Κοίτα πώς σφαδάζει.
Μπλεγμένη με τα σύρματα.
Άγγιξε μια ονειροπαγίδα κι αυτοκτόνησε ψελλίζοντας «Ειρήνη».
Οι μνήμες οργιάζουν σε μια λουρίδα γης
που πιο στενή και πιο φανατισμένη υμνεί τη δυστυχία.
Μοιρολογούσαν έντρομες με γόνατα πρησμένα.
Κατάρες έβγαιναν από σκασμένα χείλη.
Παράλογου μονόπρακτα σε ασταθές σανίδι.
Σε μια ευθεία έριξαν το μίσος να ποτίσει.
Το ράντισαν προσεκτικά να κάψει την ψυχή τους.
Το σώμα μισό τ’ άφησαν στ’ όνομα των απόγονων
κι οι λιποτάκτες πλήρωσαν με αίμα την άρνησή τους.
Πνευμόνια σκίζουν στα κελιά.
Έτσουξαν τα ούρα.
Ματιές που θα σαπίσουν, εκλιπαρώντας χάρη.
Κηδεύουν στα ερείπια το μέλλον.
Παιδιά είναι ρε, που κλαίγοντας θρηνούν για τους γονείς τους.
Όχι παιδιά γκρινιάρικα που έχασαν μια Barbie.
Χαρίστε τους μια γάζα σας, να σφίξουν τις πληγές τους.
Μπλεγμένη με τα σύρματα.
Άγγιξε μια ονειροπαγίδα κι αυτοκτόνησε ψελλίζοντας «Ειρήνη».
Οι μνήμες οργιάζουν σε μια λουρίδα γης
που πιο στενή και πιο φανατισμένη υμνεί τη δυστυχία.
Μοιρολογούσαν έντρομες με γόνατα πρησμένα.
Κατάρες έβγαιναν από σκασμένα χείλη.
Παράλογου μονόπρακτα σε ασταθές σανίδι.
Σε μια ευθεία έριξαν το μίσος να ποτίσει.
Το ράντισαν προσεκτικά να κάψει την ψυχή τους.
Το σώμα μισό τ’ άφησαν στ’ όνομα των απόγονων
κι οι λιποτάκτες πλήρωσαν με αίμα την άρνησή τους.
Πνευμόνια σκίζουν στα κελιά.
Έτσουξαν τα ούρα.
Ματιές που θα σαπίσουν, εκλιπαρώντας χάρη.
Κηδεύουν στα ερείπια το μέλλον.
Παιδιά είναι ρε, που κλαίγοντας θρηνούν για τους γονείς τους.
Όχι παιδιά γκρινιάρικα που έχασαν μια Barbie.
Χαρίστε τους μια γάζα σας, να σφίξουν τις πληγές τους.
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" - 2025/10/4 - 09:12
Language: Italian
Μετέφρασε στα ιταλικά / Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 4-10-2025 09:32
Riccardo Venturi, 4-10-2025 09:32

Dimitris Glyfós.
360 km2
Guarda come si contorce
Impigliata nei fili spinati.
Ha toccato un acchiappasogni e si è suicidata, sussurrando “Pace”.
I ricordi infuriano su una striscia di terra
Che, più stretta e più fanatica, elogia la miseria.
Atterriti, piangevano i loro morti con le ginocchia gonfie.
Le maledizioni provenivano da labbra screpolate.
Da soli, irrazionali, su una tavola instabile.
Nell’acqua han riversato l’odio in linea retta.
L’hanno spruzzata con cura per bruciare le loro anime.
Hanno lasciato metà dei loro corpi in nome dei discendenti
E i disertori hanno pagato il loro rifiuto con il sangue.
I polmoni si stanno lacerando nelle cellule.
Hanno irritato l'urina, che ora punge.
Occhi che marciranno, implorando pietà.
Stanno seppellendo il futuro in rovine.
Questi, sì, sono bambini che in lutto piangono per i loro genitori.
Non sono bambini scontrosi che hanno perso una Barbie.
Date loro un pezzo della vostra garza [1] per fasciare le loro ferite.
