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The Ballad of Ho Chi Minh

Ewan MacColl
Language: English


Ewan MacColl

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Ewan McColl, Ballad of Ho Chi Minh. Versione originale. Original version. Da un reportage della TV vietnamita.
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[1954]
1967, Stormking Music Inc.
Fonte / Source: Irwin & Fred Silber's Folksinger's Wordbook, 1973

Lyrics / Testo / Paroles / Sanat: Ewan McColl (James Henry Miller, 1915-1989)
Music / Musica / Musique / Sävel:
Irish traditional / Tradizionale irlandese / Traditionnelle irlandaise / Perinteinen irlantilainen

Ho Chi Minh nel fiume Lijang, in Cina, nel 1961.
Ho Chi Minh nel fiume Lijang, in Cina, nel 1961.


ballaofhochiminh


Su Ho Chi Minh crediamo sia inutile spendere eccessive parole, tanto il personaggio è (o dovrebbe essere) noto. Ma ricordiamo brevemente alcune cose: Ho Chi Minh (in grafia originale: Hồ Chí Minh) si chiamava in realta Nguyễn Tất Thành, che significa, in vietnamita, "Colui che sarà vittorioso". Adottò solo negli anni '30 il nome con cui è passato alla storia, riprendendolo dall'indocinese 胡志明, "volontà che illumina". Visse a lungo in Francia, dove divenne un abilissimo pasticciere nell'atelier del grande cuoco Auguste Escoffier; negli anni ‘30 del XX secolo, per un periodo, visse a Milano, lavorando come cameriere presso l’Antica Trattoria della Pesa in viale Pasubio.

hopesaholapide



Un bravo pasticciere, e di pasticci ne combinò diversi ai colonialisti francesi prima, e agli invasori americani poi. Fu chiamato affettuosamente "Zio Ho" e si dilettava di dare il suo nome a certi sentieri. A differenza di Mao, che pure ammirava e a cui fu legato, Ho era descritto come una persona assai alla mano, simpatica e allegra, o comunque certamente non dogmaticamente cupa; fu anche un saggio moderato che seppe tenere a bada le figure più radicali del Partito Comunista del Vietnam. Con tutto questo, è riuscito a rovesciare una grande potenza coloniale prima, e poi la più grande potenza planetaria riunificando definitivamente il suo paese. Non mi sembrano cose trascurabili.


Stormy Six, 1973.


Ewan MacColl scrisse questa canzone nella seconda metà del 1954 dopo la vittoria di Dien Bien Phu sui francesi, dovuta principalmente a “Zio Ho” e al generale Giap; un episodio che è alla base, vogliamo ricordarlo, anche de Le déserteur. Ovviamente, la canzone godette di molta auge durante la successiva guerra del Vietnam. Pare che la “scintilla” sia stata per MacColl la lettura di un libro e di diversi articoli sulla guerra coloniale indocinese, che lo portarono ad una riflessione perché “proprio là” si fosse verificata una situazione del genere, e quali ne fossero le figure principali. In realtà, è stato appurato che la canzone fu precisamente commissionata a Ewan McColl dal Partito Comunista Britannico, di cui era membro e attivo militante; si tratta di una canzone di propaganda, inutile girarci tanto attorno. Assieme ad essa, il British Communist Party commissionò anche una Ballad of Stalin; Ewan MacColl, a differenza di altri, non la rinnegò mai. E’ comunque bene ricordarsi che siamo nel 1954, e che il grande successo internazionale della Ballad of Ho Chi Minh risale invece al periodo della Guerra del Vietnam, a partire dal 1967. Fino ad allora, la canzone non era stata conosciuta neppure in Vietnam. Nei primissimi tempi eseguì la canzone assieme alla madre, la folksinger scozzese Betsy Miller, ed al London Critics Group.



Nel 1967 Ewan MacColl, visto anche il successo planetario della canzone (rilanciata e attualizzata con l’infuriare della guerra del Vietnam), si decise a metterla sotto contratto di diritti con la Stormking Music Inc., che la fece stampare anche in un broadside (datato “Dec/Jan 1967/68) contenente una breve introduzione di Ewan MacColl stesso, e recante un’immagine non di Ho Chi Minh, ma di Giorgio Washington. Nel frattempo, la canzone era stata conosciuta in Vietnam: il poeta e musicista Nguyễn Phú Ân ne aveva preparato una versione, cantata dal celebre cantautore e artista militante Quang Hưng, che fu presentata in pubblico il 19 maggio 1967 al Teatro dell’Opera di Hanoi, il giorno del compleanno di Ho Chi Minh. Versione che, negli anni, sarebbe divenuta una sorta di “secondo inno nazionale” del Vietnam.

Nel medesimo 1967, Ewan MacColl si recò all’Avana, a Cuba, in occasione del Festival Internazionale della Canzone Contro la Guerra, per eseguire la canzone assieme alla moglie Peggy Seeger, che è la sorella di Pete Seeger -ora quasi novantenne. I due artisti furono costretti ad interpretarla tre volte sul palco. La canzone cominciava ad essere veramente nota in tutto il mondo, dato anche il particolare periodo: del 1968 è la versione francese di Francesca Solleville, mentre la prima versione italiana è quella di Bruno Pianta, del 1969, medesimo anno anche della prima versione tedesca di Gerry Wolff e della storica versione castigliana del cileno Rolando Alarcón. Sempre al 1969 risale la versione giapponese di Tomoya Takaishi. Seguirono versioni in diverse altre lingue, tutte testimoniate in questa pagina.

Nel 1973, il gruppo italiano Stormy Six ne eseguì la versione originale in inglese: un’esecuzione rimasta famosa e conosciutissima ancora oggi. [RV]



Performed by Ewan MacColl with the London Critics Group
Far away across the ocean,
Far beyond the sea's eastern rim,
Lives a man who is father of the Indo-Chinese people,
And his name it is Ho Chi Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh.

From Viet Bac to the Saigon Delta
From the mountains and the plains below
Young and old workers, peasants and the toiling tenant farmers
Fight for freedom with Uncle Ho.
Ho, Ho, Ho Chi Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh.

Now Ho Chi Minh was a deep sea sailor
He served his time out on the seven seas
Work and hardship were part of his early education
Exploitation his ABC.
Ho, Ho, Ho Chi Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh.

