Spirit Horse of the Cherokee
[Spoken, whispered:]
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envoyé par giorgio 8/10/2012 - 16:49
Parcours:
Génocide des Amérindiens
This is an explicitly pro-war song, by the band Manowar, off the album "The Triumph of Steel." Manowar' tag line is "Other bands play, Manowar kills."
Holy War
[1987]
Lyrics & Music by Joey DeMaio
Album: Fighting the World
Personnel: Eric Adams (vocals), Ross the Boss (guitar, keyboards), Joey DeMaio (4, 8 strings bass guitar), Scott Columbus (drums).
ManO'WaR ~ Holy War
Lyrics & Music by Joey DeMaio
Album: Fighting the World
Personnel: Eric Adams (vocals), Ross the Boss (guitar, keyboards), Joey DeMaio (4, 8 strings bass guitar), Scott Columbus (drums).
ManO'WaR ~ Holy War
I have seen the fire
(continuer)
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envoyé par giorgio 15/10/2012 - 15:50
Continuo ad approvare queste canzoni metallare, ma mi chiedo... quante di esse sono veramente CONTRO la guerra e quali sono invece guerrafondaie o, nel migliore dei casi, "descrittive"?
Lorenzo 15/10/2012 - 15:55
Carissimo Lorenzo,
vecchia questione: cosa è che fa essere una canzone contro la guerra? Che contenga slogans antiwar, che sia sempre peace&love, che sia l'ovvia lamentazione di chi è stato, direttamente o indirettamente, colpito da quel flagello?..
O è, anche, quella che ci fa andare a sbattere nel vivo degli apparati ideologici bellicisti (vecchi e nuovi) e che mostri la guerra nella sua crudezza reale, senza più filtri e maschere?
Mi chiedo inoltre (e ti chiedo) se oggi esiste (o può ancora esistere) linea di demarcazione rigida fra la canzone pro o contro la guerra o quella semplicemente (e magari crudamente) "descrittiva".
Mi sembra per es. che la retorica pro-guerra "classica" (cioè quella più o meno inneggiante alla superiorità/capacità fisica o razziale o di mezzi bellici di una "nazione" su un'altra) non serva ormai molto ai guerrafondai dei nostri giorni, che ricorrono... (continuer)
vecchia questione: cosa è che fa essere una canzone contro la guerra? Che contenga slogans antiwar, che sia sempre peace&love, che sia l'ovvia lamentazione di chi è stato, direttamente o indirettamente, colpito da quel flagello?..
O è, anche, quella che ci fa andare a sbattere nel vivo degli apparati ideologici bellicisti (vecchi e nuovi) e che mostri la guerra nella sua crudezza reale, senza più filtri e maschere?
Mi chiedo inoltre (e ti chiedo) se oggi esiste (o può ancora esistere) linea di demarcazione rigida fra la canzone pro o contro la guerra o quella semplicemente (e magari crudamente) "descrittiva".
Mi sembra per es. che la retorica pro-guerra "classica" (cioè quella più o meno inneggiante alla superiorità/capacità fisica o razziale o di mezzi bellici di una "nazione" su un'altra) non serva ormai molto ai guerrafondai dei nostri giorni, che ricorrono... (continuer)
giorgio 16/10/2012 - 08:37
Caro Giorgio,tu continua pure a proporle, in questo sito a parte qualche eccezione abbiamo seguito sempre il principio "nel dubbio approvare e discutere". Proprio per questo ho posto la domanda.
La tua risposta è senz'altro interessante e fornisce una possibile ragione per inserire anche questo tipo di canzoni. Quanto al metal, confesso che a parte alcune eccezioni non è proprio il mio genere, ma questo non è certamente un criterio per scegliere le canzoni da inserire qui dentro !! :)
Buona giornata anche a te.
La tua risposta è senz'altro interessante e fornisce una possibile ragione per inserire anche questo tipo di canzoni. Quanto al metal, confesso che a parte alcune eccezioni non è proprio il mio genere, ma questo non è certamente un criterio per scegliere le canzoni da inserire qui dentro !! :)
Buona giornata anche a te.
