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Grândola vila morena

José "Zeca" Afonso
Language: Portuguese


José "Zeca" Afonso

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Il video della canzone con immagini d'epoca. Da non perdere


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Tejo que levas as águas
(Adriano Correia de Oliveira)
E depois do adeus
(Paulo De Carvalho)
Traz outro amigo também
(José "Zeca" Afonso)


afjose
[1964; 1971]
Letra / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: José Afonso, 1964
Música / Musica / Music / Musique / Sävel: José Afonso, 1971
Album / Albumi: Cantigas do Maio, 1971

revolucaocravos




Se mai esiste una canzone che ha fatto la storia nel senso più completo del termine, questa è Grândola vila morena. In assoluto, una delle canzoni più famose della storia e sicuramente la più famosa di tutta quella del Portogallo.

Celeste Caeiro offre i garofani la mattina del 25 aprile 1974.
Celeste Caeiro offre i garofani la mattina del 25 aprile 1974.

Fu infatti proprio la trasmissione di questa canzone di José Afonso (fino ad allora assolutamente proibita a tutte le emittenti pubbliche e private del Portogallo) dalle onde di "Limite", il programma musicale quotidiano notturno di "Rádio Renascença", un'emittente cattolica di proprietà diretta della Curia portoghese, che diede il segnale d'inizio alla Revolução dos Cravos, la "Rivoluzione dei Garofani" (così chiamata dai fiori che una venditrice ambulante, Celeste Martins Caeiro, si mise a offrire ai militari di sinistra la mattina del sollevamento, in Praça do Comércio) che mise fine alla dittatura fascista portoghese, che durava da oltre quarant'anni. La trasmissione della canzone avvenne esattamente alle ore 00,20 del 25 aprile 1974.


Un documento storico: La registrazione originale della trasmissione di Grândola vila morena dalle onde di Rádio Renascença (“Radio Rinascita” in portoghese). Sono le ore 00,20 del 25 aprile 1974; la canzone viene brevemente introdotta dall'annunciatore radiofonico che recita i primi versi della canzone.

La canzone di José Afonso rappresentò in realtà il “Secondo segnale” (2a Senha) del pronunciamento militare; il “Primo segnale” (1a Senha), trasmesso durante il programma musicale Limite dalla stessa Rádio Renascença alle ore 23,00 del 24 aprile, rappresentava il segnale convenzionale di preallarme. Si trattava di una canzonetta d'amore di Paulo de Carvalho, E depois do adeus, scelta anch'essa dai militari forse con un pizzico di ironia, poiché era il classico lamento dell'innamorato mandato al gas dalla fidanzata. Con questo, anche la canzonetta di Paulo de Carvalho entrò nella Storia, e dalla porta principale. Ma fu la trasmissione di Grândola (canzone la cui trasmissione era sì severamente proibita, ma che era in libera vendita sia come singolo, sia come facente parte dell'album Cantigas do Maio) che segnò il vero inizio delle operazioni militari e, in pratica, dell'intera Rivoluzione). Una canzone che parla di fraternità, di pace e di uguaglianza fu presa a simbolo da delle forze armate che, una volta tanto, fecero veramente il bene del loro popolo (interrompendo, tra le altre cose, le sanguinose e anacronistiche guerre coloniali che stavano letteralmente dissanguando il Portogallo).

17 maggio 1964: La locandina dello spettacolo presso la Sociedade Musical Grandolense.
17 maggio 1964: La locandina dello spettacolo presso la Sociedade Musical Grandolense.
La canzone ha, peraltro, una storia abbastanza complessa, raccontata solo in parte da José Afonso stesso. Il testo era stato da lui scritto nel 1964 in una prima forma, quando si era recato nella cittadina di Grândola, nell'Alentejo, invitato a tenere un recital dalla Sociedade Musical Fraternidade Operária Grandolense (“Società Musicale Fraternità Operaia Grandolese”), una cooperativa di mutuo soccorso tra gli operai e i contadini della zona che aveva anche un'importante corale e sezione musicale, e che era attiva nell'opposizione alla dittatura salazarista. All'interno della cooperativa, era stata proprio la sezione musicale, all'inizio degli anni '60, a far crescere il sentimento e l'attività di opposizione. José Afonso fu accolto con entusiasmo, così come la sua esecuzione di Grândola vila morena, scritta “ad hoc” per l'occasione in forma di Cante Alentejano a cappella; lo spettacolo si svolse il 17 maggio 1964, e fu proprio allora che José Afonso conobbe il chitarrista Carlos Paredes (1925-2004), che si esibiva assieme a Júlio Abreu. José Afonso, accompagnato da Rui Pato, tenne un concerto di Baladas e canções de Coimbra. José Afonso rimase soprattutto impressionato dall'Associazione: un "locale buio e privo di qualsiasi struttura, con una biblioteca, con chiari obiettivi rivoluzionari ed una disciplina generalizzata ed accettata da tutti i membri. Ciò rivelava una grande coscienza e maturità politica."

cantigmajCol senno di poi, si può dire che proprio in quel “locale buio e privo di qualsiasi struttura” della cittadina dell'Alentejo prese avvio, dieci anni prima, la Rivoluzione che avrebbe abbattuto il fascismo portoghese e l'Estado Novo. Ma fu solo nel 1971 che Grândola vila morena divenne una canzone vera e propria: è la quinta traccia dell'album Cantigas do Maio, con arrangiamento e direzione musicale di José Mário Branco (responsabile anche dei celeberrimi “passi di marcia” della canzone, che sono stati giustamente paragonati al quadro “Il quarto stato” di Giuseppe Pellizza da Volpedo). Il disco, realizzato nell'ottobre del 1971, era stato registrato allo "Strawberry Studio" del Castello di Hérouville, in Francia; i "passi di marcia" che segnano il ritmo della canzone furono registrati da José Afonso stesso, da Francisco Fanhais e da Carlos Correia, che uscirono alle 3 del mattino su un terreno ghiaioso all'esterno dello studio di registrazione per evitare il rumore delle automobili che, durante il giorno, passavano per una strada adiacente. Nel susseguente pomeriggio fu effettuata la registrazione vocale. Come è già stato accennato, il testo originale della canzone non era stato concepito da José Afonso come esplicitamente politico e di protesta; al momento della registrazione gli furono fatte delle modifiche con le quali assunse un messaggio altamente politico nel contesto dittatoriale di allora.

È proprio tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70 che i giovani artisti portoghesi alzano la voce. Per oltre quarant'anni, a partire dal 1926, il paese si trovava governato dalla dittatura fascista di António de Oliveira Salazar, che aveva dissipato il potenziale economico e umano del Portogallo in una serie di guerre coloniali atte a ribadire la “grandezza” dell'impero portoghese, mentre il paese si trovava in una situazione interna disastrosa che non lasciava altra via d'uscita che l'emigrazione. L'espressione aprerta di opinioni critiche, ad esempio in libri di qualsiasi genere e in giornali, non era permessa dalla censura e dall'onnipresente polizia politica, la PIDE. Una delle poche forme per esprimere lo scontento e le speranze di cambiamento era senz'altro la canzone; ma anche questa era sottoposta a pesantissime censure e a divieti, e gli artisti prelevati e portati in galera non furono pochi. Tra questi, anche e soprattutto José Afonso. Ad un certo punto, si arrivò a proibire di menzionare il suo stesso nome nei giornali e in ogni tipo di pubblicazione; per questo motivo, lo si scriveva al contrario (“Esoj Osnofa”) per evadere la censura.

La copertina del singolo Orfeu del 1973.
La copertina del singolo Orfeu del 1973.
L'album Cantigas do Maio fu, sin dalla sua uscita, sottoposto a censure. In particolare, fu proibito categoricamente di trasmettere tutte le sue canzoni alla radio e alla televisione; curiosamente, però, non fu mai ritirato dalla vendita: chiunque poteva andare in un negozio di dischi e acquistarlo. Ancora più curiosamente, fu concesso alla potente emittente cattolica Rádio Renascença (probabilmente la principale emittente del paese, di proprietà diretta della Conferenza Episcopale Portoghese), di trasmettere una sola canzone dell'album: si trattava proprio di Grândola vila morena che, quindi, era passata in radio alcune volte anche prima del 25 aprile 1974. Il 10 maggio 1972, José Afonso la aveva eseguita in concerto a Santiago de Compostela, la capitale della Galizia, vale a dire nella Spagna ancora sotto il Franchismo, approfittando senz'altro del fatto che il portoghese e la lingua locale, il galego o galiziano, sono praticamente identiche. Nel 1973, la casa editrice e discografica Orfeu pubblicò la canzone in singolo 45 giri.

Il 29 marzo 1974, meno di un mese prima della Rivoluzione dei Garofani, presso il Coliseu dos Recreios (un auditorium polivalente situato nella Rua das Portas de Santo Antão a Lisbona) si tenne il “Primo Incontro della Canzone Portoghese” (I Encontro da Canção Portuguesa), Si trattava in realtà sì di un incontro musicale, ma nel titolo di chiama non si poteva certo dire che si trattava della canzone di protesta e di denuncia contro la dittatura dell'Estado Novo (talmente “novo” che aveva già oltre quarant'anni ed era già abbondantemente imputridito). La cosa non era ovviamente sfuggita alle autorità, che si erano affrettate a proibirlo. Ciononostante, la sala era già stracolma fino all'inverosimile: si calcola che vi fossero ammassate settemila persone. Dopo un lungo ritardo (poiché già recarvisi costituiva un atto di protesta contro la dittatura), e con ulteriori e lunghissime file di persone all'esterno, le autorità decisero di far tenere il concerto. La Polícia de Segurança Pública (PSP) e la Guarda Nacional Republicana (GNR) erano già pronte a sgomberare la sala e le strade adiacenti con la forza, ma non ricevettero alcun ordine: la quantità di persone era talmente smisurata, che neppure le autorità fasciste se la sentirono di provocare un disastro di proporzioni inimmaginabili. Fu quindi deciso di dare inizio allo spettacolo, ma con una censura ferrea: tra tagli, censure totali e divieti, trenta canzoni furono eliminate. Diversi artisti pensarono che sarebbe stato meglio non tenere lo spettacolo in quelle condizioni; si decisero poi a tenerlo comunque, per rispetto verso il pubblico. Pur con una pessima qualità fonica, si cominciò con qualche canzone “permessa”; il pubblico non si scaldò fino all'esibizione di António Macedo, la cui canzone Canta, canta amigo era nota negli ambienti dell'opposizione, e che fu intonata in coro da una larga parte delle persone presenti. Si esibirono poi il chitarrista Carlos Paredes (che José Afonso aveva conosciuto proprio a Grândola nel 1964) e Maria do Amparo; al momento dell'esibizione di José Carlos Ary dos Santos (che, nel 1969, aveva aderito al Partito Comunista Portoghese) partirono cori e slogan antifascisti. Fu poi il turno di artisti come Manuel Freire (noto per aver cantato anche dei testi di José Saramago, come Ouvindo Beethoven), Adriano Correia de Oliveira, José Barata Mouro e Fernando Tordo. Sta per esibirsi, per ultimo, José Afonso. Tra il pubblico si sente canticchiare, senza parole, il motivo della sua canzone più proibita, Os vampiros; a questo punto “parte la bambola”, e la polizia non riesce più a contenere il pubblico; la PIDE comincia a “identificare” artisti, tecnici e persone presenti tra il pubblico, mentre si sentono urla. “Fascisti! Fascisti!”. Sul palco, Manuel Freire dice ironicamente di “essersi purtroppo scordato le parole di alcune canzoni mentre arrivava in teatro”, suscitando applausi e risate fragorose; José Jorge Letria fa una finta aria desolata e dice: “Mi piacerebbe cantare, se potessi....”, e giù di nuovo applausi e risate. José Afonso chiude il concerto interpretando una delle poche canzoni che erano state permesse: Grândola vila morena, che viene accompagnata nel canto dalle migliaia di persone presenti. La scena viene descritta come “impressionante” da chi c'era.


