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La Coca Cola

Leoncarlo Settimelli
Langue: italien


Leoncarlo Settimelli

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[1968]
Testo e musica di Leoncarlo Settimelli

"Nel 1968 ero chiaramente -agli occhi dei più- un "fuoricorso" della contestazione. Avevo 31 anni ma l'ampia calvizie, che compensavo con una barba rossiccia che mi ero fatta crescere da poco, mi faceva sembrare più vecchio. Quando per esempio bussavo al portone di una facoltà occupata, come quella di Magistero, in piazza della Repubblica a Roma, dove pure ero stato invitato, gli studenti addetti alla sorveglianza mi guardavano dallo spioncino sospettosi, osservavano l'eskimo verde e poi dicevano schifati: 'Ma tu sei un professore!'. Solo quando abbassavano gli occhi e vedevano la chitarra si decidevano ad aprire.
Quando si parla di quel fatidico anno, riesco con difficoltà ad inquadrare molti degli eventi che lo caratterizzarono, poiché essi furono tumultuosi e si sovrappongono nella mia memoria, inserendosi all'interno di un ampio percorso che avevo intrapreso da tempo. Vale a dire che cantavo canzoni politiche già da qualche anno e ogni giorno mi trovavo in mezzo alla mischia, in un corteo contro la guerra nel Vietnam, a cantare per gli operai della 'Fatme' in sciopero, a condividere i turni con gli operai nella 'Apollon' occupata, come occupata era la 'Coca Cola', la cui vicenda riassunsi in una canzone dal contenuto satirico e ispirata per la musica ai modi del rock and roll e che più tardi, con il gruppo del Canzoniere Internazionale, eseguivamo parodiando Elvis Presley e il Quartetto Cetra."

sesscantato
Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 7. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.
Ho visto al cine una reclame
ed è la stessa in tutti i bar
la Coca Cola è una bevanda
che dona a tutti felicità

La beve lui la bevo anch'io
perché promette virilità
la beve il Papa la beve Dio
ci dà un sapore di santità

Tutto va meglio con Coca Cola
lo sfruttamento cresce ma non protestar
la condizione la conosci è una sola
chi si ribella dovrà pagar

La Coca Cola è un gran regalo
soldato yankee ce lo portò
venticinqu'anni son passati
ancora a bere lui ce la dà

In tutto il mondo viene gustata
ed è un gran segno di civiltà
che cosa importa se la moneta
con cui la paghi è la libertà

Tutto va meglio con Coca Cola
canta il pilota che bombarda nel Viet Nam
son due prodotti ma la ditta è una sola
e la dirige lo zio Sam

Quando il padrone americano
una serrata volle ordinar
"Con la presente vi licenziamo
così potremo ristrutturar"

Lavoratori hanno occupato
però il governo ha detto no
"Questa è un'industria dell'alleato
fuor dai cancelli vi metterò"

Tutto va meglio con Coca Cola
canta Andreotti con il manganello in man
la violenza viene da una parte sola
e porta il marchio democristian

Tutto va meglio con Coca Cola
agli operai romani ditelo un po'
dopo sei mesi dalla loro occupazione
una mattina l'onorevole Andreotti
cinquecento poliziotti
con i mitra e i candelotti
per sgombrare lui mandò
e il commissario allor cantò

"Tutto va meglio
con Coca Cola..."

envoyé par Riccardo Venturi - 18/4/2008 - 12:51



Langue: français

Version française – TOUT VA MIEUX AVEC COCA COLA – Marco Valdo M.I. – 2009
Chanson italienne – La Coca Cola – Leoncarlo Settimelli – 1968


Coca Cola a toujours porté haut les couleurs étazuniennes et a, de ce fait, incarné le rêve expansionniste de l'Empire. Coca Cola est la marque de l'Empire; il est le signe le plus clair de sa domination. On le trouve jusqu'aux confins les plus perdus de l'Himalaya ou des déserts; on le trouve dans toutes les gargotes du monde – sauf quelques-unes marquées par la fleur de la résistance. Il n'y a pas plus envahissant que le Coca Cola, sauf (peut-être)les virus, les poux, les moustiques et le sida.
Il se profile dès l'enfance, il s'insinue jusque dans les écoles... S'il est si sucré, à la limite sirupeux, c'est pour mieux te tenter mon enfant... En somme, comme la télévision et quelques autres choses du même acabit, il tend (tel Big Brother) à domestiquer la vie des hommes. Partout, toujours et tout le temps.

