Cant de la sibil·la
(2021)
dal disco Clamor
feat. Holly Herndon & Tarta Relena
Parole: Popolari, adattate da Eduard Escoffet, Maria Arnal e Marcel Bagés
Musica: Popolare
Reinterpretazione di un antico canto della tradizione medievale, il Canto della Sibilla, originariamente in latino e poi diffuso, in catalano e in provenzale, in Sardegna (in particolare a Alghero) nelle isole Baleari e in Provenza.
Nella tradizione classica, le sibille erano vergini ispirate da un dio (solitamente Apollo) dotate di virtù profetiche ed in grado di fare predizioni e fornire responsi, ma in forma oscura o ambivalente. Le più famose erano collocate in diversi luoghi del bacino del Mediterraneo come a Cuma in Italia, a Delfi in Grecia, o in Africa ed Asia Minore.
Con un tipico processo di assimilazione, il cristianesimo recupera la figura della Sibilla, adattando le antiche profezie al racconto della fine del mondo... (continuer)
dal disco Clamor
feat. Holly Herndon & Tarta Relena
Parole: Popolari, adattate da Eduard Escoffet, Maria Arnal e Marcel Bagés
Musica: Popolare
Reinterpretazione di un antico canto della tradizione medievale, il Canto della Sibilla, originariamente in latino e poi diffuso, in catalano e in provenzale, in Sardegna (in particolare a Alghero) nelle isole Baleari e in Provenza.
Nella tradizione classica, le sibille erano vergini ispirate da un dio (solitamente Apollo) dotate di virtù profetiche ed in grado di fare predizioni e fornire responsi, ma in forma oscura o ambivalente. Le più famose erano collocate in diversi luoghi del bacino del Mediterraneo come a Cuma in Italia, a Delfi in Grecia, o in Africa ed Asia Minore.
Con un tipico processo di assimilazione, il cristianesimo recupera la figura della Sibilla, adattando le antiche profezie al racconto della fine del mondo... (continuer)
El jorn del judici
(continuer)
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envoyé par Lorenzo 7/3/2021 - 22:29
Parcours:
Guerre à la Terre
Yiğidim aslanım
Vorrei contribuire qui anche la versione catalana di Maria Del Mar Bonet, su testo di Albert García, dall'album "Salmaia" del 1995.
Mi pare importante sottolineare come una stessa intensa musica, quella di Zülfü Livaneli, abbia suscitato tanti testi diversi ma profondamente simili. Infatti ho la sensazione che l'originale non sia dedicato ad un eroe qualunque ma un eroe vero, Nâzım Hikmet, scomparso nel 1963 e grande amico di Bedri Rahmi Eyüboğlu; quello di Lefteris Papadopoulos è invece probabilmente dedicato a tutti i giovani martiri della dittatura in Grecia e recentemente Dalaras ne ha dedicato l'interpretazione a Vangelis Giakoumakis, un giovane cretese di vent'anni che dopo essere stato a lungo bullizzato e torturato da alcuni suoi compagni, all'inizio del 2015 fu ritrovato morto, non ho capito se suicidatosi o ucciso dai suoi stessi carnefici; “A les portes de l'oblit” è invece sicuramente dedicata ad Ovidi Montllor, prematuramente scomparso nel 1995.
Verificate se le mie intuizioni sono giuste o campate in aria (non mastico nè il turco, nè il greco, nè il catalano)...
A LES PORTES DE L'OBLIT
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envoyé par B.B. 4/4/2018 - 23:33
Dos anònims
Due testi anonimi messi in musica da Ovidi Montllor
dall'album "Bon vent... i barca nova (1979)
Interpretata anche da Maria Del Mar Bonet in Terra secreta [2007]
dall'album "Bon vent... i barca nova (1979)
Interpretata anche da Maria Del Mar Bonet in Terra secreta [2007]
Al damunt de la tomba
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2/11/2014 - 22:48
En Méditerranée
...e il cerchio con "Mediterraneo" di Serrat sembra così chiudersi...
