Era lunedì, si sentì uno schianto,
era la DC che stava crollando.
Poi un tonfo poco più lontano,
era Craxi a Milano.
Io penso al dolore di tanti uomini distinti,
che brutta serata in casa Pillitteri,
e le madri che rifiutavano la mano della sua figlia,
imbarazzante era l'argomento,
e io ricordo il tempo che passò
e non ricordo come finì
Era l'aprile del '92,
si dimetteva l'uomo del piccone
mentre cominciava la rivoluzione.
Primavera del coraggio,
Palermo della desolazione
era il 23 di maggio
quando ammazzarono Falcone.
Palermo di Rosaria Costa,
di tutti quelli che non sono stanchi,
per Borsellino e per la scorta
Palermo dei lenzuoli bianchi.
Spadolini chiamami Scotti,
tornati a Roma, tornati a Roma,
Palermo non vi perdona,
Craxi parlava di complotto.
Chiesa in galera faceva i nomi,
subito dopo scappò Larini
venne l'estate degli abbandoni,
l'unico saldo sembrava Intini.
E non ricordo se andò così
mentre conto i no, mentre conto i sì,
non ti so dire dove ci portò
mentre conto i sì, mentre conto i no.
E non ricordo quando finì
mentre conto i no, mentre conto i sì.
Autunno senza le sigarette,
è la stagione dei tradimenti
Carlo e Diana mostrano i denti,
Claudio e Bettino sono alle strette
E si abbandonano Craxi e Martelli
senza pudori né vergogne,
uno parlava di sciacalli,
l'altro: non mi occupo di carogne
Dai mari caldi torna Larini,
altri devono andare via,
12 febbraio di Bettino,
poi Di Lorenzo, poi Goria
Era un inverno senza tabacco,
tempo di fughe e di ritorni,
Martelli segue Ghino di Tacco,
La Malfa va dopo pochi giorni
E mi dispiace per il PRI
mentre conto i no, mente conto i sì,
mi dispiaceva finisse così
mentre conto i no, mentre conto i sì
Anche se forse lo meritò,
mentre conto i sì, mentre conto i no.
Marzo di pioggia, di sole e vento
cielo che ride, cielo che piange
ricordo il cappio in parlamento,
i socialisti bastonati in Francia
Napoli riscopre Gava e Pomicino,
l'industria cerca di non restare indietro
Benetton con Castro, Agnelli con Di Pietro
e Caselli interroga Ciancimino
Primavera dei romani,
città a rischio e poi Forlani,
fiori di zagare e di bergamotto,
dopo Forlani c'è Andreotti
Sui socialisti tramonta il sole
mentre ritornano gli assassini,
con l'attentato dei Parioli
e col dolore dei fiorentini.
Poi venne il giudice Curtò
mentre conto i sì, mentre conto i no
la sua moglie non lo tradì
mentre conto i no, mentre conto i sì
Anche se questo non gli bastò,
mentre conto i sì, mentre conto i no
Viene l'estate '93
coi Poggiolini degli ospedali,
fotografie di ragazze morte
che mi guardavano dai giornali
Cagliari muore a S.Vittore
e poi Gardini uscì di scena,
con un coraggio che fa paura,
con un coraggio che fa pena
Poi le partenze dei combattenti
tra gli africani recalcitranti,
ed i gregari di Greganti
contro i parenti della Parenti
Mentre la nebbia sale
su nani e ballerine,
e la battaglia cresce
da Napoli a Torino
Mentre si levano i morti,
mentre si scopron le tombe
tra militari e bombe,
scandali rose e trombe
Mentre la nebbia sale
confonde i nostri destini
l'Italia perde lo sguardo
di Federico Fellini
Che c'insegnava a vedere
la meraviglia
in questo inverno duro
che non ci rassomiglia
Sono passati seicento giorni,
non è rimasto quasi nessuno
c'è molta luce se guardi intorno
e molta nebbia, e molto fumo
Siamo all'inizio e siamo alla fine,
siamo dove non lo so,
siamo in una zone di confine
mentre conto i sì, mentre conto i no
Siamo all'inizio e siamo alla fine
siamo dove non si sa,
siamo in una zona di confine
mentre conto i si, mentre conto i ma.
era la DC che stava crollando.
Poi un tonfo poco più lontano,
era Craxi a Milano.
