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Here It Comes Slowly

Noir Désir
Language: English


Noir Désir

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Noir Désir, Here It Comes Slowly
, Lyon, Le Transbordeur, 1993.

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(Noir Désir)


[1992]
Paroles et Musique: Bertrand Cantat et Noir Désir
Testo e musica: Bertrand Cantat e Noir Désir
Album: Tostaky
noirdeztostaky

Una delle non moltissime canzoni che i Noir Désir hanno scritto e cantato in inglese. Una canzone antifascista: non è possibile definirla in altro modo. Una canzone del 1992, anno in cui la "marea nera" (e questa volta non si parla di disastri petroliferi) già si faceva vedere in Francia e in tutta Europa: forse proprio per questo i Noir Dés' decisero di scriverla in una lingua (più o meno) comprensibile a tutti. Questo nel 1992; che cosa sia avvenuto in questi sedici anni, è sotto gli occhi di tutti. [CCG/AWS Staff]
Crawling like a thunder slug
Now it smells like a war drug

Here it comes slowly
Here it comes slowly

Deeply buried in the bowels
Now it spurts out of the wells

Here it comes slowly
Here it comes slowly

We can keep that beast away it still lays in its gore
We'll never stand fascism anymore
No way out no miracle, just stop it your blood
Has your neighbour really understood ?!

We all wallow in dirt
But there's a shadow to hurt
Crawling like a thunder slug
Now it smells like a war drug
Deeply buried in the bowels
Now it spurts out of the wells
Sad shit flowing to the skin
No one forget what you mean
If it grows up like a death tree
Why don't we beat it down here and now ?

Contributed by Riccardo Venturi - 2008/7/28 - 12:35



Language: Italian

Versione italiana di Riccardo Venturi
28 luglio 2008
ECCO CHE ARRIVA PIANO

Ecco che arriva piano
Ecco che arriva piano

Dai budelli in cui era sepolto
Ora zampilla fuori dai pozzi

Ecco che arriva piano
Ecco che arriva piano

Possiamo tenerla lontana la bestia, ancora giace nel suo sangue rappreso
Non sopporteremo ancora il fascismo
Niente scappatoie, niente miracoli, solo fermare il vostro sangue.
Però il vostro vicino lo avrà capito per davvero ?!

Tutti noi ci rotoliamo nello sporco
Ma c'è un'ombra che fa male
Che striscia come un lumacone tuonante
E che ora ha l'odore di una droga di guerra
Dai budelli in cui era sepolto
Ora zampilla fuori dai pozzo
Triste merda che fluisce su alla pelle
Nessuno dimentichi quel che volete dire
Se cresce come un albero di morte
Perché non lo abbattiamo qui e adesso?

2008/7/28 - 20:04




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