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Fantozzi Antonio da Campiglia, deportato

Pardo Fornaciari
Langue: italien




Livorno 7 settembre 2004, da un'informazione di Antonio Fantozzi nipote. Si canta sull'aria della Giulia
Quarantaquattro, a Campiglia, di sera
d’estate, co’ragazzi a chiacchierare
Ride Marcello a una camicia nera
E quello: «Il nome tuo mi devi dare»
«Io resto senza
se il nome a te lo do»
Rabbioso il nero
lo prese e l’arrestò
Viene a sapere Antonio del figliolo
Che l’han rinchiuso giù nella caserma
Colla doppietta si move da solo
Du’colpi in canna, e fa con voce ferma
«Fatelo uscire
o come io son qua
Almeno due di voi
a casa ‘un torneran»
Non ebbero il coraggio di fiatare
Spaventati, i fascisti di Campiglia
Marcello e Antonio li lasciar andare
Tornare ad abbracciare la famiglia
Ma a rivalersi
quelli pensavan già
scarafaggi di notte
si dettero da far
Andaron al comando dei tedeschi
Parlarono col loro caporione
«Antonio torna a Genova, stiam freschi
Se non gli diamo dura punizione
Lasciamolo partire,
l’andremo ad arrestar
Gestapo con milizia,
non si ribellerà»
Così la sera Antonio il tornitore
Dell’Ansaldo a casa si riposa
E mentre il campanil batte le ore
Qualcuno bussa alla porta di casa
Li credeva i vicini,
sicuro gli andò a aprir
Invece erano i neri
lo mandorno a morir
Lo scherno sgangherato dei fascisti
Che in Maremma ‘un facevano paura
Con le spalle coperte dai nazisti
Arroganti, durante la tortura
«Un viaggio gratis
ti si regalerà
In treno ad Auschwitz
noi ti si manderà»
E l’indomani cupa fu l’aurora
Che lo chiusero in un carro piombato
Ma non s’arrese Antonio ed ad ogni ora
biglietti scrisse, pe’esser ricordato
Il deportato
nel gorgo scomparì
Non si sa neanche
se in lager ci finì
Fini, Alemanno, Matteoli, Storace
Che da quegli assassini discendete
Non dovrete mai più sentirvi in pace
Braccati da chi di giustizia ha sete
Un padre fiero il figlio
sempre difenderà
Soltanto un vile nero
non lo può sopportar
Alla storia di Antonio il tornitore
Che con modesti versi qui ho cantato
Inchiniamo commossi il nostro cuore
Riceva il giusto ricordo ed onorato
Lui fu un eroe
ma dell’umanità
Quello che gli si deve,
noi non si scorderà

envoyé par CCG/AWS Staff - 18/3/2009 - 20:26




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