29 marzo 1974: Il "I Incontro della Canzone Portoghese" al Coliseu dos Recreios con immagini e registrazioni originali.

Al momento della consegna dei premi (l' “Incontro” era stato organizzato come un vero e proprio festival), Adelino Gomes, che aveva ricevuto uno dei premi, dichiara:

"Esta distinção não premeia o trabalho individual de uma pessoa, mas aquilo que alguns de nós tentamos dizer e fomos proibidos de dizer. Homenageia ainda aquilo que muitos de vós gostavam de ter ouvido e não vos foi dado o direito de ouvir"

“Questo riconoscimento non premia il lavoro individuale di una persona, ma tutto ciò che alcuni di noi cerchiamo di dire e che ci hanno proibito di dire. Inoltre, è un omaggio a ciò che molti di voi avrebbero desiderato sentire, e che non vi è stato permesso di ascoltare.”

Al che José Afonso torna sul palco e ripete Grândola vila morena di nuovo tra le urla di "Fascisti! Fascisti". Nel frattempo, la macchina del colpo di stato militare antifascista è già ampiamente in moto; Grândola è già diventata una canzone-simbolo, e probabilmente proprio la reazione del pubblico all'esibizione di José Afonso al Coliseu dos Recreios la fa scegliere come segnale per l'avvio delle operazioni (oltre al fatto che Rádio Renascença aveva il permesso di trasmetterla). Senonché, Carlos Albino, un membro di coordinamento del Movimento das Forças Armadas, si accorge all'ultimo momento che, nonostante la avesse già trasmessa, Rádio Renascença non possiede una copia della canzone. Alle ore 11 del mattino del 24 aprile 1974, si reca allora, senza informare nessuno, alla libreria “Opinião” in Praça do Alvalade, dove acquista, per essere sicuro, una copia sia dell'album Cantigas do Maio, sia del 45 giri del 1973 con Grândola vila morena. Alle ore 14, nella sua edizione del pomeriggio, il quotidiano República inserisce una breve notizia intitolata “LIMITE”, del seguente tenore:

"Il programma 'Limite', trasmesso da Radio Renascença tra la mezzanotte e le 2, è notevolmente migliorato nelle ultime settimane. La qualità dei servizi trasmessi e la qualità della selezione musicale ne fanno un appuntamento radiofonico di ascolto obbligatorio".

Nonostante Carlos Albino avesse notato un'auto della PIDE che girava fuori dalla redazione del programma “Limite” verso le 11,30, alle ore 14,45 il maggiore Neves Rosa informa Otelo de Carvalho che l'ultimo agente di collegamento è rientrato, e che tutti gli ordini definitivi sono stati consegnati. Alle 15 avviene l'incontro decisivo tra Carlos Albino e Manuel Tomás, tecnico e fonico di Rádio Renascença, responsabili del programma "Limite". Manuel Tomás, tornato da poco dal Mozambico dove si è distinto per la sua attività democratica e di appoggio agli elementi progressisti delle Forze Armate, dà le ultime garanzie sulla trasmissione della canzone-segnale. Ci sono da approntare dei dettagli tecnici, ma i due, non sentendosi al riparo nei locali del programma, cercano un posto più sicuro per discutere. Si recano quindi insieme alla chiesa di S.João do Brito, si inginocchiano presso l'altare e parlano delle ultime messe a punto (scaletta, pubblicità, tempi tecnici) facendo finta di pregare. Per dare ancor meno nell'occhio, ricevono anche la comunione. Alle ore 17, Manuel Tomás convoca un altro responsabile del programma, Leite de Vasconcelos, che però non è assolutamente al corrente di tutto ciò che sta accadendo, e gli consegna la scaletta dei primi minuti del programma della mezzanotte, appena approvata dalla censura interna. La scaletta è la seguente: Pubblicità, canzone "Grândola", pubblicità, lettura di poesie, canzone "Coro da primavera" (sempre di José Afonso); il tutto ha una durata di undici minuti.

Sono le ore 22.55, in un'altra e più piccola emittente radiofonica; Rádio Alfabeta, collegata con la rete EAL (Emissores Associados de Lisboa). Radio Alfabeta è in quel momento collegata con due altre emittenti, “Rádio Peninsular” e “Rádio Sonora Voz de Lisboa”: insieme riescono a raggiungere discretamente tutta la vasta area della capitale. L'annunciatore João Paulo Diniz annuncia che “mancano cinque minuti alle 23 e sarà con voi Paulo de Carvalho, che vi canterà il suo grande successo dell'Eurofestival 'E depois do adeus". La sdolcinata ed innocua canzonetta sentimentale fa già parte della scaletta del programma musicale di Rádio Alfabeta, ed entra anch'essa a modo suo nella Storia: è stata infatti scelta come segnale di preallarme (“Primeira Senha”) per le Forze Armate, almeno nelle zone raggiunte dalla frequenza dell'emittente. João Paulo Diniz è naturalmente al corrente della cosa; seguendo le istruzioni del MFA, alla mezzanotte in punto conclude il proprio programma a Rádio Alfabeta e rientra a casa. Per le strade di Lisbona non si nota ancora assolutamente nulla.


Il "Primo segnale" (Primeira Senha): Registrazione originale di "E depois do adeus" dalle onde di Rádio Alfabeta, ore 22.55 del 24 aprile 1974.


I soldati ed i papaveri furono i protagonistiFrattanto, negli studi di Rádio Renascença, in rua Capelo (nello storico quartiere del Chiado, poi andato semidistrutto da un incendio nel 1994), un annunciatore, del tutto ignaro degli impegni assunti da Carlos Albino e Manuel Tomás, legge annunci pubblicitari senza intenzione di voler smettere e non accorgendosi dei gesti disperati di Manuel Tomás che si sbraccia per dirgli di interrompere. Passati 19 secondi dall'ora concordata per il segnale, Manuel Tomás da uno strattone alla mano dell'altro tecnico, José Videira, facendo partire il nastro dov'era stata registrata "Grândola vila morena". La canzone parte, è il "celebre segnale" ("célebre senha") della "Rivoluzione dei Garofani", che abbatte il più antico regime fascista europeo con diciannove secondi di ritardo. Sono le ore 00.20 del 25 aprile 1974.

Grândola vila morena,
terra da fraternidade
o povo é quem mais ordena
dentro de ti, ó cidade...

Dieci minuti dopo il segnale, a mezzanotte e mezzo,la macchina di ciò che è un colpo di stato militare e una Rivoluzione al tempo stesso è già pienamente in moto a Lisbona e in tutto il Portogallo. Iniziano gli arresti degli ufficiali rimasti fedeli al regime; al Campo di Istruzione Militare di Santa Margarida si accumula materiale da guerra, vengono messi a punto i blindati e i carri armati senza che ancora il governo abbia la minima notizia di quel che sta accadendo.La preparazione dell'azione, tra bar, ristoranti, pasticcerie, rosticcerie e chiese, è stata perfetta. Alle 4.26 viene trasmesso per radio il primo comunicato del Movimento das Forças Armadas (MFA), dalle onde di RCP (Rádio Clube Português), letto dal giornalista Joaquim Furtado:



"Aqui posto de comando do Movimento das Forças Armadas.
As Forças Armadas portuguesas apelam para todos os habitantes da cidade de Lisboa no sentido de se recolherem a suas casas, nas quais se devem conservar com a máxima calma. Esperamos sinceramente que a gravidade da hora que vivemos não seja tristemente assinalada por qualquer acidente pessoal, para o que apelamos para o bom senso dos comandos das forças militarizadas, no sentido de serem evitados quaisquer confrontos com as Forças Armadas. Tal confronto, além de desnecessário, só poderia conduzir a sérios prejuízos individuais que enlutariam e criariam divisões entre os portugueses, o que há que evitar a todo o custo. Não obstante a expressa preocupação de não fazer correr a mínima gota de sangue de qualquer português, apelamos para o espírito cívico e profissional da classe médica, esperando a sua acorrência aos hospitais, a fim de prestar a eventual colaboração, que se deseja, sinceramente, desnecessária."

Seguono l'esecuzione della “Portuguesa”, l'inno nazionale portoghese, e le più classiche marce militari da colpo di stato, tra le quali Life on the Ocean Waves del compositore Henry Russell (1812-1900), che sarebbe stata adottata come vero e proprio inno dal Movimento delle Forze Armate. Curiosamente, viene trasmessa nell'esecuzione della Banda della Marina degli Stati Uniti d'America:



Gli avvenimenti e i comunicati si susseguono rapidi in quella fatidica giornata che cambia la storia del Portogallo: invitando a leggere questa cronologia dettagliata, si dirà soltanto che il governo fascista di Marcelo Caetano e del presidente Américo Thomaz si arrendono alle 18.20 nelle mani del generale António de Spínola. Alle 19,30, Caetano, a bordo di un autoblindo Chaimite, viene trasferito presso il comando del MFA alla Pontinha, e verso le 21 parte per l'isola di Madeira, da dove poi andrà in esilio in Brasile. Alla stessa ora, si hanno le uniche vittime di quella giornata storica: elementi della PIDE/DGS aprono il fuoco dalle finestre della sede assediata in via António Maria Cardoso: si hanno cinque morti e oltre 45 feriti. Un agente della PIDE viene ucciso dalle forze armate mentre tenta di fuggire. La definitiva resa della PIDE avviene poco dopo nelle mani di un corpo di fucilieri della Marina; già nella giornata del 25 aprile erano state aperte le carceri politiche con la liberazione dei prigionieri, e gli agenti PIDE erano stati messi fuori combattimento e arrestati (pochi di loro, però, subiranno conseguenze penali nel prosieguo degli avvenimenti).

L'arresto di un agente PIDE da parte delle forze armate.
L'arresto di un agente PIDE da parte delle forze armate.
pidevitimas


A partire dalla mattina del 26 aprile 1974, il Portogallo è definitivamente libero dalla dittatura fascista. Il colpo di stato militare, nonostante gli appelli a “restare in casa” fatti fin dal primo momento dal MFA nei comunicati radiofonici, si trasforma subito in una vera e propria rivoluzione di popolo: la gente non resta affatto in casa, e fin dalla mattina del 25 aprile si riversa in massa nelle strade e nelle piazze di Lisbona solidarizzando con i soldati. Da qui nasce anche l'episodio dei garofani che daranno il loro nome all'intera rivoluzione, anche se nelle canne dei fucili si vedranno poi anche parecchi papaveri, ugualmente rossi. Pochi giorni dopo, il 1° maggio, si svolge un'enorme manifestazione, la prima libera dopo quarantadue anni di dittatura clericofascista; si può dire che tutto il Portogallo è in piazza. E canta una canzone.

