Im Heiligen Land
Der König David steigt aus seinem Grabe,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/10/2016 - 15:36
4 verso 2 riga credo che sia in realta " die eins so frech und ungebärdig war." almeno nella mia versione
rolf hosweldt 11/1/2019 - 14:48
Der Zoologe von Berlin
[1899?]
Parole (e musica?) di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco. Nella raccolta intitolata “Die vier Jahreszeiten”, pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905.
Interpretata da Ernst Busch, innanzitutto in “Spottlieder”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato in Germania Democratica nel 1964.
La ballata Im Heiligen Land che Wedekind pubblicò nel 1898 sulla sua rivista satirica Simplicissimus gli era valsa la condanna per lesa maestà, e la maestà era niente popò di meno che quella del Kaiser Guglielmo II. Sicchè Wedekind, insieme al suo amico Heine, illustratore della rivista, si fecero qualche mese di carcere. “Lo zoologo di Berlino” è una riflessione su quella vicenda di censura ed intimidazione cui, ovviamente, Wedekind non si piegò...
Parole (e musica?) di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco. Nella raccolta intitolata “Die vier Jahreszeiten”, pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905.
Interpretata da Ernst Busch, innanzitutto in “Spottlieder”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato in Germania Democratica nel 1964.
La ballata Im Heiligen Land che Wedekind pubblicò nel 1898 sulla sua rivista satirica Simplicissimus gli era valsa la condanna per lesa maestà, e la maestà era niente popò di meno che quella del Kaiser Guglielmo II. Sicchè Wedekind, insieme al suo amico Heine, illustratore della rivista, si fecero qualche mese di carcere. “Lo zoologo di Berlino” è una riflessione su quella vicenda di censura ed intimidazione cui, ovviamente, Wedekind non si piegò...
Hört ihr Kinder, wie es jüngst ergangen
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 9/10/2016 - 16:32
Chanson allemande – Der Zoologe von Berlin – Frank Wedekind – 1899 – Ernst Busch – 1964
Paroles de Frank Wedekind (1864-1918), écrivain, dramaturge et chansonnier, un des principaux précurseurs du Kabarett allemand. Du recueil intitulé « Die vier Jahreszeiten », publié à Munich en 1905.
Interprétée par Ernst Busch, dans « Spottlieder », disque entièrement dédié aux chansons de Wedekind, publié en Allemagne Démocratique en 1964.
La ballade Im Heiligen Land que Wedekind publia en 1898 dans la revue satirique Simplicissimus lui valut la condamnation pour lèse-majesté, et la majesté n’était rien moins que le Kaiser Guillaume II. Si bien que Wedekind, en même temps que son ami Heine, illustrateur de la revue, firent sept mois de prison. « Le zoologue de Berlin » est une réflexion sur cette mesure de censure et d'intimidation à laquelle, évidemment, Wedekind ne se plia pas…
Dialogue maïeutique
Cette... (continuer)
Paroles de Frank Wedekind (1864-1918), écrivain, dramaturge et chansonnier, un des principaux précurseurs du Kabarett allemand. Du recueil intitulé « Die vier Jahreszeiten », publié à Munich en 1905.
Interprétée par Ernst Busch, dans « Spottlieder », disque entièrement dédié aux chansons de Wedekind, publié en Allemagne Démocratique en 1964.
La ballade Im Heiligen Land que Wedekind publia en 1898 dans la revue satirique Simplicissimus lui valut la condamnation pour lèse-majesté, et la majesté n’était rien moins que le Kaiser Guillaume II. Si bien que Wedekind, en même temps que son ami Heine, illustrateur de la revue, firent sept mois de prison. « Le zoologue de Berlin » est une réflexion sur cette mesure de censure et d'intimidation à laquelle, évidemment, Wedekind ne se plia pas…
Dialogue maïeutique
Cette... (continuer)
LE ZOOLOGUE DE BERLIN
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envoyé par Marco Valdo M.I. 3/11/2016 - 22:45
Der Tantenmörder
[1901-04]
Parole e musica di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco. Nella raccolta intitolata “Die vier Jahreszeiten”, pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905.
Interpretata da Helmuth Lohner (1933-2015), attore e registra teatrale austriaco, in “Helmut Lohner Singt Wedekind-Lieder - Ich Hab' Meine Geschlachtet”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato nel 1975.
Una delle canzoni più note di Wedekind, quando si esibiva al Kabarett di Monaco chiamato “Die elf Scharfrichter”, “Gli Undici Boia”.
“Compariva in scena con indosso una tunica rosso sangue e una mannaia in mano inneggiando alla libertà: era il più celebre degli Undici Boia, questo il nome del primo, leggendario Kabarett di Monaco. Deposta la scure, afferrava la chitarra e intonava con voce tagliente, scandendo bene le parole,... (continuer)
Parole e musica di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco. Nella raccolta intitolata “Die vier Jahreszeiten”, pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905.
