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La figlia del Reggimento: Coro di soldati

Gaetano Donizetti
Langue: français


Gaetano Donizetti

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Da La Figlia del Reggimento / La Fille du Régiment
Opera comica in 2 atti di J.H.V. De Saint-Georges e J.-F. A. Bayard
Libretto italiano di Carlo Bassi
Musica di Gaetano Donizetti
Prima rappresentazione: Parigi, 1840
Atto I, 12

filleduregiment


Permettetemi di dedicare questo momento della “Fille du régiment” di Gaetano Donizetti su libretto di Jules Vernoy de Saint-Georges e Jean-François Bayard al presidente del Consiglio Romano Prodi, che ha recentemente dichiarato di essere orgoglioso dei nostri soldati in missione in Libano.
Con una solenne dichiarazione: Caro Romano, hai avuto il mio voto nelle ultime lezioni (per forza, l’alternativa era la iena ridens!); ma non l’avrai mai più. Tanto, se rivince il buffone di Arcore, non cambia niente.
Le Caporal; Soldats

Rataplan rataplan rataplan,
rataplan plan plan plan plan!
Rataplan!
Quand le son charmant
du tambour bruyant
nous appelle au régiment,
rataplan etc.
Chaque cœur à l’instant,
d’un doux battement,
à ce roulement
fait l’accompagnement.
Rataplan etc.

Le Caporal

Marche!

Le Caporal; Soldats

Vive la guerre et ses alarmes!
Et la victoire et ses combats!
Vive la mort, quand, sous les armes,
on la trouve en brave soldat!

Le Caporal

Rataplan, rataplan!

Soldats

Vive la guerre!

Le Caporal

Rataplan, rataplan etc.

Le Caporal

Vive la mort! Rataplan etc.

envoyé par Renato Stecca - 27/12/2007 - 11:05



Langue: italien

Dal Libretto italiano di Carlo Bassi:
RATAPLAN

Rataplan rataplan rataplan,
rataplan plan plan plan plan!
Rataplan!
Se il gentil fragor
del tamburo animator
ne domanda con amor,
sul momento, ogni cor
non si sa frenar;
anela a guerreggiar
e l’oste a debellar.
Rataplan! Rataplan!Plan.
Viva la guerra co’ mali suoi
e la vittoria e il saccheggiar!
Viva la morte che ognun di noi
nelle battaglie corre a sfidar!

envoyé par Renato Stecca - 28/12/2007 - 00:23


Naturalmente, Renato, la tua...provocazione è stata accolta come tale, con la dedica a Prodi e al grande ardore bellicoso (pardon: di missioni di pace) del nostro prode governo di "centrosinistra". Difficilmente, altrimenti, si spiegherebbe l'inserimento in questo sito di un brano (pur proveniente da un'opera già accolta con il celebre Convien partir) dove si affermano cose come "Viva la guerra" e "Viva la morte, se avviene da bravi soldati". Allo stesso modo sarebbe stato possibile dedicare a questo governo una qualsiasi marcia militare, nonostante il Pvesidente della Cameva che va alla parata del 2 giugno col distintivino antimilitavista. Non passa giorno in cui esponenti del governo, anche della cosiddetta sinistra radicale, non invitino il paese a stringersi attorno ai nostri soldati, che siano in Libano, in Afghanistan o ovunque. Qui dentro preferiamo stringerci attorno ad altre persone, pur augurandoci ovviamente che a nessuno accada alcun male.

Colgo l'occasione di questo commento per un piccolo...appunto tecnico. Caro Renato di anni 17, potremmo pregarti, quando inserisci un testo, di fare un po' più attenzione all'editing? In questo, ad esempio, hai inserito il testo italiano di seguito a quello francese. Questo ci costringe praticamente a...ricostruire tutta la pagina, con un lavoro notevole; e ti assicuriamo che il lavoro necessario a mandare avanti tutti i giorni questo sito è già enorme di per sé. Magari...un piccolo sforzo da parte tua (e di tutti i collaboratori fissi) potrebbe alleviarci qualche piccola fatica :-D (Grazie di cuore per tutto quello che hai fatto e che fai per questo sito) [RV]

CCG/AWS Staff - 28/12/2007 - 00:33


"Caro Romano, hai avuto il mio voto nelle ultime lezioni (per forza, l’alternativa era la iena ridens!); ma non l’avrai mai più. Tanto, se rivince il buffone di Arcore, non cambia niente."

Mah, Renato, sembra che tu abbia scoperto l'acqua calda. Tutti i nostri governi, di qualunque colore fossero, sono sempre stati guerrafondai. E allora, se è questo l'aspetto che può determinare il nostro consenso, non si vota mai punto e basta.
Resta il fatto che il Nano di Arcore è un fascista e un gangster e Prodi sarà di tutto ma non certo un dittatore e un mafioso. Alla merda preferisco ancora la mortadella. E sennò me ne sto a pancia vuota, ma senza bisogno di tante professioni di non voto e senza stupirmi più di tanto.

Alessandro - 28/12/2007 - 15:08




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