Now Ho Chi Minh came back from sailing
And he looked out on his native land
Saw the want and the hunger of the Indo-Chinese people
Foreign soldiers on every hand.
Ho, Ho, Ho Chi Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh.

Now Ho Chi Minh went to the mountains
And he trained a determined band
Heroes all, sworn to liberate the Indo-Chinese people
Drive invaders from the land.
Ho, Ho, Ho Chi Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh.

Fourteen men became a hundred
A hundred thousand and Ho Chi Minh
Forged and tempered the army of the Indo-Chinese people
Freedom's Army of Viet Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh.

Every soldier is a farmer
Comes the evening and he grabs his hoe
Comes the morning he swings his rifle on his shoulder
This the army of Uncle Ho.
Ho, Ho, Ho Chi Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh.

From the mountains and the jungles
From the ricelands and the Plain of Reeds
March the men and the women of the Indo-Chinese Army
Planting freedom with vict'ry seeds.
Ho, Ho, Ho Chi Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh.

From Viet Bac to the Saigon Delta
Marched the armies of Viet Minh
And the wind stirs the banners of the Indo-Chinese people
Peace and freedom and Ho Chi Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh.

Contributed by Alessandro - 2008/10/1 - 08:27




Language: Vietnamese

Bài ca Hồ Chí Minh
Versione vietnamita di Nguyễn Phú Ân (1967) interpretata da Quang Hưng (1934-2014)
Vietnamese version by Nguyễn Phú Ân (1967) performed by Quang Hưng (1934-2014)
Version vietnamienne de Nguyễn Phú Ân (1967) interprétée par Quang Hưng (1934-2014)
Nguyễn Phú Ânin vietnaminkielinen, Quang Hưngin (1934-2014) laulama versio (1967)



The song performed in June 2011 by Quang Hưng on the 3d Channel of Vietnam State Television.


In seguito alla pubblicazione dell’originale da parte di Ewan MacColl, in piena guerra del Vietnam (1967), il poeta e musicista vietnamita Nguyễn Phú Ân -che in un primo momento rifiutò persino di accreditarsi come autore della versione preferendo “attribuirla al popolo”, ne preparò questa versione affidata al canto di Quang Hưng, uno dei principali autori e cantautori militanti vietnamiti. La versione è particolare: consta infatti della prima e della terza strofa dell’originale di Ewan MacColl, cantate in inglese, seguite da uno stacco fischiato e dalla versione in lingua vietnamita. Fu eseguita per la prima volta in pubblico al Teatro dell’Opera di Hanoi il 19 maggio 1967, e non era un giorno a caso: era, infatti, il giorno del 77° compleanno di Ho Chi Minh (sarebbe scomparso meno di due anni dopo, il 2 settembre 1969).



Si può dire che il Bài ca Hồ Chí Minh sia divenuto, in Vietnam, il secondo inno nazionale, forse più noto ed amato dell’inno nazionale ufficiale: un fatto singolare per una canzone originariamente scritta in inglese, e che usa una melodia irlandese. Quang Hưng ebbe a dichiarare di essersi commosso fino alle lacrime quando aveva sentito una canzone in elogio dello “zio Ho” scritta da un musicista che viveva dall’altra parte del mondo. La ha cantata fino alla fine dei suoi giorni (è morto il 20 gennaio 2014), compreso nel giugno 2011 alla televisione vietnamita, oramai anziano, e con in studio anche l’autore del testo, Nguyễn Phú Ân, che lo accompagnava alla chitarra ed eseguiva il fischiato. [RV]

Da sinistra: Quang Hưng e Nguyễn Phú Ân (alla chitarra) in studio TV (giugno 2011)
Da sinistra: Quang Hưng e Nguyễn Phú Ân (alla chitarra) in studio TV (giugno 2011)
Bài ca Hồ Chí Minh

Far away across the ocean,
Far beyond the sea's eastern rim,
Lives a man who is father of the Indo-Chinese people,
And his name it is Ho Chi Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh.

Now Ho Chi Minh was a deep sea sailor
He served his time out on the seven seas
Work and hardship were part of his early education
Exploitation his ABC.
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh.

Miền biển Đông, xa tắp nơi chân trời
Người dân ở đó lầm than đói nghèo
Từ đau thương Người đi khắp năm châu
Lòng tin mặt trời chân lý sáng soi
Rọi chiếu tới dân mình
Hồ, Hồ, Hồ Chí Minh!
Hồ, Hồ, Hồ Chí Minh!

Vượt trùng sóng người đi khắp phương trời
Luyện tôi ý chí lòng nuôi căm thù
Hồ Chí Minh ngày đêm xót thương dân
Tộc nô lệ vì đế quốc dã man
Giày xéo đất nước mình
Giày xéo Đông Dương này,
Tàn sát bao con người

Từng giờ cháy lửa cách mạng lan tràn
Từ rừng Việt Bắc vào đến Tháp Mười
Hồ Chí Minh niềm tin đấu tranh cho
Tự do điệp trùng đội ngũ lớn lên
Ngày thêm mỗi trưởng thành
Một ý chí tuyệt vời,
Bằng chiến công diệt thù

Lòng thành kính toàn dân gọi Cha già
Vì Người đã sống để cho muôn người
Hồ Chí Minh mùa xuân chứa chan muôn niềm tin
Người từ chân lý sinh ra
Vì thế giới hoà bình
Người hiến dâng đời mình
Người hiến dâng đời mình
Người hiến dâng đời mình

Hồ, Hồ, Hồ Chí Minh!
Hồ, Hồ, Hồ Chí Minh!

Contributed by CCG/AWS Staff - 2008/11/18 - 17:48




Language: Italian

Versione italiana 1 / Italian version 1 / Version italienne 1 / Italiankielinen versio 1: Bruno Pianta (1969)

Bruno Pianta (a destra) con Jo Garceau e Paolo Ciarchi.
Bruno Pianta (a destra) con Jo Garceau e Paolo Ciarchi.


La versione italiana di Bruno Pianta (1969), ripresa da Canti di Lotta di Carnia Libera e dalla musica de L'Altra Italia. Incisione in: Ho Chi Minh EP, Dischi del Sole.



