Delitti, arresto e morte di Federigo Bobini, detto Gnicche
Se Apollo assisterà la mente mia,
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 7/10/2014 - 11:51
E tu pensa cosa m'hai riportato alla mente.
Mio zio Ulisse, nato nel 1917 e ancora vivo (è l'unico di tutti i miei zii materni che lo è ancora; sta a Piombino da una delle figlie), da ragazzino lo chiamavano “Gnicche” perché era tremendo; e “Gnicche” è rimasto per tutta la vita. Ora, tira via tua nonna che era aretina di Rezzo; ma mio zio è dell'Isola d'Elba, e questo fa capire bene che razza di fama avesse ancora il brigante aretino quasi cinquant'anni dopo che era morto. Da tenere presente che l'Elba, rispetto a Arezzo e provincia, era come un altro continente, come fosse l'Australia; eppure le gesta di Gnicche erano arrivate fin lì tanto da fornire il soprannome per un ragazzino pestifero. Da dire che la frase “tu se' peggio di Gnicche” me la sono sentita rivolgere anch'io (accompagnata da “tutto tuo zio”); va da sé che quando uscì il libro a fumetti di Rubino e Guccini, nel 1980, me... (continuer)
Mio zio Ulisse, nato nel 1917 e ancora vivo (è l'unico di tutti i miei zii materni che lo è ancora; sta a Piombino da una delle figlie), da ragazzino lo chiamavano “Gnicche” perché era tremendo; e “Gnicche” è rimasto per tutta la vita. Ora, tira via tua nonna che era aretina di Rezzo; ma mio zio è dell'Isola d'Elba, e questo fa capire bene che razza di fama avesse ancora il brigante aretino quasi cinquant'anni dopo che era morto. Da tenere presente che l'Elba, rispetto a Arezzo e provincia, era come un altro continente, come fosse l'Australia; eppure le gesta di Gnicche erano arrivate fin lì tanto da fornire il soprannome per un ragazzino pestifero. Da dire che la frase “tu se' peggio di Gnicche” me la sono sentita rivolgere anch'io (accompagnata da “tutto tuo zio”); va da sé che quando uscì il libro a fumetti di Rubino e Guccini, nel 1980, me... (continuer)
Riccardo Venturi 7/10/2014 - 14:08
'ammazza, quanto là fa lunga, però
(krzyś)
(krzyś)
Lunga? Non conosci gli improvvisatori in ottava rima. Capaci di fare cose lunghe il triplo di questa! [RV]
Ciao Riccardo, pensa un po' che aneddoto mi ha raccontato or ora la mia mamma...
Pare che, proprio negli anni in cui il Gnicche scorrazzava per l'Aretino, nei dintorni di Foiano della Chiana vivesse un giovane prete in odore di santità. Era considerato un santo dalla gente perchè, a differenza della più parte dei sacerdoti di allora, lui dava tutto ai poveri, arrivando addirittura a dar via i vestiti (salvo la talare) a chi ne avesse bisogno.
Un giorno di gelido inverno che solo soletto se ne tornava da amministrare i sacramenti in qualche cascina, chi t'incontra sulla strada? Quel demonio di Gnicche con la sua banda, a cavallo. Il brigante chiese al prete dove se andasse, così appiedato, infreddolito e stanco. Quando il prete gli disse che se ne stava tornando a casa e che aveva ancora un bel po' di cammino da fare, allora Gnicche gli rispose: "Ti ci accompagno io a casa, e in carrozza!".... (continuer)
Pare che, proprio negli anni in cui il Gnicche scorrazzava per l'Aretino, nei dintorni di Foiano della Chiana vivesse un giovane prete in odore di santità. Era considerato un santo dalla gente perchè, a differenza della più parte dei sacerdoti di allora, lui dava tutto ai poveri, arrivando addirittura a dar via i vestiti (salvo la talare) a chi ne avesse bisogno.