In mezzo a tutto questo, c'è una persona che non ne sa assolutamente nulla: l'autore di quella canzone. Si chiama José Manuel Cerqueira Afonso dos Santos, nato a Aveiro il 2 agosto 1929, e scendendo anche lui in piazza in mezzo a tutti gli altri il 25 aprile, comincia a sentire autentiche masse di persone che cantano Grândola vila morena, e rimane esterrefatto finché qualcuno non gli spiega, qualche giorno dopo, che cos'era successo a mezzanotte e venti e della trasmissione di Rádio Renascença. “Non sapevo che la canzone fosse stata scelta per dare il segnale della Rivoluzione. Nei giorni immediatamente successivi non me ne resi neppure conto. Me ne accorsi quando cominciai a vedere masse di gente che la cantavano per strada; fu una sensazione strana, ma bellissima.” Il 30 aprile, José Afonso si reca all'aeroporto di Lisbona per ricevere alcuni compagni che tornano dall'esilio: principalmente José Mário Branco e Luís Cília che, in dei locali nella banlieue di Parigi producevano, a partire dal 1960, praticamente tutte le canzoni di coloro che, per diversi motivi, erano espatriati dal Portogallo. José Mário Branco era stato arrestato a Coimbra dalla PIDE nel 1962 durante una forte ondata repressiva in seguito alla “Crisi Studentesca” di quell'anno; nel 1963 era andato in esilio a Parigi, allontanandosi peraltro dal Partito Comunista Portoghese di cui era stato militante. Luís Cília fa invece il percorso inverso: anche lui esiliato a Parigi nel 1963, vi aderisce al PCP senza per questo aver nessun motivo di scontro con José Mário Branco. Quel 30 aprile 1974 tornano insieme dall'esilio, curiosamente sullo stesso aereo che riporta in patria anche lo storico segretario del PCP, Álvaro Cunhal. Ad accoglierli ci sono, oltre a José Afonso, José Jorge Letria, Adriano Correia de Oliveira, José Duarte e Ary dos Santos, in un incontro che viene descritto “commovente e entusiasmante”. Ad un certo punto tutti quanti, Álvaro Cunhal compreso, si mettono a cantare in coro Grândola vila morena alzando i pugni chiusi; intervistato sul posto, José Afonso dichiara:

"Foi um fato acidental, mas enche-me de contentamento a utilização que foi feita pelas pessoas e que aliás já estava a ser feita em sessões que nós fazíamos [...] em cooperativas, piqueniques, coletividades de cultura e recreação. A “Grândola” era um fator estimulante de congregação das pessoas... Agora que tivesse tido estas proporções, que tivesse sido este pontapé de saída sem a minha participação é uma coisa que me enche de regozijo"

“È stata una cosa accidentale, ma mi riempie di contentezza l'uso che ne è stato fatto dalla gente e che altrove già ne era fatta durante le sessioni [musicali] che tenevamo […] in cooperativi e collettivi culturali e ricreativi. “Grândola” era un importante e stimolante fattore per congregare le persone. Anche se aveva avuto tali proporzioni, anche se era stata un calcio nel sedere per buttarli fuori senza che io vi avessi preso parte, è comunque una cosa che mi riempie di gioia.”

Come dire: Grândola vila morena, pur non essendo nata come tale, diviene un canto politico con un'identità fortissima. Lo diviene, forse, ancor prima di essere scelta dal Movimento delle Forze Armate (che, forse, sarebbe stato più corretto chiamare “dei Capitani”, in quanto quasi tutti gli ufficiali insorti avevano questo grado a parte il mitico Fernando José Salgueiro Maia, che era maggiore, e che prese le armi assieme ai suoi cadetti arrestando i suoi superiori e unendosi alle forze ribelli non appena ebbe udito la senha della canzone di José Afonso). Non ha certamente perso questa sua identità, neppure dopo quasi cinquant'anni; e è diventata famosa in tutta Europa, in tutto il mondo. In Portogallo la hanno interpretata tutti, da Amália Rodrigues a Dulce Pontes; fuori dal Portogallo, nell'originale o in traduzioni e versioni, si ricordano Franz Josef Degenhardt (in tedesco), i Betagarri (in spagnolo e in basco), Edyta Geppert (in polacco), Gianfranco Molle (in esperanto) e gli Knutna Nävar (in svedese). In Italia la si è sempre cantata nell'originale portoghese, ovviamente con pronunce sovente e scusabilmente...fantasiose. Nella città di Grândola è stato eretto un grande monumento riporta lo spartito musicale le parole della canzone:

grvilmor


Per concludere, torniamo però indietro al 25 aprile 1974 con una cosa che ha a che fare con un'altra poesia e un'altra canzone, peraltro già nominata in questa nuova introduzione completamente rifatta in prossimità di un altro 25 aprile, quello “nostro”, quello -ancor più lontano- del 1945, e, soprattutto, del cinquantesimo anniversario della Rivoluzione dei Garofani, che cadrà il 25 aprile 2024.



Il video sopra riproduce il primo telegiornale della Televisione Portoghese dopo l'insurrezione. Si noterà, alla fine, che il notiziario si conclude con l'annuncio di uno “stacco musicale”: nel bel mezzo di una rivoluzione, la TV lusitana oramai in mano agli insorti decide di trasmettere la III Sinfonia di Beethoven. Ricorda qualcosa? A me sì, e parecchio. Ricorda questa canzone di Manuel Freire, che poi è una poesia di José Saramago. La TV portoghese libera faceva ascoltare Beethoven: era arrivato il giorno delle sorprese.

Riccardo Venturi, 3 aprile 2023.


"25 minutos de uma Revolução" - Documentário
Grândola, vila morena
Terra da fraternidade,
O povo é quem mais ordena
Dentro de ti, ó cidade.
Dentro de ti, ó cidade
O povo é quem mais ordena,
Terra da fraternidade,
Grândola, vila morena.

Em cada esquina um amigo,
Em cada rosto igualdade,
Grândola, vila morena
Terra da fraternidade.
Terra da fraternidade,
Grândola, vila morena
Em cada rosto igualdade
O povo é quem mais ordena.

À sombra duma azinheira
Que já não sabia a idade
Jurei ter por companheira
Grândola, a tua vontade.
Grândola a tua vontade
Jurei ter por companheira
À sombra duma azinheira
Que já não sabia a idade.



Language: Italian

Tradução italiana / Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi [2003; rev. 2004]

vilagrandola

Veduta della città di Grândola (Alentejo). In primo piano il parco contenente il monumento con il testo e lo spartito della canzone, con il terreno sul quale è riprodotto un garofano.


La mia traduzione italiana ha qualche anno, e inoltre è stata rivista. Presenta, come si può vedere, un'interpretazione del termine morena, appellativo della città di Grândola, che si discosta dalle versioni più comuni: morena come “città dei Mori”. Tale interpretazione “storicistica” è dovuta al fatto che i Mori sono stati i dominatori dell'Alentejo fino all'avvento di don Afonso Henrique, re del Portogallo. Tale interpretazione non è soltanto mia, ed è stata ripresa da diverse altre versioni in varie lingue. Va detto però che la più comune interpretazione di “bruna” ha pure le sue buone ragioni: ovviamente tale appellativo non può riferirsi all'aspetto della città, formata, come molti altri centri rurali dell'Alentejo, da casette rigorosamente bianche (o rosate). L'appellativo di “bruna” sarebbe invece dovuto al colore dei campi argillosi riarsi dal sole, ai tronchi degli alberi scortecciati e, con interpretazione metaforica in senso più sociale, alla povertà delle case e ai volti degli abitanti, resi bruni dal sole. Nel rifare questa storica pagina (aprile 2023), resto sì fedele alla mia primitiva interpretazione; ma ritengo necessario anche dare conto dell'altra che, ripeto, ha i suoi motivi più che validi. L'azinheira è la “quercia da sughero” o sughera (Quercus suber). [RV 4-4-2023]
Grândola città dei Mori [1]

Grândola, città dei Mori
terra di fratellanza
è il popolo che più comanda
dentro di te, o città.
Dentro di te, o città
è il popolo che più comanda
terra di fratellanza,
Grândola città dei Mori.

A ogni angolo un amico,
su ogni volto l'uguaglianza
Grândola città dei Mori
terra di fratellanza
terra di fratellanza,
Grândola città dei Mori
su ogni volto l'uguaglianza,
è il popolo che più comanda.

Ed all'ombra d'una sughera
che non sa più quanti anni ha
giurai d'aver per compagna,
Grândola, la tua volontà.
Grândola, la tua volontà
giurai d'aver per compagna
all'ombra d'una sughera
che non sa più quanti anni ha.
[1] O "città bruna"; v. introduzione



Language: French

Versão francesa 1 / Versione francese 1 / French version 1 / Version française 1 / Ranskankielinen versio 1:
Riccardo Venturi [2003]



Una versione francese cantata di Grândola non è, probabilmente, mai esistita, almeno per quanto se ne sa. In generale, anzi, la canzone è sempre stata cantata nell’originale portoghese a parte qualche eccezione. Questo è un (imperfetto) tentativo di “versione ritmica” in francese fatto dal sottoscritto oltre vent’anni fa attenendomi all’interpretazione di “città dei Mori”. [RV]
Grândola ville des Mores

Grândola, ville des Mores
terre de fraternité
c'est le peuple qui s'impose
dans toi, ô vieille cité.
Dans toi, ô vieille cité
c'est le peuple qui s'impose
terre de fraternité,
Grândola, ville des Mores.

A chaque coin, y a un ami,
dans les yeux l'égalité,
Grândola, ville des Mores
terre de fraternité.
Terre de fraternité
Grândola, ville des Mores,
dans les yeux l'égalité,
C'est le peuple qui s'impose.

C'est à l'ombre d'un chêne-liège
ignorant du tout son âge
que j'ai pris ta volonté
comme compagne de voyage.
Comme compagne de voyage
oui, j'ai pris ta volonté
Grândola, sous un chêne-liège
ignorant du tout son âge.



Language: French

Versão francesa 2 / Versione francese 2 / French version 2 / Version française 2 / Ranskankielinen versio 2:
Jadis (L. Trans.)
Grândola, ville brune

Grândola, ma ville brune
Belle terre fraternelle
C'est le peuple qui dispose
Et règne sur toi, ma ville
Au travers de toi, ma ville
Ton peuple règne et dispose
Belle terre fraternelle
Grândola, ma ville brune.

Partout un ami se lève
Tous égaux sont les visages
Grândola, ma ville brune
Belle terre fraternelle.
Belle terre fraternelle,
Grândola, ma ville brune
Tous égaux sont les visages
C'est le peuple qui dispose.

Grândola, à l'ombre fraîche
D'un chêne vert séculaire
J'ai juré que pour compagne
Ta volonté serait mienne.
Ta volonté sera mienne
Et tu seras ma compagne
Car je l'ai juré sous l'ombre
D'un chêne vert séculaire.

2024/2/29 - 10:23




Language: English

Tradução inglesa / English translation / Traduzione inglese / Traduction anglaise / Englanninkielinen käännös


Sung by Joan Baez


Nessuna traduzione o versione ritmica di Grândola, vila morena è stata mai fatta in inglese. Presentiamo qui, dunque, una traduzione molto letterale tra le tante reperibili in rete.
Grândola, Swarthy Town

Grândola, swarthy town,
Land of brotherhood
'Tis the people who command the most
Inside of you, o city.
Inside of you, o city
'Tis the people who command the most
Land of brotherhood
Grândola, swarthy town.

On every corner, a friend
In every face, equality
Grândola, swarthy town
Land of brotherhood.
Land of brotherhood
Grândola, swarthy town.
In every face, equality
On every corner, a friend
'Tis the people who command the most.

In the shadow of a cork oak
That none now knows its age,
I swore to have your will
Grândola, as my companion.
Grândola, as my companion
Did I swear to have your will
In the shadow of a cork oak
That none now knows its age.

Contributed by Alessandro - 2006/5/23 - 23:05




Language: German

Versão alemã / Versione tedesca / German version / Version allemande / Saksankielinen versio:
Franz-Josef Degenhardt [1975]
Album / Albumi: Mit aufrechtem Gang



La versione tedesca di Franz Josef Degenhardt è una delle poche in una lingua diversa dal portoghese che che sia veramente una riscrittura e un’interpretazione poetica. Datata 1975 (ma quasi con certezza scritta prima dell’uscita dell’album Mit aufrechtem Gang), è preceduta da una breve introduzione recitata che spiega la sua storia e importanza nella rivoluzione dei Garofani. Per questi motivi ne diamo in nota una traduzione in italiano. Si noti che, nell’album Mit aufrechtem Gang è presente anche un’altra canzone, Portugal dedicata alla rivoluzione portoghese, scritta da Degenhardt su musica di Chico Buarque de Hollanda. [RV]
Grândola vila morena
Stadt der Sonne, Stadt der Brüder


In der Nacht zum 25. April 1974 ging ein Lied über den katholischen Rundfunk in Lissabon: Grândola, Vila Morena. Es war das verabredete Signal zur Erhebung der Bewegung der Streitkräfte, der Anfang vom Ende des portugiesischen Faschismus. Seitdem wird in Portugal eine demokratische und sozialistische Gesellschaft aufgebaut. Grândola, Vila Morena wurde das Lied der portugiesischen Revolution.