Interpretata da Helmuth Lohner (1933-2015), attore e registra teatrale austriaco, in “Helmut Lohner Singt Wedekind-Lieder - Ich Hab' Meine Geschlachtet”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato nel 1975.
Una delle canzoni più note di Wedekind, quando si esibiva al Kabarett di Monaco chiamato “Die elf Scharfrichter”, “Gli Undici Boia”.
“Compariva in scena con indosso una tunica rosso sangue e una mannaia in mano inneggiando alla libertà: era il più celebre degli Undici Boia, questo il nome del primo, leggendario Kabarett di Monaco. Deposta la scure, afferrava la chitarra e intonava con voce tagliente, scandendo bene le parole,... (continuer)
Ich hab’ meine Tante geschlachtet,
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envoyé par Bernart Bartleby 9/10/2016 - 17:21
Parcours:
Peine de mort : homicide du pouvoir
Der Anarchist
[1905]
Parole (e musica?) di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco. Nella raccolta intitolata “Die vier Jahreszeiten”, pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905.
Interpretata da Ernst Busch, innanzitutto in “Spottlieder”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato in Germania Democratica nel 1964.
Canzone di morte di un anarchico condannato al patibolo...
Parole (e musica?) di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco. Nella raccolta intitolata “Die vier Jahreszeiten”, pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905.
Interpretata da Ernst Busch, innanzitutto in “Spottlieder”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato in Germania Democratica nel 1964.
Canzone di morte di un anarchico condannato al patibolo...
Reicht mir in der Todesstunde
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envoyé par Bernart Bartleby 9/10/2016 - 16:45
Parcours:
Peine de mort : homicide du pouvoir
Maulkorb, Maulkorb über alles
[fine 800/inizio 900]
Versi di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco.
Parodia della canzone patriottica “Das Lied der Deutschen”, il “Deutschland über Alles”, composto nel 1846 da August Heinrich Hoffmann von Fallersleben.
Testo trovato qui
Una canzonetta contro la censura guglielmina che Wedekind pubblicò sul Simplicissimus, rivista satirica fondata a Monaco di Baviera nel 1896. Questa ed altre invettive contro la casta politico militare del tempo gli costarono diversi mesi di galera. Simbolo del Simplicissimus era un disegno dell’illustratore Thomas Theodor Heine raffigurante un cagnaccio tutto rosso, scatenato e ringhiante, pronto ad avventarsi sull’aristocrazia prussiana e sul clero suo benedicente.
Versi di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco.
Parodia della canzone patriottica “Das Lied der Deutschen”, il “Deutschland über Alles”, composto nel 1846 da August Heinrich Hoffmann von Fallersleben.
Testo trovato qui
Una canzonetta contro la censura guglielmina che Wedekind pubblicò sul Simplicissimus, rivista satirica fondata a Monaco di Baviera nel 1896. Questa ed altre invettive contro la casta politico militare del tempo gli costarono diversi mesi di galera. Simbolo del Simplicissimus era un disegno dell’illustratore Thomas Theodor Heine raffigurante un cagnaccio tutto rosso, scatenato e ringhiante, pronto ad avventarsi sull’aristocrazia prussiana e sul clero suo benedicente.
Maulkorb, Maulkorb über alles;
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envoyé par Bernart Bartleby 19/8/2016 - 09:08
BB caro, stai attento alle iniziali maiuscole quando inserisci canzoni in tedesco. Non si tratta di questioni stilistiche, o di una specie di vezzo come nei titoli delle canzoni in inglese: in tedesco le iniziali maiuscole (Großschreibung) sono soggette a regole ferree e decisamente teutoniche. Salud!
Riccardo Venturi 19/8/2016 - 09:26
Mi era Skappaten una B in "über" nel Titolen, oder c'era qualke altra MinKiaten?
Tschau!
Tschau!
b.B. 19/8/2016 - 10:51
Tutto a postissimo, stai tranquillo! :-) Comunque le tue (poche) inesattezze sono nulla in confronto a quelle di fior di trascrittori dallo yiddish...
Riccardo Venturi 19/8/2016 - 11:17
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Parole e musica di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco.
Interpretata da Ernst Busch, innanzitutto in “Spottlieder”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato in Germania Democratica nel 1964.
Testo trovato su Projekt Gutenberg-DE
Dalle colonne della rivista satirica Simplicissimus, da lui stesso fondata a Monaco di baviera nel 1896, Frank Wedekind si prendeva gioco della politica conservatrice, militarista e colonialista della Germania del Kaiser Guglielmo II.
In “Im Heiligen Land” (“In Terrasanta”) Wedekind canzonava il Kaiser allora impegnato in viaggi ed accordi volti ad accrescere l'influenza politico-militare tedesca in Sud Africa (era l'epoca delle guerre boere nel Transvaal e del massacro dei nativi nei territori dell'attuale Namibia), in Cina (nel 1897 la Germania occupò... (continuer)