Bruno Pianta era nato a Treviso il 13 settembre 1943 ed è morto a Siena il 6 settembre 2016. Assistente di Roberto Leydi al corso di etnomusicologia al DAMS di Bologna e collaboratore dell’Istituto Ernesto De Martino, Pianta ha diretto l’Ufficio Cultura del Mondo Popolare della Regione Lombardia dal 1972 al 2002. Autore di saggi, pubblicazioni e documentari, ha coordinato il lavoro di pubblicazione della collana regionale “Mondo Popolare in Lombardia” e dalla collana discografica “Documenti della Cultura Popolare”. Su Bruno Pianta consigliamo di leggere questo commosso ricordo di Alessio Lega pubblicato sull'oramai defunta "A-Rivista Anarchica".
BALLATA DI HO CHI MINH

Tanto lontano in estremo oriente
Oltre il Laos e il suo confin
Vive l'uomo che è padre della gente vietnamita
Il suo nome è Ho-Chi-Minh
Ho Ho Ho-Chi-Minh
Ho Ho Ho-Chi-Minh

Ho-Chi-Minh andò sul mare
La vita si guadagnò così
Il lavoro più duro fu quel che lo educò
Lo sfruttamento fu l'a b c
Ho Ho Ho-Chi-Minh
Ho Ho Ho-Chi-Minh

Ho-Chi-Minh ritornò in patria
Fame e miseria vide allor
Vide i suoi fratelli ridotti come schiavi
E dappertutto l'invasor
Ho Ho Ho-Chi-Minh
Ho Ho Ho-Chi-Minh

Ho-chi-Minh se ne andò in montagna
Quaranta eroi lo seguiron là
A combattere contro l'invasore eran decisi
Per la morte o la libertà
Ho Ho Ho-Chi-Minh
Ho Ho Ho-Chi-Minh

Eran quaranta poi furon cento
Poi centomila con Ho-Chi-Minh
I francesi poi furono cacciati con la lotta
Dai soldati del Viet-Minh
Ho Ho Ho-Chi-Minh
Ho Ho Ho-Chi-Minh

Ogni soldato è un contadino
Ieri sera a zappare andò
Stamattina si butta la mitragliatrice in spalla
E combatte per lo zio Ho
Ho Ho Ho-Chi-Minh
Ho Ho Ho-Chi-Minh

Oggi il nemico è ancor più forte
Ma sconfiggere non ci può
Combattiamo per la rivoluzione popolare
Per il Vietnam e lo zio Ho
Ho Ho Ho-Chi-Minh
Ho Ho Ho-Chi-Minh!

Contributed by CCG/AWS Staff - 2008/11/18 - 17:04




Language: Italian

Versione italiana 2 / Italian version 2 / Version italienne 2 / Italiankielinen versio 2: Marco Tutino

Tratto dall'LP Vietnam Ieri e oggi - canzoni e ballate a cura del comitato Vietnam di Milano. Traduzione e adattamento di Marco Tutino.




Vietnam





LA BALLATA DI HO CHI MINH

Al di là dell'Oceano
al di là di mari e nazioni
vive il padre di molti indocinesi
e il so nome è Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

Dal Viet al Delta di Saigon
sopra i monti e giù in città
contadini e lavoratori insieme
stanno combattendo con Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

Ho Chi Minh era un marinaio
tutti e sette lui li solcò
la fatica fu la sua educazione
l'oppressione il suo ABC
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

Ho Chi Minh ritornò a casa
la sua terra quel dì scoprì
vide gente stanca e affamata
e soldati mai visti lì
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

Ho Chi Minh se ne andò in montagna
a parlare di libertà
presto tutti giuran di lottare
gli invasori cacceran
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

Prima 100 poi 100.000
tutti insieme allo zio Ho!

Contributed by Dq82 - 2022/11/28 - 11:46




Language: French

Version française / Versione francese / French version / Ranskankielinen versio: Francesca Solleville (1968)

Francesca Solleville.
Francesca Solleville.


La versione francese di Francesca Solleville, in "Generazione Vietnam" (disco pubblicato in Italia nel 1968 con i principali tributi internazionali alla lotta di liberazione del Vietnam).
French version by Francesca Solleville, in "Generazione Vietnam" (a Lp published in Italy including the main international tributes to the liberation struggle of Vietnam)

LA BALLADE DE HO CHI MINH

Tout là-bas au soleil levant
Du côté de la mer de Chine
Il y a un homme que tout un peuple révère comme un père,
Et cet homme se nomme Ho-Chi-Minh.
Ho Ho Ho Chi Minh,
Ho Ho Ho Chi Minh.

Ceux du Nord e ceux du Delta
Ceux des montagnes et ceux des plaines
Mènent le même combat pour chercher des fusils,
Jeunes et vieux tous units derrière Ho Chi Minh.
Ho Ho Ho Chi Minh,
Ho Ho Ho Chi Minh.

Ho Chi Minh partit vers son temps
Dans la marine pendant trois ans
Là, les privation les humiliation l'exploitation
Ont été son pain quotidien.
Ho Ho Ho Chi Minh,
Ho Ho Ho Chi Minh.

Quand il fut du retour au pays
Il fallait voir ce qu'il a vu
Misère et famine et des soldats étrangers
Terrorisant son pauvre peuple d'Indochine.
Ho Ho Ho Chi Minh,
Ho Ho Ho Chi Minh.

Ho Chi Minh et une poignée d'hommes
S'en sont allés dans les montagnes
Au nom de leur frères terreur de l'ombre
Alors se jurèrent de chasser tous les aggresseurs.
Ho Ho Ho Chi Minh,
Ho Ho Ho Chi Minh.

Une poignée et puis des centaines
Et les centaines sont des milliers
Et grandit l'armée qui va libérer toute l'Indochine
La vaillante armée du Viet Minh.
Ho Ho Ho Chi Minh,
Ho Ho Ho Chi Minh.

Soldat le jour, paysan la nuit
Le soir venu c'est un grand parcours
Au matin il passe la bretelle de son fusil
à l'épaule, telle est l'armée de l'oncle Ho.
Ho Ho Ho Chi Minh,
Ho Ho Ho Chi Minh.

