Caro Bernart, ne accennavo perchè questa terrificante poesia parla dell’orrore delle camere a gas naziste.
LA NEVE ROSSA
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envoyé par Flavio Poltronieri 12/4/2020 - 18:32
Manu Lann Huel: Femmes d'Ouessant
Poesia di René Guy Cadou
Poème de René Guy Cadou
A poem by René Guy Cadou
René Guy Cadoun runo
Musica / Musique / Music / Sävel: Manu Lann Huel
Album / Albumi: Île-elle [1998]
Poiché ho traversato quel terribile braccio di mare, il Fromveur, che mena prima all'isola di Molène, Enez Molenez, e poi a quella di Ouessant, Enez Eussa; poiché al porto di partenza, Le Conquet, ho conosciuto una giovane poetessa con cui ho avuto un'amicizia; poiché, ancorché già quarantenne, l'isola di Ouessant me la sono fatta entrare dentro sudando su una bicicletta tra i suoi fari e i suoi infiniti; poiché, al ritorno, ho avuto la precisa sensazione di essere destinato a non ritornarci mai più; per queste cose e per altre, stasera ascolto la poesia di Cadou messa in musica e cantata da Manu Lann Huel. La ascolto e, sperando che non vi dispiaccia, ve la offro. Ouessant è detta “L'isola delle donne”: poiché gli uomini erano quasi tutti per mare, era popolata quasi esclusivamente da donne, ragazze e bambini. [RV]
Poème de René Guy Cadou
A poem by René Guy Cadou
René Guy Cadoun runo
Musica / Musique / Music / Sävel: Manu Lann Huel
Album / Albumi: Île-elle [1998]
Poiché ho traversato quel terribile braccio di mare, il Fromveur, che mena prima all'isola di Molène, Enez Molenez, e poi a quella di Ouessant, Enez Eussa; poiché al porto di partenza, Le Conquet, ho conosciuto una giovane poetessa con cui ho avuto un'amicizia; poiché, ancorché già quarantenne, l'isola di Ouessant me la sono fatta entrare dentro sudando su una bicicletta tra i suoi fari e i suoi infiniti; poiché, al ritorno, ho avuto la precisa sensazione di essere destinato a non ritornarci mai più; per queste cose e per altre, stasera ascolto la poesia di Cadou messa in musica e cantata da Manu Lann Huel. La ascolto e, sperando che non vi dispiaccia, ve la offro. Ouessant è detta “L'isola delle donne”: poiché gli uomini erano quasi tutti per mare, era popolata quasi esclusivamente da donne, ragazze e bambini. [RV]
Un soir de pauvreté comme il en est encore
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envoyé par Riccardo Venturi 8/10/2019 - 21:46
Air triste et connu
Una poesia degli anni della guerra, ma non so originariamente in quale raccolta fosse inclusa.
Certamente si trova nell'antologia "Poésie, la vie entière", Seghers, 1976.
Testo trovato su Arbrealettres
Messa in musica da Manu Lann Huel nel suo disco del 1977 che si apre con Passant par les champs le long de la rivière
Più recentemente (2016) inclusa da Philippe Forcioli in un suo doppio CD dedicato a Cadou, intitolato "Poète! René Guy Cadou? Mais montrez-moi trace des clous!"
Certamente si trova nell'antologia "Poésie, la vie entière", Seghers, 1976.
Testo trovato su Arbrealettres
Messa in musica da Manu Lann Huel nel suo disco del 1977 che si apre con Passant par les champs le long de la rivière
Più recentemente (2016) inclusa da Philippe Forcioli in un suo doppio CD dedicato a Cadou, intitolato "Poète! René Guy Cadou? Mais montrez-moi trace des clous!"
Un caillou lancé
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 20/5/2018 - 22:12
Grazie a Flavio Poltronieri che mi ha spronato a cercare altre poesie di Cadou messe in musica. Questa pure è molto bella. Purtroppo su YouTube non ho trovato nè la versione di Manu Lann Huel nè quella di Philippe Forcioli...
B.B. 20/5/2018 - 22:17
Si tratta della poesia conclusiva di "Ma Vie En Jeu" a sua volta incluso nel volume "Le Coeur définitif".
