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William Butler Yeats Visits Lincoln Park And Escapes Unscathed

Phil Ochs
Langue: anglais


Phil Ochs

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filippo.
[1968]
Testo e musica di Phil Ochs
Lyrics and Music by Phil Ochs
Album: Rehearsals For Retirement [1969]

philrehearsals

Phil Ochs affermava di essere "morto a Chicago nel 1968", tanto da apporre la propria pietra tombale proprio sulla copertina dell'album Rehearsals for Retirement, da cui è tratta questa bella e triste canzone. Gli avvenimenti del 1968 (l'assassinio di Martin Luther King e Bob Kennedy, l'elezione di Nixon e i violenti tumulti di Chicago dopo la Convention democratica, cui specificamente si riferisce la canzone e che avvennero principalmente proprio nel Lincoln Park) lasciarono una traccia profondissima sulla vita e sulla psiche di Ochs, facendolo cadere nella disillusione e nella depressione; si venne creando l'alter ego, alcolizzato e caotico, chiamato John Butler Train. Non è un caso che Butler facesse parte proprio del nome del grande poeta irlandese, amatissimo da Ochs. Il "William Butler Yeats" di questa canzone è Phil Ochs stesso dopo la repressione dei tumulti di Chicago. [CCG/AWS Staff]
As I went out one evening to take the evening air
I was blessed by a blood-red moon
In Lincoln Park the dark was turning

I spied a fair young maiden and a flame was in her eyes
And on her face lay the steel blue skies
Of Lincoln Park, the dark was turning... turning

They spread their sheets upon the ground just like a wandering tribe
And the wise men walked in their Robespierre robes
Through Lincoln Park the dark was turning

The towers trapped and trembling, and the boats were tossed about
When the fog rolled in and the gas rolled out
From Lincoln Park the dark was turning

Like wild horses freed at last we took the streets of wine
But I searched in vain for she stayed behind
In Lincoln Park the dark was turning… turning

I'll go back to the city where I can be alone
And tell my friend she lies in stone
In Lincoln Park the dark was turning.

Phil Ochs - Where Were You In Chicago?

Oh, where were you in Chicago?
You know I didn't see you there
I didn't see them crack your head or breathe the tear gas air
Oh, where were you in Chicago?
When the fight was being fought
Oh, where were you in Chicago?
'Cause I was in Detroit.

"That's about the movement psychology."

envoyé par giorgio - 16/11/2008 - 20:03



Langue: italien

Versione italiana di Riccardo Venturi
17 novembre 2008
WILLIAM BUTLER YEATS VISITA IL LINCOLN PARK E NE FUGGE INCOLUME

Uscito una sera per prender l'aria vespertina
Fui benedetto dal saluto d'una luna rosso sangue,
Nel Lincoln Park stava calando il buio

Scorsi una bella fanciulla con una fiamma negli occhi,
Sul suo viso i cieli d'un azzurro freddo come acciaio
Del Lincoln Park, calava il buio, calava...

Stesero i lenzuoli sul terreno proprio come una tribù errante
E i saggi camminavano vestiti da Robespierre
Calava il buio su tutto il Lincoln Park

Le torri intrappolate e tremanti, le barche scosse qua e là
Quando la nebbia rotolò dentro e il gas rotolò fuori
Calavano le tenebre dal Lincoln Park

Come cavalli selvaggi alfine liberati, prendemmo le strade dove si beve
Ma cercai invano, perché lei era rimasta indietro
Calava il buio nel Lincoln Park...calava...

Tornerò in quella città dove posso stare solo
E dirò al mio amico che lei giace sepolta
Calava il buio nel Lincoln Park.

Phil Ochs – Dov'eri, a Chicago?

Oh, dov'eri a Chicago?
Lo sai che non ti ci ho visto,
Non li ho visti romperti la testa o respirare i lacrimogeni
Oh, dov'eri a Chicago
Mentre si combatteva la battaglia?
Dov'eri a Chicago?
Perché io ero a Detroit.

“Questa è sulla psicologia del movimento”.

17/11/2008 - 08:08


Bella traduzione anche questa, Ric. Un consiglio: il grassetto per il titolo "Phil Ochs - Where Were You In Chicago" o almeno le iniziali maiuscole che io ho dimenticato. In fondo è un'altra canzone sebbene affatto collegata (come nella traccia del CD) a "William B.Yeats".
Ciao!

giorgio - 17/11/2008 - 10:57


Vedo che hanno già provveduto a "corsivare" il Where Were You, per fortuna...il fatto è che il qui presente, tra i suoi bizzarri "hobbies" (chiamiamoli così...) ha quello di guidare le ambulanze notturne del 118, e si scusa quindi per non essere molto presente in questi giorni, sigh. Grazie comunque ancora per le tue parole, senza contare che alcune traduzioni per questo sito sono nate proprio durante i turni notturni (come ad esempio questa). Saluti cari!

Riccardo Venturi - 18/11/2008 - 08:36




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