Des montagnes et de la jungle
Des hauts plateaux et des rizières
Les hommes et les femmes sont commes des graines
Dans tout le Viêt-Nam la victoire est la liberté.
Ho Ho Ho Chi Minh,
Ho Ho Ho Chi Minh.

Et du Nord jusqu' au bout du Delta
L'armée avance, l'armée Viet Minh
Et le vent se tait long les bords du cap d'Indochine
Liberté fête et Ho Chi Minh.
Ho Ho Ho Chi Minh,
Ho Ho Ho Chi Minh.

Ho Ho Ho Chi Minh,
Ho Ho Ho Chi Minh!

Contributed by CCG/AWS Staff - 2008/11/18 - 17:22




Language: German

Versione tedesca 1 / German version 1 / Version allemande 1 / Saksankielinen versio 1: Gerry Wolff (1969)



Storicamente si tratta della prima versione (1969) in lingua tedesca della Ballad of Ho Chi Minh, ad opera del drammaturgo, poeta, giornalista, scrittore e cantante e attore Gerry Wolff (1920-2005). Particolarmente attivo nella DDR, Gerry Wolff preparò la versione e la inserì nel suo album di canzoni Porträt in Noten “Ritratto in note”, pubblicato dalla famosa casa discografica statale tedesca orientale Amiga. Il testo ha dovuto essere trascritto all’ascolto dall’unico video presente in Rete. [RV]
Ballade von Ho Chi Minh

Über Seen und Ozeane,
Weit hinaus über Meere hin,
Lebt ein Mann der ist Vater aller guten Vietnamesen,
Und sein Name ist Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh,
Ho, Ho, Ho Chi Minh!

Von Viet Bac zum Saigon-Delta,
Aus den Bergen und Quang-Ho,
Jung und alt, Bauer, Arbeiter und tief gebeugte Pächter
Kämpfen für Freiheit und Onkel Ho
Ho, Ho, Ho Chi Minh,
Ho, Ho, Ho Chi Minh!

Ho Chi Minh war ein Matrose
In jungen Jahren fuhr er zu See,
Schuften muss er für kümmerliche Pfennige,
Ausbeutung war sein ABC
Ho, Ho, Ho Chi Minh,
Ho, Ho, Ho Chi Minh!

In der Heimat angekommen
Was er sah war nicht erbaut,
Sah die Not und den Hunger aller seiner Vietnamesen,
Fremde Soldaten wohin er schaut
Ho, Ho, Ho Chi Minh,
Ho, Ho, Ho Chi Minh!

Ho Chi Minh ging in die Berge
Und mit ihm ein entschlossenes Land,
Helden alle, verschworen zu befreien die Vietnamesen
Halten sollen sie sein Verband.
Ho, Ho, Ho Chi Minh,
Ho, Ho, Ho Chi Minh!

Von Viet Bac zum Saigon Delta
Marschieren die Männer von Viet Minh,
Und im Wind wehen die Banner aller guten Vietnamesen:
Frieden, Freiheit und Ho Chi Minh!
Ho, Ho, Ho Chi Minh,
Ho, Ho, Ho Chi Minh!

Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI Secolo - 2024/10/12 - 21:15




Language: German

Versione tedesca 2 / German version 2 / Version allemande 2 / Saksankielinen versio 2: Oktoberklub (< 1990)



Si tratta in realtà non di una “versione” più o meno libera della canzone di Ewan MacColl, ma di un vero e proprio testo autonomo, sebbene sulla sua falsariga e che utilizza la stessa melodia. Scritta e interpretata dalla band militante tedesca orientale Oktoberklub, nata nel 1966 a Berlino Est come Hootenanny-Klub Berlin.

Non è noto a quando risalga questa versione, anche se dai riferimenti nel testo pare situarsi verso la fine degli anni ‘70 del XX secolo. L’ Oktoberklub morì assieme alla DDR: si sciolse definitivamente nel 1990. Inghiottito poi dalla famosa Ostalgie: nella “Germania riunificata” del “muro caduto” sono stati pubblicati non uno, ma ben quattro album antologici e di tributo. Ho Chi Minh è andata a finire nell’ultimo, Subbotnik, pubblicato nel 2009. Una traduzione inglese del testo si trova nei sottotitoli del video qui riportato. [AT-XXI]

oktsubb
Ho Chi Minh

Wer er war, steht in vielen Liedern
Doch kein Lied wäre wahr genug,
Würde es nur ihn und sein großes Leben meinen
Denn es gibt so viele, die er mit sich trug:
Ho-Ho- Ho Chi Minh!
Ho-Ho- Ho Chi Minh.

Seht auf die, die auf Baumwollfeldern
Jeden Tag für die Herren gehn
Seht, da wächst der Zorn, und sie nennen leise Namen:
Comandante Che, Lenin und auch den:
Ho-Ho- Ho Chi Minh!
Ho-Ho- Ho Chi Minh.

Und in Köln streiken die Metaller
Um ein Stück von der großen Macht
Denn mancher sieht erst jetzt: Es geht nicht nur um die Groschen.
Und der Posten summt, während er dort wacht:
Ho-Ho- Ho Chi Minh!
Ho-Ho- Ho Chi Minh.

Überall neben den Genossen
Steht auch er, und er war dabei,
Als Gagarin flog, als Allendes Volksfront siegte,
Lebt in jedem Wort unserer Partei:
Ho-Ho- Ho Chi Minh!
Ho-Ho- Ho Chi Minh.

Wer er war, steht in vielen Liedern
Doch kein Lied wäre wahr genug,
Würde es nur ihn und sein großes Leben
Meinen, denn es gibt so viele, die er mit sich trug:
Ho-Ho- Ho Chi Minh!
Ho-Ho- Ho Chi Minh.

Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI Secolo - 2024/10/12 - 21:43




Language: Spanish

Versione castigliana / Spanish version / Version espagnole / Espanjankielinen versio:
Rolando Alarcón (1969)

Rolando Alarcón (1929-1973)
Rolando Alarcón (1929-1973)


Potrà colpire, e sicuramente lo farà, che la principale versione della Ballata di Ho Chi Minh in lingua spagnola sia stata eseguita da Rolando Alarcón (nel 1969; ma fu pubblicata l’anno successivo nell’album El mundo folklórico de Rolando Alarcón). Tra i massimi artisti militanti cileni, pur non avendo mai raggiunto -almeno all’estero- la fama di Víctor Jara; facente parte della cerchia (e della Peña della famiglia Parra; omosessuale che dovette per tutta la vita nascondere la sua condizione per paura di essere discriminato -cosa che comunque avvenne; morto a soli 43 anni, nel febbraio del 1973, per le misteriose conseguenze di un’operazione di ulcera duodenale. Della ballata di Ho Chi Minh fece una versione che, pur fedele, si iscrive appieno nella Nueva Canción Chilena. Assolutamente straordinaria. [RV]


BALADA DE HO CHI MINH

Más allá, donde el sol levanta,
En la tierra y en el golfín,
Vive el padre del pueblo de Indochina,
Un pueblo que lucha junto a Ho Chi Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh,
Ho, Ho, Ho Chi Minh.

En Saigón la montaña ruge
Y los valles en silencio están
Porque el joven y el viejo campesino
Luchan por la libertad para su Vietnam.
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

Ho Chi Minh era un marinero
Que una tarde regresó feliz
Y encontró que su pueblo estaba triste;
Triste no era la esperanza de Ho Chi Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

Ho Chi Minh se fue a la montaña
Y su pueblo también marchó
Y soñaba que su tierra era libre,
Contra el enemigo y contra el invasor.
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

Y creció como un mar gigante
Cien y miles junto a Ho Chi Minh.
Florecían soldados para el pueblo,
Para dar la libertad, para el Viet Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

"Libertad" gritan las banderas
Y en la selva se oye una canción:
Es el pueblo que marcha a la victoria,
Paz y libertad serán para el Vietnam.
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

Contributed by Alessandro - 2008/11/17 - 23:52




Language: Japanese

Versione giapponese / Japanese version / Version japonaise / Japaninkielinen versio:
Tomoya Takaishi (1969)



Versione e interpretazione di Tomoya Takaishi (1941-2024). Registrata il 9/6/1969 presso l'Osaka Festival Hall di Osaka.

Takaishi Tomoya (1941-2024)
Takaishi Tomoya (1941-2024)


Takaishi, whose real name is Tomoya Shiriishi, was born in Hokkaido in 1941. While a student at Rikkyo University in Tokyo, he visited west Japan's Kansai region in 1966 and performed at the Osaka laborers' music council concert. Traveling throughout Japan, he began singing at student and labor rallies, and became friends with Makoto Oda and Shunsuke Tsurumi, who were core members of the Beheiren anti-Vietnam War organization, and writer Takeshi Kaiko. In 1968, Takaishi released "Jukensei Blues," which became a big hit selling over 900,000 copies. In 1971, Takaishi formed the folk band The Natarsher Seven with guitarist Junji Shirota and others. As one of the leading folk singers in Kansai, Takaishi began the "Yoiyoiyama Concert," which became a summer tradition in Kyoto, with lyricist Rokusuke Ei and others in 1973. The event continued until 2011 with two hiatuses. His year-end concert was held a total of 47 times through 2022.
ホーチミンのバラード

ホ-ホ-ホーチミン
ホ-ホ-ホーチミン

とおい海のむこう 
東の海のむこう
インド・シナの父とよばれる
その人の名はホーチミン
ホ-ホ-ホーチミン
ホ-ホ-ホーチミン

山に デルタに 
若者も年よりも
自由のためにたたかう
ホーチミンとともに
ホ-ホ-ホーチミン
ホ-ホ-ホーチミン

わかいホーチミン 
船に乗り海をこえ
国をでてまなんだことが
彼も未来をきめた
ホ-ホ-ホーチミン
ホ-ホ-ホーチミン

彼が帰ってきて 
そこに見たものは
うえと貧乏と他国の兵士
おもい靴音ひびく
ホ-ホ-ホーチミン
ホ-ホ-ホーチミン

ひとに呼びかけて 
山にのぼった
解放軍がそこにうまれた
彼はきたえられた
ホ-ホ-ホーチミン
ホ-ホ-ホーチミン

夕べにくわをもち 
朝にはライフル
兵士たちはみんな百姓
それがホーチミンの兵士
ホ-ホ-ホーチミン
ホ-ホ-ホーチミン

平野にジャングルに 
山にも海辺にも
インド・シナの兵士はすすむ
男も女もすすむ
ホ-ホ-ホーチミン
ホ-ホ-ホーチミン

平和と自由と 
そしてホーチミン
インド・シナの旗をなびかせ
ベトミンの兵士はすすむ
ホ-ホ-ホーチミン
ホ-ホ-ホーチミン

Contributed by dq82 - 2015/5/17 - 06:49




Language: Swedish

Versione svedese / Svensk version / Swedish version/ Version suédoise / Ruotsinkielinen versio:
Knutna Nävar (1973)

Knutna Nävar.
Knutna Nävar.


1973: La ballata di Ho Chi Minh arriva in Svezia. E, aggiungiamo, non poteva che arrivarci per mano e voce degli Knutna Nävar (“Pugni Chiusi”), il gruppo musicale militante svedese espressione diretta del KPML, il Partito Comunista Marxista-Leninista di Svezia.



La canzone fa parte dell'album (sempre del 1973) intitolato De svarta listornas folk ("La gente delle liste nere").

svartalistornas
BALLADEN OM HO CHI MINH

Långt borta, bortom oceanen.
Långt bortom havets östra strand
Fanns en man som var ledare för folket i Vietnam
Och hans namn det var Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

Ho Chi Minh var sjöman på haven
Han levde länge borta från sitt land
Han såg imperialismens härjningar
Utsugning och förtryck
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

Ho Chi Minh studerade Marx och Lenin
Byggde upp Partiet som visar vägen fram
Dom blev hjältar i det vietnamesiska folkets kamp
För ett enat och fritt Vietnam.
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

Fjorton män blev till hundra
Blev hundratusen och Ho Chi Minh
Han ledde och enade Vietnams starka folkarmé
För landets befrielse
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

Varje bonde är en soldat
När kvällen kommer tar han sitt gevär
Om dagen jobbar han på fälten
Detta är folkets motståndskraft
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

Från alla berg och djungler
Från risfälten och slätterna
Marcherar män och kvinnor i befrielsearmén
Folket Segrar där de drar fram
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh!