Io penso al dolore di tanti uomini distinti,
avere un momento, un'ora e venti
che brutta serata in casa Pillitteri,
zitti a cena, tristi e seri
e le madri che rifiutavano la mano della sua figlia,
a chi ha un socialista in famiglia
imbarazzante era l'argomento,
un socialista non è più un investimento
e io ricordo il tempo che passò
mentre conto i sì, mentre conto i no
e non ricordo come finì
mentre conto i no, mentre conto i sì
Era l'aprile del '92,
si dimetteva l'uomo del piccone
mentre cominciava la rivoluzione.
Primavera del coraggio,
Palermo della desolazione
era il 23 di maggio
quando ammazzarono Falcone.
Palermo di Rosaria Costa,
di tutti quelli che non sono stanchi,
per Borsellino e per la scorta
Palermo dei lenzuoli bianchi.
Spadolini chiamami Scotti,
tornati a Roma, tornati a Roma,
Palermo non vi perdona,
Craxi parlava di complotto.
Chiesa in galera faceva i nomi,
subito dopo scappò Larini
venne l'estate degli abbandoni,
l'unico saldo sembrava Intini.
E non ricordo se andò così
mentre conto i no, mentre conto i sì,
non ti so dire dove ci portò
mentre conto i sì, mentre conto i no.
E non ricordo quando finì
mentre conto i no, mentre conto i sì.
Autunno senza le sigarette,
è la stagione dei tradimenti
Carlo e Diana mostrano i denti,
Claudio e Bettino sono alle strette
E si abbandonano Craxi e Martelli
senza pudori né vergogne,
uno parlava di sciacalli,
l'altro: non mi occupo di carogne
Dai mari caldi torna Larini,
altri devono andare via,
12 febbraio di Bettino,
poi Di Lorenzo, poi Goria
Era un inverno senza tabacco,
tempo di fughe e di ritorni,
Martelli segue Ghino di Tacco,
La Malfa va dopo pochi giorni
E mi dispiace per il PRI
mentre conto i no, mente conto i sì,
mi dispiaceva finisse così
mentre conto i no, mentre conto i sì
Anche se forse lo meritò,
mentre conto i sì, mentre conto i no.
Marzo di pioggia, di sole e vento
cielo che ride, cielo che piange
ricordo il cappio in parlamento,
i socialisti bastonati in Francia
Napoli riscopre Gava e Pomicino,
l'industria cerca di non restare indietro
Benetton con Castro, Agnelli con Di Pietro
e Caselli interroga Ciancimino
Primavera dei romani,
città a rischio e poi Forlani,
fiori di zagare e di bergamotto,
dopo Forlani c'è Andreotti
Sui socialisti tramonta il sole
mentre ritornano gli assassini,
con l'attentato dei Parioli
e col dolore dei fiorentini.
Poi venne il giudice Curtò
mentre conto i sì, mentre conto i no
la sua moglie non lo tradì
mentre conto i no, mentre conto i sì
Anche se questo non gli bastò,
mentre conto i sì, mentre conto i no
Viene l'estate '93
coi Poggiolini degli ospedali,
fotografie di ragazze morte
che mi guardavano dai giornali
Cagliari muore a S.Vittore
e poi Gardini uscì di scena,
con un coraggio che fa paura,
con un coraggio che fa pena
Poi le partenze dei combattenti
tra gli africani recalcitranti,
ed i gregari di Greganti
contro i parenti della Parenti
Mentre la nebbia sale
su nani e ballerine,
e la battaglia cresce
da Napoli a Torino
Mentre si levano i morti,
mentre si scopron le tombe
tra militari e bombe,
scandali rose e trombe
Mentre la nebbia sale
confonde i nostri destini
l'Italia perde lo sguardo
di Federico Fellini
Che c'insegnava a vedere
la meraviglia
in questo inverno duro
che non ci rassomiglia
Sono passati seicento giorni,
non è rimasto quasi nessuno
c'è molta luce se guardi intorno
e molta nebbia, e molto fumo
Siamo all'inizio e siamo alla fine,
siamo dove non lo so,
siamo in una zone di confine
mentre conto i sì, mentre conto i no
Siamo all'inizio e siamo alla fine
siamo dove non si sa,
siamo in una zona di confine
mentre conto i si, mentre conto i ma.
Contributed by CCG/AWS Staff - 2008/1/24 - 18:01
Language: Italian
salve, volevo segnalarvi il testo esatto della canzone.
sergio
sergio
La ballata del sì e del no
David Riondino
Era lunedì, si sentì uno schianto,
era la DC che stava crollando.
