Ήτανε μια φορά
Segnalo un paio di errori nella traduzione di Πότε θα κάμει ξαστεριά pubblicata su questa pagina:
1. all'Omalos si scende, non si sale;
2. i bambini non sono idioti, ma sono semplicemente piccoli: μωρό significa bebè.
1. all'Omalos si scende, non si sale;
2. i bambini non sono idioti, ma sono semplicemente piccoli: μωρό significa bebè.
Roberto 19/2/2011 - 13:09
Αντάρτικος χορός
Andártikos horós
Musica: Nikos Xylouris
Μουσικἠ: Νίκος Ξυλούρης
Nikos Psaronikos Xylouris è una delle presenze più antiche e cospicue di questo sito: iniziò già la mitica Giuseppina Dilillo a inserire (e tradurre) alcune sue αντιπολεμικά τραγούδια nella "raccolta primitiva" delle CCG, nel febbraio del 2003. Non ho nessuna remora nell'affermare che, per ciò che mi riguarda, sono oramai "xylourizzato" da tempo: ho già stabilito, quando potrò recarmi di nuovo a Creta, di piantarmi davanti alla sua casa natale a Anogia e cantare una canzone a vociaccia spiegata (forse Γεννήθηκα, ο Χαμένη αγάπη, ο Μπἠκαν στη πόλη οι οχτροί...chissà), sperando che mi senta almeno un po' senza gettarmi addosso dalle stelle un orinale di piscio, ché forse me lo meriterei al cospetto. Sono tipo da fare simili "performances" in terra ellenica, già da quando, spinto da chissà quale raptus adolescenziale, nello stadio... (continuer)
Musica: Nikos Xylouris
Μουσικἠ: Νίκος Ξυλούρης
Nikos Psaronikos Xylouris è una delle presenze più antiche e cospicue di questo sito: iniziò già la mitica Giuseppina Dilillo a inserire (e tradurre) alcune sue αντιπολεμικά τραγούδια nella "raccolta primitiva" delle CCG, nel febbraio del 2003. Non ho nessuna remora nell'affermare che, per ciò che mi riguarda, sono oramai "xylourizzato" da tempo: ho già stabilito, quando potrò recarmi di nuovo a Creta, di piantarmi davanti alla sua casa natale a Anogia e cantare una canzone a vociaccia spiegata (forse Γεννήθηκα, ο Χαμένη αγάπη, ο Μπἠκαν στη πόλη οι οχτροί...chissà), sperando che mi senta almeno un po' senza gettarmi addosso dalle stelle un orinale di piscio, ché forse me lo meriterei al cospetto. Sono tipo da fare simili "performances" in terra ellenica, già da quando, spinto da chissà quale raptus adolescenziale, nello stadio... (continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 29/11/2010 - 23:18
Romano il Melode / Ῥωμανός ὁ Μελωδός: Ἐπιτάφιος θρῆνος Δ', Στάσις Πρώτη, Ἀποσπάσμα·Ἡ ζωή ἐν τάφῳ / Lamentazione sul sepolcro ΙV, Prima Stasi, Frammento: Il Signore nel sepolcro
I zoí en táfo
[VI sec. d.C.]
Inno composto da San Romano il Melode (490-556)
dalla Liturgia Pasquale Ortodossa
Interpretazione di questa pagina:
Nikos Xylouris e Manolis Mitsiàs
Vista l'atmosfera del tutto insolita di questa pagina (insolita addirittura fra gli “Extra”, che già peraltro hanno presentato pagine notevolmente inconsuete), avrò da fare in primis un paio di confessioni. Molto semplice la prima: era una pagina che mi...frullava in testa da almeno un anno, senza che mai mi fossi deciso a comporla. Un po' più complessa la seconda: lo spunto deriva almeno in parte da un curioso epiteto che Gian Piero Testa mi rivolse allorché mi misi a tradurre in greco bizantino un altro “Extra”, nientemeno che Bisanzio di Guccini. Vedendomi all'opera, durante una delle nostre interminabili telefonate ebbe a dirmi che gli ricordavo addirittura Romano il Melode. Oibò. Una vita di indefesso ateismo... (continuer)
[VI sec. d.C.]
