civile illuministica. L' incipit è costituito da un perentorio attacco alla prepotenza dei feudatari, principali responsabili del degrado dell'isola: Procurad'e moderare, Barones, sa tirannia… (Cercate di moderare, o Baroni, la vostra tirannia…). Il canto si conclude con un vigoroso grido d'incitamento alla rivolta, suggellato da un detto popolare di lapidaria efficacia: Cando si tenet su bentu est preziosu bentulare ("quando si leva il vento, è d'uopo trebbiare").
(Da questa pagina)
Come ci informa DonQuijote82, il canto è stato interpretato,... (continuer)
feat. Danilo Sacco
Dedicato a Giovanni Falcone, a trent'anni dalla strage di Capaci