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The disintegration loops

William Basinski
Language: Instrumental


William Basinski

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Trovato qui il video girato da Basinski stesso l'11 settembre 2001

The disintegration loops (the movie)
(Alessandro)


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"Texano, con alle spalle vent'anni di sperimentazione colta in ambito para-jazzistico, William Basinski è l'uomo che ha elevato il loop ad arte al passaggio tra due secoli, diventando un punto di riferimento nell’immenso panorama della musica ambient più sperimentale. Con i suoi 'Disintegration Loops', meglio di tutti ha saputo rappresentare il disfacimento della New York dell'11 settembre, in una sequenza di nastri che si accartocciano, maestosi flussi dronici e ripetizioni incessanti [...]"

The disintegration loops


"The Disintegration Loops I è una lunga litania in memoria della tragedia dell’11 settembre del 2001. In quei giorni Basinski stava riversando da vecchi nastri i suoni che sarebbero andati a finire in questo lavoro, e ha assistito da spettatore attonito al tragico evento. Non si tratta di un manifesto politico ma di un quadro impressionistico sul dolore, sull’angoscia della sparizione e del mancamento. Detriti che lentamente offuscano i sensi. Una sensazione sola, sempre la stessa che si ripete all’infinito e il tempo sembra essere andato fuor di sesto. La prima immagine di questa interminabile ripresa dura più di un’ora, sessantatré minuti e mezzo per la precisione. Poi altri dieci minuti abbondanti di un vuoto desolante: una sirena stanca e strozzata che ha il compito di rassicurare, e invece con il suo eco smisurato conferma solo il terribile vuoto che si è venuto a creare.

The Disintegration Loops II uscì a un anno di distanza dal primo volume, nel 2003, in formato cd-r sempre per l'etichetta privata di Basinski, la 2062. La struttura del lavoro è analoga a quella del primo volume, ma qui i due brani sono rispettivamente di trentadue e quarantadue minuti. Solo micro-variazioni nel mixaggio e nella consistenza del loop distinguono i brani iniziali dei due lavori. Non per questo l’impatto è meno devastante, tutt’altro: i detriti scorrono ciclicamente sopra frammenti di melodie che nella loro leggerezza e inconsistenza quasi commuovono. Lo shift dei due livelli sonori fa sì che ogni tanto il loop "disintegrato" lasci più spazio alla quiete desolante del livello più basso. Il passaggio al secondo movimento è un capolavoro: questi intervalli sono il vero punto di forza della serie Disintegration Loops, attimi che dimostrano la grandezza dell'arte di William Basinski.

Sempre nel 2003 escono anche i volumi 3 e 4 della serie. The Disintegration Loops III è diviso in due parti, la prima di 20 minuti e la seconda di 52. La copertina ritrae la scena della tragedia ad alcune ore di distanza. Il cielo è scuro e i detriti avvolgono le luci della città. La musica è quasi rassicurante: una frase di pianoforte sepolta sotto le macerie emerge come le luci sotto le nubi sulla città. Nella seconda parte il loop diventa quasi orchestrale perdendo parte della componente ritmica che aveva nei primi 20 minuti. Una lunga agonia che si trascina per quasi un'ora di durata.

L'ultimo capitolo della tetralogia, The Disintegration Loops IV è l'unico diviso in tre parti: la prima di 40', la seconda di 21' e l'ultima di appena 12'. Orfeo ha preso oramai possesso dell'intera città e la sua Lira risuona tra le strade desolate e ancora scosse dalla valanga di detriti che lentamente si muovono nell'oscurità. La sinfonia in tre movimenti sembra essere una sintesi di quanto accaduto in precedenza: al movimento della prima parte, segue la contemplazione della seconda e, infine, la rassegnazione della terza. Esiste anche un Dvd con il titolo The Disintegration Loops 1.1 con immagini riprese dal tetto del capannone dove vive Basinski a Brooklyn (l'Arcadia). Si vede la stessa scena delle copertine della serie Disintegration Loop: una nube di detriti che lentamente riempie il cielo mentre intorno si fa notte [...]"

Dalla scheda "William Basinski. Tempo fuor di sesto", di Roberto Mandolini, pubblicato su OndaRock:
http://www.ondarock.it/avanguardia/wil...
[strumentale]

Contributed by Alessandro - 2008/2/4 - 08:23


Qui l'inquadratura che compare sulle copertine della quadrilogia, una foto scattata da Basinski stesso dal tetto della sua abitazione a Brooklyn:
http://img254.imageshack.us/img254/561...

Alessandro - 2008/2/4 - 08:33




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