Դլե յաման
Գյամին էկավ կրակի պես
Վայ դլե յաման,
Էկավ, հասավ չուր ծովու կես,
Յաման, յաման
Դլե յաման ,
Մեր տուն, ձեր տուն իրար դիմաց
Վայ դլե յաման
Մենք սիրեցինք առանց իմաց
Յաման, յաման
Դլե յաման
Արև դիպավ Մասիս սարին
Վայ դլե յաման
Կարոտ մնացի ես իմ յարին
Յաման, յաման
Դլե յաման
Քամին էկավ երան-երան
Վայ դլե յաման,
Գյամին հասավ ծովու բերան
Յաման, յաման
Դլե յաման
Քամին էկավ առավ բերդին
Վայ դլե յաման
Քո սեր կաթավ մեջ իմ սրտին
Յաման յաման
Գյամին էկավ կրակի պես
Վայ դլե յաման,
Էկավ, հասավ չուր ծովու կես,
Յաման, յաման
Դլե յաման ,
Մեր տուն, ձեր տուն իրար դիմաց
Վայ դլե յաման
Մենք սիրեցինք առանց իմաց
Յաման, յաման
Դլե յաման
Արև դիպավ Մասիս սարին
Վայ դլե յաման
Կարոտ մնացի ես իմ յարին
Յաման, յաման
Դլե յաման
Քամին էկավ երան-երան
Վայ դլե յաման,
Գյամին հասավ ծովու բերան
Յաման, յաման
Դլե յաման
Քամին էկավ առավ բերդին
Վայ դլե յաման
Քո սեր կաթավ մեջ իմ սրտին
Յաման յաման
Contributed by Marcia - 2008/6/17 - 16:41
Language: Armenian
La traslitterazione in caratteri latini
DLE YAMAN
Dle yaman
Gyamin ēkav kraki pes
Vay dle yaman,
Ēkav, hasav č'owr covow kes,
Yaman, yaman
Dle yaman ,
Mer town, jer town irar dimac'
Vay dle yaman
Menk' sirec'ink' aȓanc' imac'
Yaman, yaman
Dle yaman
Arew dipav Masis sarin
Vay dle yaman
Karot mnac'i es im yarin
Yaman, yaman
Dle yaman
K'amin ēkav eran-eran
Vay dle yaman,
Gyamin hasav covow beran
Yaman, yaman
Dle yaman
K'amin ēkav aȓav berdin
Vay dle yaman
K'o ser kat'av meǰ im srtin
Yaman yaman
Dle yaman
Gyamin ēkav kraki pes
Vay dle yaman,
Ēkav, hasav č'owr covow kes,
Yaman, yaman
Dle yaman ,
Mer town, jer town irar dimac'
Vay dle yaman
Menk' sirec'ink' aȓanc' imac'
Yaman, yaman
Dle yaman
Arew dipav Masis sarin
Vay dle yaman
Karot mnac'i es im yarin
Yaman, yaman
Dle yaman
K'amin ēkav eran-eran
Vay dle yaman,
Gyamin hasav covow beran
Yaman, yaman
Dle yaman
K'amin ēkav aȓav berdin
Vay dle yaman
K'o ser kat'av meǰ im srtin
Yaman yaman
Contributed by Riccardo Venturi - 2013/6/17 - 18:58
Language: English
Traduzione inglese di Mesrop da Lyrics Translate
DLE YAMAN
Dle yaman,
The wind blew like fire
Vay dle yaman,
Blew to the half of the see
Yaman, yaman...
Dle yaman,
Your ad my houses are in front of each other
Vay dle yaman,
Don't wink any more
(originally it is "menk siretsink arants imats", "we loved each outher without knowing")
Dle yaman,
The Sun touched the mount. Masis,
Vay dle yaman,
I miss my lover,
Yaman, yaman
Dle yaman,
The wind blew like fire
Vay dle yaman,
Blew to the half of the see
Yaman, yaman...
