Aquarela fu composta prima dell’era del single thought, delle fictions obbligatoriamente a lieto fine, dei reality che tutto sono tranne che il tentativo di raccontare la realtà. Andando oltre la prima lettura, la canzone non è una melassa rasserenante, è un modo di usare l’immaginazione, quella vera, quella che porta con sé il desiderio cogente di cambiare. Non tragga in inganno la scorrevolezza delle parole che inseguono la cinematica del lapis.
Infine un avviso per i lettori più giovani arruolati nel villaggio globale: il virtuale, filiazione dei compounds digitali, è altra cosa.
Interpretata da Clara Nunes nell'album "Canto das três raças" del 1976. Mia Martini aveva inciso "Volesse il cielo", la versione italiana, l'anno prima.
[1963]
Parole di Vinicius De Moraes
Musica di Carlos Lyra
Nell'album di Carlos Lyra intitolato "Depois do Carnaval"
Resa un successo nell'interpretazione di Nara Leão nel 1964
Interpretata dall'autore con Toquinho nel famoso disco O Poeta e o Violão del 1975
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Una canzone premonitrice, composta poco prima dell'avvento della dittatura militare che avrebbe funestato il Brasile fino alla metà degli anni 80...
[197?]
Parole di Vinicius de Moraes
Musica di Toquinho
Non trovo il brano nelle discografie dei due autori, soltanto in quella del Trio Mocotó, nell’album “De TM A JB” (1972)
[1976]
Parole di Chico Buarque de Hollanda
Musica di Francis Hime (1939-), compositore e pianista brasiliano.
Dall’album “Meus caros amigos”
Chissà se Lucio Dalla aveva in mente questa canzone quando compose la sua L'anno che verrà…
Destinatario di questa missiva è l’autore teatrale Augusto Boal (1931-2009), all’epoca esiliato in Portogallo. Boal, nato a Rio de Janeiro nel 1931, studiò drammaturgia negli Stati uniti, dopodiché diresse il teatro Arena di São Paulo. La sua opera più importante è la teorizzazione del cosiddetto “Teatro do Oprimido”, Teatro dell’Oppresso: la rappresentazione delle classi oppresse, con la trasformazione dello spettatore in protagonista dell’azione drammatica nell'intento di renderlo cosciente della propria situazione e della possibilità di cambiarla.
A causa di questo e altri testi aventi per tema l’oppressione, l’autore non era molto... (continuer)
[1978]
Scritta da Toquinho e Antonio Carlos Belchior
Nel disco di Toquinho “Cantando & tocando” e in quello di Belchior intitolato “Era uma vez um homem e seu tempo”, entrambi del 1979.
(continuer)
envoyé par Bernart 28/3/2013 - 14:54
Antônio Carlos Gomes Belchior Fontenelle Fernandes, conosciuto semplicemente come Belchior (1946-), è un cantautore e compositore brasiliano.
[ 1983 ]
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Toquinho
Album: Aquarela
Aquarela fu composta prima dell’era del single thought, delle fictions obbligatoriamente a lieto fine, dei reality che tutto sono tranne che il tentativo di raccontare la realtà. Andando oltre la prima lettura, la canzone non è una melassa rasserenante, è un modo di usare l’immaginazione, quella vera, quella che porta con sé il desiderio cogente di cambiare. Non tragga in inganno la scorrevolezza delle parole che inseguono la cinematica del lapis.
Infine un avviso per i lettori più giovani arruolati nel villaggio globale: il virtuale, filiazione dei compounds digitali, è altra cosa.
[Riccardo Gullotta]