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Украинский вопрос

Monetočka / Монеточка
Language: Russian


Monetočka / Монеточка

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Ukrainskij vopros
[2016]
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Jelizavieta Gyrdymova (Monetočka)

moniet


In tutti questi anni, i geopolitologi, gli “analisti”, i bloggatori, gli storici più o meno improvvisati e, soprattutto, i propagandisti travestiti da giornalisti hanno imperversato per spiegarci la “Questione Ucraina”. Risultato: in generale, ci capiamo ancora di meno e ci abbiamo ancor più confusione in testa. Meglio forse rivolgerci a chi, nel proprio domestico quotidiano, affronta la questione con pacata civiltà. Qualche anno fa (nel 2016), in casa Gyrdymov, a Yekaterinburg, si doveva discutere parecchio della “Questione Ucraina”, specie dopo gli avvenimenti di un paio d’anni prima: e la guerra era trasmigrata in casa, dov’erano rimasti il padre e la figlia appena diciottenne (mentre la mamma aveva pensato, forse saggiamente, di andarsene da quel manicomio a costo d’andare a vivere in una baracca). Il padre e la figlia (da brava adolescente, è per forza di cose in guerra col padre) non sono d’accordo su niente riguardo alla suddetta “Questione ucraina”, è la cosa finisce a inseguimenti reciproci con ascia e coltello, e a forchettate negli occhi -specie quando la ragazza, oramai orba di un occhio, prorompe in un “Abbasso la guerra!”. Insomma, va tutto a schifìo -e non siamo che nel 2016! Anche in casa mia ci sono grosse discussioni: il babbo (che, peraltro, già dal 1997 sta al cimitero e che ieri avrebbe festeggiato il suo 101° compleanno) dice che la guerra ucraina è cominciata nel 2014, mentre io dico che è cominciata già verso il 1918, e forse ancora prima. “Esagerato!”, mi dice; “’Gnurànt’!”, gli dico io (non sono mai stato un modello di rispetto verso l’autorità paterna). E ci pigliamo allegramente a calci ne’ denti. [RV 29-10-2025]
Дома у нас ни дня без войны
Стены скрипят по швам
Будто вожжи судьбы страны
Принадлежат лишь нам
Мама ушла бомжевать в шалаш
Папа из сейфа достал калаш
Он говорит, что Крым — не наш
Я говорю, что наш!

Ля-ля-ля-ля-ля, ля-ля-ля-ля
Ля-ля-ля-ля-ля, ля-ля-ля-ля
Ля-ля-ля-ля-ля, ля-ля-ля-ля
Ля-ля-ля-ля-ля

В нашей квартире царит погром:
Плед и ковёр сожжён
Папа бежит за мной с топором
Я на него — с ножом
На украинский вопрос ответ
Мы не находим уж много лет
Я говорю: там отключат свет
Он говорит, что нет

Ля-ля-ля-ля-ля, ля-ля-ля-ля
Ля-ля-ля-ля-ля, ля-ля-ля-ля
Ля-ля-ля-ля-ля, ля-ля-ля-ля
Ля-ля-ля-ля-ля

Всё накалилось в семье у нас
До невозможности
Папа мне вилкой тычет в глаз
Глаз уже не спасти
В море кишок и крови тону
За идею и за страну
Я говорю: «Долой войну!»
Он говорит: «Да ну…»

Ля-ля-ля-ля-ля, ля-ля-ля-ля
Ля-ля-ля-ля-ля, ля-ля-ля-ля
Ля-ля-ля-ля-ля, ля-ля-ля-ля
Ля-ля-ля-ля-ля, ля-ля-ля-ля

Contributed by Riccardo Venturi - 2025/10/29 - 10:16



Language: Italian

Versione italiana / Italian version / Version italienne / Italiankielinen versio:
Riccardo Venturi, 29-10-2025 10:18
La questione ucraina

Qui da noi non passa un giorno
Che non ci facciamo la guerra in casa:
I muri scricchiolano fin nelle commessure
Come se le redini del destino del Paese
Le tenessimo solo noialtri.
La mamma è rimasta senza casa
E vive in una baracca,
Il babbo ha tirato fuori un kalašnikov
Dalla cassaforte, e dice:
“La Crimea non è nostra!”
Io, invece, dico di sì.

La-la-la-la-la, la-la-la-la
La-la-la-la-la, la-la-la-la
La-la-la-la-la, la-la-la-la
La-la-la-la-la

Nel nostro appartamento regna il caos:
La coperta e il tappeto sono bruciati.
Il babbo mi sta inseguendo con un’ascia
E io lo inseguo con un coltello…
Da parecchi anni non troviamo risposta
Alla questione ucraina:
Io dico che ci taglieranno la luce,
E lui, invece, dice di no.

La-la-la-la-la, la-la-la-la
La-la-la-la-la, la-la-la-la
La-la-la-la-la, la-la-la-la
La-la-la-la-la

In famiglia ormai c’è tensione
Fino all’inverosimile:
Il babbo m’infilza un occhio con una forchetta
E addio all'occhio, è kaputt...
Mentre affoghiamo in un mare
Di sangue e di budella
Per l’ideale e per il Paese,
Io dico: “Abbasso la guerra!”
E lui dice: “Ma dai…?!?”

La-la-la-la-la, la-la-la-la
La-la-la-la-la, la-la-la-la
La-la-la-la-la, la-la-la-la
La-la-la-la-la

2025/10/29 - 10:21




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