Grândola, vila morena [1]
Stadt der Sonne, Stadt der Brüder,
Grândola, vila morena,
Grândola, du Stadt der Lieder.
Grândola, du Stadt der Lieder,
auf den Plätzen, in den Straßen
gehen Freunde, stehen Brüder,
Grândola gehört den Massen.

Grândola, vila morena,
viele Hände, die dich fassen,
Solidarität und Freiheit
geht der Ruf durch deine Straßen.
Geht das Lied durch deine Straßen,
gleich und gleich sind uns're Schritte,
Grândola, vila morena
gleich und gleich durch deine Mitte.

Deine Kraft und euer Wille
sind so alt wie uns're Träume,
Grândola, vila morena
alt wie deine Schattenbäume.
Alt wie deine Schattenbäume
Grândola, die Stadt der Brüder,
Grândola, und deine Lieder
sind jetzt nicht mehr nur noch Träume.
[1] Traduzione italiana
di Riccardo Venturi, 1-3-2024

Nella notte del 25 aprile 1974 andò in onda una canzone sull’emittente radio cattolica di Lisbona: Grândola, Vila morena. Fu il segnale concordato per l’insurrezione del Movimento delle Forze Armate, l’inizio della fine per il fascismo portoghese. Da allora è in costruzione in Portogallo una società democratica e socialista. Grândola, Vila morena è diventata la canzone della Rivoluzione Portoghese.

Grândola, vila morena,
Città del sole, città dei fratelli,
Grândola, vila morena,
Grândola, città delle canzoni.
Grândola, città delle canzoni,
Nelle piazze, nelle strade
vanno amici, stanno fratelli,
Grândola appartiene alle masse.

Grândola, vila morena,
Tante mani che ti abbracciano,
Solidarietà e libertà,
Va il grido per le tue strade,
Va la canzone per le tue strade,
Tutti uguali sono i nostri passi,
Grândola, vila morena
Tutti uguali in mezzo a te.

La tua forza e la vostra volontà
Sono antiche come i nostri sogni,
Grândola, vila morena,
Antiche come i tuoi alberi ombrosi.
Antiche come i tuoi alberi ombrosi,
Grândola, città dei fratelli,
Grândola, e le tue canzoni
Ora non sono più soltanto sogni.



Language: German

Un'altra versione tedesca della canzone, stavolta assolutamente letterale, da questa pagina.

Anche qui la vila morena era divenuta braune Stadt. Sono state effettuate le opportune correzioni.
GRANDOLA STADT DER MAUREN

Grandola Stadt der Mauren,
Land der Brüderlichkeit,
Das Volk regiert,
In Dir, oh Stadt.
In Dir, oh Stadt,
Regiert das Volk,
Land der Brüderlichkeit,
Grandola Stadt der Mauren.

Hinter jeder Ecke ein Freund,
In jedem Gesicht Gleichheit,
Grandola Stadt der Mauren,
Land der Brüderlichkeit.
Land der Brüderlichkeit,
Grandola Stadt der Mauren,
In jedem Gesicht Gleichheit,
In Dir regiert das Volk.

Im Schatten einer Korkeiche,
Die ihr Alter nicht mehr weiß,
Habe ich dir Treue geschworen,
Grandola, nach deinem Willen.
Grandola, nach deinem Willen,
Habe ich dir Treue geschworen,
Im Schatten einer Korkeiche,
Die ihr Alter nicht mehr weiß.

Contributed by Riccardo Venturi




Language: Spanish

Versione spagnola dei Betagarri.

Testo ripreso da questa pagina. I Betagarri hanno poi reinterpretato la canzone di José Afonso direttamente nell'originale portoghese, aggiungendo una strofa in lingua basca che racconta la storia della Rivoluzione dei Garofani.
GRANDOLA VILLA MORENA

Grandola, Villa Morena
tierra de fraternidad,
el pueblo es quien más ordena dentro de ti,
oh ciudad.
Dentro de ti, oh ciudad,
el pueblo es quien más ordena,
tierra de fraternidad,
Grandola, Villa Morena.

En cada esquina un amigo,
en cada rostro igualdad,
Grandola, Villa Morena
tierra de fraternidad.
Grandola Villa Morena
en cada rostro igualdad
el pueblo es quien más ordena dentro de ti,
oh ciudad.

A la sombra de una encina
de la que no sabía su edad
juré tener por compañera
Grandola, tu voluntad.
Grandola, tu voluntad
juré tener por compañera,
a la sombra de una encina
de la que no sabía su edad.

2005/2/2 - 16:17




Language: Basque

La versione completa letterale in lingua basca (euskara) proveniente da eu:wikipedia

Grândola, Vila Morena, José Afonso musikari portugaldarrak sortutako abestia. Krabelinen iraultzaren ikurra bihurtu zen. Irratian abesti hau emititzea izan zen militar batzuek aldez aurretik adostutako zeinua zenbait urrats garrantzitsu aurreratzeko Salazar diktadorearen erregimenaren kontra.

José Alfonso, "Zeca" goitizenez, musikari eta abeslari portugaldarrak konposatu zuen abestia Krabelinen Iraultza baino urte batzuk lehenago. Sortzez, Grândola hiriko musika elkarte bati omenaldia egiteko sortu zuen abestia. Salazar diktadorearen erregimenak José Alfonsoren hainbat abesti zentsuratu zituen baina abesti hau disko batean agertu zen Frantzian, 1971. urtean, eta Krabelinen Iraultza baino egun batzuk lehenago, iraultzean parte hartuko zuten zenbait militarrek entzun zuten zuzenean.

1974ko martxoaren 29an, Grândola, Vila Morena Lisboako Coliseoan zuzeneko emanaldiaren azken abestia izan zen. Bertan zeuden, entzuten, MFAko zenbait militar ''Movimento das Forças Armadas'' eta ia hilabete beranduago, [apirilaren 25]ean, Krabelinen iraultzari hasiera emateko zeinu bezala aukeratu zuten. Lisboako Coliseoko emanaldian José Alfonsok ezin izan zituen bere abestietako batzuk plazaratu, Salazar erregimenaren zentsurak debekatuta baitzituen: Venham mais Cinco ("Hona bostekoa"), Menina dos Olhos Tristes ("Begi tristeetako neskatila"), A Morte Saiu à Rua ("Heriotza kalera irten zen") eta Gastão Era Perfeito ("Gastoi perfektua zen").

1974ko apirilaren 25ean, 0.20 orduan, Limite ("Muga") izeneko programan, Radio Renascença irrati katea Grândola, Vila Morena emititu zuen. Horixe zen bigarren eta azken zeinua Salazar diktadorearen erregimenari kolpea emateko. Kolpeak arrakasta izan zuen eta Portugal herrialdeak eta bere koloniek, handik aurrera askatasun handiagoa izan zuten.
GRÂNDOLA HIRI BELTZARANA

Grândola, hiri beltzarana
Anaitasunaren lurraldea
Herria da gehien agintzen duena
Zugan, hiri hori.
Zugan, hiri hori,
Herria da gehien agintzen duena
Anaitasunaren lurralde hori
Grândola hiri beltzarana

Edozein txokotan, lagun bat
Aurpegi bakoitzean, berdintasuna
Grândola hiri beltzarana
Anaitasunaren lurraldea
Anaitasunaren lurraldea
Grândola hiri beltzarana
Aurpegi bakoitzean, berdintasuna
Herria da gehien agintzen duena

Artearen gerizpean
Adina ezagutzen ez nuen arteapean
Adiskide izango nuela zin egin nuen
Grândola, zure borondatea
Grândola, zure borondatea
Adiskide izango nuela zien egin nuen
Artearen gerizpean
Adina ezagutzen ez nuen arteapean.

Contributed by CCG/AWS Staff - 2012/8/1 - 18:36




Language: Basque

La strofa in basco aggiunta all'originale portoghese della canzone interpretato dal gruppo Betagarri (si veda anche il loro sito ufficiale).
Herriak suntsituz diktadura
eskuratu zuen boterea,
eta armak, zibilen laguntzaz
klabelinetan bilakatu ziran.
Gorri kolorea hango ruetan!
Lore usaina hango ruetan!
Garaipena ere hango poboetan!
Ta meninoen aurpegietan!

2005/2/2 - 17:04




Language: Spanish

Traduzione spagnola della strofa in basco aggiunta dal gruppo "Betagarri"
El pueblo, derrotando a la dictadura tomó el poder,
y las armas, con la ayuda de los civiles
se convirtieron en claveles.
¡Color rojo en aquellas calles!
¡Olor a flores en aquellas calles!
¡También la victoria en aquellos pueblos!
¡Y en las caras de los niños!

2005/2/2 - 17:05




Language: Italian

Versione italiana della strofa in basco (dalla versione spagnola, ovviamente)
Il popolo, sconfiggendo la dittatura prese il potere
e le armi, con l'aiuto dei civili
si trasformarono in garofani
Colore rosso per quelle strade!
Odore di fiori in quelle strade!
Anche la vittoria in quei paesi!
E nei visi dei bambini!

2005/2/2 - 21:23




Language: Dutch

La versione neerlandese (olandese/fiamminga) proveniente dal sito della corale popolare Hei Pasoep.

Grandola van de in Franse ballingschap levende dichter-zanger José Afonso werd door het fascistische bewind in Portugal verboden. Toen op 25 april 1974 Radio Renascença het lied om 00.30 u. uitzond, was dit het geheime signaal in code: "de staatsgreep gaat door". Een geweldloze staatsgreep van kritische jonge legerofficieren maakte een einde aan het autoritaire bewind van Salazar en zijn opvolger Caetano, een periode van ruim veertig jaar onderdrukking, kolonialisme, corporatisme en fascisme. Op straat deelde de enthousiaste bevolking anjers uit aan de soldaten. Daarom kreeg deze gebeurtenis de naam ‘Anjerrevolutie (Revolução dos Cravos)’.
GRANDOLA, MOORSE STAD

Grandola, Moorse stad
Oase van broederlijkheid
Binnen uw muren, stad
Heeft het volk het voor het zeggen
Heeft het volk het voor het zeggen
Binnen uw muren, stad
Oase van broederlijkheid
Grandola, Moorse stad

Op elke hoek een vriend
In elk gelaat gelijkheid
Grandola, Moorse stad
Oase van broederlijkheid
Oase van broederlijkheid
Grandola, Moorse stad
In elk gelaat gelijkheid
Op elke hoek een vriend

In de schaduw van een kurkeik
Zo oud dat hij de jaren vergeten was
Zwoer ik dat jouw wil, Grandola
Mij verder zou begeleiden
Mij verder zou begeleiden
Zwoer ik dat jouw wil, Grandola
In de schaduw van een kurkeik
Zo oud dat hij de jaren vergeten was.

Contributed by Riccardo Venturi - 2009/3/26 - 16:26




Language: Russian

La versione russa proveniente da questa pagina dedicata alla Rivoluzione dei Garofani. Da notare che il traduttore russo conosceva l'esatta interpretazione dell'espressione vila morena. Si tratta comunque di una versione letterale non cantabile.[RV]
ГРАНДОЛА, МАВРИТАНСКОЕ ПОСЕЛЕНИЕ

Грандола, мавританское поселение,
Земля братства
Главные люди, те, что решают все,
Все – твои жители , о город
Все – твои жители, о город -
Главные люди, те, что решают все,
Земля братства
Грандола, мавританское поселение.