Flavio Poltronieri 21/5/2018 - 08:32
La nuit
Versi di André Pierre Leclercq, in arte Luc Bérimont (1915-1983), scrittore e poeta francese, membro della Resistenza, amico di René Guy Cadou
Interpretata in musica da Marc Robine nella raccolta "Poètes & chansons: Luc Bérimont" edita dalla EPM
Ho trovato il testo su Hugomanie, dove però non si dice da quale raccolta la poesia sia tratta.
“La notte è una poesia intensa e misteriosa che descrive un paese sotto occupazione all’indomani di un bombardamento, con gli abitanti cacciati dalla loro città, travolti da una notte da incubo, che si rifugiano nei boschi e nei sogni in cui appaiono le immagini di pace e gioia di prima della guerra.
Da questo poema emerge un'atmosfera strana, lugubre, inquietante, come se la strage fosse appena avvenuta. Una scena notturna con i protagonisti che hanno perso tutte le loro illusioni e che non hanno nient'altro che i loro ricordi di paesaggi, di... (continuer)
Interpretata in musica da Marc Robine nella raccolta "Poètes & chansons: Luc Bérimont" edita dalla EPM
Ho trovato il testo su Hugomanie, dove però non si dice da quale raccolta la poesia sia tratta.
“La notte è una poesia intensa e misteriosa che descrive un paese sotto occupazione all’indomani di un bombardamento, con gli abitanti cacciati dalla loro città, travolti da una notte da incubo, che si rifugiano nei boschi e nei sogni in cui appaiono le immagini di pace e gioia di prima della guerra.
Da questo poema emerge un'atmosfera strana, lugubre, inquietante, come se la strage fosse appena avvenuta. Una scena notturna con i protagonisti che hanno perso tutte le loro illusioni e che non hanno nient'altro che i loro ricordi di paesaggi, di... (continuer)
Les hommes ont passé Dimanche-de-la-Nuit
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/1/2018 - 08:22
Les fusillés de Châteaubriant
Poesia di René Guy Cadou (ottobre 1941)
Poème de René Guy Cadou (octobre 1941)
Musica e interpretazione di Jean Lazaris (2016)
Musique et interprétation de Jean Lazaris (2016)
Il 20 ottobre 1941, il tenente colonnello Karl Hotz, responsabile delle truppe di occupazione tedesche nel dipartimento della Loira Inferiore, è abbattuto a Nantes da alcuni membri della Resistenza francese. Come rappresaglia, le autorità occupanti naziste fanno fucilare, il 22 ottobre 1941, 48 ostaggi catturati a Châteaubriant, Nantes e Parigi. Due giorni dopo, il 24 ottobre, vengono fucilati altri 50 ostaggi al Camp de Souge, a Martignas-sur-Jalle nei dintorni di Bordeaux; tale nuova ondata di fucilazioni è dovuta all'eliminazione di un altro ufficiale tedesco, Hans Reimers.
Karl Hotz era peraltro un personaggio conosciuto a Nantes. Dal 1929 al 1933 aveva lavorato a Nantes come ingegnere e capocantiere per il... (continuer)
Poème de René Guy Cadou (octobre 1941)
Musica e interpretazione di Jean Lazaris (2016)
Musique et interprétation de Jean Lazaris (2016)
Il 20 ottobre 1941, il tenente colonnello Karl Hotz, responsabile delle truppe di occupazione tedesche nel dipartimento della Loira Inferiore, è abbattuto a Nantes da alcuni membri della Resistenza francese. Come rappresaglia, le autorità occupanti naziste fanno fucilare, il 22 ottobre 1941, 48 ostaggi catturati a Châteaubriant, Nantes e Parigi. Due giorni dopo, il 24 ottobre, vengono fucilati altri 50 ostaggi al Camp de Souge, a Martignas-sur-Jalle nei dintorni di Bordeaux; tale nuova ondata di fucilazioni è dovuta all'eliminazione di un altro ufficiale tedesco, Hans Reimers.
Karl Hotz era peraltro un personaggio conosciuto a Nantes. Dal 1929 al 1933 aveva lavorato a Nantes come ingegnere e capocantiere per il... (continuer)
Ils sont appuyés contre le ciel
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi (da un'idea di Flavio Poltronieri) 20/6/2017 - 01:14
20-6-2017
Anniversario dell'eccidio di Pian D'Albero (20 giugno 1944)
Anniversario dell'eccidio di Pian D'Albero (20 giugno 1944)
I FUCILATI DI CHÂTEAUBRIANT
(continuer)
(continuer)
Sui fucilati di Châteaubriant si veda anche, naturalmente, Jeune homme à la médaille dello stesso René Guy Cadou (e interpretata da Gilles Servat in un album del 1980 interamente dedicato a Cadou).
