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Vasco Rossi, Vivere (videoclip originale).


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[1993]
Testo: Vasco Rossi
Musica: Tullio Ferro e Massimo Riva
Lyrics: Vasco Rossi
Music: Tullio Ferro & Massimo Riva

Album: Gli spari sopra
Altri interpreti: Malika Ayane

Vivere, e sorridere dei guai, proprio come non hai fatto mai, e poi pensare che domani sarà sempre meglio...(incontrando un elfo).
Vivere, e sorridere dei guai, proprio come non hai fatto mai, e poi pensare che domani sarà sempre meglio...(incontrando un elfo).


Eccomi, un lunedì qualsiasi, approssimandosi la “ottomila” di questo sito e di ritorno da un turno al 118, a ricantarmi 'sta canzone. Tutta una serie d'ingorghi sui viali a cantarmela. Veramente un prodromo c'era stato anche ieri mattina, quando avevo ricordato ad una persona che 'sta canzone qui ha per me un significato particolare; e siccome, come tutti sanno, io ho sempre biecamente approfittato del mio “status” di amministratore di questo sito per infilarci dentro tutte le famose canzoni della mia vita....

Ma sì, ma sì. Mica c'è un motivo particolare. Solo ricordi che affiorano, lievemente oramai, senza nessuna speciale condizione; oramai il tempo ha compiuto tutto il suo lavoro, quello per cui è pagato. Però, riascoltandola, un brivido c'è sempre. Quella canzone che, al tempo di quei ricordi, mi ha in dei momenti letteralmente salvato il culo. Ho sempre usato questa espressione, parlandone: salvato il culo. E dire che non sono mai stato, né mai sarò, un “vaschiano”, o “blaschista” che dir si voglia, e probabilmente questa canzone avrebbe adempiuto a quel suo particolare compito di cui sopra chiunque l'avesse scritta e cantata. Caso ha voluto che, però, sia stata scritta da quel malefico vecchiaccio di Zocca, con due o tre canzoni del quale mi ritrovo sempre periodicamente a fare qualche conto e qualche grattata di pera, e che l'abbia tirata fuori proprio in un dato anno e in un dato momento. Ricordi, appunto. Oramai quasi ho più nostalgia di come vivevo quei momenti di merda, e di come reagivo, che delle cause scatenanti. Delle cause scatenanti, francamente, non me ne importa più veramente un cazzo.

Perché questa è una canzone, dalle parole semplicissime, che ho contrapposto sempre a ogni tipo di pensiero nero. La canzone del mio feroce anti-pessimismo. Sul mio autentico odio per il pessimismo e per i pessimisti devo avere scritto anche qui qualcosa, ma non perdo occasione per ribadirlo: vadate retro, o come accidenti si dice. Pessimisti, “realisti”, reazionari dell'animo umano, sopraffatti da due o tre merdicciole che la vita propone, e che da tali merdicciole traete universali che affrettano il giochetto della morte. No!

La canzone, la mia canzone da tirare sul muso all'autodistruzione e agli autodistruttori, a quelli che ci hanno in bocca il mondo di merda anche mentre pigliano il caffè al bar o comprano un litro di latte al supermercato, ai vecchi anzitempo, ai vecchisti, ai vecchianti, ai vecchieggiatori, agli incubisti, ai cimiteriali, a tutte queste genìe di persone che ora più che mai mi hanno, e definitivamente, rotto i coglioni. La canzone del diritto a stare spenti ogni volta che se ne ha voglia; ché spegnersi per un po' è come nelle batterie, è una ricarica. Anche se si è morti dentro, perché succede. Anche se quel “lottare contro tutti e contro tutto” è un sogno da ragazzi che fa un po ridere (senza perdersi d'animo mai).

