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Kissinger et son prix Nobel de la paix

Richard Marot
Language: French


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Mon général
(Richard Marot)
Oh, Martin!
(Richard Marot)


Bonjour, Monsieur Kissinger,
Comment ça va ?
Je vous imagine dans votre mansion
En caressant votre prix Nobel…

Tandis que les familles de vos victimes
Encore cherchent les corps perdus dans l’horizon
À cause de votre détestable opération;
J’écris cette chanson pour vous rappeler tout cela…

Et vous êtes encore vivant et tranquille
En caressant votre prix Nobel de la paix;
Ça me fait croire que votre vie est une punition
Et les morts restent oubliés dans le passé.

La guitare de Victor reste silencieuse
Et vous êtes dans votre fauteuil confortable
En caressant la honte de votre triste prix;
Mais, qu’est-ce qu’on peut faire avec tout cela ?

Votre hipocrésie est une punition qui frappe mon esprit;
Vous êtes comme Le Pen et comme beaucoup d’autres,
Votre cas me fait penser à cette célèbre affirmation :
Les vieux ogres ne meurent jamais…

Et vous êtes un juif émigré, quelle triste ironie!

Contributed by carles viadel - 2008/11/27 - 17:16


L'ha preso Kissinger, il perfido consigliere di tutte le porcate statunitensi nel mondo dal Vietnam all'Iraq, passando per il Medio Oriente e l'America Latina; l'ha preso Begin, che prima di diventare primo ministro d'Israele è stato capo dei terroristi dell'Irgun responsabili di tanti massacri ai danni dei palestinesi a partire dagli anni 40, da Deir Yassin a Sabra e Chatila; l'hanno preso insieme Arafat, Peres e Rabin, tre papaveri che hanno fatto sempre bla bla bla lasciando nel frattempo per decenni i propri popoli a massacrarsi; l'ha preso anche l'ex presidente USA Jimmy Carter, quello che per primo cominciò a finanziare ed addestrare contro i sovietici quei guerriglieri jihadisti che ora sono il nemico numero uno dell'occidente...

Non c'è quindi da stupirsi se il premio (ig)nobel per la pace sia stato dato a Barak Obama, con i suoi legionari ancora schierati in Iraq e Afghanstan: When War becomes Peace, When the Lie becomes the Truth (di Michel Chossudovsky, su GlobalResearch.ca)

Alessandro - 2009/10/12 - 08:19


Warmonger Wins Peace Prize
“War is Peace", “Freedom is Slavery”, “Ignorance is Strength” (George Orwell, "1984")
di Paul Craig Roberts da Infowars

Alessandro - 2009/10/12 - 08:25


Un altro sgambetto comunista
dal blog di Alessandro Robecchi

Un altro schiaffo nella settimana dei ceffoni. Silvio Berlusconi non ha vinto il premio Nobel per la Pace. (Avvertenza: è una battuta. E avrebbe dovuto essere una battuta anche proporlo!). Lo ha vinto invece Barack Obama, che non aveva nemmeno un comitato per candidarlo (Silvio sì) e non aveva nemmeno la canzoncina (Silvio sì). Attendiamo con fiducia qualche spiritosaggine razzista e passiamo alle cose serie. Eccoci qui a valutare se il Nobel per la Pace di oggi è un bicchiere mezzo pieno (si è fatto molto peggio: Kissinger!) o mezzo vuoto (si è fatto molto meglio: Mandela!). La discussione sarà pure accademica, ma la perplessità resta. Festeggeranno in Afghanistan? Speriamo di no: di solito quando festeggiano, tipo matrimonio, gli arriva in testa un missile che stermina qualche famiglia. Festeggeranno a Gaza? Non credo succederà nemmeno lì. Certo, la volontà di dialogo. Certo, la morte dello scudo spaziale, cretinata bushista per far fatturare un po’ l’industria militare. Certo, il discorso del Cairo. E’ poco ma sicuro che faccia più per la pace Obama anche solo soffiandosi il naso di quanto abbia fatto la combriccola dei delinquenti texani di prima per otto anni. Eppure rimane il fatto: si tratta di un Nobel per la pace dato, per così dire, sulla parola. Sulla fiducia. Al buio. Al presidente di una grande potenza che senza dubbio sta cambiando musica, ma che certamente, almeno per realpolitik, sarà costretto a prendere qualche stecca, prima o poi. Ma forse c’è di peggio. C’è che la situazione del porco mondo così com’è pare tanto difficile e precaria che non si riesce a nemmeno a dare un Nobel per la Pace con la felice motivazione della missione compiuta. Si dà allora un Nobel per la Speranza della Pace. Auguri, complimenti, felicitazioni. Ma non è la stessa cosa.

daniela -k.d.- - 2009/10/12 - 14:48


Bella vignetta a firma di Tinta Cruel.

premio-nobel

Alessandro - 2009/11/24 - 14:53


E costui sarebbe il novello Premio Nobel per la Pace?

La guerra nell'ombra dell'America di Obama

di Christian Rocca

da Il Sole 24 Ore del 17 agosto 2010

NEW YORK - L'America di Barack Obama, il paese del presidente Nobel per la pace 2009, sta conducendo una guerra segreta, oltre a quella palese in Afghanistan e Iraq, in una dozzina di paesi stranieri e in due continenti....

***

BOMB SHELL BARACK

da Infowars.com

Barack Obama

Il giornalista investigativo Wayne Madsen dimostra in questa sua accurata inchiesta come il presidente USA Barack Obama sia il prodotto di una "intelligence community", cioè un uomo della CIA cresciuto in una famiglia le cui figure principali (padre, madre e patrigno) sono sempre stati sul libro paga della più potente agenzia di spionaggio del mondo.
Se qualcuno aveva ancora la speranza che qualcosa fosse cambiato dopo l'era dei Bush...

Bartolomeo Pestalozzi - 2010/8/19 - 22:56




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