На каждом углу - друг
В каждом лице - равный
Грандола, мавританское поселение,
Земля братства
Земля братства,
Грандола, мавританское поселение,
В каждом лице - равный
Главные люди, те, что определяют все.

В тени той азинейры ,
Что уже потеряла счет годам,
Я поклялся, что со мною будут
Избранные тобой, Грандола
Избранные тобой, Грандола,
Будут со мной, как обещано
В тени той азинейры,
Что уже потеряла счет годам.

Contributed by Riccardo Venturi - 2006/9/1 - 00:43




Language: Russian (Romanized)

La versione russa traslitterata in caratteri latini:
GRANDOLA, MAVRITANSKOE POSELENIE

Grandola, mavritanskoe poselenie,
Zemlja bratstva
Glavnye ljudi, te, čto rešajut vse,
Vse – tvoj žiteli, o gorod
Vse- tvoj žiteli, o gorod
Glavnye ljudi, te čto rešajut vse,
Zemlja bratstva
Grandola, mavritanskoe poselenie.

Na každom uglu – drug
V každom lice – ravnyj
Grandola, mavritanskoe poselenie,
Zemlja bratstva,
Zemlja bratstva,
Grandola, mavritanskoe poselenie,
V každom lice – ravnyj
Glavnye ljudi, te, čto rešajut vse.

V tenu toj azinejry,
Čto uže poterjala sčet godam,
Ja pokljalsja, čto so mnogo budut
Izbrannye toboj, Grandola
Izbrannye toboj, Grandola,
Budut so mnoj, kak obešćano
V teni toj azinejry,
Čto uže poterjala sčet godam.

Contributed by Riccardo Venturi - 2006/9/1 - 00:51




Language: Polish

La versione polacca cantata da Edyta Geppert
(Testo e video ripresi da Czerwony Sztandar)

GRANDOLA VILA MORENA

Grandola Vila Morena
Kraj równości i braterstwa
O wolności tutaj śpiewa
Człowiek otwartego serca

Człowiek otwartego serca
O wolności tutaj śpiewa
Kraj równości i braterstwa
Grandola Vila Morena

Wokół nas przyjazna ziemia
Wyciągnięta czuła ręka
Grandola Vila Morena
Kraj równości i braterstwa

Kraj równości i braterstwa
Grandola Vila Morena
Wyciągnięta czuła ręka
Wokół nas przyjazna ziemia

W cieniu dębu stu letniego
Pochowałam przyjaciela
Będzie sławić imię jego
Grandola Vila Morena

Grandola Vila Morena
Będzie sławić imię jego
Pochowałam przyjaciela
W cieniu dębu stuletniego

Contributed by Riccardo Venturi - 2018/6/22 - 18:34




Language: Esperanto

Versione in esperanto da Kantaro-vikio

Kantisto: Gianfranco Molle
Albumo: Horo da opozicio
Jaro: 1979
Aĉetebla ĉe



La originalo, “Grândola Vila Morena” (alb. Cantigas do maio, 1971), estis unu la du kantoj uzataj kiel sekretaj signaloj en publika radio por alvoki kaj konfirmi la ekon de kontraŭdiktatura ŝtatrenverso kaj sensanga revolucio en Portugalio la jaron 1974.

La esperanta traduko estas apenaŭ kantata de portugalaj esperantistoj, malgraŭ la plua populareco de la originalo en tiu lando: Ne pro ideologiaj kaŭzoj sed memagnoskite pro du aŭ tri «neelteneblaj» mistradukoj (en ĝenerale sufiĉe bona tradukaĵo).

Ĝin kantis Gianfranco Molle.
GRANDULA URBETO BRUNA

Grandula, urbeto bruna
Vera hejmo de frataro
En vi regas vol’ komuna
En vi estas solidaro
En vi estas solidaro
en vi regas vol’ komuna
Vera hejmo de frataro
Grandula, urbeto bruna

En vi havas mi amikon
Temas pri la proletaro
Gradula, urbeto bruna
Vera hejmo de frataro
Grandula, urbeto bruna
Inter via proletaro
Plene regas vol’ komuna

En la ombro nun de kverko
Kiu aĝas sen komparo
Ĵuras sekvi mi ĝis ĉerko
Grandula, de vi leĝaron
Grandula, de vi leĝaron
Ĵuras sekvi mi ĝis ĉerko
En la ombro nun de kverko
Kiu aĝas sen komparo

Contributed by Nicola Ruggiero - 2009/3/7 - 21:06




Language: Esperanto

[Ulteriore versione in Esperanto]

La kanton Grândola, vila Morena portugalaj armeanoj elektis kiel duan signalon en publika radi-elsendo por alvoki kaj konfirmi la ekon de sensanga kontraŭdiktatura puĉo, la 25an de aprilo 1974 (la t.n. Dianta Revolucio). Tre malfidela traduko kantiĝis en la kasedo Horo da opozicio, de Ĝanfranko (Mole) kaj Ĝuljo (Kapa), eld. Edistudio, Pizo, 1979.

El la portugala tradukis Jorge Camacho

(Lingva noto: anzino: (hispane encina, katalune alzina, portugale azinheira) daŭrfolia arbo precipe mediteranea (Quercus ilex; en NPIV nomata “verda kverko” aŭ “ilekskverko”; la nomo “anzino” aperis i.a. en Mondoj 2001, Koploj kaj filandroj 2009, Ombroj sur verda pejzaĝo 2012).)
Grândola, urbeto bruna
Tero de fratecmesaĝo
Regas popolvol’ komuna
En vi, inda je omaĝo
En vi, inda je omaĝo
Regas popolvol’ komuna
Tero de fratecmesaĝo
Grândola, urbeto bruna

Jen amik’ ĉiuangule
Egaleco sur vizaĝoj
Grândola, urbeto bruna
Tero de fratecmesaĝo
Tero de fratecmesaĝo
Grândola, urbeto bruna
Egaleco sur vizaĝoj
Regas popolvol’ komuna

Sub la ombro de anzino
Forgesinta sian aĝon
Prenis mi por kompanino
Grândola vian kuraĝon
Grândola vian kuraĝon
Prenis mi por kompanino
Sub la ombro de anzino
Forgesinta sian aĝon

Contributed by Nicola Ruggiero - 2013/4/27 - 16:19




Language: Tahitian

La versione, per quanto possa sembrare incredibile, in Polinesiano di Tahiti della canzone. È tratta dall'edizione tahitiana di Wikipedia; ed è anche un segno dell'ancora estrema fama di questa canzone.

E hīmene porututaru pāpaìhia e Zeca Afonso. E faatià ia i te auteaèraa i rotopū i te taata no Grândola, hōê òire faatiàhia i te Alentejo. I raro i te hau o Antonio de Oliveira Salazar, e mea ôpani-ètaèta-hia. Ua faataì ia na te ratio i te mahana o te Aroraa o te Oeillets, i te 25 no èperēera matahiti 1974. Te tapaò o te haamata o te Aroraa o te Oeillets teie faataìraa. No reira, e tāati teie hīmene i te hau o te nunaa.
Ò GRANDOLA TE ÒIRE RAVA

Ò Grandola, te òire rava,
Fenua o te autaeaèraa
Te nunaa anaè tē mana
I roto ia òe, ô òire
I roto ia òe, ô òire
Te nunaa anaè tē mana
Fenua o te autaeaèraa
Ò Grandola, te òire rava,

Tē vai ra hōê hoa i te mau pae atoà
I te mau mata atoà, tē vai ra te àifāitoraa
Ò Grandola, te òire rava,
Fenua o te autaeaèraa
Fenua o te autaeaèraa
Ò Grandola, te òire rava,
I te mau mata atoà, tē vai ra te àifāitoraa
Te nunaa anaè tē mana

I te ata o te hōê tumu raau tahito .
Ua hōreo vau i te tāati ia òe
Ò Grândola, ta oè hinaaro
Ò Grândola, ta oè hinaaro
Ua hōreo vau i te tāati ia òe
I te ata o te hōê tumu raau tahito.

Contributed by Riccardo Venturi - 2009/3/26 - 16:15




Language: Greek (Modern)

La versione greca di Riccardo Venturi, 11 giugno 2009
Η ελληνική απόδοση από τον Ριχάρδο Βεντούρη, 11 Ιούνιου 2009

Λισαβόνα, 25 Απριλίου 1974. Η Επανάσταση των Γαρυφάλων.
Λισαβόνα, 25 Απριλίου 1974. Η Επανάσταση των Γαρυφάλων.


Η πλανόδια πωλήτρια που προσφέρει γαρύφαλα το πρωί του 25 Απριλίου 1974
Η πλανόδια πωλήτρια που προσφέρει γαρύφαλα το πρωί του 25 Απριλίου 1974

Αν υπάρχει ένα τραγούδι που έκανε την ιστορία στην αληθινή σημασία του λόγου, τότε είναι Grândola vila morena. Απόλυτως, ένα από τα τραγούδια τα πιο διάσημα στην ιστορία και σίγουρα το πιο δίασημο στην ιστορία της Πορτογαλίας.

Πράγματι, η αναμετάδοση του τραγουδιού αυτού από τον Δζοζέ Αφόνσο σημείωσε την αρχή της Επαναστάσεως των Γαρυφάλων, η οποία έβαλε τέλος στη φασιστική δικτατορία στη Πορτογαλία, που διαρκούσε από 50 χρόνια. Το τραγούδι μετεδόθη από Λίμιτε, το νυχτερινό μουσικό πρόγραμμα του Rádio Renascença ("Ράδιο Αναγέννηση", ενός καθολικού ραδιοσταθμού), στη μεσανύχτα του 25 Απριλίου 1974. 'Hταν η αρχή της Επαναστάσεως, που την είπαν “των γαρυφάλων” από τα λουλούδια που μια πλανόδια πωλήτρια προσέφερε στους αντιφασίστες στρατιωτικοί το πρωί της επανάστασης, στην πλατεία ντο Κουμέρσιο.

'Ενα τραγούδι που οι στρατιωτικοί το διάλεγαν (μαζί μ'ένα ερωτικό τραγουδάκι από τον Πάουλο ντε Καρβάλιου, E depois do adeus 'Και μετά το αντίο', για σήμα προσυναγερμού· μ'αυτό, το τραγουδάκι εκείνο μπήκε επίσης στην ιστορία) γιάτι μιλάει γι'αδελφότητα, ειρήνη κι ομόνοια. Το τραγούδι έγινε σύμβολο και ύμνος των δημοκρατικών Ενοπλών Δυνάμεων, οι οποιες, έτσι για μια φορά, έκαναν πραγματικά το καλό του λαού τους (σταματώντας, συν τοις άλλοις, τους τρομερούς αποικιακούς πολέμους που αφαίμασσαν κυριολεκτικά τη χώρα).

'Οπως διηγείτο ο ίδιος Δζοζέ Αφόνσο, Grândola vila morena είχε συντεθεί σε τιμή της Sociedade Musical Fraternidade Operária Grandolense (Μουσική Εταιρία της Εργατικής Συνεταιρίας Γκράντολας· η Γκράντολα είναι μια πόλη στη νότια Πορτογαλία), ενός από τους πρώτους συνεταιρισμούς εργαζομένων που το καθεστώς τον κατέστειλε αυστηρά. Ο Δζοζέ Αφόνσο είχε δώσει ένα κοντσέρτο στη Γκράντολα στις 17 Μάιου 1964, κι ακριβώς με την ευκαιρία εκείνη ο τραγουδοποιός είχε γνωρίσει τον Κάρλος Παρέντες τον κιθαρίστα.

