Le pauvre laboureur
anonyme
Una canzone tradizionale del Jura francese (Bourgogne-Franche-Comté)
Come tutte le canzoni popolari, anche questa è riscontrabile in molteplici versioni
La registrazione più vecchia che mi è riuscito di trovare è datata 1930, interpretata da tal Reynaldo Hahn nella raccolta "Anthologie sonore du socialisme [1789-1939]" edita da Frémeaux nel 1998.
Sta anche nel secondo LP de La Bamboche, "Jeu à monter sans colle" del 1976
Come tutte le canzoni popolari, anche questa è riscontrabile in molteplici versioni
La registrazione più vecchia che mi è riuscito di trovare è datata 1930, interpretata da tal Reynaldo Hahn nella raccolta "Anthologie sonore du socialisme [1789-1939]" edita da Frémeaux nel 1998.
Sta anche nel secondo LP de La Bamboche, "Jeu à monter sans colle" del 1976
Qui veut savoir la vie
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envoyé par Bernart Bartleby 23/4/2019 - 13:58
Les cent quatre vingt pucelles
[1975]
Una canzone tradizionale della Normandia ripresa e riarrangiata da Jean Blanchard de La Bamboche
Dall'album d'esordio del gruppo folk di Lione
Non so con esattezza a quale epoca risalga la canzone, probabilmente all'invasione inglese di Enrico V all'inizio del 400...
Una canzone tradizionale della Normandia ripresa e riarrangiata da Jean Blanchard de La Bamboche
Dall'album d'esordio del gruppo folk di Lione
Non so con esattezza a quale epoca risalga la canzone, probabilmente all'invasione inglese di Enrico V all'inizio del 400...
A Rouen il y a
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envoyé par Bernart Bartleby 22/4/2019 - 21:06
Filles qui êtes à marier
anonyme
Canto popolare probabilmente originario della Linguadoca
Nel repertorio de La Bamboche
Si trova anche interpretata da Francis Lemarque nella raccolta “Anthologie de la chanson française - Les chansons de femmes”
Nel repertorio de La Bamboche
Si trova anche interpretata da Francis Lemarque nella raccolta “Anthologie de la chanson française - Les chansons de femmes”
Filles qui êtes à marier
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envoyé par Bernart Bartleby 1/12/2014 - 20:53
Qui sont-ils les gens qui sont riches ?
anonyme
[19° secolo]
Canzone popolare del Nivernais (Nièvre) e del contiguo Morvan raccolta da Achille Millien (1838-1927), poeta e studioso di folklore, e Jean-Grégoire Penavaire (1838-1906), musicista e compositore, autore con Millien della raccolta “Chansons populaires du Nivernais et du Morvan”. La prima edizione (parziale) risale al 1906 ma più recentemente, tra il 1977 ed il 2002, il Musée Dauphinois di Grenoble ed il Centre alpin et rhodanien d’ethnologie l’ha ripubblicata integralmente in ben 7 tomi.
Interpretata da Éva Heintz nel doppio CD intitolato “Répertoire” della Compagnie Beline di Lyon fondata da Evelyne Girardon e Jean Blanchard (già fondatore dei La Bamboche).
Canzone popolare del Nivernais (Nièvre) e del contiguo Morvan raccolta da Achille Millien (1838-1927), poeta e studioso di folklore, e Jean-Grégoire Penavaire (1838-1906), musicista e compositore, autore con Millien della raccolta “Chansons populaires du Nivernais et du Morvan”. La prima edizione (parziale) risale al 1906 ma più recentemente, tra il 1977 ed il 2002, il Musée Dauphinois di Grenoble ed il Centre alpin et rhodanien d’ethnologie l’ha ripubblicata integralmente in ben 7 tomi.
Interpretata da Éva Heintz nel doppio CD intitolato “Répertoire” della Compagnie Beline di Lyon fondata da Evelyne Girardon e Jean Blanchard (già fondatore dei La Bamboche).