Ma che Vivere sia un comandamento, ecco, questo sì, non è una cosa né da ragazzi né uno scherzo. A forza di vite dopo la morte ce lo hanno fatto scordare, questo vero Comandamento. E buttare via la vita in diecimila modi diversi. Ci potrebbe anche stare qualcosa “contro la guerra”, qui, ma non importa, non era certo ciò a cui volevo arrivare. Io volevo arrivare a Vivere, Vivere, Vivere, e pensare che domani sarà sempre meglio. Quando ti svegli dal sonno e ti senti rifluire la vita, anche se è buio fitto e devi accompagnare alla stazione una persona con cui resteresti al caldo nel letto, e al caldo nella Vita da Vivere, anche se piove a dirotto, anche se sai che ti aspetta un domani di confusione, di incertezza, di ogni casino possibile e immaginabile. Pazienza! Sei vivo, sei viva. Ed è l'unica cosa che conta, l'unica vera, l'unica degna davvero di essere vissuta. Fino alla fine. [RV]
Vivere
è passato tanto tempo
Vivere
è un ricordo senza tempo
Vivere
è un po' come perder tempo
Vivere
e sorridere

Vivere
è passato tanto tempo
Vivere
è un ricordo senza tempo
Vivere
è un po' come perder tempo
Vivere
e sorridere dei guai
così come non hai fatto mai
e poi pensare che domani sarà sempre meglio

Oggi non ho tempo
oggi voglio stare spento.


Vivere
e sperare di star meglio
Vivere
e non essere mai contento
Vivere
come stare sempre al vento
Vivere
come ridere

Vivere
anche se sei morto dentro
Vivere
e devi essere sempre contento
Vivere
è come un comandamento
Vivere
(o sopravvivere)
senza perdersi d'animo mai
e combattere e lottare contro tutto,
contro

Oggi non ho tempo
oggi voglio stare spento.


Vivere
Vivere
e sperare di star meglio
Vivere
Vivere
E non essere mai contento
Vivere
Vivere
E restare sempre al vento
a Vivere
e sorridere dei guai
proprio come non hai fatto mai
e pensare che domani sarà sempre meglio.

Contributed by Riccardo Venturi - 2009/1/12 - 19:15



Language: French

Versione francese di Daniel Bellucci. 27.04.2009. Vivere eppoi ... morire. Nizza
VIVRE

Vivre
tant de temps a passé
Vivre
c'est un souvenir intemporel
Vivre
c'est un peu comme perdre son temps
Vivre
et sourire

Vivre
tant de temps a passé
Vivre
c'est un souvenir intemporel
Vivre
c'est un peu comme perdre son temps
Vivre
et sourire aux ennuis
comme ça, comme je ne l'ai jamais fait
et puis penser que demain sera un jour meilleur

Aujourd'hui je n'ai pas le temps
aujourd'hui je veux rester éteint.


Vivre
et espérer aller mieux
Vivre
et ne jamais être content
Vivre
comme rester toujours dans le vent
vivre
comme rire

Vivre
même si tu es mort à l'intérieur
Vivre
et tu dois toujours être content
Vivre
c'est comme un commandement
vivre
(ou survivre)
sans jamais se décourager
et combattre et lutter contre tout,
contre

Aujourd'hui je n'ai pas le temps
aujourd'hui je veux rester éteint.


Vivre
Vivre
et espérer aller mieux
Vivre
Vivre
et ne jamais être content
Vivre
Vivre
et toujours rester dans le vent
pour vivre
et sourire aux ennuis
comme je ne l'ai jamais fait
et penser que demain sera un jour meilleur.

Contributed by Daniel Bellucci. 27.04.2009. vivere eppoi ... morire. Nizza - 2009/4/27 - 21:57


Merci, Daniel du côté chez Bellucci. Merci pour avoir traduit cette chanson qui fait partie de ma vie, voyzine et loyngtaine. Vielleicht gehören wir der gleichen verrückten, zerstörten Rasse, vielleicht.

Riccardo Venturi - 2009/4/27 - 22:33




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