Lorenzo 16/10/2012 - 09:31
Ora che Giorgio ha replicato alle perplessità di Lorenzo, provo a dire anch’io la mia e – premettendo che non sono affatto un amante e nemmeno un conoscitore del genere metal, che già dal punto di vista strettamente musicale trovo insopportabile in tutte le sue declinazioni – lo faccio contribuendo la traduzione italiana di questa “Holy War” trovata su canzonimetal.altervista.org
Ora, prima di tutto ditemi voi se questo può essere considerato un testo contro la guerra, io non credo.
Poi, rispetto alla “provocazione” di Giorgio secondo il quale – dimmi se ho capito bene – il fatto che i guerrafondai si siano appropriati di una terminologia pacifista per provare a intorbidare le acque e a celare i loro soliti propositi allora questo, per contrasto, darebbe alle canzoni dei Manowar e di moltissimi gruppi metal, solo perché intrise di un’epica della guerra pura e schietta, la dignità... (continuer)
Ora, prima di tutto ditemi voi se questo può essere considerato un testo contro la guerra, io non credo.
Poi, rispetto alla “provocazione” di Giorgio secondo il quale – dimmi se ho capito bene – il fatto che i guerrafondai si siano appropriati di una terminologia pacifista per provare a intorbidare le acque e a celare i loro soliti propositi allora questo, per contrasto, darebbe alle canzoni dei Manowar e di moltissimi gruppi metal, solo perché intrise di un’epica della guerra pura e schietta, la dignità... (continuer)
Dead End 16/10/2012 - 10:12
Aggiungo soltanto - e non c'entra con la discussione in corso sul merito della canzone - che quell'immagine da videogame scelta per introdurre il brano, quella dove si vedono due crociati che infieriscono a colpi d'ascia su di un nemico a terra e disarmato, davvero non credo abbia ragione di essere qui...
Dead End 16/10/2012 - 10:16
Beh, sulle vostre perplessità o riserve sul metal potrei anche concordare. Il problema è il messaggio, qui, per fortuna di tutti, chiaro e forte. (Fosse sempre così). E pertanto non sono necessarie didascalie. E non mi sembra un discorso contorto.
È come quando Gaber dice (diceva) le "libertà" e le "democrazie" occidentali mi fanno venire "voglia" di… un dittatore! Almeno quello si vede, si riconosce, e non si maschera.
Non è solo, Dead End, che i guerrafondai si spacciano per "pacifisti", è che i significati come i contesti storici cambiano e i confini fra canzone pro-guerra contro-guerra e quella descrittiva fluttuano. Così come il significato ultimo (mi si passi il termine) di certe canzoni "chiaramente" "pro" guerra.. Forse è meglio che faccio un esempio:
prendiamo la vecchia canzone (1912) Contrasto tra l'aristocratica e la plebea sulla guerra di Tripoli.
Se separiamo gli argomenti... (continuer)
È come quando Gaber dice (diceva) le "libertà" e le "democrazie" occidentali mi fanno venire "voglia" di… un dittatore! Almeno quello si vede, si riconosce, e non si maschera.
Non è solo, Dead End, che i guerrafondai si spacciano per "pacifisti", è che i significati come i contesti storici cambiano e i confini fra canzone pro-guerra contro-guerra e quella descrittiva fluttuano. Così come il significato ultimo (mi si passi il termine) di certe canzoni "chiaramente" "pro" guerra.. Forse è meglio che faccio un esempio:
prendiamo la vecchia canzone (1912) Contrasto tra l'aristocratica e la plebea sulla guerra di Tripoli.
Se separiamo gli argomenti... (continuer)
giorgio 17/10/2012 - 08:21
Non è che non sono d'accordo sulla filosofia di fondo, Giorgio, è che proprio - per usare un paradosso cinematografico - non so come si potrebbe presentare l'intera saga di "Conan il barbaro" all'interno di una rassegna di film contro la guerra. Ovvero, la filosofia pur condivisibile che enunci non si traduce, non si spiega con l’inserimento di canzoni come questa Holy War.