Guarda come si contorce
Impigliata nei fili spinati.
Ha toccato un acchiappasogni e si è suicidata, sussurrando “Pace”.
I ricordi infuriano su una striscia di terra
Che, più stretta e più fanatica, elogia la miseria.
Atterriti, piangevano i loro morti con le ginocchia gonfie.
Le maledizioni provenivano da labbra screpolate.
Da soli, irrazionali, su una tavola instabile.
Nell’acqua han riversato l’odio in linea retta.
L’hanno spruzzata con cura per bruciare le loro anime.
Hanno lasciato metà dei loro corpi in nome dei discendenti
E i disertori hanno pagato il loro rifiuto con il sangue.
I polmoni si stanno lacerando nelle cellule.
Hanno irritato l'urina, che ora punge.
Occhi che marciranno, implorando pietà.
Stanno seppellendo il futuro in rovine.
Questi, sì, sono bambini che in lutto piangono per i loro genitori.
Non sono bambini scontrosi che hanno perso una Barbie.
Date loro un pezzo della vostra garza [1] per fasciare le loro ferite.
[1] In greco, “garza” si dice γάζα [gáza], ed è quindi totalmente omofono col nome di Gaza. Quindi, il verso potrebbe anche suonare: "Date loro un pezzo della vostra Gaza per fasciare le loro ferite."
Language: English
Μετέφρασε στα αγγλικά / English translation / Traduzione inglese / Traduction anglaise / Englanninkielinen käännös:
Riccardo Venturi, 4-10-2025 10:56
Riccardo Venturi, 4-10-2025 10:56
360 km2
Look how she writhes
Tangled with barbed wires.
She touched a dreamcatcher and killed herself, whispering “Peace”.
Memories are raging over a strip of land
That, even narrower and more fanatical, praises distress.
They mourned their dead in fear, with swollen knees.
Curses came from cracked lips.
Irrational, alone on an unstable board.
In a straight line they poured hatred in the water.
They sprinkled it carefully to burn their souls.
They left half their bodies in the name of their progeny
And the deserters paid their refusal with blood.
Lungs are tearing in the cells.
Urine became irritantly stinging.
Eyes that will rot, begging for mercy.
They are burying the future in ruins.
Here are children crying and mourning for their parents.
They aren’t grumpy children who lost a Barbie.
Give them a piece of your gauze [1] to bandage their wounds.
Look how she writhes
Tangled with barbed wires.
She touched a dreamcatcher and killed herself, whispering “Peace”.
Memories are raging over a strip of land
That, even narrower and more fanatical, praises distress.
They mourned their dead in fear, with swollen knees.
Curses came from cracked lips.
Irrational, alone on an unstable board.
In a straight line they poured hatred in the water.
They sprinkled it carefully to burn their souls.
They left half their bodies in the name of their progeny
And the deserters paid their refusal with blood.
Lungs are tearing in the cells.
Urine became irritantly stinging.
Eyes that will rot, begging for mercy.
They are burying the future in ruins.
Here are children crying and mourning for their parents.
They aren’t grumpy children who lost a Barbie.
Give them a piece of your gauze [1] to bandage their wounds.
[1] The Greek word for “gauze”, γάζα [gáza] is homophonous with the name of Gaza. So, the verse could also be rendered: "Give them a piece of your Gaza to bandage their wounds".
" Nell'acqua hanno riversato odio in linea retta."
Da sola questa frase sancisce la geometrica crudeltà della geopolitica che accetta confini di mare illegalmente tracciati. In quei confini si stanno commettendo violazioni delle leggi internazionali. A breve partiranno denunce penali sia in Italia che in Israele per mano degli avvocati della Global Sumud Flotilla.
La poesia usa altre parole che a noi analfabeti del diritto arrivano chiare.
Grazie a Riccardo della scoperta del testo e della traduzione
Da sola questa frase sancisce la geometrica crudeltà della geopolitica che accetta confini di mare illegalmente tracciati. In quei confini si stanno commettendo violazioni delle leggi internazionali. A breve partiranno denunce penali sia in Italia che in Israele per mano degli avvocati della Global Sumud Flotilla.