Un giorno di gelido inverno che solo soletto se ne tornava da amministrare i sacramenti in qualche cascina, chi t'incontra sulla strada? Quel demonio di Gnicche con la sua banda, a cavallo. Il brigante chiese al prete dove se andasse, così appiedato, infreddolito e stanco. Quando il prete gli disse che se ne stava tornando a casa e che aveva ancora un bel po' di cammino da fare, allora Gnicche gli rispose: "Ti ci accompagno io a casa, e in carrozza!".... (continuer)
Bernart Bartleby 9/10/2014 - 22:30
Poiché non vogliamo "scippare" assolutamente nessuno, sono state rimosse da questa pagina tutte le immagini che vi erano contenute, riprese senza malizia alcuna dal sito di tale sig. Gradassi Enzo (del quale è stato peraltro eliminato anche lo sgradevole commento). Tale pagina rimarrà senza immagini, e pazienza; ci mancherebbe altro che non restituiamo una simile e inestimabile refurtiva, giacché abbiamo pure commesso il gravissimo reato di scambiare un' "ottava rima" con un "bruscello" (reato di fronte al quale impallidiscono pure le epiche gesta dei banditi aretini del secolo decimonono). Invitiamo lo spett.le sig. Gradassi Enzo a risparmiarsi la pena di intervenire ulteriormente qua dentro, dato che non vi è assolutamente gradito e i suoi (eventuali) commenti verranno senz'altro cassati; gli auguriamo peraltro un ottimo Natale, a lui, alla sua famiglia, alle sue immaginette (didascalie comprese) del bandito Bobini e al suo copyright o roba del genere, estendendogli anche i nostri più distinti saluti.
CCG/AWS Staff 19/12/2016 - 18:32
Razza irritabile quella dei gazzettieri, e che per giunta si ritiene sistematicamente parte delle soluzioni quando invece è spessissimo parte dei problemi.
Ma una semplice citazione della fonte si poteva anche farla, e transeat per i toni antipatici, no?
Ma una semplice citazione della fonte si poteva anche farla, e transeat per i toni antipatici, no?
Io non sto con Oriana 20/12/2016 - 11:27
Non so che dirti, visto che di questa pagina non mi sono mai occupato direttamente a parte qualche commento che ci avevo fatto. E del resto siamo in un sito che, quanto a "riprese" anonime, mancate citazioni e quant'altro, credo sia in una buona posizione di classifica nella rete. Certo, non è una scusante, e quanto a me, raccomando sempre di citare le fonti vista soprattutto l'estrema suscettibilità di alcuni addetti (specialmente locali) al "lavoro 'hurturale", per dirla alla Bianciardi. Specifico comunque che il "furto" o "scippo" commesso in questa pagina si limitava a due o tre immagini, una delle quali consistente nel frontespizio di un vecchio libro. E poi, l'hanno vorsùta la "grande Rete"? ... Salud.
Riccardo Venturi 20/12/2016 - 12:01
Mah, il mio contributo è del 2014 e credo che le immagini fossero citate con il link alla fonte. Ne sono quasi certo perchè fui io stesso, già parecchi tempo fa, a suggerire, a chiedere che le immagini a corredo dei post non fossero semplicemente inglobate ma corredate di un link che rimandasse alla fonte.
Certe smargiassate, anzi, "Gradassate" davvero non le capisco.
Chiederei però agli Admins di indicarmi quali fossero le immagini rimosse in modo che io possa cercarne eventualmente altre, diverse.
E' triste che questa pagina rimanga al buio per colpa di uno zoticone.
Saluti
Certe smargiassate, anzi, "Gradassate" davvero non le capisco.
Chiederei però agli Admins di indicarmi quali fossero le immagini rimosse in modo che io possa cercarne eventualmente altre, diverse.
E' triste che questa pagina rimanga al buio per colpa di uno zoticone.
Saluti
Bernart Bartleby 20/12/2016 - 15:55
Ciao Riccardo,
il termine "bruscello" - qui usato impropriamente, come credo abbia fatto notare il Gradasso - ricorre anche alla fine della mia introduzione (nella quale, tengo a precisare, sono state citate tutte le fonti consultate). Ti prego di correggerlo, anche se il "bruscello" era rappresentazione popolare in ottava rima e anche questo canto ne fece certamente parte.
E oggi sono David Riondino, Simone Cristicchi e altri che, intorno al testo di Giovanni Fantoni, hanno realizzato uino spettacolo musicale in ottava rima, un bruscello per l'appunto.
Sicchè il mio errore non era poi così grave.
il termine "bruscello" - qui usato impropriamente, come credo abbia fatto notare il Gradasso - ricorre anche alla fine della mia introduzione (nella quale, tengo a precisare, sono state citate tutte le fonti consultate). Ti prego di correggerlo, anche se il "bruscello" era rappresentazione popolare in ottava rima e anche questo canto ne fece certamente parte.