Tu stesso poi, nell'esempio che fai, ti costringi ad arrampicarti un po' sugli specchi, dovendo smembrare una canzone che è un "Contrasto" e che proprio sul contrasto si fonda, e gli argomenti dell'aristocratica non sono certo quelli vincenti...
Secondo me - ma è un'opinione personale - se si apre tout court all'epica guerresca in stile Manowar & simili non si va a parare da nessuna parte...
E ti dirò anche che pure un’altra canzone del Manowar che hai contribuito, Violence and Bloodshed, mi lascia parecchio... (continuer)
Tu stesso poi, nell'esempio che fai, ti costringi ad arrampicarti un po' sugli specchi, dovendo smembrare una canzone che è un "Contrasto" e che proprio sul contrasto si fonda, e gli argomenti dell'aristocratica non sono certo quelli vincenti...
Secondo me - ma è un'opinione personale - se si apre tout court all'epica guerresca in stile Manowar & simili non si va a parare da nessuna parte...
E ti dirò anche che pure un’altra canzone del Manowar che hai contribuito, Violence and Bloodshed, mi lascia parecchio... (continuer)
Dead End 17/10/2012 - 10:49
Quello di cui Dead End e Giorgio stanno discutendo è un problema che mi si è parato davanti più di una volta, nel maneggiare il materiale greco (non certo metal: ma qui la cosa non ha nessuna importanza). Anche nell'ultimo contributo che ho postato - il tema erano gli Armeni e il loro tentativo di difendersi anche organizzandosi militarmente - ho accennato a questo mio disagio. A me sembra che ciò che sul piano della canzone abbia prodotto un popolo o una comunità o una classe oppressa, in coincidenza con una sua lotta anche armata di liberazione o di riscatto, abbia pieno diritto di cittadinanza in queste pagine. Mi sembra giusto, ad esempio, mostrare la colonna sonora, per così dire, delle lotte di liberazione nazionali, anche se esse abbiano poi avuto esiti discutibili o, nel loro svolgersi, abbiano esasperato la motivazione nazionalistica. Ancora per esempio, ho già quasi pronto del... (continuer)
Gian Piero Testa 18/10/2012 - 01:21
Quello che scrive Gian Piero è sacrosanto. C'è però secondo me una notevole differenza tra gli esempi proposti da Gian Piero e una canzone come questa. In un caso si tratta di canzoni nate (o comunque ispirate) da precisi conflitti storici anche violenti e che cantano le ragioni di una delle due parti in guerra. Sono quelle che chiamiamo canzoni "nella" guerra e che abbiamo spesso accolto soprattutto quando provengono dalla parte degli "oppressi" (con tutte le semplificazioni e contraddizioni che questa definizione inevitabilmente comporta).
In canzoni come questa dei Manowar abbiamo invece a che fare con dei ragazzoni che se ne stanno comodi nelle loro case newyorkesi a scrivere testi truculenti su periodi storici lontanissimi da loro nel tempo e nello spazio o addirittura dichiaratamente immaginari, in nome dell'estetica del cosiddetto "epic metal". Ora, naturalmente ognuno è libero di... (continuer)
In canzoni come questa dei Manowar abbiamo invece a che fare con dei ragazzoni che se ne stanno comodi nelle loro case newyorkesi a scrivere testi truculenti su periodi storici lontanissimi da loro nel tempo e nello spazio o addirittura dichiaratamente immaginari, in nome dell'estetica del cosiddetto "epic metal". Ora, naturalmente ognuno è libero di... (continuer)
Lorenzo 18/10/2012 - 09:25
Ciao GPT,
io non credo che su queste pagine si sia mai voluto (e potuto) tacere della crudeltà, della ferocia della guerra, quand’anche si tratti della giusta battaglia degli oppressi contro i propri oppressori.