Contributed by CCG/AWS Staff - 2008/11/18 - 18:12




Language: Finnish

Suomennos / Versione finlandese / Finnish version / Version finnoise:
Agit-Prop (1973) [Traduzione / Translation / Traduction / Käännös: Elvi Sinervo]



Nel medesimo 1973, la Ballata di Ho Chi Minh arriva in contemporanea anche in Finlandia, con la traduzione di Elvi Sinervo e l’interpretazione degli Agit-Prop, gruppo musicale-teatrale che si può considerare come “parallelo” agli svedesi Knutna Nävar, sia come preciso impegno militante, sia come tematiche.
BALLADI HO TŠI MINHISTÄ

Vuorten tuolla puolen asuu
kaukana kansa Vietnamin
Eli siellä mies
rakastama Indokiinan kansan
ja se mies oli Ho Tši Minh
Ho Ho Ho Tši Minh

Kiersi maita länttä, itää
maailman tunsi, tiesi tään
että valta on sillä
jolla raha on ja armeijat
vaan kansaa riistetään
Ho Ho Ho Tši Minh

Synnyinmaahan saapui jälleen
aika kun vaihtui. Mutta ei
kansa saanutkaan vapautta
Uudet sortajat sai
ja se kaiken toivon vei
Ho Ho Ho Tši Minh

Kotkat lentää korkealla
Vuorilla sissiarmeijaa
johti Ho Tši Minh
Aika oli tullut Vietnamin
jo vieras sortaja karkoittaa
Ho Ho Ho Tši Minh

Lentoon nousee vuorten kotkat
taisteluun kansa Vietnamin
Tuuli kuljettaa
vapauden viestin kautta maan
On kohta saapuva Ho Tši Minh
Ho Ho Ho Tši Minh
Ho Ho Ho Tši Minh

Contributed by Juha Rämö - 2015/3/22 - 00:19




Language: Latin

Versione latina / Latin version / Version en latin / Latiinankielinen versio:
Riccardo Venturi [2020]

Ad Latinum sermonem adaptavit Richardus Venturi a.d. MMXX
Carmen de Ho Chi Minh

In Asiae ultramarinis
Extremis litoribus,
Homo habitat Indosinensium pater
Cui nomen est Ho Chi Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

Vietnamia tota usque ad Saegoniam,
In magnis spatiis atque montibus,
Pugnant operarii colonique ex omni aetate
Pro libertate cum avo Ho
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

Fuit olim Ho in alto mari nauta
Terra marique vitam tolerans,
Puer est eductus labore operaque,
Abusu aspere instructus est.
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

Cum Ho Chi Minh domum rediret
Adspexit terram qua natus est,
Vidit populum suum in egestate,
Esurientem sub externo iugo
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

Ho Chi Minh ad montes ascendit
Qui cohortem ad pugnam exerceret,
Iuravere heroes repulsuros omnes
Qui in Indosinas invaserunt
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

E perpaucis accrevere
Ad centum milia cum Ho Chi Minh,
Gallos strenua pugna repulere
Milites in copiis Viet Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

Omnis miles est colonus,
Sudabat heri terram laborans,
Hodie mane capit suum mydrobolon
Pugnans strenue pro avo Ho
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

Hostis hodie multo fortior
Sed profligare nequit nos
Pugnantes pro rerum conversione
In Vietnamia cum avo Ho.
Ho, Ho, Ho Chi Minh
Ho, Ho, Ho Chi Minh

2020/9/8 - 11:38




Language: Russian

Traduzione russa / Russian translation / Traduction russe / Venäjänkielinen käännös:
Myurin (Мирин) (L. Trans.)
Баллада о Хо Ши Мине

Вдали, через океан
Далеко, за восточным краем моря
Живет человек, что отец индокитайского народа,
И имя его - Хо Ши Мин
О-о, Хо Ши Мин...!
О-о, Хо Ши Мин...!

С Вьетбака до дельты Сайгона
С здешних гор и равнин внизу
Рабочие молодые и старые, крестьяне и работящие фермеры арендующие
Бьются за свободу вместе с Дядей Хо.
О-о, Хо Ши Мин...!
О-о, Хо Ши Мин...!

Хо Ши Мин был бывалым моряком
В своё время он плавал на семи морях
Работа и трудности - его начальное образование,
А эксплуатация - его азбука
О-о, Хо Ши Мин...!
О-о, Хо Ши Мин...!

Хо Ши Мин вернулся домой с плавания
И взглянул на свою родную страну
Увидел нужду и голод индокитайского народа
Иностранные солдаты на каждом углу.
О-о, Хо Ши Мин...!
О-о, Хо Ши Мин...!

Хо Ши Мин ушёл в горы
И готовил многих смельчаков,
Всех героев, поклявшихся освободить индокитайский народ
И изгнать интервентов из страны
О-о, Хо Ши Мин...!
О-о, Хо Ши Мин...!

Четырнадцать людей стали сотней,
Сотней тысяч и Хо Ши Мин
Выковал и закалил армию индокитайского народа,
Освободительную армию Вьетмина
О-о, Хо Ши Мин...!
О-о, Хо Ши Мин...!

Каждый солдат - фермер
Наступил вечер и он берёт свою мотыгу,
Наступило утро - он кидает винтовку на плечо
Это армия Дяди Хо.
О-о, Хо Ши Мин...!
О-о, Хо Ши Мин...!

С здешних гор и джунглей
С рисовых полей и Тростниковой равнины
Идут мужчины и женщины индокитайской армии
Взращивают свободу семенами побед.
О-о, Хо Ши Мин...!
О-о, Хо Ши Мин...!

С Вьетбака до дельты Сайгона
Шли армии Вьетмина
И ветер развевает знамёна индокитайского народа
Мир и свобода и Хо Ши Мин
О-о, Хо Ши Мин...!
О-о, Хо Ши Мин...!

Contributed by Riccardo Venturi - 2024/10/16 - 07:21




Language: Chinese

Traduzione cinese / Chinese translation / Traduction chinoise / Kiinankielinen käännös:
马列托主义者 (L. Trans.)
胡志明之歌

在遥远的大洋彼岸,
在大陆的东部边缘,
生活着印度支那人民的父亲,
他的名字叫胡志明。
嗬,嗬,胡志明…!
嗬,嗬,胡志明…!

