בײַ מיר ביסטו שיין
כ´וויל דיר זאָגן, דיר גלײַך צו הערן
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envoyé par Bernart 29/5/2013 - 14:20
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
Scusami Riccardo, ho dimenticato di verificare il nome in ebraico di Sholom Secunda: שלום סכונדה ...
Bernart 29/5/2013 - 14:32
Nessun problema, Bernart: anche perché la trascrizione ebraica del nome non corrisponde a quella yiddish. In yiddish si scrive שלום סעקונדאַ [shloyme sekunda], in ebraico così come lo hai reperito tu, שלום סכונדה [šlwm skwndh]. Ti invito a fare attenzione, perché l'alfabeto è sì lo stesso, ma lo yiddish lo usa in modo molto, molto diverso dall'ebraico. Per la vera grafia yiddish di Sholom Secunda vedi il Freedman Catalogue.
Riccardo Venturi 29/5/2013 - 23:41
La trascrizione in caratteri latini.
Stavolta mi tocca fare il percorso inverso, provvedendo a traslitterare un testo già inserito in kvadratshrift nella mameloshn. Lo faccio oltremodo volentieri. [RV]
BAY MIR BISTU SHEYN
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Ma è ben lì che l'ho cercato, sul Freedman Catalogue, come mi avevi detto... ??? E ho pure fatto un copia incolla! Boh, devo aver preso lucciole per lanterne...
Si vede che sono il più grosso contributore di canzoni in yiddish ma l'yiddish fugge da me!
Si vede che sono il più grosso contributore di canzoni in yiddish ma l'yiddish fugge da me!
Bernart 30/5/2013 - 00:44
30 maggio 2013
PER ME TU SEI BELLA
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Attenscion: Il Freedman Catalogue, spesso e volentieri, riporta cose scritte in ebraico dove i nomi, ovviamente, sono trascritti secondo i canoni ortografici dell'ebraico propriamente detto. Non è che lo yiddish fugge da te, Bernart; è solo che, a mio parere, dovresti andare ad esempio qui e, pian pianino, impararti l'alfabeto yiddish. E' assolutamente una bischerata impararlo, quando nel '98 mi presentai in bermude alla sinagoga di Livorno alla prima lezione di ebraico (accolto dal rabbino capo che parlava un napoletano più stretto di Totò, e avendo come insegnante una ragazza di vent'anni incinta), lo imparai in due ore, giuro. Forza e coraggio e mazal tov, Bernart!
Riccardo Venturi 30/5/2013 - 01:16
"Bei mir bist du schoen" - La versione inglese di Sammy Cahn per le Andrew Sisters.
ARTIST: Sholem Secunda, Jacob Jacobs, Sammy Cahn and Saul Chaplin
TITLE: Bei Mir Bist Du Schoen
[Originally written in Yiddish by Jacob Jacobs (lyrics) and Sholem Secunda (music), for the Yiddish musical "I Would If I Could" in 1933. English lyrics written for the Andrews Sisters by Sammy Cahn and Vic Schoen within a couple of days of the Nov 24, 1937 recording. "Bei Mir Bist Du Schoen" means "By Me, You Are Beautiful" - a triple entendre which could mean either "To me, you are beautiful", "Standing with me, you are beautiful" or "Compared to me, you are beautiful."]
TITLE: Bei Mir Bist Du Schoen
[Originally written in Yiddish by Jacob Jacobs (lyrics) and Sholem Secunda (music), for the Yiddish musical "I Would If I Could" in 1933. English lyrics written for the Andrews Sisters by Sammy Cahn and Vic Schoen within a couple of days of the Nov 24, 1937 recording. "Bei Mir Bist Du Schoen" means "By Me, You Are Beautiful" - a triple entendre which could mean either "To me, you are beautiful", "Standing with me, you are beautiful" or "Compared to me, you are beautiful."]
BEI MIR BIST DU SCHOEN
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envoyé par Riccardo Venturi 30/5/2013 - 01:55
BEI MIR BIST DU SCHÖN (VOUS ÊTES PLUS BELLE QUE LE JOUR)
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envoyé par Bernart 30/5/2013 - 09:42
Posso fare -come al solito- l'insopportabile e perfido pignuolo, Bernart? Quando scrivi "adattamento musicale di Orest Kandat" e poi, in cirillico, scrivi О. Кандата, ti accorgerai che c'è qualcosa che non torna, vale a dire quella "-a" finale. Sarebbe la terminazione del genitivo maschile in russo: "О. Кандата" vuol dire già di per sé "di Orest Kandat". Come nel caro, vecchio latinorum, in russo funziona così. Se riporti il tutto in un contesto italiano, quella "-a" finale la devi togliere. Saluti e ora mi preparo a ricevere le tue ondate di odio...