Mi viene in mente, per esempio, una canzone come Nakam (Six Million Germans) di Daniel Kahn dove si raccontava del folle e criminale progetto (per fortuna abortito) del grande combattente ebreo polacco Abba Kovner che dopo la guerra avrebbe voluto vendicare l’Olocausto sterminando 6 milioni di tedeschi... E parlare dell’orrore dello sterminio degli ebrei d’Europa non ci ha mai impedito di contribuire canzoni sulla giusta, anche se spesso crudele e feroce, resistenza palestinese all’occupazione israeliana. Così non vedo perché aver pudore di parlare della crudeltà degli Armeni nel vendicare il loro genocidio o della ferocia dei patrioti ciprioti (scusa il bisticcio!) nel... (continuer)
io non credo che su queste pagine si sia mai voluto (e potuto) tacere della crudeltà, della ferocia della guerra, quand’anche si tratti della giusta battaglia degli oppressi contro i propri oppressori.
Mi viene in mente, per esempio, una canzone come Nakam (Six Million Germans) di Daniel Kahn dove si raccontava del folle e criminale progetto (per fortuna abortito) del grande combattente ebreo polacco Abba Kovner che dopo la guerra avrebbe voluto vendicare l’Olocausto sterminando 6 milioni di tedeschi... E parlare dell’orrore dello sterminio degli ebrei d’Europa non ci ha mai impedito di contribuire canzoni sulla giusta, anche se spesso crudele e feroce, resistenza palestinese all’occupazione israeliana. Così non vedo perché aver pudore di parlare della crudeltà degli Armeni nel vendicare il loro genocidio o della ferocia dei patrioti ciprioti (scusa il bisticcio!) nel... (continuer)
Dead End 18/10/2012 - 11:23
Mi sembri meno convinto, Lorenzo… Tutta colpa di DeadEnd :)))
Quello che fa ascoltare e – perché no? – anche cacciare urli di guerra, slogans e imprecazioni, deliri vari (anche senza l'appropriata ironia,.. perché siamo già nella parodia) non è e non può essere oggi pro guerra.. Avrei i miei forti dubbi che coloro che oggi vanno in guerra, o i loro persuasori, lo facciano. Oggi si obbedisce e si rimane silenti (anche definitivamente) non vi sono canti, marce a corredo, si pensa ai soldi da guadagnare in siffatto modo, e si teme, credo, di non tornare più casa.
Essere pro-guerra a quel modo è oggi improponibile.
A Dead End
Non puoi paragonare il discorso sulla guerra o gli urli dei metallari a una rassegna cinematografica.. Sarebbe proprio un paradosso, hai detto bene. E non ho preso l'esempio del "Contrasto tra l'aristocratica e la plebea" per arrampicarmi sugli specchi, ma per tentare... (continuer)
Quello che fa ascoltare e – perché no? – anche cacciare urli di guerra, slogans e imprecazioni, deliri vari (anche senza l'appropriata ironia,.. perché siamo già nella parodia) non è e non può essere oggi pro guerra.. Avrei i miei forti dubbi che coloro che oggi vanno in guerra, o i loro persuasori, lo facciano. Oggi si obbedisce e si rimane silenti (anche definitivamente) non vi sono canti, marce a corredo, si pensa ai soldi da guadagnare in siffatto modo, e si teme, credo, di non tornare più casa.
Essere pro-guerra a quel modo è oggi improponibile.
A Dead End
Non puoi paragonare il discorso sulla guerra o gli urli dei metallari a una rassegna cinematografica.. Sarebbe proprio un paradosso, hai detto bene. E non ho preso l'esempio del "Contrasto tra l'aristocratica e la plebea" per arrampicarmi sugli specchi, ma per tentare... (continuer)
giorgio 18/10/2012 - 13:15
"... Strappa la loro carne
Brucia i loro cuori
Pugnalali negli occhi
Stupra le loro donne mentre piangono
Uccidi i loro schiavi
Brucia le loro case
Finchè non ci sarà più sangue da versare
Acclama e uccidi
Potere e dominio sono presi dalla volontà
Dal diritto divino acclama e uccidi
Acclama, Acclama, Acclama, Acclama e Uccidi, Acclama e Uccidi..."
Brucia i loro cuori
Pugnalali negli occhi
Stupra le loro donne mentre piangono
Uccidi i loro schiavi
Brucia le loro case
Finchè non ci sarà più sangue da versare
Acclama e uccidi
Potere e dominio sono presi dalla volontà
Dal diritto divino acclama e uccidi
Acclama, Acclama, Acclama, Acclama e Uccidi, Acclama e Uccidi..."