En 1968, comme en toutes les années depuis un siècle, Coca Cola – cette eau colorée de sucre et de publicité – faisait sa campagne électorale, jusque dans les plus petits bistrots.
Dans le même temps, il chassait les ouvriers de ses usines de Rome car ils avaient eu le bon goût de faire une grève et d'occuper les lieux.
C'est cette grève et cette occupation qui ont inspiré cette chanson : « TOUT VA MIEUX AVEC COCA COLA ».

Comme on le voit ici, Coca Cola est un animal pervers... C'est comme le Loup de Rome qui disait à la jeune fille tant de belles choses, tant de compliments sur son visage angélique afin de mieux la séduire... Coca Cola se présente sous la forme d'une eau sucrée, pétillante et « abbronzata » (bronzée)... En la buvant, tu avales tout cru le poison de l'Empire... Coca Cola, c'est de l'idéologie en bouteille.

Alors, dit Lucien l'âne, mieux vaut s'en tenir à l'eau, au lait, à la grenadine et au sirop d'orgeat... Aux jus de fruits : pomme, orange, raisin... Au vin ou à la bière. Finalement, c'est plus sain.

Ainsi Parlait Marco Valdo M.I.
TOUT VA MIEUX AVEC COCA COLA

J'ai vu au ciné une réclame
La même que dans tous les bars
Le Coca Cola est une boisson
Qui donne à tous la joie.

Il le boit; moi aussi, je le bois
Comme il promet la virilité
Le Pape le boit, Dieu le boit
Elle nous donne une odeur de sainteté.

Tout va mieux avec Coca Cola
L'exploitation s'accroît, mais tu ne protestes pas
Il n'y a qu'une seule condition, tu la sais
Qui se rebelle doit payer.

Le Coca Cola est une grande boisson
Les soldats étazuniens nous l'ont apporté
Vingt-cinq ans se sont écoulés
Il nous le fait encore boire ce poison.

Dans le monde entier, il est apprécié
Et c'est un grand signe de modernité
Qu'importe si la monnaie
Qui le paie est ta liberté.

Tout va mieux avec Coca Cola
Chante le pilote qui bombarde le Viet Nam
Ce sont deux produits, mais la société est la même
Et c'est l'Oncle Sam qui la dirige.

Quand le maître des États de l'Union
Un soir veut ordonner
« Par la présente nous vous licencions
Pour pouvoir restructurer »

Les travailleurs ont occupé
Mais le gouvernement a dit non
« C'est une industrie de notre allié
Hors des grilles nous vous mettrons ».

Tout va mieux avec Coca Cola
Chante Andreotti avec la matraque à la main
La violence vient d'un seul côté
Et porte l'insigne démochrétien.

Tout va mieux avec Coca Cola
Dites-le un peu aux travailleurs romains
Après six mois d'occupation
Un matin l'honorable Andreotti
Envoya pour dégager
Cinq cents policiers
avec mitraillettes et tout le tralala
Et le commissaire alors chanta :

« Tout va mieux
Avec Coca Cola... »

envoyé par Marco Valdo M.I. - 20/6/2009 - 18:37


Chi di spottino ferisce, di spottino perisce

Con la "crisi", ecco il solito spottino della Coca-Cola: una bimbetta pseudopisana (in realtà romana) fa tutta la saputella tipo "cose vere della vita" (tra le quali la Coca Cola, ovviamente):


Le viene opportunamente risposto con un controspot dove una vera bimbetta pisana (in realtà Sergio Sironi!) fa opportuna opera di distruzione (e, in definitiva, di resistenza) in pisano grezzo:



