La canzone narra la storia delle brevi vite di due bambini nati a Gerusalemme, Yehochoua e Ismahil, inconsapevoli vittime della più stupida delle guerre.
Polvere e fumo sul cielo aperto
Yehochoua nel vento che alza il deserto
non si apre il mare per una promessa
se un'occasione è andata persa
Nuove speranze infrante da un muro
robusti argini per il futuro
non è una fionda che traccia la scia
Davide ha i missili
contro Golia
Yehochoua giace nella tomba la nel pian
dopo una lunga lotto dopo una breve vita
Yehochoua giace nella tomba la nel pian
dopo una notte dopo un bagliore
Trasforma il tempo gli esseri umani
cambia le vittime in aguzzini
non c'era odio intorno ai suoi fianchi
Ismahil ragazzo con gli ochi stanchi
A volte chiusi per fuggire lontano
dall'intifada dal suo destino
anche il suo sangue ha bagnato la terra
fratelli in armi... fratelli in guerra
Ismahil giace nella tomba la nel pian
dopo una lunga notte e un'altra breve vita
Ismahil giace nella tomba la nel pian
senza sapere senza capire perchè
dialoghi spenti micce innescate
parole sante parole vuote
dietro montagne d'ipocrisia
con la ragione che è andata via
ma tutto scorre senza clamore
e in queste strade Dio ancora muore
un giorno passa un giorno verrà
non per Ismahil non per Yehochoua
Yehochoua giace nella tomba la nel pian
Ismahil giace nella tomba la nel pian
qualcuno li ricorderà giocare insieme
Yehochoua e Ismahil dietro un pallone
ritornerà il mondo alle cose sue
Yehochoua e Ismahil vent'anni in due
ingenui da cercare pace senza guerra
e un'altra storia
un'altra terra
Yehochoua nel vento che alza il deserto
non si apre il mare per una promessa
se un'occasione è andata persa
Nuove speranze infrante da un muro
robusti argini per il futuro
non è una fionda che traccia la scia
Davide ha i missili
contro Golia
Yehochoua giace nella tomba la nel pian
dopo una lunga lotto dopo una breve vita
Yehochoua giace nella tomba la nel pian
dopo una notte dopo un bagliore
Trasforma il tempo gli esseri umani
cambia le vittime in aguzzini
non c'era odio intorno ai suoi fianchi
Ismahil ragazzo con gli ochi stanchi
A volte chiusi per fuggire lontano
dall'intifada dal suo destino
anche il suo sangue ha bagnato la terra
fratelli in armi... fratelli in guerra
Ismahil giace nella tomba la nel pian
dopo una lunga notte e un'altra breve vita
Ismahil giace nella tomba la nel pian
senza sapere senza capire perchè
dialoghi spenti micce innescate
parole sante parole vuote
dietro montagne d'ipocrisia
con la ragione che è andata via
ma tutto scorre senza clamore
e in queste strade Dio ancora muore
un giorno passa un giorno verrà
non per Ismahil non per Yehochoua
Yehochoua giace nella tomba la nel pian
Ismahil giace nella tomba la nel pian
qualcuno li ricorderà giocare insieme
Yehochoua e Ismahil dietro un pallone
ritornerà il mondo alle cose sue
Yehochoua e Ismahil vent'anni in due
ingenui da cercare pace senza guerra
e un'altra storia
un'altra terra
envoyé par marco pecoraro - 16/1/2009 - 23:01
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