EN EL MEDITERRANI
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21/2/2012 - 22:40
Lluna de pau
[2003]
(Maria del Mar Bonet + Coral Cantiga)
(Maria del Mar Bonet + Coral Cantiga)
Lluna de pau, germana dels estels,
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19/7/2011 - 15:26
No sé el perquè de les guerres
[1966]
Guillermina Motta è stata una protagonista del movimento della Nova Cançó catalana e membro del collettivo “Els Setze Jutges” di cui fecero parte anche artisti come Francesc Pi de la Serra, Joan Manuel Serrat, Maria Del Mar Bonet e Lluís Llach, solo per citare i più noti.
Testo trovato su Cancioneros.com
Guillermina Motta è stata una protagonista del movimento della Nova Cançó catalana e membro del collettivo “Els Setze Jutges” di cui fecero parte anche artisti come Francesc Pi de la Serra, Joan Manuel Serrat, Maria Del Mar Bonet e Lluís Llach, solo per citare i più noti.
Testo trovato su Cancioneros.com
De política no hi entenc prou,
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envoyé par Bartolomeo Pestalozzi 19/8/2010 - 15:29
Érase una vez
Propongo qui l’intero articolo di Alessandro Scuro “Paco Ibáñez all’Olympia. 40 anni fa” comparso sul numero 348 di A – Rivista Anarchica del novembre 2009.
Paco Ibañez all’Olimpya. 40 anni fa
di Alessandro Scuro
Una pagina musicale che è anche un momento di lotta contro il regime franchista. E per la libertà. In filigrana, la lezione anarchica di Georges Brassens.
Il concerto all’Olympia, come ogni esibizione e ogni disco di Paco Ibáñez, è un’antologia in lingua spagnola che raccoglie testi poetici dal medioevo fino all’epoca contemporanea, oltre a un testo di Brassens tradotto in spagnolo da Pierre Pascal (1). I temi sviluppati sono molteplici: si va dalla critica della chiesa a quella del potere, dall’esperienza della guerra civile spagnola a quella dell’esilio repubblicano, dal tono rassegnato di parole “heridas de muerte” fino al grido di battaglia che dà titolo a quest’articolo.... (continuer)
Paco Ibañez all’Olimpya. 40 anni fa
di Alessandro Scuro
Una pagina musicale che è anche un momento di lotta contro il regime franchista. E per la libertà. In filigrana, la lezione anarchica di Georges Brassens.
Il concerto all’Olympia, come ogni esibizione e ogni disco di Paco Ibáñez, è un’antologia in lingua spagnola che raccoglie testi poetici dal medioevo fino all’epoca contemporanea, oltre a un testo di Brassens tradotto in spagnolo da Pierre Pascal (1). I temi sviluppati sono molteplici: si va dalla critica della chiesa a quella del potere, dall’esperienza della guerra civile spagnola a quella dell’esilio repubblicano, dal tono rassegnato di parole “heridas de muerte” fino al grido di battaglia che dà titolo a quest’articolo.... (continuer)
Alessandro 15/1/2010 - 09:57
La presó de Lleida
[XVII sec. o anteriore]
Incisa nel 1962 da Josep Maria Espinàs
EP "Cançons tradicionals catalanes"
"La presó de Lleida" è una delle più celebri canzoni popolari catalane, il "cavallo di battaglia" della Nova Cançó, il movimento artistico e musicale che in pieno franchismo (quando tutte le lingue che non fossero il castigliano erano vietate) ebbe l'ardire di rivendicare, in chiave antifascista, l'uso della lingua catalana.
Gli artisti impegnati in questo progetto furono molti, noti e meno noti, e si ritrovarono all'interno un collettivo chiamato "Els Setze Jutges", "Los dieciseis jueces" (nome mutuato da uno scioglilingua catalano che dice "setze jutges d'un jutjat mengen fetge d'un penjat", ossia "sedici giudici di un tribunale mangiano il fegato di un impiccato") fondato nel 1961 proprio da Josep Maria Espinàs con Miquel Porter i Moix e Remei Margarit. Dei "Els Setze Jutges" fecero parte... (continuer)
Incisa nel 1962 da Josep Maria Espinàs
EP "Cançons tradicionals catalanes"
"La presó de Lleida" è una delle più celebri canzoni popolari catalane, il "cavallo di battaglia" della Nova Cançó, il movimento artistico e musicale che in pieno franchismo (quando tutte le lingue che non fossero il castigliano erano vietate) ebbe l'ardire di rivendicare, in chiave antifascista, l'uso della lingua catalana.
