Auteur Óðmenn
Betri heimur
Við, við viljum betri heim
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envoyé par Ríkarður V. Albertsson [Riccardo Venturi's Twin Brother from Iceland] 19/7/2015 - 11:49
19 luglio 2015
UN MONDO MIGLIORE
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August 15, 2015
A BETTER WORLD
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Spilltur heimur
[1970]
Lag og ljóð: Jóhannes Jóhannesson
Testo e musica: Jóhannes Jóhannesson
Lyrics and music: Jóhannes Jóhannesson
Album: Spilltur heimur
Islanda. Cos'è l'Islanda, in musica? Björk, i Sigur Rós, i Sugarcubes. Mettiamoci anche Emilíana Torrini, con quel suo nome che di islandese ha assai poco. Già se si comincia a virare verso Bubbi Morthens, inizieranno i primi interrogativi; figurarsi quando si va a scovare una band progressive fondata nel 1966. Nel 1966, in Italia, si credeva generalmente che l'Islanda fosse soltanto una grossa isola sperduta tra i ghiacci boreali, abitata perlopiù da orsi polari, trichechi ed altri misteriosi animali detti saghe . Nel 1966, invece, in Islanda (che si accingeva a festeggiare il 1100° anniversario della sua colonizzazione, avvenuta nell'anno 874), c'erano dei giovani musicisti che formavano band di musica progressive: gli Óðmenn.
La storia degli... (continuer)
Lag og ljóð: Jóhannes Jóhannesson
Testo e musica: Jóhannes Jóhannesson
Lyrics and music: Jóhannes Jóhannesson
Album: Spilltur heimur
Islanda. Cos'è l'Islanda, in musica? Björk, i Sigur Rós, i Sugarcubes. Mettiamoci anche Emilíana Torrini, con quel suo nome che di islandese ha assai poco. Già se si comincia a virare verso Bubbi Morthens, inizieranno i primi interrogativi; figurarsi quando si va a scovare una band progressive fondata nel 1966. Nel 1966, in Italia, si credeva generalmente che l'Islanda fosse soltanto una grossa isola sperduta tra i ghiacci boreali, abitata perlopiù da orsi polari, trichechi ed altri misteriosi animali detti saghe . Nel 1966, invece, in Islanda (che si accingeva a festeggiare il 1100° anniversario della sua colonizzazione, avvenuta nell'anno 874), c'erano dei giovani musicisti che formavano band di musica progressive: gli Óðmenn.
La storia degli... (continuer)
Við lifum öll í spilltum heimi, sem gefur engum grið,
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envoyé par Ríkarður V. Albertsson [Riccardo Venturi's Twin Brother from Iceland] 19/7/2015 - 00:26
19 luglio 2015
UN MONDO IN ROVINA
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Nota linguistica. Il testo è presentato nella cosiddetta "Grafia Z", vale a dire quella che, fino al 4 settembre 1973, prescriveva nella lingua islandese l'uso (per motivi storici) della lettera "z". Essendo però del tutto omofona di "s", la "z" fu abolita per decreto (è per questo che in molti testi di questa canzone, la parola "samvizka" (coscienza) è scritta "samviska". In realtà, poco dopo il decreto fu ritirato avendo provocato quasi una sollevazione: moltissimi continuano ancora, in Islanda, a usare la "z".
Ríkarður V. Albertsson [Riccardo Venturi's Twin Brother from Iceland] 19/7/2015 - 02:15
July 19, 2015
What's Iceland, as far as music is concerned? Björk, Sigur Rós, the Sugarcubes. Well, let's also mention Emilíana Torrini, with her rather un-Icelandic name. If we turn, say, to Bubbi Morthens, we're quite sure many will start asking some questions; just fancy now an Icelandic progressive band formed in 1966. In 1966, and not only in Italy, it was common belief that Iceland was a huge, out-of-the-way island somewhere in the Arctic ocean, mostly populated by polar bears, walruses and other mysterious beasts called sagas. On the contrary, Iceland (that would soon celebrate the 1100th anniversary of its settlement, occurred in the year 874) was also populated by young musicians and progressive rock bands: Óðmenn.
Óðmenn's story is told in detail by its founder and leader, Jóhannes Jóhannesson, in this long interview in English: though mostly unknown to the rest of the world,... (continuer)
What's Iceland, as far as music is concerned? Björk, Sigur Rós, the Sugarcubes. Well, let's also mention Emilíana Torrini, with her rather un-Icelandic name. If we turn, say, to Bubbi Morthens, we're quite sure many will start asking some questions; just fancy now an Icelandic progressive band formed in 1966. In 1966, and not only in Italy, it was common belief that Iceland was a huge, out-of-the-way island somewhere in the Arctic ocean, mostly populated by polar bears, walruses and other mysterious beasts called sagas. On the contrary, Iceland (that would soon celebrate the 1100th anniversary of its settlement, occurred in the year 874) was also populated by young musicians and progressive rock bands: Óðmenn.
Óðmenn's story is told in detail by its founder and leader, Jóhannes Jóhannesson, in this long interview in English: though mostly unknown to the rest of the world,... (continuer)
A DECAYING WORLD
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Lag og ljóð: Jóhannes Jóhannesson
Testo e musica: Jóhannes Jóhannesson
Lyrics and music: Jóhannes Jóhannesson
Album: Óðmenn
Gli Óðmenn non ebbero, musicalmente, vita lunga. Formatisi nel 1966, pubblicarono tre 45 giri doppi tra il 1967 e il 1970, e, nello stesso 1970, l'unico loro vero album, "Óðmenn", contenente però ben sedici brani. La copertina dell'album testimonia la popolarità che avevano raggiunto in Islanda in quegli anni: una specie di "collage" di articoli di giornali che li riguardano. Tra le sedici canzoni, questa Betri heimur. Qualcuno potrebbe sicuramente dire che, leggendo la traduzione, si potrebbe ricordare dei Giganti e di "Mettete dei fiori nei vostri cannoni"; beninteso, non ci sono né fiori e né cannoni in questa canzone, ma le "atmosfere" sono le stesse: il mondo migliore, l'umanità non ha mai imparato niente dai suoi errori, fratelli e sorelle prendiamoci per mano e cambiamo il mondo assieme, cambiamo l'uomo "dal di dentro". Forse, adesso, possiamo anche sorridere, ma è un sorriso amaro. [RV]