(estratto della traduzione italiana da Canzoni Metal della canzone "Hail and Kill" dei Manowar, dall'album "Kings of Metal" del 1988)
E sapete dove li manderei io 'sti Manowar?
Su qualche altopiano afghano a far da bersaglio per i Talebani...
Dead End 18/10/2012 - 14:32
Io no. Manderei piuttosto su quegli altopiani coloro i quali (individuabilissimi) hanno mandato veramente (portafogli alla mano) altri derelitti (magari ubriachi) a compiere quei misfatti.
Un cantore è soltanto un cantore.
Rischieremmo di offrire come bersaglio ai Talebani anche Omero, autore dell'Iliade..
Un cantore è soltanto un cantore.
Rischieremmo di offrire come bersaglio ai Talebani anche Omero, autore dell'Iliade..
giorgio 18/10/2012 - 15:44
Hai ragione, era una battuta...
In effetti anche Achille uccise Ettore (complice Atena) e poi, senza alcuna pietà e compassione, ne smembrò il cadavere legandolo dietro ad un carro da guerra e trascinandolo per tutto il campo acheo. Solo i generosi doni di Priamo convinsero in seguito Achille a restituire il corpo del nemico perchè avesse sepoltura...
Permettimi però un'altra battuta: non credo che quei rozzi dei Talebani sappiano distinguere la poetica omerica da quella di Joey DeMaio, ma tu ed io sì...
In effetti anche Achille uccise Ettore (complice Atena) e poi, senza alcuna pietà e compassione, ne smembrò il cadavere legandolo dietro ad un carro da guerra e trascinandolo per tutto il campo acheo. Solo i generosi doni di Priamo convinsero in seguito Achille a restituire il corpo del nemico perchè avesse sepoltura...
Permettimi però un'altra battuta: non credo che quei rozzi dei Talebani sappiano distinguere la poetica omerica da quella di Joey DeMaio, ma tu ed io sì...
Dead End 18/10/2012 - 16:06
Quello era cieco, dicono. Ma neanche i derelitti prezzolati babbiavano in cecità.. Purtroppo al momento opportuno non abbiamo mai le diottrie necessarie.
giorgio 18/10/2012 - 16:19
I generosi doni di Priamo? Non la sua passione per Polissena, altra figlia di Priamo? E sì, perché pare che ad Achille piacessero anche le femminucce. La sua "ira funesta" si scatena perché gli vogliono togliere Briseide.. Polissena, povera figlia, sarà sgozzata da Neottolemo, figlio d'Achille sulla tomba del padre sul promontorio Sigeo. Eros e Thanatos.
Epica, questa, posteriore ad Omero (ripresa poi dai tragici).
A proposito di amore: sorvolo sulla tua "provocazione" di inserire tutto Gigi D'Alessio o Tiziano Ferro..
Epica, questa, posteriore ad Omero (ripresa poi dai tragici).
A proposito di amore: sorvolo sulla tua "provocazione" di inserire tutto Gigi D'Alessio o Tiziano Ferro..
giorgio 19/10/2012 - 09:03
Cari Dead End e Giorgio e Lorenzo, intanto vi ringrazio per questa vostra discussione, che mi pare assai interessante, anzi decisiva. Volevo continuare a interloquire anch'io, ma ho deciso di farlo con un illustre esempio, non certo di matrice metallara (purtroppo è musica che non riesco ad ascoltare per più di due minuti), ma con un testo "patriottico" di un illustre poeta, niente meno che Odisseo Elytis, musicato da un notevole musicista e uomo sicuramente ancorato, allora e tuttora, alla sinistra greca, Notis Mavrudìs - che per qualche anno venne a insegnare chitarra nelle Scuole Civiche di Milano quando nel 1970 lasciò il suo paese caduto sotto la tirannia. Si tratta del "Cantico eroico e luttuoso per il sottotenente caduto dell'Albania" scritto dal poeta verso il 1946 e musicato nel 1968. Sono dieci brani (peccato che non sia mai riuscito a procurarmi la versione musicale) che avevo... (continuer)
Gian Piero Testa 19/10/2012 - 10:46
Nel corso di una intervista alla band, Joey DeMaio diceva con forza di no:
DDS: Almost all songs deal in one way or another with violence. And because of a number of songs (among whom "Hail to England") you are accused of being fascists.
