Στη Νέα Σμύρνη μια γριά
απ' τα χωριά της Προύσας
-νοικοκυρές το νου σας-
μαζεύει γέρους και παιδιά
τριγύρω στο ντιβάνι
κι αινίγματα τους βάνει.
Ποιος είναι αυτός που περπατεί στα τέσσερα καβάλα
με ήλιο και ψιχάλα
κρατεί στο χέρι το σπαθί φορεί λουριά στα στήθια
και λέει παραμύθια.
Εκεί στα παραπήγματα
πες το να μην το πω
θα λύσουν τα αινίγματα
και θα γενεί κακό.
Ποιος είναι αυτός με το λειρί και την χρυσή καδένα
που κολυμπάει στη στέρνα.
Ποιος είναι αυτός με το φλουρί τη σμύρνα το λιβάνι
που τρώει και δε φτάνει.
Στη Νέα Σμύρνη μια γριά
ρωτά με τα σωστά της
την αναδεξιμιά της.
Πόσο κρατάνε τα βουνά την άνοιξη το χιόνι
και ποιος νοτιάς το λιώνει.
απ' τα χωριά της Προύσας
-νοικοκυρές το νου σας-
μαζεύει γέρους και παιδιά
τριγύρω στο ντιβάνι
κι αινίγματα τους βάνει.
Ποιος είναι αυτός που περπατεί στα τέσσερα καβάλα
με ήλιο και ψιχάλα
κρατεί στο χέρι το σπαθί φορεί λουριά στα στήθια
και λέει παραμύθια.
Εκεί στα παραπήγματα
πες το να μην το πω
θα λύσουν τα αινίγματα
και θα γενεί κακό.
Ποιος είναι αυτός με το λειρί και την χρυσή καδένα
που κολυμπάει στη στέρνα.
Ποιος είναι αυτός με το φλουρί τη σμύρνα το λιβάνι
που τρώει και δε φτάνει.
Στη Νέα Σμύρνη μια γριά
ρωτά με τα σωστά της
την αναδεξιμιά της.
Πόσο κρατάνε τα βουνά την άνοιξη το χιόνι
και ποιος νοτιάς το λιώνει.
Contributed by Riccardo Venturi - 2009/3/11 - 19:49
Language: Italian
Versione italiana di Riccardo Venturi
29 agosto 2009
29 agosto 2009
Davvero una canzone...enigmatica, questa, dove una vecchia (e come dubitare che sia la Grecia stessa?) pone degli enigmi; e, fin dai tempi di Edipo, tra la Grecità e l'Enigma il feeling è stato assai stretto. Ma il poeta dà pur sempre degli appigli, delle dritte per la soluzione; siamo nel 1925, al tempo della catastrofe millenaria provocata dal fallimento della Μεγάλη Ιδέα, la “Grande Grecia” che avrebbe dovuto riunire in una stessa entità statale i greci della diaspora, e in particolare quelli dell'Asia Minore e di Cipro. Cosa accadde lo dice la storia: con la reazione dei Giovani Turchi guidati da Mustafa Kemal (poi detto Atatürk), il risultato fu l'espulsione e lo sradicamento della Grecità da sponde dove era presente da millenni. Una μεγάλη ιδέα che non cessò là la sua azione mortifera, poi trasmigrata nella ἔνωσις cipriota dei Colonnelli e nel successivo, ennesimo disastro, con la divisione dell'isola che tuttora perdura. Così, usualmente, terminano i nazionalismi. Non a caso, in questo “enigma in musica”, la vecchia si trova a Nuova Smirne: Νέα Σμύρνη è un quartiere di Atene, qualche chilometro ad est del Pireo, che fu costituito proprio nel 1922 (tre anni prima della data a cui si situa la nella canzone) al momento dello scambio di popolazione tra Grecia e Turchia. In origine fu quindi popolato da profughi greci di Smirne, inclusa l'intera squadra di calcio greca di Smirne, il Panionios. Tuttora tale squadra, in origine smirnese, ha sede e stadio a Nea Smyrni. La vecchia stessa, poi, è delle parti di Bursa: un'altra città turca di antica grecità (in greco si chiama, e così nel testo della canzone, Προύσα). Forse, a questo punto, in questo enigma di guerra, sradicamento e profughi è anche inutile cercare di risolvere gli altri enigmi e cercare di capire a chi si riferiscano veramente. E come dimenticare che la guerra greco-turca del 1919-22 prese avvio proprio dall'occupazione greca di Smirne? Come dimenticare i rispettivi massacri, le rispettive pulizie etniche?
A NUOVA SMIRNE UNA VECCHIA [1925]
A Nuova Smirne una vecchia
delle parti di Bursa
-col cavolo che sono casalinghe!-
riunisce vecchi e ragazzi
a tre a tre sul divano
e pone loro degli enigmi.
Chi è quello che cammina carponi a quattro zampe
col vento e con la pioggerella,
ha in mano la spada, porta cinghie al petto
e racconta bugie?
Qui nella baraccopoli
-dillo tu ché non lo dica io-
risolveranno gli enigmi
e ci sarà un disastro.
Chi è quello col giglio e la catenina d'oro
che nuota nella cisterna?
