2025
Ajar vive tra le bombe di chi attacca ogni minuto,
ha imparato la parola guerra prima di futuro.
Khalil ha perso mamma e tutti quanti i suoi legami,
i suoi giocatoli sono rimasti in mezzo a quei rottami.
Non servono bandiere per difendere i bambini,
lo sa Nazmi che ha perso il fratello in mezzo a quei casini
e lo sa Dalia, un'aspirante dottoressa.
E il mondo tace mentre l'ultimo ospedale crolla a terra
perché in silenzio uccide ma parlare può salvare.
Adel è morto a quattro anni tra le braccia di suo padre, Kamal poteva diventare il prossimo Yamal.
Esultava in mezzo al fango e sognava in maracanà.
Nazmi cantava ogni giorno al pianoforte
ma non c'è più pianoforte,
ha perso mamma, casa e adesso anche la voce.
Queste sono sette storie, le altre diecimila prove,
tutto non ha più importanza se un bambino muore.
Il sorriso di un bambino che resisterà ai tuoi missili,
pelle color cannela e quella voglia di essere piccoli
perché volando in cielo non avremo più vertigini
e voleremo insieme liberi.
Il sorriso di un bambino ricoperto dalle lacrime,
la forza di rialzarsi quando il mondo grida vattene,
una pacca sulle spalle solo pronto per rinascere,
e sarò forte e non più fragile.
Jamil ha urlato in piazza è solo in quarta elementare,
il male non è chi bombarda ma chi pensa sia normale.
Lana è nata nel cielo sbagliato, stellato di bombe,
sognava di essere avvocato fino a questa notte.
Jori ha capito che il cuore viene abbattuto da un drone,
la sua infanzia calpestata come un fiore da un trattore.
Ogni bambino ha un nome, una voce,
li abbiamo fatti diventare numeri in un libro dell'orrore.
Shama ha disegnato a terra sulla polvere il suo cuore,
sperando in un mondo che le ha tolto il foglio di colore.
Non esiste ragione, nemmeno una religione,
in un confine, in un passato che giustifichi il terrore.
Allora basta, dobbiamo dire basta,
ti sta implorando Mariam, Tamim, Amir, Hamza.
Sono quindici storie, le altre diecimila altrove,
tutto non ha più importanza se un bambino muore.
Il sorriso di un bambino che resisterà ai tuoi missili, pelle color cannella, quella voglia di essere piccoli.
Perché volando in cielo non avremo più vertigini,
e voleremo insieme liberi.
Il sorriso di un bambino ricoperto dalle lacrime,
la forza di rialzarsi quando il mondo grida vattene.
Una pacca sulle spalle solo pronto per rinascere,
io sarò forte e mai più fragile.
ha imparato la parola guerra prima di futuro.
Khalil ha perso mamma e tutti quanti i suoi legami,
i suoi giocatoli sono rimasti in mezzo a quei rottami.
Non servono bandiere per difendere i bambini,
lo sa Nazmi che ha perso il fratello in mezzo a quei casini
e lo sa Dalia, un'aspirante dottoressa.
E il mondo tace mentre l'ultimo ospedale crolla a terra
perché in silenzio uccide ma parlare può salvare.
Adel è morto a quattro anni tra le braccia di suo padre, Kamal poteva diventare il prossimo Yamal.
Esultava in mezzo al fango e sognava in maracanà.
Nazmi cantava ogni giorno al pianoforte
ma non c'è più pianoforte,
ha perso mamma, casa e adesso anche la voce.
Queste sono sette storie, le altre diecimila prove,
tutto non ha più importanza se un bambino muore.
Il sorriso di un bambino che resisterà ai tuoi missili,
pelle color cannela e quella voglia di essere piccoli
perché volando in cielo non avremo più vertigini
e voleremo insieme liberi.
Il sorriso di un bambino ricoperto dalle lacrime,
la forza di rialzarsi quando il mondo grida vattene,
una pacca sulle spalle solo pronto per rinascere,
e sarò forte e non più fragile.
Jamil ha urlato in piazza è solo in quarta elementare,
il male non è chi bombarda ma chi pensa sia normale.
Lana è nata nel cielo sbagliato, stellato di bombe,
sognava di essere avvocato fino a questa notte.
Jori ha capito che il cuore viene abbattuto da un drone,
la sua infanzia calpestata come un fiore da un trattore.
Ogni bambino ha un nome, una voce,
li abbiamo fatti diventare numeri in un libro dell'orrore.
Shama ha disegnato a terra sulla polvere il suo cuore,
sperando in un mondo che le ha tolto il foglio di colore.
Non esiste ragione, nemmeno una religione,
in un confine, in un passato che giustifichi il terrore.
Allora basta, dobbiamo dire basta,
ti sta implorando Mariam, Tamim, Amir, Hamza.
Sono quindici storie, le altre diecimila altrove,
tutto non ha più importanza se un bambino muore.
Il sorriso di un bambino che resisterà ai tuoi missili, pelle color cannella, quella voglia di essere piccoli.
Perché volando in cielo non avremo più vertigini,
e voleremo insieme liberi.
Il sorriso di un bambino ricoperto dalle lacrime,
la forza di rialzarsi quando il mondo grida vattene.
Una pacca sulle spalle solo pronto per rinascere,
io sarò forte e mai più fragile.
envoyé par Dq82 - 12/8/2025 - 17:44
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