从越北【1】到西贡三角洲,
从群山和山下的平原,
年轻的、年老的工人们、农民们和辛勤劳动的佃农们,
和胡大叔一起为自由而战。
嗬,嗬,胡志明…!
嗬,嗬,胡志明…!

胡志明曾是个深海水手【2】,
他在七大洋上服役。
工作、艰辛和剥削,
是他早年教育的一部分。
嗬,嗬,胡志明…!
嗬,嗬,胡志明…!

胡志明航海归来,
他望向他的祖国,
看到了印度支那人民的渴求和饥饿---
到处都是外国士兵。
嗬,嗬,胡志明…!
嗬,嗬,胡志明…!

胡志明去了山里,
训练了一支坚强的队伍。
英雄们宣誓解放印度支那人民,
把侵略者赶出这片土地。
嗬,嗬,胡志明…!
嗬,嗬,胡志明…!

十四人变成了一百人,
然后是十万人和胡志明。
印度支那人民的军队接受了千锤百炼---
他们是越南的自由军。
嗬,嗬,胡志明…!
嗬,嗬,胡志明…!

每个士兵都是农民,
傍晚时分,拿起锄头,
第二天早上,把步枪扛在肩上。
这就是胡大叔的军队。
嗬,嗬,胡志明…!
嗬,嗬,胡志明…!

他们从山上和丛林来,
从稻田和芦苇平原来---
印度支那军队的男女行军时,
用胜利播种自由。
嗬,嗬,胡志明…!
嗬,嗬,胡志明…!

从越北到西贡三角洲,
胡志明带领越盟军队前进。
风吹动着印支人民的旗帜---
和平、自由和胡志明。
嗬,嗬,胡志明…!
嗬,嗬,胡志明…!
【1】越北联区(越南语:Liên khu Việt Bắc/聯區越北),是越南民主共和国初期的区级政区之一,首府宣光市社,今属越南北部山区各省。1947年,为了应对第一次印度支那战争形势,越南民主共和国政府改革地方政权组织,将隶属于内政部的各地行政机构行政委员会和隶属于国防部的各地军事机构抗战委员会合并为抗战兼行政委员会。1948年1月25日,越南政府再将各战区合并为联区,战区抗战委员会改组为联区抗战兼行政委员会。越北山区分别隶属于第一

【2】1912年夏,胡志明化名阿三到法国联合运输公司的商轮“拉都舍·特莱维勒都督”号上当厨师助手,跟随船队到马赛,非洲西海岸,北美等地。

Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI Secolo - 2024/10/16 - 07:30




Language: Portuguese

Tradução portuguesa / Traduzione portoghese / Portuguese translation / Traduction portugaise / Portugalinkielinen käännös:
Gavrilo (L. Trans.)
A balada de Ho Chi Minh

Do outro lado do oceano,
Para além da borda leste do mar,
Vive um homem que é pai do povo da Indo-China,
E o seu nome é Ho Chi Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!

De Việt Bắc ao delta do Saigão
Das montanhas e vales abaixo
Operários, camponeses e explorados jovens e velhos
Lutam pela liberdade com o Tio Ho.
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!

Ho Chi Minh era marinheiro de águas profundas
Navegou por sete mares
Trabalhos e dificuldades formaram parte da sua educação
E a exploração o seu ABC.
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!

Ho Chi Minh regressou a casa
E olhou sobre a sua terra natal
Viu as carências e a fome do povo da Indo-China
Soldados estrangeiros em todas as terras
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!

Ho Chi Minh foi para as montanhas
E treinou um bando determinado
Todos heróis, juraram libertar o povo da Indo-China
Expulsar os invasores da sua terra.
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!

De catorze homens chegaram a cem
Cem mil e Ho Chi Minh
Forjaram e temperaram o exército do povo da Indo-China
O Exército da Liberdade do Việt Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!

Cada soldado é um camponês
Cai a tarde e pega na enxada
Amanhece e prende a espingarda ao ombro
É este o exército do Tio Ho.
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!

Das montanhas e da selva
Dos campos de arroz e a Planície de Juncos
Marcham os homens e mulheres do Exército da Indo-China
Plantando a liberdade com sementes de vitória.
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!

De Việt Bắc ao delta do Saigão
Marcharam os exércitos do Việt Minh
E o vento move as bandeiras do povo da Indo-China
Paz e liberdade e Ho Chi Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!

Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI secolo - 2020/9/7 - 11:57




Language: Esperanto

Traduzione in esperanto / Esperanto translation / Traduction en Espéranto / Esperantonkielinen käännös:
alesshimself (L. Trans.)
La Balado de Ho Chi Minh

Malproksime trans la oceano,
Malproksime preter la orienta rando de la maro,
LoÄas viro kiu estas patro de la hind-Äina popolo,
Kaj lia nomo estas Ho Chi Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!

De VietBac Äis la SaiGon-delto
De la montoj kaj ebenaĵoj sub
Junaj kaj maljunaj laboristoj, kamparanoj kaj la laborantaj farmistoj
Batalas por libereco kun Onklo Ho.
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!

Ho Chi Minh estis profundmara maristo
Li militservon lian tempon ekstere sur la sep maroj
Laboro kaj aflikto estis parto de lia frua eduko
Ekspluatado lia ABC.
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!

Ho Chi Minh revenis hejmen de velado
Kaj li rigardis sian naskiÄlandon
Li vidis la mankon kaj la malsaton de la hind-Äina popolo
Eksterlandaj soldatoj Äiuflanke.
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!

Ho Chi Minh iris al la montoj
Kaj li trejnis deciditan bandon
Herooj Äiuj, ili ĵuris liberigi la hind-Äinan popolon
Forpeli invadantojn de la tero.
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!

Dek kvar viroj fariÄis cent
Cent mil kaj Ho Chi Minh
ForÄis kaj muldis la armeon de la hind-Äina popolo
La Armeo de Libereco de Viet Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!

Äiu soldato estas farmisto
Li venas vespere kaj li kaptas sian sarkilon
Li venas matene li svingas sian fusilon sur la Åultron
Jen la armeo de Onklo Ho.
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!

De la montoj kaj la Äangaloj
De la rizregionoj kaj la Ebenaĵo de Kanoj
MarÅu la viroj kaj la virinoj de la Hind-Äina Armeo
Plantante liberecon per venkaj semoj.
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!

