[1964]
di Antonio Griffo Focas Flavio Ducas Commeno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, altezza imperiale, conte palatino, cavaliere del Sacro Romano Impero, esarca di Ravenna, duca di Macedonia e di Illiria, principe di Costantinopoli, di Cilicia, di Tessaglia, di Ponte di Moldavia, di Dardania, del Peloponneso, conte di Cipro e di Epiro, conte e duca di Drivasto e Durazzo, in arte Totò
Poesia di Totò, originariamente intitolata “Il due novembre”, nella raccolta (cui dà il titolo) pubblicata nel 1964 per i tipi dell’editore Fausto Fiorentino di Napoli.
Credo che la prima interpretazione musicale di un certo valore di questa celeberrima e bellissima poesia sia stata quella di Giacomo Rondinella (1923-), cantante ed attore originario di Messina che fece parte per cinque anni della compagnia di Totò prima di essere accolto in quella di Eduardo e Peppino De Filippo. Rondinella... (continuer)
Ogn'anno, il due novembre, c'é l'usanza (continuer)
Sul sito Totò, il principe della risata “‘A livella” è tradotta in non meno di 50 fra lingue e dialetti… Mi chiedo però se sia il caso di contribuirle… Non so, mi sembrerebbe strano quanto proporre traduzioni della Divina Commedia…
Ditemi voi, voi che anche a Natale restate i più perfidi dell’intero globo terracqueo…
Totò da Il più comico spettacolo del mondo (1953), primo film in 3D
Inserisco questo testo per tre motivi: intanto la frase "C'è tanta gente che si diverte a far piangere l'umanità..." e i nomi che mi vengono in mente sono tanti, tantissimi; poi perché è bella, sia nell'interpretazione di Totò, che in quella di Valerio Mastandrea che ha regalato a Niccolò Fabi, Max Gazzé e Daniele Silvestri per il loro tour insieme; infine per la bella canzone dei Crifiu che cita questo brano
Noi ti ringraziamo nostro buon Protettore (continuer)
envoyé par dq82 13/1/2016 - 14:48
La Preghiera del clown dei Crifiu
2012
Cuori e confini
"L'umanità io l'ho divisa in due categorie di persone: uomini e caporali.
La categoria degli uomini è la maggioranza, quella dei caporali per fortuna è la minoranza.
Gli uomini sono quegli esseri costretti a lavorare tutta la vita come bestie, senza vedere mai un raggio di sole, senza la minima soddisfazione, sempre nell'ombra grigia di un'esistenza grama.
I caporali sono appunto coloro che sfruttano, che tiranneggiano, che maltrattano, che umiliano. Questi esseri invasati dalla loro bramosia di guadagno li troviamo sempre a galla, sempre al posto di comando, spesso senza avere l'autorità, l'abilità o l'intelligenza, ma con la sola bravura delle loro facce toste, della loro prepotenza, pronti a vessare il povero uomo qualunque.
Dunque, dottore, ha capito? Caporali si nasce, non si diventa: a qualunque ceto essi appartengano, di qualunque nazione essi... (continuer)
[1941]
Scritta da F. Fusco (?) e Michele Galdieri (1902-1965), commediografo, paroliere e sceneggiatore napoletano.
Nella rivista teatrale “Volumineide”, scritta da Michele Galdieri, in scena nel 1941-42 con la Compagnia Teatrale Errepi di Remigio Paone (1899-1977), regista, produttore e direttore teatrale.
Con Totò, Anna Magnani e Mario Castellani che interpretano innumerevoli macchiette. Nel duetto che segue Totò è Pinocchio e Mario Castellani è Lucignolo.
Totò incise poi il brano nel 1943, sempre con Castellani e con l’orchestra del M° Consiglio, su di un 78 giri che costituisce l’unico disco da lui mai realizzato con canzoni di cui non fosse autore.
“Senta un po' questo caso curioso. Un nostro « quadro » che aveva molto successo si intitolava « Il paese dei balocchi ». A un certo punto Totò e io ci scambiavamo due battute: « Ah, quello lì ha la testa di legno! »; « Benissimo! Vuol... (continuer)
[Pinocchio] Ma dimmi, amico Lucignolo, dove mi hai condotto? (continuer)
[1944]
Con Anna Magnani
Duetto dallo spettacolo di rivista "Con un palmo di naso" di Michele Galdieri (1902 – 1965), celebre commediografo, paroliere e sceneggiatore napoletano.
Sulla falsariga della famosissima canzonetta napoletana "Ciccio Formaggio", scritta nel 1940 dal duo Pisano-Cioffi e portata al successo da Nino Taranto.
Le riviste di Galdieri ("Quando meno te l'aspetti" del 1940, "Volumineide" del 1941, "Orlando Curioso" del 1942, "Che ti sei messo in testa?" della fine del 1943) interpretate dal formidabile duo Anna Magnani e Antonio Focas Flavio Angelo Ducas Comneno De Curtis di Bisanzio Gagliardi, in arte Totò, furono, nella cupa Roma fascista e poi occupata dai tedeschi, una ventata di aria fresca e di satira contro il regime e i suoi amici "schnauzer" e per questo subirono di frequente intoppi e censure.
Per esempio, il titolo "Che ti sei messo in testa?" fu imposto... (continuer)
di Antonio Griffo Focas Flavio Ducas Commeno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, altezza imperiale, conte palatino, cavaliere del Sacro Romano Impero, esarca di Ravenna, duca di Macedonia e di Illiria, principe di Costantinopoli, di Cilicia, di Tessaglia, di Ponte di Moldavia, di Dardania, del Peloponneso, conte di Cipro e di Epiro, conte e duca di Drivasto e Durazzo, in arte Totò
Poesia di Totò, originariamente intitolata “Il due novembre”, nella raccolta (cui dà il titolo) pubblicata nel 1964 per i tipi dell’editore Fausto Fiorentino di Napoli.
Credo che la prima interpretazione musicale di un certo valore di questa celeberrima e bellissima poesia sia stata quella di Giacomo Rondinella (1923-), cantante ed attore originario di Messina che fece parte per cinque anni della compagnia di Totò prima di essere accolto in quella di Eduardo e Peppino De Filippo. Rondinella... (continuer)