E oggi sono David Riondino, Simone Cristicchi e altri che, intorno al testo di Giovanni Fantoni, hanno realizzato uino spettacolo musicale in ottava rima, un bruscello per l'appunto.
Sicchè il mio errore non era poi così grave.
Bernart Bartleby 20/12/2016 - 16:19
Penso che la colpa debba ricadere sul webmaster perché B.B. sicuramente aveva citato la fonte delle immagini, però per come funziona il sito abbiamo la scelta se inserire l'immagine in una cornice con didascalia (in questo caso appare il link nella didascalia) oppure di mostrare solo l'immagine. Nel secondo caso il link, anche se segnalato originariamente, si perde. Certo potrei sempre fare in modo che anche in questo caso cliccando sull'immagine si raggiunga il sito da cui è stata ripresa ma 1) in certi casi non ha senso mettere un link di un'immagine su amazon o su ebay (per esempio) quando l'immagine di copertina di un disco è ripresa da lì 2) in ogni caso il link è solo all'immagine e non alla pagina che la contiente, come sarebbe più opportuno
il Webmastro 20/12/2016 - 17:03
Le immagini rimosse sono quella con la "ricostruzione" dell'arresto del Bobini, completa di didascalia (cosa che ha suscitato particolarmente le ire del sig. Gradassi Enzo), e quella con il frontespizio di un'opera dedicata alle gesta del fuorilegge. Più un'altra che non ricordo, ma ha scarsa importanza. Un suggerimento per l'iconografia potrebbe essere quello di metterci due foto, una di Licio Gelli e l'altra di Maria Elena Boschi, come moderni contributi alla storia del banditismo aretino (sebbene il primo fosse, propriamente, nativo di Pistoia). Direi che la P2 e il Jobs Act, come atti di banditismo, abbiano superato di gran lunga quelli di quel poveraccio. Salud.
Riccardo Venturi 20/12/2016 - 17:14
Ecco, propongo altre immagini per la pagina su Gnicche. Nessuna è tratta dall'InformArezzo su cui scrive il risentito Gradasso.
Tutte le immagini hanno il proprio link, più quello della pagina da cui sono tratte.
E questo è il modo in cui contribuirò le immagini a venire.
(Credo che l'immagine fosse a corredo del racconto di Cesare Causa citato ed è tratta dal sito su Battifolle anch'esso già citato)
Di Gnicche si è occupato anche Francesco Guccini nel suo “Vita e morte del brigante Federigo Bobini detto “Gnicche”, una storia a fumetti con i disegni di Francesco Rubino che fu pubblicata nel 1980 e recentemente è stata ripresentata.
Tutte le immagini hanno il proprio link, più quello della pagina da cui sono tratte.
E questo è il modo in cui contribuirò le immagini a venire.
(Credo che l'immagine fosse a corredo del racconto di Cesare Causa citato ed è tratta dal sito su Battifolle anch'esso già citato)
Di Gnicche si è occupato anche Francesco Guccini nel suo “Vita e morte del brigante Federigo Bobini detto “Gnicche”, una storia a fumetti con i disegni di Francesco Rubino che fu pubblicata nel 1980 e recentemente è stata ripresentata.
Bernart Bartleby 20/12/2016 - 22:41
La prima copertina del fumetto ha uno stile che ricorda tremendamente quello di Luzzati.
Io non sto con Oriana 21/12/2016 - 11:56
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Un bruscello componimento in ottava rima composto da Giovanni Fantoni, bottaio e cantastorie toscano, all’indomani della morte per mano dei carabinieri del brigante aretino Federigo Bobini, detto “Gnich” e, quindi – siccome siamo in Toscana - “Gnicche” (1845-1871).
Testo trovato qui
Non so se si usi ancora oggi, ma mia mamma, che è di origine toscana, mi riferisce che la nonna (aretina di Arezzo), quando i figli piccoli la facevano arrabbiare, li apostrofava con “Te tu sei peggio di Gnicche!”
E Federigo Bobini detto “Gnicche” doveva essere davvero un tipaccio. Con un fratello condannato per omicidio e un altro protettore in un bordello, anche Federigo non sarà cresciuto tanto dritto. Inadatto al lavoro e alla subordinazione, precocissimo nei furti, a Gnicche piaceva bere, e bene, e giocare, e forte, autoconvocandosi spesso nelle case dei nobili, coltello alla mano, per spennarli... (continuer)