Αλλά τον Δζοζέ Αφόνσο τον είχε εντυπωσιάσει ο συνεταιρισμός πάνω απ'όλα· ένας “σκοτεινός χώρος, στερημένος απ'οποιανδήποτε υποδομή αλλά με μια βιβλιοθήκη και σαφείς επαναστατικούς σκοπούς και γενικευμένη πειθαρχία που την δέχτηκαν όλοι οι συνεταίροι. Αυτό φανέρωνε μεγάλη συνείδηση και πολιτική ωριμότητα.”

Αφότου εμφανίστηκε, το τραγούδι, που μιλούσε γι'έναν απαγορευμένο συνεταιρισμό, απαγορεύτηκε κι αυτό. Ο Δζοζέ Αφόνσο το είχε τραγουδήσει μερικές φορές δημοσία, και γι'αυτό έπρεπε να υποστεί μερικές συλλήψεις και ανακρίσεις από την τακτική αστυνομία κι απο τη PIDE, τη πολιτική αστυνομία.

'Oταν μετεδόθη ως σήμα αρχής για την κατάρρευση του φασιστικού καθεστώτος, Grândola ήταν ήδη συμβολικό τραγούδι.

Θυμάται ο ίδιος Δζοζέ Αφόνσο· “Δεν ήξερα ότι το τραγούδι το είχαν διαλέξει για σήμα της επανάστασης. Στις επομένες μέρες ούτε δεν το αναλογίστηκα. Το αναλογίστηκα όταν άρχισα να δω μάζες κόσμου που το τραγουδούσανε στις οδούς. 'Ηταν παράξενη αίσθηση, αλλά επἰσης πολύ ωραία.”

Στην πόλη Γκράντολας, ένα μεγάλο μνημείο φέρει τη παρτιτούρα και τους στίχους του τραγουδιού.
ΓΚΡΑΝΤΟΛΑ ΑΡΑΠΟΠΟΛΗ

Γκρᾶντολα ἀραποπόλη
χώρα τῆς ἀδελφοσύνης
εἶν' ὁ λαός ὁ ἀφέντης
μέσ' ἀπὸ 'σένα, ὦ πόλη.
Μέσ' ἀπὸ 'σένα, ὦ πόλη
εἶν' ὁ λαός ὁ ἀφέντης,
χώρα τῆς ἀδελφοσύνης
Γρᾶντολα ἀραποπόλη.

Σὲ κάθε γωνιὰ ἕνας φίλος,
ὁμόνοια σὲ κάθε πρόσωπο
Γκρᾶντολα ἀραποπόλη
χώρα τῆς ἀδελφοσύνης.
Χώρα τῆς ἀδελφοσύνης
Γκρᾶντολα ἀραποπόλη,
ὁμόνοια σὲ κάθε πρόσωπο
σὲ κάθε γωνιὰ ἕνας φίλος.

Στὴ σκιὰ μιᾶς βελανιδιάς
ποὺ δὲ ξέρεις τ'ἡλικίαν της
ὁ ὅρκος μου· νἆναι γιὰ μένα
σύντροφος τὸ θέλημά σου.
Σύντροφος τὸ θέλημά σου
ὁ ὅρκος μου, νἆναι γιὰ μένα,
στὴ σκιὰ μιᾶς βελανιδιάς
ποὺ δὲ ξέρεις τ'ἡλικίαν της.

2009/6/11 - 01:34




Language: Swedish

La versione svedese di Brita Papini e Maria Ahlström
Svensk version av Brita Papini e Maria Ahlström
Versão sueca por Brita Bapini e Maria Ahlström


partiets


Trovata (anche in ascolto) sul Blog della Associação José Afonso. I titolari del blog hanno chiesto di sapere che diavolo si dice nella versione, ed ho provveduto a fornirgliene loro sia la trascrizione che una traduzione portoghese letterale (che riporto anche qui, di seguito al testo svedese). La versione proviene da una raccolta di canti svedesi e internazionali (tradotti in svedese) ad uso del Partito Comunista Svedese, raccolta dove presenti in abbondanza sono una nostra vecchia conoscenza: gli Knutna Nävar. Possibile che le due cantanti facessero parte del gruppo. [RV]


assojos

Pagina segnalata dalla Associação José Afonso
Página assinalada pela Associação José Afonso
GRÂNDOLA ÄR MINA DRÖMMARS STAD

Grândola är mina drömmars stad,
i broderskapets sköna trakter,
och där vänder vår historia blad
därav folket tagit makten.
Och där folket tagit makten
och där vänder vår historia blad
som i broderskapets trakter
i Grândola, i mina drömmars stad.

I varje stadsbo har jag en kamrat,
den sanna jämlikhetens vakter,
Grândola är mina drömmars stad
där i broderskapets trakter.
I broderskapets sköna trakter,
i Grândola, i mina drömmars stad
där vi är jämlikhetens vakter
och där vänder vår historia blad.

Sätter mig drut vid en havreträd
där jag får skugga ut av grönskan
jag svar Grândola min trohetsed:
uppfylla din frihets önskan.
Uppfylld ska din frihets önskan
svar Grândola din trohetsed
slå dig ned ut vid en havreträd
och får skugga ut av grönskan.

Grândola é a cidade dos meus sonhos

Grândola é a cidade dos meus sonhos
no belo país da irmandade,
e lá a nossa história vira a página
porque o povo tomou o poder.
Lá o povo tomou o poder
e lá a nossa história vira a página
como nos paises da irmandade
em Grândola, na cidade dos meus sonhos.

Em cada cidadão tenho um camarada,
guardiãos de verdadeira igualdade,
Grândola é a cidade dos meus sonhos
no belo país da irmandade.
No belo país da irmandade,
em Grândola, na cidade dos meus sonhos
onde a gente é guardião da igualdade
e onde a nossa história vira a página.

Sento-me debaixo de uma azinheira
onde as folhas me dão sombra
e juro a Grândola a minha fidelidade:
satisfazer o teu desejo de liberdade.
O teu desejo de liberdade será satisfeito,
jure a Grândola a sua fidelidade,
sente-se debaixo de uma azinheira
e tome a sombra que a azinheira lhe dá.

Contributed by Riccardo Venturi - 2009/7/10 - 14:11





La versione in lingua asturiana (bable) proveniente da ast:wikipedia.

"Grândola, Vila Morena" ye'l cantar compuestu y cantáu por Zeca Afonso que foi escoyíu pol Movimento das Forças Armadas (MFA) pa ser la segunda señal pa entamar la llamada Revolución de los claveles. El cantar refierse a la fraternidá ente les persones de Grândola, nel Alentejo, y fuera prohibida pol réxime salazarista como una música asociada al Comunismu. A les cero hores y venti minutos del 25 d'abril de 1974, el cantar foi tresmitíu na Rádio Renascença, la emisora católica portuguesa, como señal pa confirmar les operaciones de la revolución. Por esi motivu, a ella quedó asociada.

El cantar foi incluyíu nel álbum Cantigas do Maio, grabáu n'avientu de 1971, discu que cuenta colos arreglos y direción musical de José Mário Branco. "Grândola, Vila Morena" ye'l quintu tema del álbum, grabáu n'Herouville, Francia ente'l 11 d'ochobre y el 4 de payares de 1971.

Zeca Afonso estrenó'l cantar en Santiago de Compostela'l 10 de mayu de 1972.

El día 29 de marzu de 1974, Grândola, Vila Morena foi cantada na clausura d'un espectáculu nel Coliséu de Lisboa. Ente los asistentes taben militares del MFA, qu'escoyeríen el cantar como una de les señales pal entamu de la Revolución de los claveles. Curiosamente, pa esi espectáculu la censura del réxime facista prohibiera la interpretación de delles canciones de Zeca, ente elles: "Venham Mais Cinco", "Menina dos Olhos Tristes", "A Morte Saiu à Rua" y "Gastão Era Perfeito".

A la media nueche y venti minutos del día 25 d'abril de 1974, "Grândola, Vila Morena" foi tocada nel programa Limite de la Rádio Renascença. Yera la segunda señal que confirmaba la buena marcha de les operaciones de les fuerces organizaes pol MFA. La primer señal, sonara cerca d'hora y media anantes, a les 22 hores y 55 minutos del día 24 d'abril, foi "E depois do adeus", cantada por Paulo de Carvalho.
GRÂNDOLA VILLA PRIETA

Grândola, villa prieta
Tierra de la fraternidá
El pueblu ye'l que más ordena
Dientro de ti, oh ciudá
Dientro de ti, oh ciudá
El pueblu ye'l que más ordena
Tierra de la fraternidá
Grândola, villa prieta

En cada esquina, un amigu
En cada rostru, igualdá
Grândola, villa prieta
Tierra de la fraternidá
Tierra de la fraternidá
Grândola, villa prieta
En cada rostru, igualdá
El pueblu ye'l que más ordena

A la solombra d'una encina
de la que nun sabía la edá
Xuré tener por compañera
Grândola, la to voluntá
Grândola, la to voluntá
Xuré tener por compañera
A la solombra d'una encina
de la que nun sabía la edá

Contributed by CCG/AWS Staff - 2012/8/1 - 18:30




Languages: Finnish, Portuguese

Versão finlandesa / Versione finlandese / Finnish version / Version finnoise / Suomennos:
Pentti Saaritsa - Agit Prop


Here's a link to Grandola, performed partly in Potuguese and partly in Finnish by Agit Prop

Nella sua forma cantata (1974) dal gruppo Agit Prop si tratta in realtà di una versione bilingue: la prima strofa dell’originale portoghese è cantata all’inizio ed alla fine, mentre le strofe centrali sono la versione finlandese del poeta e traduttore Pentti Saaritsa.
Grandola

Grândola, vila morena
Terra da fraternidade
O povo é quem mais ordena
Dentro de ti, ó cidade
Dentro de ti, ó cidade
O povo é quem mais ordena
Terra da fraternidade
Grândola, vila morena.

Grandola maankolkka varjoinen
kehto taistelun ja veljeyden
On kansa käskyvallan ottanut
kaupunkinsa vapauttanut
Kaupunkinsa vapauttanut
siellä käskyvallan ottanut
Kehto taistelun ja veljeyden
Grandola maankolkka varjoinen

Alla rautatammen muinaisen
valan vannoin olla arvoinen
niiden jotka jatkaa taistellen
Grandola, oi kehto veljeyden
Grandola, oi kehto veljeyden
Valan vannoin jatkaa taistellen
alla rautatammen muinaisen
kehto taistelun ja veljeyden

Grândola, vila morena
Terra da fraternidade
O povo é quem mais ordena
Dentro de ti, ó cidade
Dentro de ti, ó cidade
O povo é quem mais ordena
Terra da fraternidade
Grândola, vila morena.

O povo é quem mais ordena
Terra da fraternidade
Grândola, vila morena.

Contributed by Juha Rämö - 2015/3/6 - 09:53




Language: Catalan

Versione catalana di Marina Rossell
da Cançons de la resistència (2015)
con Enric Montefusco
Cançons de la Resistència
GRÂNDOLA, VILA MORENA

Grândola, vila morena,
terra de fraternitat,
és el poble qui governa
des del fons de la ciutat.

Des del fons de la ciutat,
és el poble qui governa,
terra de fraternitat,
Grândola, vila morena.

Un amic a cada casa,
igualtat entre nosaltres,
Grândola, vila morena,
terra de fraternitat.

Terra de fraternitat,
Grândola, vila morena,
igualtat entre nosaltres,
és el poble qui governa.

I a l’ombra d’una alzina,
que no sé quants anys tenia,
vaig jurar acompanyar-te
fins que no fossis ben lliure.

Fins que no fossis ben lliure
vaig jurar acompanyar-te.
Fou a l’ombra d’una alzina,
que no sé quants anys tenia.

