[2015]
Versi di Stefano Benni,
Musica di Fausto Mesolella, chitarrista, compositore e arrangiatore, membro della Piccola Orchestra Avion Travel.
Nell’album di Mesolella intitolato “Cantostefano”, pubblicato nel 2015 e interamente dedicato alle poesie di Benni.
Questo testo era stato segnalato da Krzysiek nel lontano 2015. Oggi sono riuscito a trovarne il testo... e dopo i fatti di Macerata, credo che sia ancora più attuale.
Come spiega Benni parte del testo è in un dialetto camerunese (ma i dialetti camerunensi sono ewondo, douala, fufulde, ghomala', baham, medùmbà, kom e altri) e non saprei dire qual è.
Ghemmaà vuol dire "Stai attento a te".
Sinceramente non ho proprio idea di quale "dialetto camerunense" si tratti. Benni stesso lo chiama "dialetto camerunense" ma sospetto che sia più a suo agio col dialetto bolognese. Quanto a "hapana haya harambè", non è nel famoso dialetto camerunense ma in swahili: significa "però nessuno lo fa" (putroppo, la risposta a "touche pas à mon pote"). L'ho segnalato in nota. Avverto però che, al pari dello swahili, l'ewondo è una lingua bantu e le lingue bantu si somigliano molto l'una all'altra. Una parola anche sul francese: se il verso voleva riprodurre il famoso slogan di S.0.S. Racisme, è scorretto: lo slogan era, ed è, "Touche pas à mon pote", ove la particolare costruzione "toucher à" indica "non azzardarsi a toccare".
Il termine popolare francese "pote" (amico, amicone, migliore amico ecc.) deriva dal bretone paotr "ragazzo", che si pronuncia esattamente pôt'.
Fausto ha dedicato una canzone alla Sicilia e a Lampesusa in occasione della sua partecipazione al concerto del 1° maggio a Roma in diretta televisiva. La motivazione nasce dal fatto che tutti si lamentano per gli immigrati, persino Austria e paesi nordici. Tutti tranne la Sicilia, che è la prima meta di chi scappa dalle proprie terre, dalla povertà e dalla guerra. Questa estrema dignità ha spinto Fausto a raccontarne la storia attraverso persone che hanno resa orgogliosa la Sicilia, figli e non che l'hanno difesa con coraggio o celebrata con l'arte e la musica.
Benedetta la Sicilia (continuer)
envoyé par dq82 2/5/2016 - 02:32
Addio a Fausto Mesolella, storico chitarrista della Piccola Orchestra Avion Travel
L'artista, nato a Caserta nel 1953, è deceduto oggi pomeriggio per infarto. Ha lavorato per moltissimi artisti, da Nada a Bocelli, salendo sul palco di Sanremo (e vincendo) svariate volte. Aveva 64 anni
VALERIA RUSCONI
30 Marzo 2017
È morto Fausto Mesolella, chitarrista, compositore, componente storico della Piccola Orchestra Avion Travel guidata da Peppe Servillo con cui vinse al Festival di Sanremo nel 2000 con Sentimento. Aveva 64 anni. Nato a Caserta il 17 febbraio 1953, è deceduto oggi pomeriggio nella sua città dopo essere stato colto da malore a Macerata Campania, dove abitava. Inutili i soccorsi chiamati dalla moglie e l'intervento del medico chiamato d'emergenza. Qualche anno fa era già stato colpito da infarto.
La notizia è stata lanciata su Twitter da Red Ronnie, che ha scritto: "Ciao @faustomesolella... (continuer)
[1991]
Versi di Stefano Benni, nella raccolta “Ballate”
Messa in musica da Umberto Petrin, nell’opera collettiva “Baldanders” del 2004, e poi da Fausto Mesolella (della Piccola Orchestra Avion Travel) nel suo “Cantostefano”, album pubblicato nel 2015 e interamente dedicato alle poesie di Benni
[2002]
Versi di Stefano Benni, pubblicati nel 2002 sulla rivista Micromega
Musica di Fausto Mesolella (1953-2017), chitarrista, compositore e arrangiatore, membro della Piccola Orchestra Avion Travel.
Nell’album di Mesolella intitolato “Cantostefano”, pubblicato nel 2015 e interamente dedicato alle poesie di Benni.
Mesolella è accompagnato da Petra Magoni, voce dei Musicanuda.
Il brano era stato scritto per Fabrizio De André, che però non ha fatto in tempo a interpretarlo.