Riccardo Venturi 30/5/2013 - 11:09
Di Riccardo Venturi, 30 maggio 2013
Nota. In russo, пшик (pshik) vuol dire all'incirca “un fico secco”, “un cavolo”. Quindi, più o meno: “Il barone Un Cazzo”. Qui l'ho fatto diventare “Von Unkatzen”.
Nota. In russo, пшик (pshik) vuol dire all'incirca “un fico secco”, “un cavolo”. Quindi, più o meno: “Il barone Un Cazzo”. Qui l'ho fatto diventare “Von Unkatzen”.
IL BARONE VON UNKATZEN
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Ma che odio e odio! Quel che è giusto è giusto... spero solo di ricordarmene la prossima volta e di non contrarre, per timore, la sindrome di Cattivik, il "genio del mal" che quando veniva beccato diceva: "Non rispond senz il mio avvocat"...
Bernart 30/5/2013 - 12:04
Complimenti vivissimi per la esattezza e completezza del testo (per non parlare della eccezionale competenza)!
Saluti ed auguri di buon lavoro da Raffaele Borretti, critico e docente di jazz, ed (anche) esecutore come pianista del brano assieme al trio vocale "The Flappers"......
Saluti ed auguri di buon lavoro da Raffaele Borretti, critico e docente di jazz, ed (anche) esecutore come pianista del brano assieme al trio vocale "The Flappers"......
Raffaele Borretti 10/11/2013 - 09:48
Grazie davvero di cuore a Raffaele Borretti per le sue parole, e per gli auguri di buon lavoro che ci ha rivolto. Vorremmo purtroppo poterci occupare anche più a fondo di ogni singolo brano e/o canzone, ma questo va sovente oltre le nostre possibilità di ricerca. Ogni pagina però resta "in fieri" e ci piacerebbe parecchio, ad esempio, avere da un critico e docente di jazz (nonché da un musicista) qualche analisi musicale dei brani; sul lato musicale siamo un po' carenti. Nonché, ovviamente, una registrazione del brano da parte del trio "The Flappers". Davvero ancora molti ringraziamenti, e tanti cari auguri di una bella attività piena di passione.
CCG/AWS Staff 11/11/2013 - 04:45
che meraviglia: ho trovato un ordine organico alle mie informazioni, tante ma confuse! e mi beo del 'minuetto battagliero'delle vostre discussioni.Evelina meghnagi, esecutrice cantante
Evelina Meghnagi?! Proprio quella dell'audiocassetta allegata al libro Mordechaj Gebirtig del 98? Del cd Tangerine Cafè di Luigi Cinque? Che sorpresa!
Flavio Poltronieri 28/12/2015 - 17:53
Tante grazie e un saluto caro a Evelina Meghnagi per le sue belle parole! Quanto al "minuetto", chi frequenta questo sito oramai ci deve essere abituato, non ci riesce fare altrimenti... :-P Siamo comunque davvero onorati di averla ospite qua dentro!
Riccardo Venturi 28/12/2015 - 18:02
Gentili redattori, una signora mi ha segnalato l'esistenza di una versione italiana di questo brano, e me l'ha anche canticchiata. Non riesco a trovarla. Avete dei consigli?
Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione. potete scrivermi anche in mail.
Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione. potete scrivermi anche in mail.
Stefano Jacoviello 21/8/2016 - 16:41
Ne ho sentita una versione Calypso in un CD sulla musica caraibica degli anni '40/'50... Non mi ricordo più eseguita da chi ... (Lord Tiger - Keskide Trio - Lord Invader) qualcuno può aiutarmi?
Bebo Storti 27/2/2018 - 10:36
Per Bebo Storti.
Forse potrebbe trattarsi della versione di Felix and His Krazy Kats, presente nella compilation Calypso Breakaway 1927-1941 della Rounder Records (1990)...
Forse potrebbe trattarsi della versione di Felix and His Krazy Kats, presente nella compilation Calypso Breakaway 1927-1941 della Rounder Records (1990)...