Joey: WE ARE NO FASCISTS! The people who say that are frustrated. If all those people would fuck more, they wouldn't be so frustrated! (Joey is really upset by all these false accusations) The real fans know better. And concerning the violence, we think it's better to sing about violence than to see it happen.
DDS: Joey, you have written a number of songs about Vietnam (e.g. "Shell Shock" and "Violence and Bloodshed") Why?
Joey: I have always been interested in Vietnam. America fought out a war there. I find it sad that a lot of people died there. I did not fight as a soldier in Vietnam myself..
da: http://www.manowar-magic.narod.ru/eban...
DDS: Almost all songs deal in one way or another with violence. And because of a number of songs (among whom "Hail to England") you are accused of being fascists.
Joey: WE ARE NO FASCISTS! The people who say that are frustrated. If all those people would fuck more, they wouldn't be so frustrated! (Joey is really upset by all these false accusations) The real fans know better. And concerning the violence, we think it's better to sing about violence than to see it happen.
DDS: Joey, you have written a number of songs about Vietnam (e.g. "Shell Shock" and "Violence and Bloodshed") Why?
Joey: I have always been interested in Vietnam. America fought out a war there. I find it sad that a lot of people died there. I did not fight as a soldier in Vietnam myself..
da: http://www.manowar-magic.narod.ru/eban...
giorgio 4/6/2013 - 09:26
Okkey, non sono fascisti... E chi l'ha detto? Io dissento solo dall'inserimento di canzoni d'epica bellica in uno "zemerl", un database come le CCG/AWS.
Quanto alla posizione di Joey sulla guerra in Vietnam, non mi pare assolutamente chiara. Traduco: "Sono sempre stato interessato al Vietnam. L'America ha combattuto una guerra laggiù. Trovo triste che un mucchio di gente sia morta laggiù. Io comunque non ho combattuto in Vietnam..."
Basta per ritenere che canzoni come Violence and Bloodshed siano contro la guerra in Vietnam? Ricordo qui le ultime due strofe di quella canzone:
Fascisti no, guerrafondai forse, revanscisti certamente, confusi pure.
Quanto alla posizione di Joey sulla guerra in Vietnam, non mi pare assolutamente chiara. Traduco: "Sono sempre stato interessato al Vietnam. L'America ha combattuto una guerra laggiù. Trovo triste che un mucchio di gente sia morta laggiù. Io comunque non ho combattuto in Vietnam..."
Basta per ritenere che canzoni come Violence and Bloodshed siano contro la guerra in Vietnam? Ricordo qui le ultime due strofe di quella canzone:
Mio fratello è ancora a Da Nang
mettendo un missile in culo a Kerrang
sto cercando persone
che vogliano solamente uccidere
Torneremo noi in Vietnam
perchè nessun altro vincerebbe
Terra di colui che è libero
patria di colui che è coraggioso
ecco come stanno le cose ora
e come le cose devono restare
mettendo un missile in culo a Kerrang
sto cercando persone
che vogliano solamente uccidere
Torneremo noi in Vietnam
perchè nessun altro vincerebbe
Terra di colui che è libero
patria di colui che è coraggioso
ecco come stanno le cose ora
e come le cose devono restare
Fascisti no, guerrafondai forse, revanscisti certamente, confusi pure.
Bernart 4/6/2013 - 10:48
Non potrebbero essere invece, anche loro, solo ironici e parodistici?..