Riccardo Venturi 20/6/2017 - 02:18
Caro Riccardo, questo testo è interpretato anche da Morice Benin una prima volta nel suo LP "Chants de solitude" nel 1984 e in seguito reinciso nella raccolta in cd sempre dedicata a Cadou "Comme un fleuve" del 1998.
Morice è artista sensibile, si veda il mio contributo video in: Vive la République, Vive la Liberté dei Tri Yann
e certamente è difficile restare indifferenti alle parole strazianti di questo sfortunato poeta bretone, innamorato della vita nonostante il suo annunciato destino ("..perchè malgrado tutto questo cavallo è pazzo d'amore per una stella, perchè c'è una risposta meravigliosa alla morte...perchè resta ancora del sidro da bere nelle locande di campagna...perchè il cielo che si avvicina non mi impedisce di diventare più grande...sono certo di avere fatto tutto per essere salvo.")
"Je vous fais part d’une nouvelle qui vous intéresse directement, d’une grande nouvelle.... (continuer)
Morice è artista sensibile, si veda il mio contributo video in: Vive la République, Vive la Liberté dei Tri Yann
e certamente è difficile restare indifferenti alle parole strazianti di questo sfortunato poeta bretone, innamorato della vita nonostante il suo annunciato destino ("..perchè malgrado tutto questo cavallo è pazzo d'amore per una stella, perchè c'è una risposta meravigliosa alla morte...perchè resta ancora del sidro da bere nelle locande di campagna...perchè il cielo che si avvicina non mi impedisce di diventare più grande...sono certo di avere fatto tutto per essere salvo.")
"Je vous fais part d’une nouvelle qui vous intéresse directement, d’une grande nouvelle.... (continuer)
Flavio Poltronieri 15/7/2017 - 10:44
Liberté couleur des feuilles
[1944-45]
Versi di René Guy Cadou
Originariamente nella raccolta “Pleine poitrine” pubblicata nel 1946.
Una splendida poesia messa in musica da molti: Gilles Servat, Manu Lann Huel, Robert Duguet, Jean Christophe Rosaz, Luc Guilloré e altri.
Trovo il brano per esempio in “En Public” di Gilles Servat (1981) e in “La Fleur Rouge - Vol. 1” di Manu Lann Huel (1986), un disco quest'ultimo interamente dedicato alla poesia di Cadou.
Versi di René Guy Cadou
Originariamente nella raccolta “Pleine poitrine” pubblicata nel 1946.
Una splendida poesia messa in musica da molti: Gilles Servat, Manu Lann Huel, Robert Duguet, Jean Christophe Rosaz, Luc Guilloré e altri.
Trovo il brano per esempio in “En Public” di Gilles Servat (1981) e in “La Fleur Rouge - Vol. 1” di Manu Lann Huel (1986), un disco quest'ultimo interamente dedicato alla poesia di Cadou.
Liberté couleur des feuilles
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/6/2017 - 09:45
La canzone è nuovamente interpretata da Gilles Servat nel suo nuovo disco appena ricevuto "70 ans... à l’Ouest !!!" dove è presente anche « Er Gédour braz » omaggio ad un altro poeta bretone Yann-Ber Calloc’h.
Flavio Poltronieri 23/6/2017 - 18:15
LIBERTÀ COLOR DI FOGLIE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby & Flavio Poltronieri 2/7/2017 - 18:31
Lettre à des amis perdus
[1946]
Versi di René Guy Cadou (1920-1951), poeta francese, nella raccolta intitolata “Pleine poitrine” pubblicata nel 1946.
Musica di Julos Beaucarne, dall’album intitolato “20 ans depuis 40 ans” pubblicato nel 1997
Nel 1940, all’inizio dell’occupazione nazista della Francia, René Guy Cadou era un giovane insegnante a Saint-Aubin-des-Châteaux nella Loira Atlantica, dipartimento bretone integrato nella regione dei Paesi della Loira.
Fui qui che il 22 ottobre 1941, mentre si recava a scuola in bicicletta, Cadou incrociò i camion tedeschi che trasportavano alcuni dei prigionieri, quasi tutti militanti comunisti, che di lì a poco sarebbero stati fucilati in rappresaglia per la morte del tenente colonnello Karl Hotz, ucciso a Nantes in un attentato. E’ da quel momento che le poesie di Cadou si concentreranno sull’orrore della guerra, sulla barbarie nazista e sulla necessità della libertà, dell’amore e della fratenità per tutti gli uomini.