Poi un tonfo poco più lontano,
era Craxi a Milano
Io penso al dolore di tanti uomini distinti,
per un momento dissi “onore ai vinti”
che brutta serata in casa Pillitteri,
zitti a cena, tristi e seri
gli architetti rampanti abbandonati
dalle modelle imbarazzate
e le madri che rifiutavano la mano della sua figlia,
a chi ci aveva un socialista in famiglia
imbarazzante era l'argomento,
un socialista non è più un investimento
e io ricordo il tempo che passò
mentre conto i sì, mentre conto i no
e non ricordo come finì
mentre conto i no, mentre conto i sì
Era l'aprile del '92,
si dimetteva l'uomo del piccone
e cominciava la rivoluzione
Primavera del coraggio,
Palermo della desolazione
era il ventitre di maggio
quando ammazzarono Falcone
Palermo di Rosaria Costa,
di tutti quelli che non sono stanchi,
per Borsellino e per la scorta
Palermo dei lenzuoli bianchi
Spadolini, Galloni, Scotti,
tornate a Roma, tornate a Roma,
Palermo non vi perdona,
Craxi parlava di complotto
Chiesa in galera faceva i nomi,
subito dopo scappò Larini
venne l'estate degli abbandoni,
l'unico saldo sembrava Intini
E non ricordo se andò così
mentre conto i no, mentre conto i sì,
non ti so dire dove ci portò
mentre conto i sì, mentre conto i no.
E non ricordo quando finì
mentre conto i no, mentre conto i sì
Autunno senza le sigarette,
è la stagione dei tradimenti
Carlo e Diana, sono alle strette
Claudio e Bettino mostrano i denti
E si abbandonano Martelli e Craxi
senza pudori né vergogne,
uno parlava di sciacalli,
l'altro: “non mi occupo di carogne”
Dai mari caldi torna Larini,
altri devono andare via,
12 febbraio di Bettino,
poi De Lorenzo, poi Goria
Era un inverno senza tabacco,
tempo di fughe e di ritorni,
Martelli segue Ghino di Tacco,
La Malfa va dopo pochi giorni
E mi dispiacque per il PRI
mentre conto i no, mente conto i sì,
mi dispiaceva finisse così
mentre conto i no, mentre conto i sì
Anche se forse lo meritò,
mentre conto i sì, mentre conto i no.
Marzo di pioggia, di sole e vento
cielo che ride, cielo che piange
ricordo il cappio in parlamento,
i socialisti bastonati in Francia
Napoli riscopre Gava e Pomicino,
l'industria cerca di non restare indietro
Benetton con Castro, Agnelli con Di Pietro
e Caselli interroga Ciancimino
Primavera dei romani,
Citaristi e poi Forlani,
fiori di zagare e di bergamotto,
dopo Forlani c'è Andreotti
Sui socialisti tramonta il sole
mentre tornavano gli assassini,
con l'attentato dei Parioli
e col dolore dei fiorentini.
Poi venne il giudice Curtò
mentre conto i sì, mentre conto i no
ma la moglie non lo tradì
mentre conto i no, mentre conto i sì
Anche se questo non gli bastò,
mentre conto i sì, mentre conto i no
Viene l'estate '93
coi Poggiolini degli ospedali,
fotografie di ragazze morte
che mi guardavano dai giornali
Cagliari muore a S. Vittore
e poi Gardini uscì di scena,
con un coraggio che fa paura,
con un coraggio che fa pena
E le partenze dei combattenti
tra gli africani recalcitranti,
ed i gregari di Greganti
contro i parenti della Parenti
Mentre la nebbia sale
tra nani e ballerine,
e la battaglia cresce
da Napoli a Torino
Mentre si scoprono le tombe
mentre ritornano i morti,
tra militari e trombe,
scandali rose e bombe
Mentre la nebbia sale
confonde i nostri destini
l'Italia perde lo sguardo
di Federico Fellini
Che c'insegnava a vedere
la meraviglia
in questo inverno duro
che non ci rassomiglia
Sono passati seicento giorni,
non è rimasto quasi nessuno
è molto buio se guardo intorno
e molta nebbia e molto fumo
Siamo all'inizio, siamo alla fine,
siamo dove non lo so,
siamo in una zone di confine
mentre conto i sì, mentre conto i no
Siamo all'inizio, siamo alla fine
siamo dove non si sa,
siamo in una zona di confine
mentre conto i se, mentre conto i ma.
David Riondino
Era lunedì, si sentì uno schianto,
era la DC che stava crollando.