B.B. 27/2/2018 - 13:15
Testo finlandese / Finnish lyrics / Paroles finnoises / Suomenkieliset sanat: M. Maja (Martti Jäppilä)
Recorded, among others, by Georg Malmsten in 1938, Brita Koivunen in 1956 and Laila Kinnunen in 1962.
Recorded, among others, by Georg Malmsten in 1938, Brita Koivunen in 1956 and Laila Kinnunen in 1962.
SÄ KAUNEHIN OOT
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envoyé par Juha Rämö 28/2/2018 - 13:55
Testo finlandese 2 / Finnish lyrics 2 / Paroles finnoises 2 / Suomenkieliset sanat 2: Asser Tervasmäki (Helena Eeva)
Recorded by Tapio Rautavaara in 1954.
Recorded by Tapio Rautavaara in 1954.
SÄ KAUNEHIN OOT
(continuer)
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envoyé par Juha Rämö 28/2/2018 - 13:57
Testo finlandese 3 / Finnish lyrics 3 / Paroles finnoises 3 / Suomenkieliset sanat 3: Ela (Eine Laine)
Audio link to the song recorded by Arvi Tikkala in 1938:
Audio link to the song recorded by Arvi Tikkala in 1938:
SÄ KAUNEHIN OOT
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envoyé par Juha Rämö 28/2/2018 - 13:59
מאָטל דער אָפּרײטער
Motl der opreyter
[1940?]
Parole di Chaim Tauber (1901-1972), scrittore, sceneggiatore e attore originario dell’Ucraina, emigrato negli USA alla fine degli anni 20.
Musica di Naftule Brandwein (1884-1963), clarinettista e polistrumentista klezmer, originario della Galizia, regione storica divisa tra Polonia ed Ucraina.
Testo trovato su Yidlid - Chansons yiddish
Il brano è il motivo portante della colonna sonora del film americano “Motel The Operator” (le altre musiche del film sono invece di Sholom Secunda), diretto nel 1940 da Joseph Seiden (1892-1974), regista e produttore di film Yiddish. Chaim Tauber – che del film era anche sceneggiatore - interpretava Motl, il protagonista di questo dramma tragicissimo, un operaio confezionista (credo si dica così, quelli che confezionano capi d’abbigliamento) che, dopo aver aderito ad uno sciopero contro le pessime condizioni di lavoro, viene... (continuer)
[1940?]
Parole di Chaim Tauber (1901-1972), scrittore, sceneggiatore e attore originario dell’Ucraina, emigrato negli USA alla fine degli anni 20.
Musica di Naftule Brandwein (1884-1963), clarinettista e polistrumentista klezmer, originario della Galizia, regione storica divisa tra Polonia ed Ucraina.
Testo trovato su Yidlid - Chansons yiddish
Il brano è il motivo portante della colonna sonora del film americano “Motel The Operator” (le altre musiche del film sono invece di Sholom Secunda), diretto nel 1940 da Joseph Seiden (1892-1974), regista e produttore di film Yiddish. Chaim Tauber – che del film era anche sceneggiatore - interpretava Motl, il protagonista di questo dramma tragicissimo, un operaio confezionista (credo si dica così, quelli che confezionano capi d’abbigliamento) che, dopo aver aderito ad uno sciopero contro le pessime condizioni di lavoro, viene... (continuer)
מאָטל דער אָפּרײטער
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envoyé par Bernart Bartleby 17/2/2014 - 14:34
Un capretto [Dona, dona]
[1967]
Rielaborazione italiana di Dos kelbl (Dona, dona) di Sholom Secunda [1935]
Rielaborazione in Yiddish di una canzone popolare polacca
Testo inglese di Sheldon Secunda
Testo yiddish di Aaron Zeitlin
Musica di Sholom Secunda
Un grande grazie a Enzo che ci ha fornito questo testo.
Se volete saperne di più su Herbert Pagani, questo geniale artista multimediale troppo presto scomparso, potete visitare il sito a lui dedicato: www.megalopolis.it
Un capretto, l’immagine sacrificale per eccellenza (anche se di solito è l’agnello), che va al macello.
Lo stesso rituale si ripete per un bambino avviato verso uno dei tanti lager ancora oggi tristemente presenti nel mondo, con le stesse, atroci modalità.
Herbert Pagani, in questo testo, traccia un parallelo terribile, ma purtroppo fin troppo reale e sempre attuale, tra il macello di un cucciolo di animale e quello di un cucciolo d’uomo.