Inno composto da San Romano il Melode (490-556)
dalla Liturgia Pasquale Ortodossa
Interpretazione di questa pagina:
Nikos Xylouris e Manolis Mitsiàs
Vista l'atmosfera del tutto insolita di questa pagina (insolita addirittura fra gli “Extra”, che già peraltro hanno presentato pagine notevolmente inconsuete), avrò da fare in primis un paio di confessioni. Molto semplice la prima: era una pagina che mi...frullava in testa da almeno un anno, senza che mai mi fossi deciso a comporla. Un po' più complessa la seconda: lo spunto deriva almeno in parte da un curioso epiteto che Gian Piero Testa mi rivolse allorché mi misi a tradurre in greco bizantino un altro “Extra”, nientemeno che Bisanzio di Guccini. Vedendomi all'opera, durante una delle nostre interminabili telefonate ebbe a dirmi che gli ricordavo addirittura Romano il Melode. Oibò. Una vita di indefesso ateismo... (continuer)
Ὴ ζωή ἐν τάφῳ
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envoyé par Riccardo Venturi 29/11/2010 - 14:53
Οι Ελεύθεροι Πολιορκημένοι
Στίχοι: Διονύσιος Σολωμός 1798-1857 (γύρω 1830)
Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Ηλίας Κλωναρίδης, Ειρήνη Παππά, Νίκος Ξυλούρης, Λάκης Χαλκιάς, Χορωδία Πρέβεζας (1977)
Versi di Dionysios Solomós 1798-1857 (ca. 1830)
Musica: Yannis Markopoulos
Primi interpreti: Ilias Klonaridis, Irene Papas, Nikos Xylouris, Lakis Halkias, Coro di Preveza (1977)
I LIBERI ASSEDIATI: L'ASSEDIO DI MISSOLUNGI
di Gian Piero Testa
Della guerra per l’indipendenza greca, forse nulla è più noto all’Europa dell’assedio di Missolungi. Insieme alle stragi di Chio e di Parga, Missolungi – che fu assediata due volte – divenne il luogo simbolo della romantica aspirazione di fare di ogni nazione uno Stato. La morte di Lord Byron (il Λόρδος Βύρων dei Greci, che pronunciano Víron) per i miasmi malarici che lo colsero là eccitò larga parte dell’opinione pubblica europea, la sedusse con la moda del... (continuer)
Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Ηλίας Κλωναρίδης, Ειρήνη Παππά, Νίκος Ξυλούρης, Λάκης Χαλκιάς, Χορωδία Πρέβεζας (1977)
Versi di Dionysios Solomós 1798-1857 (ca. 1830)
Musica: Yannis Markopoulos
Primi interpreti: Ilias Klonaridis, Irene Papas, Nikos Xylouris, Lakis Halkias, Coro di Preveza (1977)
I LIBERI ASSEDIATI: L'ASSEDIO DI MISSOLUNGI
di Gian Piero Testa
Della guerra per l’indipendenza greca, forse nulla è più noto all’Europa dell’assedio di Missolungi. Insieme alle stragi di Chio e di Parga, Missolungi – che fu assediata due volte – divenne il luogo simbolo della romantica aspirazione di fare di ogni nazione uno Stato. La morte di Lord Byron (il Λόρδος Βύρων dei Greci, che pronunciano Víron) per i miasmi malarici che lo colsero là eccitò larga parte dell’opinione pubblica europea, la sedusse con la moda del... (continuer)
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envoyé par CCG/AWS Staff - Ελληνικό Τμήμα 30/12/2009 - 00:50
Στη Νέα Σμύρνη μια γριά [1925]
29 agosto 2009
Davvero una canzone...enigmatica, questa, dove una vecchia (e come dubitare che sia la Grecia stessa?) pone degli enigmi; e, fin dai tempi di Edipo, tra la Grecità e l'Enigma il feeling è stato assai stretto. Ma il poeta dà pur sempre degli appigli, delle dritte per la soluzione; siamo nel 1925, al tempo della catastrofe millenaria provocata dal fallimento della Μεγάλη Ιδέα, la “Grande Grecia” che avrebbe dovuto riunire in una stessa entità statale i greci della diaspora, e in particolare quelli dell'Asia Minore e di Cipro. Cosa accadde lo dice la storia: con la reazione dei Giovani Turchi guidati da Mustafa Kemal (poi detto Atatürk), il risultato fu l'espulsione e lo sradicamento della Grecità da sponde dove era presente da millenni. Una μεγάλη ιδέα che non cessò là la sua azione mortifera, poi trasmigrata nella ἔνωσις cipriota dei Colonnelli e nel successivo, ennesimo disastro,... (continuer)
Davvero una canzone...enigmatica, questa, dove una vecchia (e come dubitare che sia la Grecia stessa?) pone degli enigmi; e, fin dai tempi di Edipo, tra la Grecità e l'Enigma il feeling è stato assai stretto. Ma il poeta dà pur sempre degli appigli, delle dritte per la soluzione; siamo nel 1925, al tempo della catastrofe millenaria provocata dal fallimento della Μεγάλη Ιδέα, la “Grande Grecia” che avrebbe dovuto riunire in una stessa entità statale i greci della diaspora, e in particolare quelli dell'Asia Minore e di Cipro. Cosa accadde lo dice la storia: con la reazione dei Giovani Turchi guidati da Mustafa Kemal (poi detto Atatürk), il risultato fu l'espulsione e lo sradicamento della Grecità da sponde dove era presente da millenni. Una μεγάλη ιδέα che non cessò là la sua azione mortifera, poi trasmigrata nella ἔνωσις cipriota dei Colonnelli e nel successivo, ennesimo disastro,... (continuer)
A NUOVA SMIRNE UNA VECCHIA [1925]