Versi di René Guy Cadou (1920-1951), poeta francese, nella raccolta intitolata “Pleine poitrine” pubblicata nel 1946.
Musica di Julos Beaucarne, dall’album intitolato “20 ans depuis 40 ans” pubblicato nel 1997
Nel 1940, all’inizio dell’occupazione nazista della Francia, René Guy Cadou era un giovane insegnante a Saint-Aubin-des-Châteaux nella Loira Atlantica, dipartimento bretone integrato nella regione dei Paesi della Loira.
Fui qui che il 22 ottobre 1941, mentre si recava a scuola in bicicletta, Cadou incrociò i camion tedeschi che trasportavano alcuni dei prigionieri, quasi tutti militanti comunisti, che di lì a poco sarebbero stati fucilati in rappresaglia per la morte del tenente colonnello Karl Hotz, ucciso a Nantes in un attentato. E’ da quel momento che le poesie di Cadou si concentreranno sull’orrore della guerra, sulla barbarie nazista e sulla necessità della libertà, dell’amore e della fratenità per tutti gli uomini.
Vous étiez là, je vous tenais
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 14/1/2015 - 16:50
Caro Bernart, è un delitto che in Italia non esista una traduzione delle poesie di René Guy Cadou, sono liriche talvolta strazianti come Testament...credo che anche L'idiot o L'Enfant Prodige potrebbero trovare spazio nel sito...che dici?
Flavio Poltronieri 21/6/2017 - 20:57
Ciao Flavio,
grazie per le dritte. Sì, è incredibile che un grandissimo poeta come Cadou sia pressochè sconosciuto da noi.
Però ho appena offerto un contributo, stimolato dal tuo intervento: si tratta della Chanson de la mort violente. E pure di questa splendida poesia non è che ci siano molte tracce nella Rete, nemmeno sui siti francesi.
Mi è piaciuta molto. Magari nei prossimi giorni proverò a tradurla, se riterrò di essere in grado.
Un abbraccio
grazie per le dritte. Sì, è incredibile che un grandissimo poeta come Cadou sia pressochè sconosciuto da noi.
Però ho appena offerto un contributo, stimolato dal tuo intervento: si tratta della Chanson de la mort violente. E pure di questa splendida poesia non è che ci siano molte tracce nella Rete, nemmeno sui siti francesi.
Mi è piaciuta molto. Magari nei prossimi giorni proverò a tradurla, se riterrò di essere in grado.
Un abbraccio
Bernart Bartleby 21/6/2017 - 23:10
Bene, allora offri questo dono ai poveri italiani che sono costretti a tradursi da soli la poesia di Rene Guy...si vede che nessun illuminato l'ha mai considerato un grande, si vede che non basta scrivere frasi d'amore tipo: "Ti aspettavo come si aspettano le navi negli anni di siccità quando il grano non cresce più di una spanna sopra l’erba
e ascolta impaurita la grande voce del tempo" per essere degno di una traduzione nella nostra lingua....io ho incrociato la sua arte in Bretagna tanti, tanti anni fa assieme a quella di un altro poeta di laggiù: Tristan Corbière (a cui mi sono parecchio dedicato a suo tempo). Personalmente credo che la grandezza della parola scritta si possa misurare anche dall'emozione che suscita a venir musicata da altri, è affascinante vedere come si trasformi toccata da più voci di epoche anche differenti e l'intensità aumenti...:una magia impagabile! Ieri mi ero... (continuer)
e ascolta impaurita la grande voce del tempo" per essere degno di una traduzione nella nostra lingua....io ho incrociato la sua arte in Bretagna tanti, tanti anni fa assieme a quella di un altro poeta di laggiù: Tristan Corbière (a cui mi sono parecchio dedicato a suo tempo). Personalmente credo che la grandezza della parola scritta si possa misurare anche dall'emozione che suscita a venir musicata da altri, è affascinante vedere come si trasformi toccata da più voci di epoche anche differenti e l'intensità aumenti...:una magia impagabile! Ieri mi ero... (continuer)
Flavio Poltronieri 22/6/2017 - 18:36
Grazie Flavio, ci proverò, anche se non sono in grado di fare una traduzione poetica. Farò del mio meglio.