Il problema non è neanche stabilire se siano o meno fascisti (ho buttato lì questa questione perché non si sospetta di un Tom Neilson e di una sua canzone 'apparentemente' patriottarda, ma di loro sì; e anche se soggettivamente si autoassolvono, potrebbero addirittura esserlo oggettivamente). La questione, per me, come già detto, è un'altra e sempre quella: se minimizzare e censurare quello che tu chiami "squarta-squarta, ammazza-ammazza, che gli organi di potere già minimizzano e censurano mettendo in evidenza solo quelli che sarebbero gli "effetti" benefici posteriori delle loro magnifiche guerre di "liberazione", MA CHE È SEMPRE, E DA SEMPRE, L'UNICO LINGUAGGIO DELLA GUERRA quando si è deciso di farla. Sullo scanna-scanna infatti non è d'accordo (quasi) nessuno, nessuna persona di buonsenso almeno, in teoria...(persino... (continuer)
Il problema non è neanche stabilire se siano o meno fascisti (ho buttato lì questa questione perché non si sospetta di un Tom Neilson e di una sua canzone 'apparentemente' patriottarda, ma di loro sì; e anche se soggettivamente si autoassolvono, potrebbero addirittura esserlo oggettivamente). La questione, per me, come già detto, è un'altra e sempre quella: se minimizzare e censurare quello che tu chiami "squarta-squarta, ammazza-ammazza, che gli organi di potere già minimizzano e censurano mettendo in evidenza solo quelli che sarebbero gli "effetti" benefici posteriori delle loro magnifiche guerre di "liberazione", MA CHE È SEMPRE, E DA SEMPRE, L'UNICO LINGUAGGIO DELLA GUERRA quando si è deciso di farla. Sullo scanna-scanna infatti non è d'accordo (quasi) nessuno, nessuna persona di buonsenso almeno, in teoria...(persino... (continuer)
giorgio 6/6/2013 - 08:39
Ciao Giorgio,
detto che Manowar e affini mi pare che si prendano sempre troppo sul serio per poter riscontrare anche la benchè minima intenzione ironica nelle loro canzoni, capivo e capisco benissimo il tuo punto di vista: mostrare, anche freddamente, senza esprimere un giudizio, tutto l'orrore della guerra è condannarla senza appello. Un po' come mostrare al tabagista un polmone catramizzato e tumorale, oppure al ragazzino che si impasticca e si ubriaca il sabato sera i cadaveri di un paio di suoi coetanei straziati fra le lamiere di un'auto incidentata...Un po' come "Guernica" di Picasso o le litografie di Goya...
Premesso che, secondo me, un approccio di questo genere potrebbe già di per sè costituire una forzatura, e comunque rischia di essere compreso solo da chi è già in qualche modo sensibilizzato, quello che contesto, nel nostro caso, è che all'operazione siano funzionali canzoni... (continuer)
detto che Manowar e affini mi pare che si prendano sempre troppo sul serio per poter riscontrare anche la benchè minima intenzione ironica nelle loro canzoni, capivo e capisco benissimo il tuo punto di vista: mostrare, anche freddamente, senza esprimere un giudizio, tutto l'orrore della guerra è condannarla senza appello. Un po' come mostrare al tabagista un polmone catramizzato e tumorale, oppure al ragazzino che si impasticca e si ubriaca il sabato sera i cadaveri di un paio di suoi coetanei straziati fra le lamiere di un'auto incidentata...Un po' come "Guernica" di Picasso o le litografie di Goya...
Premesso che, secondo me, un approccio di questo genere potrebbe già di per sè costituire una forzatura, e comunque rischia di essere compreso solo da chi è già in qualche modo sensibilizzato, quello che contesto, nel nostro caso, è che all'operazione siano funzionali canzoni... (continuer)
Bernart 6/6/2013 - 10:17
Violence and Bloodshed
[1987]
Lyrics & Music by Joey DeMaio
Album: Fighting the World
Personnel: Eric Adams (vocals), Ross the Boss (guitar, keyboards), Joey DeMaio (4, 8 strings bass guitar), Scott Columbus (drums).
ManOWaR ~ Violence & Bloodshed
Lyrics & Music by Joey DeMaio
Album: Fighting the World
Personnel: Eric Adams (vocals), Ross the Boss (guitar, keyboards), Joey DeMaio (4, 8 strings bass guitar), Scott Columbus (drums).
ManOWaR ~ Violence & Bloodshed
Civilization crumblin' fast
(continuer)
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envoyé par giorgio 13/10/2012 - 09:59
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Album: The Triumph of Steel