Chi è quello col fiorino d'oro, la mirra e l'incenso,
che mangia e non gli basta?
A Nuova Smirne una vecchia
fa domande per davvero
ai suoi figliocci.
Quanta neve c'è sui monti a primavera,
e quale scirocco la scioglie.
A Nuova Smirne una vecchia
delle parti di Bursa
-col cavolo che sono casalinghe!-
riunisce vecchi e ragazzi
a tre a tre sul divano
e pone loro degli enigmi.
Chi è quello che cammina carponi a quattro zampe
col vento e con la pioggerella,
ha in mano la spada, porta cinghie al petto
e racconta bugie?
Qui nella baraccopoli
-dillo tu ché non lo dica io-
risolveranno gli enigmi
e ci sarà un disastro.
Chi è quello col giglio e la catenina d'oro
che nuota nella cisterna?
Chi è quello col fiorino d'oro, la mirra e l'incenso,
che mangia e non gli basta?
A Nuova Smirne una vecchia
fa domande per davvero
ai suoi figliocci.
Quanta neve c'è sui monti a primavera,
e quale scirocco la scioglie.
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Το Χρονικό
Στίχοι: Κ.Χ Μύρης
Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης
Gli "Annali" di K.H.Myris
Versi di K.H.Myris
Musica di Yannis Markopoulos
Primo interprete: Nikos Xylouris
Gli "Annali" di K.H.Myris e Yannis Markopoulos
Το είχαν ακούσει η Ασπασία Παπαθανασίου, ο Τάκης Λαμπρίας, ο Μάριος Πλωρίτης, ο Βασίλης Βασιλικός κ.α. Το 1970, συμπληρώθηκε με τέσσερα τραγούδια: το Π.Χ (το τραγούδι του Προμηθέα, όπου τρεις σταυρώνουν τον Τιτάνα και ο τίτλος έπαιζε ανάμεσα στο «Προ Χριστού» και στο «Παραδείγματος Χάριν»), Το λιονταρόπουλο (νανούρισμα αφιερωμένο στην κόρη μου που γεννήθηκε εκείνη τη χρονιά), Στο καφενείον "Η Ελλάς" και το τελικό τραγούδι, ("Πως να τραγουδήσω, πώς να σας μιλήσω") και βέβαια με την συνταρακτική φωνή του Νίκου Ξυλούρη. Επειδή δεν γνωρίζαμε τη μοίρα του έργου, στη λογοκρισία τα έστειλα με το ψευδώνυμο Κ.Χ.Μύρης, που το κράτησα έκτοτε ως γουρλίδικο.
Η λογοκρισία «έκοψε» δύο τραγούδια, που τώρα ο Γ.Μαρκόπουλος τα συμπεριέλαβε με τη φωνή του στην επανέκδοση τσε CD. Ο «Μύθος» του έργου οφείλεται στις ζωντανές εκτελέσεις στη «Λήδρα» όπου κάθε βράδυ συνέρρεαν πλήθη φοιτητών, συνειδητών πολιτών και αρκετών επωνύμων (Κ. Δοξιάδης, Γ. Σαββίδης, Χρ. Λαμπράκης, Σ.Φυντανίδης, Γ.Ρωμαίος, Τ.Λαμπρόπουλος, Αλ.Πατσιφάς κ.α.)
Ο Ρ. Μπήτον στην εισαγωγή του στη Νεοελληνική Λογοτεχνία, αφιερώνει μια σελίδα στο «κίνημα» που ξεκίνησε με το Χρονικό.
Li avevano ascoltati Aspasia Papathanasiou, Takis Lambrias, Marios Ploritis, Vasilis Vasilikos e altri; nel 1970 furono completati con quattro altre canzoni: Π.Χ. (la canzone di Prometeo, dove in tre crocifiggono il Titano -il titolo è un gioco di sigle tra Προ Χριστού “a.C., avanti Cristo” e παραδείγματος χάριν “p.es., per esempio”), Το λιονταρόπουλο (una ninna-nanna dedicata a mia figlia, che era nata in quegli anni), Στο καφενείον “Η Ελλάς” e la canzone finale (”Πώς να τραγουδήσω, πώς να μιλήσω”), con la voce senz'altro sconvolgente di Nikos Xylouris. Poiché non potevamo sapere che sorte avrebbe avuto l'opera, la mandai alla censura con lo pseudonimo di “K.H.Myris”, che da allora mi è rimasto come nome d'arte.
La censura tagliò due canzoni, che ora sono state reinserite da Yannis Markopoulos, e da lui cantate, nella riedizione del CD. Il “mito” dell'opera è dovuto alle rappresentazioni dal vivo alla “Lidra” [il locale ateniese di Xylouris, ndt.], dove ogni sera accorrevano frotte di studenti, di cittadini consapevoli e anche parecchie personalità (K. Doxiadis, G. Savvidis, Chr. Lambrakis, S. Fyndanidis, G. Romeos, T. Lambropoulos, A. Patsifàs e altri).
R. Beaton, nell'introduzione alla sua “Letteratura Greca Moderna”, dedica una pagina al “movimento” che ebbe inizio con gli “Annali”.