Dle yaman,
Your ad my houses are in front of each other
Vay dle yaman,
Don't wink any more
(originally it is "menk siretsink arants imats", "we loved each outher without knowing")
Dle yaman,
The Sun touched the mount. Masis,
Vay dle yaman,
I miss my lover,
Yaman, yaman
Contributed by Krzysiek - 2017/4/19 - 19:31
Cerco disperatamente lo spartito di questo meraviglioso brano. Lo trovo incredibilmente commovente... Vorrei tanto cantarlo come un mantra, un canto mistico che porti pace oltre la sofferenza.. chi può aiutarmi?
Tiziana Portoghese - 2018/1/8 - 22:34
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Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
Armenian folksong preserved by Komitas Vardapet.
Canzone popolare armena raccolta da Komitas Vardapet.
E' una delle centinaia di canzoni popolari raccolte da Komitas Vardapet (o Vardabet), ovvero "Padre Komitas" dato che vardapet è un titolo religioso della chiesa armena, di cui egli era sacerdote. Padre Komitas, musicista di valore, la rielaborò affinché potesse essere eseguita e conosciuta da tutti gli armeni. Nella tragica storia d'amore della canzone fu immediatamente vista una precisa metafora della storia armena, tanto che fu associata come per natura al genocidio del 1915 (da cui padre Komitas fu duramente colpito). [RV]
Komitas Vardapet
Padre Komitas (nato Soghomon Gevorki Soghomonyan) (Kütahya, 26 settembre 1869 (oppure 8 ottobre 1869) – Parigi, 22 ottobre 1935) è stato un religioso, compositore e musicista armeno. È considerato il padre della moderna musica armena. Perse la ragione nel 1915 dopo aver assistito al genocidio armeno ed è considerato uno dei martiri del genocidio.
Soghomon Gevorki Soghomonyan nacque in una famiglia di musicisti (8 ottobre secondo il calendario Gregoriano) la madre morì quando lui aveva un anno e il padre dieci anni dopo. Fu allevato dalla nonna finché nel 1881 fu ammesso al seminario di Echmiadzin, dove impressionò i suoi insegnanti con il suo talento canoro e musicale e dove si diplomò nel 1893. Nello stesso anno divenne un monaco e gli fu dato il nome di Komitas, appartenuto ad un Catholicos e musicista armeno del settimo secolo. Due anni dopo divenne prete e ottenne il titolo "padre" (Vardapet o Vartabed).
Fondò e condusse il coro del monastero dove risiedeva fino al 1896, quando si recò a Berlino per studiare presso la Friedrich-Wilhelm-Universität (oggi nota come Humboldt-Universität). Nel 1899 acquisì il titolo di dottore in musicologia e tornò a Echmiadzin, dove condusse il coro polifonico maschile. Viaggiò per tutta la regione, registrando canzoni e danze folcloristiche; in questo modo collezionò e pubblicò circa tremila canzoni, spesso riadattate per il suo coro.
Il suo capolavoro fu una Divina liturgia (Badarak), ancora oggi una delle musiche più utilizzate durante la messa della Chiesa apostolica armena. L'opera fu iniziata nel 1892, ma Komitas non la finì mai completamente a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. La base della composizione è formata dai canti dei preti più anziani mescolati con la musica popolare proveniente dalla sua raccolta. Oggi la versione più nota è quella per coro maschile a tre voci. Il testo non è originale, ma deriva dal testo tradizionale delle messe della chiesa armena. Diede molte lezioni in varie università dell'Europa, della Turchia e dell'Egitto, diffondendo la conoscenza della musica armena.
Dal 1910 visse ad Istanbul, dove fondò un coro di trecento membri. Il 24 aprile 1915, il giorno dell'inizio del genocidio armeno, fu arrestato e deportato, con altri 180 notabili armeni, a Çankırı, nell'Anatolia centrale. Grazie all'aiuto del poeta turco Emin Yurdakul Mehmed, dell'autrice Halide Edip Hanım e dell'ambasciatore degli Stati Uniti d'America Henry Morgenthau Senior, Komitas fu rimandato nella capitale insieme ad altri otto deportati. Nell'autunno del 1916 fu ricoverato in un ospedale militare turco e nel 1919 in una clinica psichiatrica parigina dove morì nel 1935. Impazzì dalla disperazione, perché la maggior parte della sua musica e dei suoi testi furono distrutti, bruciati. Le sue ceneri furono trasferite a Yerevan e sepolte nel Pantheon. it.wikipedia