Un... (continuer)
Rielaborazione italiana di Dos kelbl (Dona, dona) di Sholom Secunda [1935]
Rielaborazione in Yiddish di una canzone popolare polacca
Testo inglese di Sheldon Secunda
Testo yiddish di Aaron Zeitlin
Musica di Sholom Secunda
Un grande grazie a Enzo che ci ha fornito questo testo.
Se volete saperne di più su Herbert Pagani, questo geniale artista multimediale troppo presto scomparso, potete visitare il sito a lui dedicato: www.megalopolis.it
Un capretto, l’immagine sacrificale per eccellenza (anche se di solito è l’agnello), che va al macello.
Lo stesso rituale si ripete per un bambino avviato verso uno dei tanti lager ancora oggi tristemente presenti nel mondo, con le stesse, atroci modalità.
Herbert Pagani, in questo testo, traccia un parallelo terribile, ma purtroppo fin troppo reale e sempre attuale, tra il macello di un cucciolo di animale e quello di un cucciolo d’uomo.
Un... (continuer)
Un capretto su un carretto va al macello del giovedì
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envoyé par i.fermentivivi 24/4/2007 - 09:13
On A Wagon Bound And Helpless (Donna, Donna)
Adattamento inglese di Sheldon Secunda
Musica di Sholom Secunda
Adattamento inglese di Sheldon Secunda
Musica di Sholom Secunda
ON A WAGON BOUND AND HELPLESS
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envoyé par Riccardo Venturi 23/10/2007 - 15:00
Dos Kelbl (Dona, dona) (Il Capretto)
Il primitivo adattamento in Yiddish di Aaron Zeitlin
Musica di Sholom Secunda
"Dana Dana was written for the Aaron Zeitlin stage production Esterke (1940–41) with music composed by Sholom Secunda. The lyrics, score, parts, and associated material are available online in the Yiddish Theater Digital Archives. The lyric sheet is in typewritten Yiddish and handwritten Yiddish lyrics also appear in the piano score. The text underlay in the score and parts is otherwise romanized in a phonetic transcription oriented toward stage German.
The orchestra plays the Dana Dana melody at several points in Esterke. The original is 2/4, in G minor for a duo of a man and a woman, choral with the orchestral accompaniment. Secunda wrote "Dana-" for the orchestral score and "Dana Dana" for the vocal scores. The Yiddish text was written with roman alphabet. He wrote for... (continuer)
Il primitivo adattamento in Yiddish di Aaron Zeitlin
Musica di Sholom Secunda
"Dana Dana was written for the Aaron Zeitlin stage production Esterke (1940–41) with music composed by Sholom Secunda. The lyrics, score, parts, and associated material are available online in the Yiddish Theater Digital Archives. The lyric sheet is in typewritten Yiddish and handwritten Yiddish lyrics also appear in the piano score. The text underlay in the score and parts is otherwise romanized in a phonetic transcription oriented toward stage German.
The orchestra plays the Dana Dana melody at several points in Esterke. The original is 2/4, in G minor for a duo of a man and a woman, choral with the orchestral accompaniment. Secunda wrote "Dana-" for the orchestral score and "Dana Dana" for the vocal scores. The Yiddish text was written with roman alphabet. He wrote for... (continuer)
(דאָנאַ, דאָנא) דאָס קגלבל
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envoyé par Riccardo Venturi 23/10/2007 - 15:17
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- Chansons reliées
[1932]
Hit dalla commedia musicale intitolata “I Would If I Could” (in Yiddish, “Men Ken Lebn Nor Men Lost Nisht”, “You could live, but they won't let you”)
Parole di Jacob Jacobs (Yakov Yakubovitsh, 1890-1977), ebreo ungherese emigrato negli USA nel 1904, qui divenuto prima operaio, poi sarto e poi rinomato direttore di teatro e vaudeville yiddish, produttore, liricista, cantautore e attor comico (testo trovato su Wikisource)
Musica di Sholom Secunda (1894-1974), ebreo russo (nato in una città che si trova ora in Ucraina), emigrato con la famiglia negli USA nel 1907 per sfuggire ai pogrom antisemiti che in quegli anni infuriavano nell’Impero zarista. In America divenne un apprezzato compositore. Di lui c’è già traccia su questo sito a proposito delle radici di Un capretto [Dona, dona] di Herbert Pagani.
“Bay mir bistu sheyn” (anglicizzato in “Bei Mir... (continuer)