2016/2/17 - 12:29




Language: Sardinian

Versão sarda 1 / Versione sarda 1 / Sardinian version 1 / Version sarde 1 / Sardiniankielinen versio 1:
Giorgio Pinna

"La lingua sarda ha diverse varianti,tutte storicamente ed etnicamente valide, per cui ho cercato una giusta ed equilibrata via di mezzo che renda giustizia alle diverse possibili versioni." - Giorgio Pinna
Grandula bidda mouriska

Grandula, bidda mouriska
Terra de fraternidadi
Su populu est ki prus ordinat
Aintru de tui, o citadi.
Aintru de tui, o citadi
Su populu est ki prus ordinat
Terra de fraternidadi,
Grandula bidda mouriska.

In d'ogna skina un amigu
In d'ogna facci egualidadi
Grandula, bidda mouriska,
Terra de fraternidadi,
Terra de fraternidadi
Grandula bidda mouriska
In d'ogna facci egualidadi
Su populu est ki prus ordinat.

A s'umbra de unu ortigu
De ki no scidiad s'edadi
Jurai tenni a cumpangia
Grandula sa tua voluntadi,
Grandula sa tua voluntadi
Jurai tenni a cumpangia
A s'umbra de unu ortigu
De ki no scidiad s'edadi.

2019/1/10 - 14:45




Language: Sardinian

Versão sarda 2 / Versione sarda 2 / Sardinian version 2 / Version sarde 2 / Sardiniankielinen versio 2:
Stefania Secci Rosa [2020]



"Pubblicato sulla piattaforma YouTube da un collettivo di cantanti sarde coordinato da Stefania Secci Rosa, il brano  “Grândola bidda morisca”, traduzione in lingua sarda della celeberrima canzone simbolo della rivoluzione dei garofani portoghese “Grândola Vila Morena” dell’autore e cantante lusitano Josè Afonso. Per celebrare l’Anniversario della Liberazione d’Italia, le cantanti Stefania Secci Rosa, Francesca Corrias, Claudia Aru, Alice Marras, Lulli Lostia e il trio delle Balentes composto da Stefania Liori, Pamela Lorico e Federica Putzolu hanno deciso di collaborare alla realizzazione della versione sarda della canzone simbolo della rivoluzione dei garofani in Portogallo risalente al 25 aprile del 1974. Il video e le illustrazioni sono a cura dell’illustratrice Marina Brunetti Marinetti. La traduzione del brano è stata curata da Stefania Secci Rosa con la verifica e i consigli sulla lingua sarda di Enrico Putzolu." - SH Magazine, 25 aprile 2020

“Ho deciso di adattare e tradurre in sardo il brano di Josè Afonso Grândola Vila Morena, che da oggi rivive anche nella versione intitolata Grândola bidda morisca per celebrare l’Anniversario della Liberazione d’Italia, coinvolgendo alcune tra le mie colleghe – spiega la cantante Stefania Secci Rosa – e con grande rammarico (a causa delle limitazioni che viviamo in questo periodo) non ho potuto estendere l’invito a tutte quelle che avevo previsto. Abbiamo registrato da casa e confezionato l’intero lavoro in soli due giorni, con l’aiuto dell’ingegnere del suono Emanuele Pusceddu. Per la realizzazione del video e delle illustrazioni ci siamo avvalse della collaborazione di Marina Brunetti Marinetti, illustratrice delicata e appassionata. Ad affiancarmi in questo progetto ci sono Francesca Corrias che apre il brano, seguita da Stefania Liori, e poi il trio delle Balentes composto da Pamela Lorico e Federica Putzolu, e poi Alice Marras, Lulli Lostia e Claudia Aru. Amo lavorare con le mie colleghe. Ogni volta succede qualcosa di speciale e questo è indubbiamente uno degli aspetti più affascinanti e gratificanti del mio lavoro. Questo brano vuole essere un bel regalo, nella speranza che venga ricantato in occasione dei prossimi anniversari della liberazione, come simbolo di fratellanza con il Portogallo, l’unico paese con cui condividiamo questa importantissima giornata.” - Stefania Secci Rosa

grandbidda


Questa versione sarda di Grândola vila morena risale a un 25 aprile di quattro anni fa, intesa per celebrare sia la festa della Liberazione d’Italia, sia la Rivoluzione dei Garofani portoghese. Si dà il caso che, il prossimo 25 aprile, sarà esattamente il 50° anniversario dell’insurrezione che liberò il Portogallo da una lunghissima dittatura fascista; qui in Italia, invece, i fascisti ce li abbiamo di nuovo al governo nazionale, e a parecchi governi regionali e locali. Poiché intendiamo festeggiare degnamente tale anniversario, abbiamo deciso di rifare quasi di sana pianta questa storica pagina del nostro sito e, nei limiti delle nostre possibilità, di ampliarla. A tale riguardo, cominciamo proprio con l’inserimento di questa versione sarda, opera di tutte donne (otto in tutto), proprio nel giorno in cui la Sardegna sembra cominciare a liberarsi dai fascisti, e con un’altra donna. Che tutto il resto d’Italia segua il suo esempio!

Ma…c’è un ma. Di questa (bellissima) versione sarda -che peraltro non è la prima si trova tutto in Rete (notizie, video, note autoriali…) tranne, naturalmente, il testo. Dico “naturalmente”, perché è sicuramente rivolta ad un uditorio che il sardo lo conosce e lo capisce già. Però il qui presente, che è toscano ma che ha una vaga infarinatura di sardo e, soprattutto, che è munito di tutta la panoplia sardista (dizionario del Martelli -toscano pure lui- e opere di Max Leopold Wagner -tedesco-, Eduardo Blasco Ferrer -catalano- e Massimo Pittau -nuorese-…), si è azzardato a tentare una trascrizione del testo all’ascolto. Fa dunque appello a qualche amico/a sardo/a perché riguardi un po’ il testo trascritto, sia dal punto di vista ortografico che prettamente linguistico. Grazie! Intanto, per questa pagina rifatta ci vediamo il 25 aprile prossimo. [Riccardo Venturi, 27 febbraio 2024]
Grândola bidda morisca

Grândola bidda morisca,
Terra de fraternidadi,
Su populu gubernat [1]
Aintru de tui o citadi,
Aintru de tui o citadi,
Su populu gubernat,
Terra de fraternidadi,
Grândola bidda morisca.

In dogna cóntone un amicu,
In dogna cara equalitadi,
Grândola bidda morisca,
Terra de fraternidadi.
Terra de fraternidadi,
Grândola bidda morisca,
In dogna cara equalitadi,
Su populu gubernat.

A s’ombra de unu suergiu,
Che n’se nd’ isciri s’edadi,
Grândola sa mia cumpangia
Piad a sa tua voluntadi.
Piad a sa tua voluntadi,
Grândola sa mia cumpangia,
A s’ombra de unu suergiu,
Che n’se nd’isciri s’edadi.

Grândola bidda morisca,
Su populu gubernat,
Terra de fraternidadi,
Terra de fraternidadi,
Terra de fraternidadi,
Grândola bidda morisca.
[1] Pronunciato gubèrnada, ma mi sono qui attenuto all'ortografia unificata standard.

Contributed by Riccardo Venturi - 2024/2/27 - 22:44




Language: Latin

Versão latina / In Latinum vertit / Versione latina / Latin version / Version en latin / Latinankielinen versio:
Anonimo Toscano del XXI Secolo, 28-2-2024 09:42

“Del resto”, ha pensato l’Anonimo Toscano del XXI Secolo, “Radio Renascença era l’emittente della Conferenza Episcopale Portoghese...” Abituato fin dalla sua più tenera età passata nell’alto Medioevo a considerare il latino come una lingua viva, l’Anonimo propone questa sua versione di Grândola (ribattezzata Grandula in modo assolutamente arbitrario, ma del tutto naturale -a parte il fatto che vorrebbe dire “grandicella”…) con qualche necessaria libertà, ma con la speranza di non aver tradito il testo di Iosephus Alfonsus nella ricorrenza del 50° anniversario della Seditio Caryophyllorum.
Grandula, maure vice!

Grandula, maure vice
In agro fraternitatis !
In te populus imperant
Et cives consociati.
Omnes cives consociati,
In te populus imperat
In agro fraternitatis,
Grandula, maure vice!

Et ubique patefaciunt
Sodales aequalitatem,
Grandula, Maure vice
In agro fraternitatis!
In agro fraternitatis,
Grandula, Maure vice,
Ubi cives consociati
Imperant aequalitate.

In frundosa umbra sedens
Vetustissimi suberis,
Voluntatem tuam iuravi
Fore meam in aeternitatem,
Fore meam in aeternitatem
Voluntatem tua iuravi
In frundosa umbra sedens
Vetustissimi suberis.

2024/2/28 - 09:52


Alessandro, scusa se ho eliminato il tuo commento (peraltro esattissimo): è che già nell'introduzione a questa canzone si menziona E depois do adeus e la successione dei segnali per l'inizio della Rivoluzione dei Garofani. Grazie ovviamente per aver inviato il testo della canzone di De Carvalho!

Riccardo Venturi - 2006/5/24 - 00:01


Ciao Riccardo,

scusami tu, non avevo letto con attenzione l'introduzione...
Oltretutto la canzone di de Carvalho, che io ho definito "struggente" (ad essere sincero non l'avevo ancora ascoltata...) è davvero una canzonetta, come dici giustamente. Insipida, certo, ma mica a tutte le canzonette capita di essere Storia!

Alessandro - 2006/5/24 - 09:21


"E depois do adeus" la si potrebbe definire una tipica canzone da Eurofestival: non per niente De Carvalho vi aveva partecipato proprio con quella canzone. Comunque sia, giudicarla insipida o struggente in sé conta poco visto il destino che le è stato riservato. E' una canzone che è nella storia e nella memoria di tutto un paese e, permettimi di aggiungere, di tutta una generazione. Quando José Afonso venne a fare una manifestazione a Roma nel 1976, una manifestazione durante la quale -tra le altre cose- i "proletari in divisa" salutavano col pugno chiuso dalle grate delle caserme, al passaggio, gli fu chiesto di cantare anche "E depois do adeus", e lui lo fece. Più che una "canzone contro la guerra" (cosa che, ovviamente, non è) è un simbolo contro la guerra, contro il colonialismo, contro l'oppressione, contro il militarismo fascista. Allo stesso modo di "Grândola" (che, è bene ricordarlo, è una canzone scritta originariamente per celebrare una cooperativa di lavoratori).

Saluti!

Riccardo Venturi - 2006/5/24 - 10:50


Un ringraziamento particolare all'amico Giovanni Saponaro, o "João do Sabão" (come si è "tradotto" il proprio nome e cognome in portoghese :-P), italiano a Lisbona, per la sua rilettura dell'intera pagina nella quale ha scovato alcuni errori ortografici (non solo in portoghese, ohimé...) e testuali. Sono state ovviamente apportate le opportune correzioni. Obrigado, João!

Riccardo Venturi - 2007/5/3 - 21:21


Sull'interpretazione di "Morena" ci sono ancora dei dubbi: leggo infatti sulle discussioni di wikipedia inglese:

Morena, in the Portuguese Language, means Brunet or Sun-Tanned not Moor! Even if the its origin is a Castilian word that originaly meant Moor (but no more even in modern Spanish). Nobody in Portugal associates Morena with the Moors. I'm changing the translation. The Ogre 14:46, 19 September 2006 (UTC)

Lorenzo - 2007/5/4 - 09:29


Da queste cose appaiono purtroppo tutti i limiti di Wikipedia, specie quando va in mano a persone incompetenti. Sarebbe bastato che il tizio di en.wikipedia che "is changing the translation" avesse preso un buon dizionario portoghese lusitano e avesse controllato meglio:

"Moreno" - adj. e s.m.
1) Que ou aquele que possui cor trigueira;
2) (Env.) Relativo aos mouros
3) (Prov.) Mistura de limalha de ferro e pó de carvão que se deposita nas forjas
(Do cast. "moreno", de "moro", "mouro").