De VietBac Äis la SaiGon-delto
MarÅis la armeoj de Viet Minh
Kaj la vento movas la standardojn de la hind-Äina popolo
Paco kaj libereco kaj Ho Chi Minh.
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!
Ho, Ho, Ho Chi Minh...!

Contributed by Riccardo Venturi - 2024/10/16 - 07:36


ESTRADIZIONE IN VISTA PER UN DISSIDENTE MONTAGNARD
Gianni Sartori

Il caso di un dissidente Montagnard che rischia l'estradizione in Vietnam mette in evidenza le contraddizioni della politica thailandese nei confronti dei rifugiati

Premessa. Qui non si discute del presunto ruolo delle minoranze genericamente chiamate Montagnard (ma loro si autodefiniscono Degar, ossia “figli delle Montagne”) nel collaborare con le forze colonizzatrici (francesi, statunitensi...) contro il movimento di liberazione vietnamita. A conti fatti possiamo riconoscere che si son fatti strumentalizzare (e non si esclude che possa ancora avvenire) per ragioni di pura e semplice sopravvivenza. Ma per essere poi scaricati (USA e getta) come da manuale.Tuttavia, trattandosi di minoranze a rischio, a mio avviso vanno comunque difese e tutelate.

In particolare quando si tratta di rifugiati in odor di estradizione.

Questione tornata d'attualità in questi giorni per il caso di Y Quynh Bdap, definito dalle agenzie “leader delle minoranze etniche montagnard”.

Provvisto del riconoscimento di status di rifugiato dall'Unhcr (agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati), ma ugualmente suscettibile di espulsione in Vietnam dopo che un tribunale thailandese ha recepito e autorizzato la richiesta di estradizione di Hanoi (dove lo attende una condanna a dieci anni di carcere).

Il rifugiato trentaduenne viveva in Thailandia dal 2018, ma attualmente si trova in carcere a Bangkok, arrestato con decine di altre persone a seguito degli attentati del giugno 2024 in Vietnam.

Da parte sua Y Quynh Bdap ha immediatamente presentato appello e inoltrato un'altra richiesta d'asilo all'ambasciata canadese.

Se non dovesse venir estradato entro novanta giorni – come ha ricordato il tribunale – dovrà essere rimesso in libertà.

Il governo di Hanoi lo richiede per sue presunte responsabilità in due attacchi di giugno contro uffici governativi nella provincia di Dak Lak(distretti di Cu Kuin). Attentati in cui hanno perso al vita quattro poliziotti, due dipendenti comunali e tre civili. Tra le persone arrestate contemporaneamente a Bdap, una decina sono già state condannate all'ergastolo, le altre a pene variabili da tre a 20 anni.

Cofondatore di Montagnards Stand for Justice (un movimento che si batte per la libertà politica e religiosa dei Montagnard e riunisce vari gruppi etnici minoritari degli altopiani vietnamiti), Bdap, condannato a dieci anni in contumacia, ha rigettato ogni accusa di coinvolgimento.

L'episodio è un altro segnale del cambio di politica di Bangkok (ufficialmente: Krung Thep Maha Nakhon o anche Krung Thep) in materia di asilo politico. Per decenni “santuario” di fatto di tutto il profugato dell'Asia del Sud-Est (Vietnam, Cina, Myanmar, Cambogia, Laos...), la Thailandia da qualche tempo si mostra più disponibile all'estradizione dei dissidenti qui esiliati. Aspettandosi un analogo trattamento dai paesi circostanti dove si sono rifugiati molti thailandesi dopo il colpo di Stato del 2014.

In un suo documento Human Rights Watch (HRW) ha lapidariamente definito questi accordi nient'altro che un “mercato di scambio di rifugiati e dissidenti”.

Precedenti preoccupanti, forse propedeutici allo svuotamento – di fatto – della legge in merito alla “prevenzione e repressione della tortura e delle sparizioni forzate”. Legge adottata in Thailandia due anni fa, ma entrata in vigore solo da febbraio. Fortemente richiesta per anni dalle ONG, avrebbe dovuto impedire l'espulsione o l'estradizione di ogni persona suscettibile di venir “sottoposta a tortura, a trattamenti crudeli, disumani o degradanti o a sparizione forzata”

Invece anche recentemente si è assistito all'espulsione di decine di rifugiati cambogiani. Dissidenti che poi, in patria, hanno subito trattamenti degradanti.

Stesso atteggiamento assunto dalle autorità thailandesi nei confronti di rifugiati Rohingya (etnia perseguitata in Myanmar). Rimpatriati contro la loro volontà così come Hmong in fuga dal Laos e cristiani dal Pakistan.

Sul caso di Y Quynh Bdap era già intervenuta in luglio Amnesty International sostenendo che “le autorità thailandesi non devono rinviare un militante dei diritti umani, un autoctono Montagnard e Edê (uno dei circa quaranta gruppi etnici che costituiscono i Montagnard; i più noti sono i Jarai e i Bahnar nda) in Vietnam , dove rischia di essere sottoposto a tortura”.

Aggiungendo anche che “le autorità vietnamite conducono da tempo una politica violentemente persecutoria e razzista nei confronti della popolazione indigena dei Montagnard”.

Per cui la Thailandia non dovrebbe “ cedere ai tentativi evidenti di repressione transnazionale del Vietnam”. Dal momento che secondo Amnesty International “i tribunali vietnamiti non sono indipendenti”.

Come confermerebbe proprio il caso di Y Quynh Bdap “giudicato e dichiarato colpevole in contumacia, in evidente violazione del diritto a un processo equo”.

Altre perplessità (e qualche manifestazione di dissenso) sono sorte recentemente per l'imprevista bocciatura parlamentare della proposta di legge sull'integrazione delle minoranze etniche (una sessantina, il 10 per cento della popolazione thailandese). Minoranze che non di rado hanno subito discriminazioni e allontanamenti forzati dalle terre ancestrali.Per alcuni parlamentari "il loro riconoscimento come popolazioni indigene della Thailandia risulterebbe ingiusto per la maggioranza thai".

Gianni Sartori

Gianni Sartori - 2024/10/4 - 13:23




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