Salut
Salut
B.B. 22/6/2017 - 21:44
Se vuoi puoi farmela leggere in anteprima utilizzando la mia mail personale
Flavio Poltronieri 23/6/2017 - 08:39
Dedicato a Bernart da un vagone dondolante, forse come quello di "Incontro"....
Ricordo che l'interpretazione di Julos Beaucarne è presente anche nel CD omaggio a Cadou edito da EPM - Poètes & Chansons nel 2002.
Ricordo che l'interpretazione di Julos Beaucarne è presente anche nel CD omaggio a Cadou edito da EPM - Poètes & Chansons nel 2002.
LETTERA A DEGLI AMICI PERDUTI
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 28/6/2017 - 19:56
Chanson de la mort violente
[1944-45]
Versi di René Guy Cadou
Originariamente nella raccolta “Pleine poitrine” pubblicata nel 1946.
Testo trovato nella raccolta “Poésie la vie entière: Oeuvres poétiques complètes” pubblicata nel 1976 (riedita nel 2001).
Si tratta di una chanson, e già questo basterebbe. La trovo comunque messa in musica da Robert Duguet, militante anticapitalista, autore del “La cinquième saison”, progetto musicale in due album dedicato alla poesia di René Guy Cadou.
Inoltre Marc Ogeret, nel suo album “Imagine” del 1976 e in quello del 1990 intitolato “Chante la résistance” attribuisce la musica del brano allo stesso Cadou.
Interpretata anche da Véronique Vella in un suo disco del 1997, pure questo interamente dedicato a Cadou.
“Non era un patriota, ma un ragazzo appena affacciato alla vita che cantava a squarciagola per coprire quel rumore sordo di stivali che spaventava il suo amore”
Semplicemente bellissima.
Un ringraziamento a Flavio Poltronieri che mi ha stimolato a cercare altre poesie di Cadou da proporre sulle CCG/AWS.
Versi di René Guy Cadou
Originariamente nella raccolta “Pleine poitrine” pubblicata nel 1946.
Testo trovato nella raccolta “Poésie la vie entière: Oeuvres poétiques complètes” pubblicata nel 1976 (riedita nel 2001).
Si tratta di una chanson, e già questo basterebbe. La trovo comunque messa in musica da Robert Duguet, militante anticapitalista, autore del “La cinquième saison”, progetto musicale in due album dedicato alla poesia di René Guy Cadou.
Inoltre Marc Ogeret, nel suo album “Imagine” del 1976 e in quello del 1990 intitolato “Chante la résistance” attribuisce la musica del brano allo stesso Cadou.
Interpretata anche da Véronique Vella in un suo disco del 1997, pure questo interamente dedicato a Cadou.
“Non era un patriota, ma un ragazzo appena affacciato alla vita che cantava a squarciagola per coprire quel rumore sordo di stivali che spaventava il suo amore”
Semplicemente bellissima.
Un ringraziamento a Flavio Poltronieri che mi ha stimolato a cercare altre poesie di Cadou da proporre sulle CCG/AWS.
C’était un mort de mort violente
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/6/2017 - 23:04
Un ringraziamento a te, caro Bernart, per aver raccolto l'invito.
René Guy Cadou morì il Venerdì Santo del 1951. Era nato da due maestri, il 15 febbraio del 1920 a Sainte-Reine-de-Bretagne, il poeta amico del barilaio, del postino, del guardaboschi e del contrabbandiere. Era nato direttamente dentro la scuola e l'indomani il padre lo presentò agli allievi della sua classe. E' per questo che Gilles Servat sulla copertina del suo disco-tributo si siede dietro la cattedra e fa cantare al coro dei bambini della Scuola di Marsanderie di Nantes: “Sainte-Reine-de-Bretagne, en Brière dove sono nato, a ricordare si guadagna una felicità che dura per anni!” Ma se si vuole, si può incontrarlo ancora nella campagna di Louisfert, il suo villaggio d'adozione, nei segni misteriosi e nelle eco tremule della sua poetica fraterna. René, bambino presto orfano, ereditò, secondo un'usanza antica, anche il... (continuer)
René Guy Cadou morì il Venerdì Santo del 1951. Era nato da due maestri, il 15 febbraio del 1920 a Sainte-Reine-de-Bretagne, il poeta amico del barilaio, del postino, del guardaboschi e del contrabbandiere. Era nato direttamente dentro la scuola e l'indomani il padre lo presentò agli allievi della sua classe. E' per questo che Gilles Servat sulla copertina del suo disco-tributo si siede dietro la cattedra e fa cantare al coro dei bambini della Scuola di Marsanderie di Nantes: “Sainte-Reine-de-Bretagne, en Brière dove sono nato, a ricordare si guadagna una felicità che dura per anni!” Ma se si vuole, si può incontrarlo ancora nella campagna di Louisfert, il suo villaggio d'adozione, nei segni misteriosi e nelle eco tremule della sua poetica fraterna. René, bambino presto orfano, ereditò, secondo un'usanza antica, anche il... (continuer)
Flavio Poltronieri 25/6/2017 - 17:13
Vedo nel primo verso della canzone: "C'était un mort de mon violente". Non avendo sottomano la fonte non posso dir nulla, ma non è che sarà "...un mort de mort violente"...?