Dicionário da língua Portuguesa, por J. Almeida Costa e A. Sampaio e Melo
6a Edição, Porto Editora, Lisboa, 1990, pag. 1132

Aggiungiamo anche il fatto che il traduttore russo, del tutto autonomo sia da noi che da Wikipedia, ha correttamente inteso "morena" e lo ha tradotto addirittura con "mavritanskoe selo", vale a dire nientemeno che "città mauritana". Il che è del tutto giusto dal punto di vista storico.

Ad ogni modo il wikipedista cambi quello che vuole su Wikipedia inglese; qui resta così com'è. [RV]

Riccardo Venturi - 2007/5/4 - 12:12


La censura salazarista e la canzone

Il seguente documento originale (riprodotto dal documento .pdf scaricabile da Canto de Intervenção) è un'eccezionale testimonianza della censura del regime salazarista applicata al mondo della canzone portoghese. Datato 11 giugno 1970 e rinvenuto negli archivi del ministero degli interni, riunisce in un'unica censura tutti i più grandi nomi della canzone d'autore portoghese.

censurasalazar


"Parallelamente a questa attività nella quale sono impegnati gli elementi dell'opposizione, ne è stata segnalata un'altra, questa sotto l'aspetto di giornate e sessioni culturali, dove, mediante ballate e poesie, si cerca di incutere nello spirito della popolazione, e in particolare della fascia giovanile, il rifiuto dell'Opera del Governo e per la guerra che ci è imposta nell'Oltremare.

Con maggiore incidenza, hanno avuto un ruolo preponderante in questo settore di attività i seguenti individui:

  • Padre Francisco Júlio Amorim Vanhais (in realtà: Francisco Fanhais)
  • José Manuel Cerqueira Afonso Dos Santos -  « Zeca » Afonso
  • Carlos Paredes
  • José Barata Moura
  • Manuel Freire
  • Adriano Correia De Oliveira
  • Rui Pato
  • Dinis Cintra
  • António Braga"
  • CCG/AWS Staff - 2009/3/26 - 01:59


    25 aprile 1974, ore 0,00. Rádio Renascença trasmette "Grândola vila morena". Inizia la Revoluzione dei Garofani.

    La registrazione originale da Rádio Renascença.

    "Na Rádio Renascença a gravação do alinhamento, que viria a ser o sinal para o desencadear das operações, foi feita na tarde do dia 24 de Abril, por Leite de Vasconcelos, para ser emitida no Programa «Limite», que era realizado em directo, mas algumas partes eram previamente gravadas. Era numa dessas gravações que estava a «senha» - a primeira quadra da música «Grândola, Vila Morena», de Zeca Afonso, senha escolhida pelo MFA.

    Grândola vila morena
    Terra da fraternidade
    O povo é quem mais ordena
    Dentro de ti ó cidade


    Esta segunda senha confirmou a primeira. A partir daqui as operações militares estão em marcha e são irreversíveis


    "A Rádio Renascença, la registrazione della traccia che sarebbe stata il segnale per l'inizio delle operazioni fu effettuata la sera del 24 aprile da Leite de Vasconcelos, per essere poi trasmessa nel programma 'Limite', che andava in onda in diretta; ma alcune parti erano state registrate precedentemente. Era esattamente in una di queste preregistrazioni che era contenuto il 'segnale', la prima strofa della canzone 'Grândola Vila Morena' di Zeca Afonso, segnale scelto dal MFA.

    Grândola vila morena
    Terra da fraternidade
    O povo é quem mais ordena
    Dentro de ti ó cidade


    Tale secondo segnale confermò il primo. A partire da quel momento le operazioni militari si misero in moto e furono irreversibili."

    Riccardo Venturi - 2009/3/26 - 13:09


    25 aprile 1974, ore 00:30. Il primo comunicato del MFA dal Rádio Clube Português, Emissora da Liberdade

    La Registrazione originale del comunicato dal Rádio Clube Português, sullo sfondo della marcia militare A Life on the Ocean Waves.

    "Ocupação de pontos estratégicos considerados fundamentais ( RTP, Emissora Nacional, Rádio Clube Português, Aeroporto de Lisboa, Quartel General, Estado Maior do Exército, Ministério do Exército, Banco de Portugal e Marconi). O Rádio Clube Português é transformado no posto de comando do «Movimento das Forças Armadas», por este motivo a emissora fica conhecida como a "Emissora da Liberdade". Aos Microfones do Rádio Clube Português, Joaquim Furtado lê o primeiro Comunicado do MFA:

    «Aqui posto de comando do Movimento das Forças Armadas.
    As Forças Armadas portuguesas apelam para todos os habitantes da cidade de Lisboa no sentido de recolherem a suas casas, nas quais se devem conservar com a máxima calma.
    Esperando sinceramente que a gravidade da hora que vivemos não seja tristemente assinalada por qualquer acidente pessoal, para o que apelamos ao bom senso do comando das forças militares no sentido de serem evitados quaisquer confrontos com as Forças Armadas.
    Tal confronto, além de desnecessário, só poderá conduzir a sérios prejuízos individuais, que enlutariam e criariam divisões entre portugueses, o que há que evitar a todo o custo.
    Não obstante a expressa preocupação de não fazer correr a mínima gota de sangue de qualquer português, apelamos para o espírito cívico e profissional da classe médica, esperando a sua ocorrência aos hospitais, a fim de prestar a sua eventual colaboração, o que se deseja sinceramente desnecessária.»


    “Occupazione dei punti strategici considerati fondamentali (RTP -Rádio Televisão Portuguesa-, Radio Nazionale, Rádio Clube Português, Aeroporto di Lisbona, Quartier Generale, Stato Maggiore dell'Esercito, Ministero della Difesa, Banca del Portogallo e Marconi). Il Rádio Clube Português è trasformato in posto di comando del “Movimento delle Forze Armate”, e per questo l'emittente è da allora nota come “Radio Libertà”. Dai microfoni del Rádio Clube Português, Joaquim Furtado legge il primo comunicato del MFA:

    ”Qui il posto di comando del Movimento delle Forze Armate.
    Le Forze Armate portoghesi fanno appello a tutti gli abitanti della città di Lisbona affinché si raccolgano nelle proprie case, nelle quali dovranno conservare la massima calma.
    Nella sincera speranza che la gravità dell'ora che viviamo non sia tristemente segnata da alcun incidente personale, facciamo appello al buon senso al comando delle forze militari affinché sia evitato qualsiasi scontro con le Forze Armate.
    Tale scontro, oltre che inutile, potrà solo condurre a seri danni personali, che farebbero sorgere confronti armati e creerebbero divisioni tra portoghesi; questo deve essere evitato ad ogni costo.
    Nononstante l'esplicita intenzione di non fare scorrere la benché minima goccia di sangue di alcun portoghese, facciamo appello allo spirito civico e professionale della classe medica, pregandola di recarsi agli ospedali per prestare la propria eventuale collaborazione, che si desidera sinceramente non necessaria.”

    Riccardo Venturi - 2009/3/26 - 13:24


    Do Estado Novo ao 25 Abril de 1974



    CCG/AWS Staff - 2009/6/27 - 00:58


    Tutto il film Capitani d'Aprile sulla giornata del 25 aprile 1974, sulla Rivoluzione dei Garofani e sulla caduta della dittatura fascista in Portogallo.
    Todo o filme Capitães de Abril sobre o dia do 25 de Abril de 1974, a Revolução dos Cravos e a queda da ditadura fascista em Portugal.


    capitaescapitaprile


    Il film è stato girato da Maria de Medeiros nel 2000. E' interpretato, tra gli altri, dalla stessa regista, da Stefano Accorsi, da Joaquim de Almeida E Frédéric Pierrot. Il film, in lingua portoghese, è diviso in 15 video. Oltre a contenere tutte le canzoni della rivoluzione, è l'unico film realizzato fedelmente sulla Rivoluzione dei Garofani. Il principale protagonista è il mitico capitano Salgueiro Maia. Particolarmente fedele la ricostruzione del decisivo assalto al Quartel do Carmo, la sede dell'odiata e criminale polizia politica PIDE e della resa del governo fascista (parti 11 e 12). Emozionante l'ultima parte (15) con la liberazione dei prigionieri politici e con la folla che canta Grândola vila morena. Ma la voce di José Afonso risuona in molte altre canzoni. [CCG/AWS Staff]

    Capitani d'aprile (in portoghese Capitães de Abril) è un film realizzato da Maria de Medeiros nel 2000. Il suo debutto ebbe abbastanza successo e ricevette varii premi nazionali ed internazionali. La storia è basata sul colpo di stato militare, che avvenne in Portogallo il 25 aprile del 1974. Nella notte tra il 24 ed il 25 aprile del 1974, la radio emette una canzone proibita: Grândola vila morena. Potrebbe essere un semplice atto d'insubordinazione da parte di un giornalista ribelle ma, in realtà, è uno dei segnali programmati del colpo di stato militare che cambierà completamente il volto del paese, soggetto alla dittatura dell' Estado Novo da quasi 50 anni, e il destino delle colonie portoghesi in Africa e in Timor Est. Al suono della voce del poeta e cantautore José Afonso, le truppe insorte occupano le caserme. A quasi tre ore all'alba, marciano verso Lisbona. A distanza di poco tempo dal triste evento militare in Cile, la Rivoluzione dei garofani si distingue per il carattere avventuriero, ma anche pacifico e lirico del suo svolgimento. Queste 24 ore di rivoluzione vengono vissute da tre personaggi principali : due capitani e una donna che è professoressa di letteratura e giornalista. Capitani d'aprile è il primo lungometraggio di Maria de Medeiros in veste di regista. In questo modo rende omaggio a quei giovani soldati che salvarono la sua patria da troppo tempo oppressa. - it.wikipedia

    Capitães de Abril é um filme realizado por Maria de Medeiros, em 2000. A sua estreia teve bastante sucesso e recebeu varios prémios nacionais e internacionais. A história é baseada num golpe de estado militar, que ocorreu em Portugal, a 25 de Abril de 1974. Na noite do 24 para o 25 de Abril de 1974, a rádio emite uma canção proibida : Grândola Vila Morena. Poderia apenas ter sido a insubmissão de um jornalista rebelde mas, na realidade, é um dos sinais programados do golpe de estado militar que vai transformar completamente o país, sujeito à ditadura do Estado Novo durante várias décadas, e o destino das colónias portuguesas em África e em Timor Leste. Ao som da voz do poeta e cantor José Afonso, as tropas insurgidas tomam os quartéis. Cerca das três horas da madrugada, marcham para Lisboa. Pouco depois do triste acontecimento militar no Chile, a Revolução dos Cravos distingue-se pelo carácter aventureiro, mas também pacífico e lírico do seu decorrer. Estas 24 horas de revolução são vividas por três personagens principais : dois capitães e uma mulher que é professora de literatura e jornalista. Capitães de Abril é a primeira longa metragem de Maria de Medeiros como realizadora. Ela presta deste modo homenagem a esses jovens soldados que salvaram a sua pátria desse demasiado tempo obscuro. - pt:wikipedia


    (il film non è più disponibile su youtube)

    CCG/AWS Staff - 2009/6/27 - 01:11


    Il discorso del primo ministro portoghese viene interrotto dal pubblico che canta Grândola vila morena


    2013/2/16 - 18:07


    BUON 1974 A TUTTI!

    Riccardo Venturi - 2018/1/1 - 23:32


    A HORA DA LIBERDADE

    2019/5/5 - 23:52


    Ho visto che si dice che "Capitani d'aprile" non è più su Youtube. Considerandolo una ottima rappresentazione da vari punti di vista, segnalo che è presente in due parti su Dailymotion: https://www.dailymotion.com/video/x7h3dyp

    RM - 2021/8/15 - 19:43


    Dopo Bella ciao, La Casa de Papel è pronta a rilanciare nel mondo un'altra bellissima canzone di liberazione dal fascismo.

    Lorenzo - 2021/9/8 - 00:16




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