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29/8/2009 - 18:59
Η μπαλάντα του Kυρ-Μέντιου
à partir de la version italienne de Riccardo Venturi
Kostas Varnalis (1883-1973), Grec de la diaspora (né à Burgas en Bulgarie où il vécut longtemps) est un des plus grands poètes de la Grèce moderne. Mais, bien que très cultivé, ce fut un poète populaire au sens le plus vrai du mot; un qui, comme Kavafis, faisait circuler ses poésies sur des feuillets imprimés à ses frais. (Note de Marco Valdo M.I. : aurait-il connu le site des Canzoni contro la Guerra, il aurait pu faire connaître ses poésies à bien des gens...). C'était aussi un de ces chanteurs qui arrivent à moduler leur langue d'une manière proprement vertigineuse, en se fondant sur les modes traditionnels les plus anciens; ce n'est pas par hasard qu'il traduisit en langue moderne Aristophane et Euripide (en plus de Molière et d'anciens poètes chinois). Ses poésies ont été définies comme « dionysiaques », en raison de leur sens... (continuer)
Kostas Varnalis (1883-1973), Grec de la diaspora (né à Burgas en Bulgarie où il vécut longtemps) est un des plus grands poètes de la Grèce moderne. Mais, bien que très cultivé, ce fut un poète populaire au sens le plus vrai du mot; un qui, comme Kavafis, faisait circuler ses poésies sur des feuillets imprimés à ses frais. (Note de Marco Valdo M.I. : aurait-il connu le site des Canzoni contro la Guerra, il aurait pu faire connaître ses poésies à bien des gens...). C'était aussi un de ces chanteurs qui arrivent à moduler leur langue d'une manière proprement vertigineuse, en se fondant sur les modes traditionnels les plus anciens; ce n'est pas par hasard qu'il traduisit en langue moderne Aristophane et Euripide (en plus de Molière et d'anciens poètes chinois). Ses poésies ont été définies comme « dionysiaques », en raison de leur sens... (continuer)
LA BALLADE DEL SOR MEDIOS
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 2/7/2009 - 21:42
Ο γίγαντας [π. Χ.]
17 marzo 2009
È la storia ed il mito di Prometeo, il gigante che dona il fuoco agli uomini che lo “ricompensano” con le catene, con la schiavitù eterna. I più valenti e importanti etnologi e filologi hanno sviscerato questo mito da ogni angolatura possibile, ma qui è bene leggerlo in chiave del tutto contemporanea, negli ironici versi di K.H.Myris, e relativamente alla recente storia greca. Gli “Annali” di Myris e Markopoulos non sono rivisitazioni del mito, così come -ad esempio- hanno fatto tutti i più grandi poeti contemporanei, da Ritsos a Seferis: sono cronache di fatti a partire dal 1922, dagli “Anni della catastrofe”; non per niente, questa canzone “introduttiva” è un'aggiunta al progetto originale. Il mito di Prometeo vuole qui significare non soltanto l'ingratitudine umana, ma l'abitudine di mettere fuori causa chi fornisce le armi per scannarsi (il “fuoco”), ed anche l'ingenuità... (continuer)
È la storia ed il mito di Prometeo, il gigante che dona il fuoco agli uomini che lo “ricompensano” con le catene, con la schiavitù eterna. I più valenti e importanti etnologi e filologi hanno sviscerato questo mito da ogni angolatura possibile, ma qui è bene leggerlo in chiave del tutto contemporanea, negli ironici versi di K.H.Myris, e relativamente alla recente storia greca. Gli “Annali” di Myris e Markopoulos non sono rivisitazioni del mito, così come -ad esempio- hanno fatto tutti i più grandi poeti contemporanei, da Ritsos a Seferis: sono cronache di fatti a partire dal 1922, dagli “Anni della catastrofe”; non per niente, questa canzone “introduttiva” è un'aggiunta al progetto originale. Il mito di Prometeo vuole qui significare non soltanto l'ingratitudine umana, ma l'abitudine di mettere fuori causa chi fornisce le armi per scannarsi (il “fuoco”), ed anche l'ingenuità... (continuer)
IL GIGANTE
(continuer)
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17/3/2009 - 19:31
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[1980]
Στίχοι: Κώστας Καρυωτάκης
Μουσική 1: Λουκάς Θάνος
Μουσική 2: Δήμος Μούτσης
Πρώτη εκτέλεση: Χρήστος Λεττονός [1980]
Νίκος Ξυλούρης: Σάλπισμα, 1980
Versi di Kostas Karyotakis
Musica 1: Loukas Thanos
Musica 2: Dimos Moutsis
Primo interprete: Christos Lettonós [1980]
Nikos Xylouris: in Σάλπισμα, 1980
Come "secondo atto" del mio ritorno sul sito, ecco il greco. E, ovviamente, non poteva essere altro che il "mio" Xylouris; ma con una canzone inusuale, ironica, intrisa di humour nero e della propria vita. Karyotakis, insomma. È tratta dall'album Σάλπισμα, che il drammaturgo e scenografo teatrale Loukas Thanou realizzò a partire da poesie, oltre che di Kostas Karyotakis, di Kostas Varnalis, Aris Alexandrou e D. Thanos (è, tra l'altro, lo stesso album da cui è tratta Η μπαλάντα του Kυρ-Μέντιου). Un album dalla genesi complicatissima, iniziato nel 1972, già... (continuer)