Riccardo Venturi 26/6/2017 - 00:43
Sì, certamente.
La fonte l'ho citata all'inizio dell'introduzione, ed è parzialmente disponibile su Google Books. Ho usato un programma OCR per trascriverla e poi ho ricontrollato il testo ma quel "mon" al posto di "mort" mi è sfuggito.
Spero non ce ne siano altri di errori.
Ricontrollo ancora provando a fare la traduzione, se mai mi risolverò a mettermici.
Ciao!
La fonte l'ho citata all'inizio dell'introduzione, ed è parzialmente disponibile su Google Books. Ho usato un programma OCR per trascriverla e poi ho ricontrollato il testo ma quel "mon" al posto di "mort" mi è sfuggito.
Spero non ce ne siano altri di errori.
Ricontrollo ancora provando a fare la traduzione, se mai mi risolverò a mettermici.
Ciao!
B.B. 26/6/2017 - 13:34
Naturalmente non rivendico nessun diritto alla prima traduzione italiana. Se qualcun altro di voi, meno pavido e più avvezzo al francese, la vuole fare lui, io mica mi offendo, neh!?!
B.B. 26/6/2017 - 13:40
BB ha fatto una prima traduzione (sommaria, faticosa per lui, che il francese lo mastica solo) e FP l'ha resa bella (e ha ricordato che, in ogni caso, tradurre è sempre tradire).
CANZONE DELLA MORTE VIOLENTA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby & Flavio Poltronieri 28/6/2017 - 13:47
Vorrei ancora aggiungere che questa poesia mi pare possa essere stata fonte d'ispirazione a Boris Vian per la sua Juste le temps de vivre (L'évadé). Comunque Vian e Cadou mostrano una sensibilità molto simile.
B.B. 28/6/2017 - 13:51
Jeune homme à la médaille
[1947]
Versi di René Guy Cadou (1920-1951), poeta francese, nella raccolta “Quatre poèmes de René Guy Cadou sur quatre portraits de Roger Toulouse”
Musica di Gilles Servat, nel suo disco intitolato “Hommage à René-Guy Cadou” pubblicato nel 1981.
Nel 1940, all’inizio dell’occupazione nazista della Francia, René Guy Cadou era un giovane insegnante a Saint-Aubin-des-Châteaux nella Loira Atlantica, dipartimento bretone integrato nella regione dei Paesi della Loira.
Fui qui che il 22 ottobre 1941, mentre si recava a scuola in bicicletta, Cadou incrociò i camion tedeschi che trasportavano alcuni dei prigionieri, quasi tutti militanti comunisti, che di lì a poco sarebbero stati fucilati in rappresaglia per la morte del tenente colonnello Karl Hotz, ucciso a Nantes in un attentato. E’ da quel momento che le poesie di Cadou si concentreranno sull’orrore della guerra, sulla barbarie nazista e... (continuer)
Versi di René Guy Cadou (1920-1951), poeta francese, nella raccolta “Quatre poèmes de René Guy Cadou sur quatre portraits de Roger Toulouse”
Musica di Gilles Servat, nel suo disco intitolato “Hommage à René-Guy Cadou” pubblicato nel 1981.
Nel 1940, all’inizio dell’occupazione nazista della Francia, René Guy Cadou era un giovane insegnante a Saint-Aubin-des-Châteaux nella Loira Atlantica, dipartimento bretone integrato nella regione dei Paesi della Loira.