"Mi chiamo Giulia e vivo a Pisa. Abbasso i' Livorno. Urtimamente tutti parlano di grisi; ma io sono ottimista, tanto mi' pa' è ricco che fa schifo ar majale...forze perché a me mi garbano le 'ose semprici! Io preferisco andà 'n bici che in una macchina da portajoni, e piuttosto che andà ar resort, mi garba di più andà 'n vaanza dalla mi' nonna che sta davanti a' soffioni boraciferi di Larderello, e infatti la su 'asa puzza di palude. Preferisco la pasta alla pomarola ar susci, che sonasega io se si deve spènde' cento euri pe' mangià ir pesce grudo, quando a Boccadarno, co' cinque euri ti danno tanti di 've' muggini 'e ti sfondano 'r cassone dell'Apino. Preferisco 'r castagnaccio ar caviale, e la stiacciata 'olla cecìna ar patèma d'animo, perché 'nvece d'andà a una cena di gala, preferisco stà tutti a casa di zio Nedo, a mangiagli tutto 'r conìgliolo 'oll'ulive che la su' mamma è sempre lì che smoccola...con una bella spuma diacciata, che po' ti viene anco una mossa di 'orpo...e comunque bella figura 'r Livorno, che dovevate andà diretti in serie A, e 'nvece.... (Voce fuori campo:) Bevete la spuma bionda, che vi fa bòno, miha tutti i trojai 'e c'è a giro! (Giulia rutta:) ...Aaah! oiòi! (Zio Nedo) O Giuliaaaaaaa! Vieni a desinare, stasera t'ho preparato la gorpe!"

"Lo spot nasce come provocazione del celebre spot della coca cola che ha fatto, diciamocelo, più che sorridere noi toscani. Ora, che una multinazionale americana ci insegni a noi ad essere toscani, mi sembrava un po troppo e, con gli amici della carica, abbiamo messo su questo spot più autentico e genuino (in vero pisano d.o.c.g.) atto a celebrare uno dei veri miti della nostra tavola: la spuma bionda!"

Da dire anche che lo spot pisano "doc" è stato fatto pochi giorni prima dell'epica figura di merda rimediata dar Pisa 'arcio, retrocesso in Legaprò ar novantavattresimo (mentre il Livorno, dé, si gioca la finale de' preioffe col Brescia!). I livornesi quindi hanno a loro volta riaggiustato lo spottino di Giulia da Pisa:



Insomma, tutto quanto può contribuire allo spernacchiamento della Coca Cola; e con 135.000 accessi, lo spot in pisano sicuramente la sta demolendo. Così imparano e tornano ar babbonatale colle renne!

Riccardo Venturi - 18/6/2009 - 00:27


"La Coca Cola è un gran regalo
soldato yankee ce lo portò"

Non è del tutto vero; la penetrazione commerciale della Coca Cola Company in Europa è cominciata molto prima della seconda guerra mondiale, in un periodo storico in cui la maggioranza dei paesi del continente aveva governi autoritari o dittatoriali.
La seconda guerra mondiale complicò non poco la vita delle filiali europee, specie di quelle che avevano sede in paesi dell'Asse, perché impedì per anni l'arrivo dei concentrati dalla casa madre. Nel Belgio occupato si cominciò per la prima volta a produrre "Fanta": una bevanda che ai tempi non aveva nulla a che vedere con l'aranciata e che mi pare si facesse con gli scarti della fabbricazione del sidro.

La presenza della Coca Cola tra i generi di consumo maggiormente graditi alle truppe alleate permise, nell'immediato dopoguerra, di far dimenticare certi trascorsi (tipo gli impianti di imbottigliamento tedeschi) e di cavalcare con il marketing la vittoria alleata.

Io non sto con Oriana - 18/6/2009 - 10:24


Lo spot di Giulia l'ho sentito prima alla radio e poi visto in TV. Il mio primo impulso è stato quello di strangolare Giulia, ma non ho potuto perché lei era virtuale. So che lo spot ha fatto incavolare anche il sindaco di Pisa.
Non ho mai comperato la coca cola e ne ho anche crudelmente privato la mia prole anche nell'età in cui bisogna fare come tutti gli altri...

silva - 18/6/2009 - 17:57


In realtà basta fare come me: comprare la Esselunga Cola, detta "Essecola" o "Colalunga", assolutamente buona; oppure, megli'ancora, la Spumador. Non nascondo però che alle volte compro pure la Cocacola, perché diocane, gli è bona e con la pizza ci sta dimolto bene. A dire il vero, nemico di tutti i fanatismi come sono, mi concedo volentieri queste orrende trasgressioni; però capisco bene che il sindaco di Pisa si sia incazzato, presentare una bimbetta di Montesacro o del quartiere Prati come pisana fa venir voglia anche a un livornese di prendere le parti di Pisa. E, ad ogni modo, sempre evviva la spuma bionda (e la cedrata Tassoni, per la quale nutro una passione smodata)!

Riccardo Venturi - 19/6/2009 - 00:44




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