Poi un tonfo poco più lontano,
era Craxi a Milano
Io penso al dolore di tanti uomini distinti,
per un momento dissi “onore ai vinti”
che brutta serata in casa Pillitteri,
zitti a cena, tristi e seri
gli architetti rampanti abbandonati
dalle modelle imbarazzate
e le madri che rifiutavano la mano della sua figlia,
a chi ci aveva un socialista in famiglia
imbarazzante era l'argomento,
un socialista non è più un investimento
e io ricordo il tempo che passò
mentre conto i sì, mentre conto i no
e non ricordo come finì
mentre conto i no, mentre conto i sì
Era l'aprile del '92,
si dimetteva l'uomo del piccone
e cominciava la rivoluzione
Primavera del coraggio,
Palermo della desolazione
era il ventitre di maggio
quando ammazzarono Falcone
Palermo di Rosaria Costa,
di tutti quelli che non sono stanchi,
per Borsellino e per la scorta
Palermo dei lenzuoli bianchi
Spadolini, Galloni, Scotti,
tornate a Roma, tornate a Roma,
Palermo non vi perdona,
Craxi parlava di complotto
Chiesa in galera faceva i nomi,
subito dopo scappò Larini
venne l'estate degli abbandoni,
l'unico saldo sembrava Intini
E non ricordo se andò così
mentre conto i no, mentre conto i sì,
non ti so dire dove ci portò
mentre conto i sì, mentre conto i no.
E non ricordo quando finì
mentre conto i no, mentre conto i sì
Autunno senza le sigarette,
è la stagione dei tradimenti
Carlo e Diana, sono alle strette
Claudio e Bettino mostrano i denti
E si abbandonano Martelli e Craxi
senza pudori né vergogne,
uno parlava di sciacalli,
l'altro: “non mi occupo di carogne”
Dai mari caldi torna Larini,
altri devono andare via,
12 febbraio di Bettino,
poi De Lorenzo, poi Goria
Era un inverno senza tabacco,
tempo di fughe e di ritorni,
Martelli segue Ghino di Tacco,
La Malfa va dopo pochi giorni
E mi dispiacque per il PRI
mentre conto i no, mente conto i sì,
mi dispiaceva finisse così
mentre conto i no, mentre conto i sì
Anche se forse lo meritò,
mentre conto i sì, mentre conto i no.
Marzo di pioggia, di sole e vento
cielo che ride, cielo che piange
ricordo il cappio in parlamento,
i socialisti bastonati in Francia
Napoli riscopre Gava e Pomicino,
l'industria cerca di non restare indietro
Benetton con Castro, Agnelli con Di Pietro
e Caselli interroga Ciancimino
Primavera dei romani,
Citaristi e poi Forlani,
fiori di zagare e di bergamotto,
dopo Forlani c'è Andreotti
Sui socialisti tramonta il sole
mentre tornavano gli assassini,
con l'attentato dei Parioli
e col dolore dei fiorentini.
Poi venne il giudice Curtò
mentre conto i sì, mentre conto i no
ma la moglie non lo tradì
mentre conto i no, mentre conto i sì
Anche se questo non gli bastò,
mentre conto i sì, mentre conto i no
Viene l'estate '93
coi Poggiolini degli ospedali,
fotografie di ragazze morte
che mi guardavano dai giornali
Cagliari muore a S. Vittore
e poi Gardini uscì di scena,
con un coraggio che fa paura,
con un coraggio che fa pena
E le partenze dei combattenti
tra gli africani recalcitranti,
ed i gregari di Greganti
contro i parenti della Parenti
Mentre la nebbia sale
tra nani e ballerine,
e la battaglia cresce
da Napoli a Torino
Mentre si scoprono le tombe
mentre ritornano i morti,
tra militari e trombe,
scandali rose e bombe
Mentre la nebbia sale
confonde i nostri destini
l'Italia perde lo sguardo
di Federico Fellini
Che c'insegnava a vedere
la meraviglia
in questo inverno duro
che non ci rassomiglia
Sono passati seicento giorni,
non è rimasto quasi nessuno
è molto buio se guardo intorno
e molta nebbia e molto fumo
Siamo all'inizio, siamo alla fine,
siamo dove non lo so,
siamo in una zone di confine
mentre conto i sì, mentre conto i no
Siamo all'inizio, siamo alla fine
siamo dove non si sa,
siamo in una zona di confine
mentre conto i se, mentre conto i ma.
Contributed by sergio - 2008/12/17 - 17:28
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Testo e musica di David Riondino
Album: Temporale
Targa Tenco 1994
Trascrizione all'ascolto a cura dello staff delle CCG