Gli artisti impegnati in questo progetto furono molti, noti e meno noti, e si ritrovarono all'interno un collettivo chiamato "Els Setze Jutges", "Los dieciseis jueces" (nome mutuato da uno scioglilingua catalano che dice "setze jutges d'un jutjat mengen fetge d'un penjat", ossia "sedici giudici di un tribunale mangiano il fegato di un impiccato") fondato nel 1961 proprio da Josep Maria Espinàs con Miquel Porter i Moix e Remei Margarit. Dei "Els Setze Jutges" fecero parte... (continuer)
A la ciutat de Lleida
(continuer)
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envoyé par Alessandro 29/10/2009 - 13:06
Parcours:
Des prisons du monde
Άρνηση [Στο περιγιάλι το κρυφό]
A LA PLATJA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 5/5/2009 - 00:06
Carta de Salvador Puig Antich
[1974]
Da una lettera di Salvador Puig Antich
Musica di Mauro Pagani
Interpretata anche da Maria del Mar Bonet
Si veda anche A Margalida.
Su musica di Mauro Pagani, l'ultima lettera di Salvador Puig Antich alla fidanzata, Margalida. L'anarchico Salvador Puig Antich, garrotato il 2 marzo 1974 alle 9.40 del mattino a Barcellona, fu una delle ultime vittime del fascismo clericale franchista spagnolo.
Salvador Puig Antich (ma la grafia del nome è varia: Salvador Puig i Antich, Salvador Puig i Antic ecc. [in grafia fonetica: səlvə'ðor putʃən'ti:k]) (1948-1974) è stato un giovane anarchico spagnolo la cui attività si situa tra la metà degli anni '60 e i primi anni '70. Fu condannato a morte dal regime franchista dopo essere stato giudicato da un tribunale militare, come responsabile della morte del viceispettore della "Brigata Politico-Sociale" Francisco Anguas Barragán, a Barcellona.
Proveniente... (continuer)
Da una lettera di Salvador Puig Antich
Musica di Mauro Pagani
Interpretata anche da Maria del Mar Bonet
Si veda anche A Margalida.
Su musica di Mauro Pagani, l'ultima lettera di Salvador Puig Antich alla fidanzata, Margalida. L'anarchico Salvador Puig Antich, garrotato il 2 marzo 1974 alle 9.40 del mattino a Barcellona, fu una delle ultime vittime del fascismo clericale franchista spagnolo.
Salvador Puig Antich (ma la grafia del nome è varia: Salvador Puig i Antich, Salvador Puig i Antic ecc. [in grafia fonetica: səlvə'ðor putʃən'ti:k]) (1948-1974) è stato un giovane anarchico spagnolo la cui attività si situa tra la metà degli anni '60 e i primi anni '70. Fu condannato a morte dal regime franchista dopo essere stato giudicato da un tribunale militare, come responsabile della morte del viceispettore della "Brigata Politico-Sociale" Francisco Anguas Barragán, a Barcellona.
Proveniente... (continuer)
Estimada Marga:
(continuer)
(continuer)
envoyé par Adriana e Riccardo 15/1/2007 - 21:08
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Versi di Maria Mercè Marçal i Serra (1952-1998), poetessa, scrittrice, docente catalana. Femminista, omosessuale, attivista per l’indipendenza catalana, comunista.
Musica di Maria del Mar Bonet
Una canzone dallo spettacolo teatrale “La sala de les nines”, su testi di Mercè Rodoreda (1908-1983, importante scrittrice catalana) e Maria Mercè Marçal, tributo al romanzo “Bearn o La sala de las muñecas” (1956, in catalano “Bearn o La sala de nines”) dello scrittore Lorenzo Villalonga y Pons.
Più recentemente nella raccolta collettiva intitolata “Maria Mercè Marçal. Catorze poemes, catorze cançons”, 2009
Testo trovato su Cancioneros.com