Qui sont-ils les gens qui sont riches ?
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envoyé par Dead End 10/1/2013 - 09:12
La chanson du déserteur
anonyme
Julien Tiersot, Chansons Populaires recueillies dans les Alpes Françaises
E, forse, caro Riccardo, questa è proprio una delle possibili fonti cui deve aver attinto Yvon Guilcher per la sua Les chemins de la guerre…Qui la versione più antica forse risale addirittura alla Guerra dei Cent'anni ma in seguito il testo sopravvisse - questo che contribuisco potrebbe riferirsi alle guerre del 6/700 o a quelle napoleoniche o a chissà quali altre - vuoi perchè l'inimicizia tra francesi ed inglesi è cosa antica e perdurante nei secoli, vuoi perchè in ogni angolo del mondo dove c'è una guerra c'è anche un disertore... [Dead End]
Canzone popolare di autore anonimo presente nella raccolta “Chansons Populaires recueillies dans les Alpes Françaises (Savoie et Dauphiné)” curata da Julien Tiersot (1857-1936) e pubblicata nel 1903 (rieditata nel 1979).
Julien Tiersot è stato un importante musicologo... (continuer)
E, forse, caro Riccardo, questa è proprio una delle possibili fonti cui deve aver attinto Yvon Guilcher per la sua Les chemins de la guerre…Qui la versione più antica forse risale addirittura alla Guerra dei Cent'anni ma in seguito il testo sopravvisse - questo che contribuisco potrebbe riferirsi alle guerre del 6/700 o a quelle napoleoniche o a chissà quali altre - vuoi perchè l'inimicizia tra francesi ed inglesi è cosa antica e perdurante nei secoli, vuoi perchè in ogni angolo del mondo dove c'è una guerra c'è anche un disertore... [Dead End]
Canzone popolare di autore anonimo presente nella raccolta “Chansons Populaires recueillies dans les Alpes Françaises (Savoie et Dauphiné)” curata da Julien Tiersot (1857-1936) e pubblicata nel 1903 (rieditata nel 1979).
Julien Tiersot è stato un importante musicologo... (continuer)
LA CHANSON DU DÉSERTEUR
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envoyé par Dead End 9/1/2013 - 14:24
Le beau conscrit
anonyme
[19° o addirittura 18° secolo]
Canzone popolare di autore anonimo presente nella raccolta “Chansons Populaires recueillies dans les Alpes Françaises (Savoie et Dauphiné)” curata da Julien Tiersot (1857-1936) e pubblicata nel 1903 (rieditata nel 1979).
Julien Tiersot è stato un importante musicologo ed etnomusicologo, nonché compositore. Per cinque anni, dal 1895 al 1900, Tiersot percorse i paesi montani della Savoia e del Delfinato alla ricerca delle canzoni popolari delle genti che li abitavano: ne raccolse ed identificò circa 500, pubblicandone 227 divise per temi (canzoni storiche, tradizionali, d’amore, di nozze, dei pastori, dei coscritti e dei soldati, di lavoro, ninne nane e ballabili)
Il brano è incluso in un CD edito nel 2004 dal Centre des Musiques Traditionnelles Rhône-Alpes (CMTRA) nella collana “Atlas sonore” (n°18), a cura di Evelyne Girardon, fondatrice con Jean Blanchard (già dei La Bamboche) della Compagnie Beline di Lyon.
Canzone popolare di autore anonimo presente nella raccolta “Chansons Populaires recueillies dans les Alpes Françaises (Savoie et Dauphiné)” curata da Julien Tiersot (1857-1936) e pubblicata nel 1903 (rieditata nel 1979).