La poesia usa altre parole che a noi analfabeti del diritto arrivano chiare.
Grazie a Riccardo della scoperta del testo e della traduzione
Paolo Rizzi - 2025/10/4 - 11:04
Grazie a te, Paolo.
Chissà che, prima o poi, questo componimento "senza musica" non la trovi, nella sua lingua originale o in una traduzione. NB a mo' di curiosità per questa poesia in un certo senso "di mare": il cognome del poeta, Γλυφός, in lingua greca significa "d'acqua dolce". Saluti cari!
Chissà che, prima o poi, questo componimento "senza musica" non la trovi, nella sua lingua originale o in una traduzione. NB a mo' di curiosità per questa poesia in un certo senso "di mare": il cognome del poeta, Γλυφός, in lingua greca significa "d'acqua dolce". Saluti cari!
Riccardo Venturi - 2025/10/4 - 11:15
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Στίχοι / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Dimitris Glyfós / Δημήτρης Γλυφός
Questa poesia di Dimitris Glyfós (Atene, 1983) è stata scritta molti anni prima del “7 ottobre” (2023), di cui, tra le altre cose, al momento in cui scrivo cadrà il secondo anniversario tra pochissimi giorni. E’ una poesia/canzone (αμηλοποίετα, senza musica) particolare fin dal titolo: non si vede spesso un componimento intitolato con una superficie espressa in chilometri quadrati, che nella fattispecie (360 km2) è quella della Striscia di Gaza, il territorio-galera con la più alta densità abitativa del mondo e, probabilmente, anche quello con la popolazione dall’età media più bassa su scala planetaria. Particolare sí e, aggiungo, forse dura da ingoiare per molti, specialmente nei frangenti di questi giorni. Dimitris Glyfós intende infatti ricordare, con parole secche e dure, il prezzo del fanatismo, che si ammanti o meno di “religione” (comunque quasi sempre lo fa, chiarendo quindi una volta per tutte la vera natura delle “religioni”). Intende ricordare che non esiste fanatismo che venga prima di un altro. I fanatismi si nutrono uno dell’altro, autoalimentandosi in una spirale che ha un solo fine e una sola fine: l’annientamento reciproco. Tutti i fanatismi hanno le loro brave ragioni storiche, hanno le loro motivazioni socioeconomiche, hanno le loro sacre scritture e i loro corifei e sicofanti; quando un fanatismo prevale sull’altro, in realtà distrugge anche se stesso. In questi giorni, anch’io ho partecipato alle manifestazioni, ai blocchi, ai cortei dove si diceva chiaramente “da che parte stare”. Ho ritenuto giusto farlo, ma sono e resto dalla parte mia propria, che è quella di essere nemico senza quartiere di ogni fanatismo. Da quello dell’osceno stato di Israele e del suo governo fascista, a quello di “Hamas”, altrettanto osceno e fascista. Due facce della stessa medaglia, una medaglia nata sul sangue e sulla rovina di qualsiasi volontà di convivenza pacifica. “Due popoli e due stati”, dicono; ma io rimango della mia idea. Non esiste nessun “popolo”, ma persone umane. E non deve esistere nessuno “stato” che, come tale, arrecherebbe soltanto altra morte, altra rovina, altra ingiustizia e altra guerra infinita. Zero "popoli" e zero stati. Cosa che appare ancor più chiara, ora che Gaza e la sua “striscia” di 360 km2 non esistono più perché uno dei due fanatismi è meglio armato e potente economicamente. Andrà in rovina pure lui. Così, in quelle “terre sante” piene di dèi falsi e bugiardi, delle loro orrende favole e dei loro venerati santuari, non resteranno che macerie fumanti. E macerie umane. Stanno, come dice Dimitris Glyfós, “seppellendo il futuro in rovine”. E chi non ci sta, i disertori dalla follia, paga il suo rifiuto col sangue. Io sto dalla parte della Regina di Gaza. [Riccardo Venturi, 4-10-2025]