Fui qui che il 22 ottobre 1941, mentre si recava a scuola in bicicletta, Cadou incrociò i camion tedeschi che trasportavano alcuni dei prigionieri, quasi tutti militanti comunisti, che di lì a poco sarebbero stati fucilati in rappresaglia per la morte del tenente colonnello Karl Hotz, ucciso a Nantes in un attentato. E’ da quel momento che le poesie di Cadou si concentreranno sull’orrore della guerra, sulla barbarie nazista e... (continuer)
Jeune homme beau jeune homme ne vois-tu rien venir
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/1/2015 - 15:53
Su “Les fusillés de Châteaubriant” si veda anche La rose et le réséda di Louis Aragon.
Bernart Bartleby 14/1/2015 - 15:53
20-6-2017
DIMMI BEL GIOVANE CON LA MEDAGLIA
(continuer)
(continuer)
Innanzitutto bisogna precisare che l'LP “Hommage à René-Guy Cadou” venne pubblicato nel 1981 e non l'anno precedente. In realtà non è una delle migliori realizzazioni di Gilles Servat, in questa canzone poi la scelta di farla a due voci allegerisce emotivamente il testo. Cadou, questo sfortunato poeta, è una voce importante in Bretagna, anche Alain Moreau gli consacrò un intero disco in quell'anno. Quando incrociava la guerra la sua poesia parlava così: "Noel précoce, encor le sang....le ciel est une immense fenêtre, le cimetière des croisées, toutes ces têtes bien rasées dans le panier vont disparaître..." (Neige Rouge). Comunque Servat scriveva che nel 1951, quando lui aveva sei anni, sua madre gli disse che un poeta era morto a soli 31 anni e che in una poesia aveva immaginato la vita di un giovane degli anni ottanta e questa poesia si intitolava "Je pense à toi, Gilles...". La cosa lo... (continuer)
Flavio Poltronieri 20/6/2017 - 18:38
Ravensbrück
Poesia di René Guy Cadou
Poème de René Guy Cadou
Musica, accompagnamento e interpretazione di Jean Lazaris (2016)
Musique, accompagnement et interprétation de Jean Lazaris (2016)
Ce poème « Ravensbruck » est bien explicite, il raconte la vie des femmes, de leur arrivée jusqu'à leur mort, dans le camp de concentration du même nom, camp réservée aux femmes .
Le poème est constitué de sept strophes de deux vers chacune appelées communément distiques et a une forme fixe. Le nombre de syllabes dans chaque vers est pair donc ce sont des mètres pairs de huit syllabes appelé l'octosyllabe. Au début, on remarque plusieurs enjambements qui ici ne rompent pas trop l'harmonie entre la structure rythmique et la structure grammaticale. Il n'y a pas de rimes particulières, malgré la séparation de ces vers le poème est très lié. . Il existe une opposition de deux champs lexicaux qui se démarque... (continuer)
Poème de René Guy Cadou
Musica, accompagnamento e interpretazione di Jean Lazaris (2016)
Musique, accompagnement et interprétation de Jean Lazaris (2016)
Ce poème « Ravensbruck » est bien explicite, il raconte la vie des femmes, de leur arrivée jusqu'à leur mort, dans le camp de concentration du même nom, camp réservée aux femmes .
Le poème est constitué de sept strophes de deux vers chacune appelées communément distiques et a une forme fixe. Le nombre de syllabes dans chaque vers est pair donc ce sont des mètres pairs de huit syllabes appelé l'octosyllabe. Au début, on remarque plusieurs enjambements qui ici ne rompent pas trop l'harmonie entre la structure rythmique et la structure grammaticale. Il n'y a pas de rimes particulières, malgré la séparation de ces vers le poème est très lié. . Il existe une opposition de deux champs lexicaux qui se démarque... (continuer)
A Ravensbrück en Allemagne
(continuer)
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envoyé par Flavio Poltronieri 19/6/2017 - 19:46
Parcours:
Camps d'extermination
19-6-2017 20:54
Giornata Internazionale del Prigioniero Politico
Giornata Internazionale del Prigioniero Politico
RAVENSBRÜCK
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Testo trovato nella raccolta “Poésie la vie entière: Oeuvres poétiques complètes” pubblicata nel 1976 (riedita nel 2001).
Musica di Gilles Servat, nel suo album “Hommage à René-Guy Cadou” pubblicato nel 1981.
Una poesia cui Flavio Poltronieri accennava a commento di Jeune homme à la médaille.