Julien Tiersot è stato un importante musicologo ed etnomusicologo, nonché compositore. Per cinque anni, dal 1895 al 1900, Tiersot percorse i paesi montani della Savoia e del Delfinato alla ricerca delle canzoni popolari delle genti che li abitavano: ne raccolse ed identificò circa 500, pubblicandone 227 divise per temi (canzoni storiche, tradizionali, d’amore, di nozze, dei pastori, dei coscritti e dei soldati, di lavoro, ninne nane e ballabili)
Il brano è incluso in un CD edito nel 2004 dal Centre des Musiques Traditionnelles Rhône-Alpes (CMTRA) nella collana “Atlas sonore” (n°18), a cura di Evelyne Girardon, fondatrice con Jean Blanchard (già dei La Bamboche) della Compagnie Beline di Lyon.
“Je viens te faire mes adieux
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envoyé par Dead End 9/1/2013 - 13:40
La brouette à Satan!
Canzone popolare originaria della Franche-Comté.
A quanto riferito sul sito della Compagnie Beline, il testo si troverebbe nei “papiers” di tal Henri Grospierre dello Jura, una delle fonti della raccolta “Chansons populaires comtoises” realizzata nel 1971 da Jean Garneret & Charles Culot.
Sicuramente il brano fa parte del repertorio dei Mélusine e si trova, per esempio, nell’album “Voix Contrevoix” del 1990. Lo troviamo anche in un disco del 1975 di Jean-Loup Baly (dei Mélusine) e Jean Blanchard (dei La Bamboche) dedicato all’organetto diatonico.
Satana se ne va per il mondo caricando sulla sua carriola tutti quelli che lo insozzano… La riempie per bene di criminali comuni ma soprattutto di usurai, bancarottieri, finanzieri, banchieri, bottegai ladri, sofisticatori, ciarlatani, preti e ministri dei vari culti e sette (“les culs bénit, les bénis oui-oui, tonsurés, circoncis…”) e dei soldati che con le guerre seminano dolore per il mondo e dei politici e potenti che quelle guerre decidono…
A quanto riferito sul sito della Compagnie Beline, il testo si troverebbe nei “papiers” di tal Henri Grospierre dello Jura, una delle fonti della raccolta “Chansons populaires comtoises” realizzata nel 1971 da Jean Garneret & Charles Culot.
Sicuramente il brano fa parte del repertorio dei Mélusine e si trova, per esempio, nell’album “Voix Contrevoix” del 1990. Lo troviamo anche in un disco del 1975 di Jean-Loup Baly (dei Mélusine) e Jean Blanchard (dei La Bamboche) dedicato all’organetto diatonico.
Satana se ne va per il mondo caricando sulla sua carriola tutti quelli che lo insozzano… La riempie per bene di criminali comuni ma soprattutto di usurai, bancarottieri, finanzieri, banchieri, bottegai ladri, sofisticatori, ciarlatani, preti e ministri dei vari culti e sette (“les culs bénit, les bénis oui-oui, tonsurés, circoncis…”) e dei soldati che con le guerre seminano dolore per il mondo e dei politici e potenti che quelle guerre decidono…
Satan le roi des enfers, vient faire sa ronde !
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envoyé par Dead End 9/1/2013 - 10:05
Parcours:
Le Diable
La chanson de Craonne
anonyme
Una bellissima versione è quella del gruppo folk-rock La Bamboche alla fine degli anni '70. Posseggo il vinile ma non sono riuscito a trovare la versione digitale in rete.
Popinga 7/7/2012 - 23:45
Conseil de guerre
anonyme
[XVIII secolo]
[XVIIIème siècle]
Interpretata, fra gli altri, da Pierre Bensusan.
Fa parte anche del repertorio de La Bamboche, in “Jeu à monter sans colle” del 1976.
[XVIIIème siècle]
Interpretata, fra gli altri, da Pierre Bensusan.
Fa parte anche del repertorio de La Bamboche, in “Jeu à monter sans colle” del 1976.
Le conseil de guerre, hélas, m'a condamné
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envoyé par Riccardo Venturi 21/8/2005 - 19:43
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