E lasciami tentare lasciami cercare
lasciami il tempo di sperimentare
le regole che ho preso dalla vita
teorizzarle un conto praticarle a un altro
ma so soltanto che val la pena di farlo
la compresenza la compresenza sarà la norma e non l'eccezione
la logica conseguenza di un mondo che si muove
lungo le rotte della speranza tra le risacche dell'illusione
non c'è nulla da perdere si vive e si muore
ma non c'è alternativa non si può fare senza
siamo diversi uguali
della convivenza ci renderà più umani
l'arte della convivenza renderà umani
e fammi ripensare fammi ragionare
fammi solo riconsiderare
quello che ho visto e quello che ho vissuto
dei giorni carbonari all'ombra di un
per provare a conoscerci cominciando a esplorare
l'identità l'identità non ha bisogno di recinzione
non si impone per decreto non ammette prevaricazione
a garanzia di mantenimento la pari dignità
sono il principio d’ integrazione
e non c'è alternativa non si può fare senza
siamo diversi e uguali
l'arte della convivenza ci renderà più umani
l’arte della convivenza ci renderà più umani
e dammi una ragione dammi un motivo
per ritenere immutabile
un mondo a una sola dimensione
etnico magari è bello ma lungo andare soffoca
manca il respiro se l'aria è tossica
l'appartenenza l'appartenenza non esige l'esclusione
è una libera scelta che non comporta delimitazione
esprimere chi sei senza alzare barricate
scavare fossati o ho porte blindate
e non c'è alternativa non si può fare senza
siamo diversi e uguali
l'arte della convivenza ci renderà più umani
l'arte della convivenza ci renderà più umani
uscire dalla gabbia uscire dalla trappola nuda della razza
inclinando mito e compattezza
tradire a volte un merito quando si guarda lontano
per un obiettivo a portata di mano
la convivenza la convivenza si nutre di nonviolenza
di un gesto di coraggio di occasioni di contatto
è un campo da coltivare uno spazio da condividere
è un futuro ancora da scrivere
ma non c'è alternativa non si può fare senza
siamo diversi uguali l'arte della convivenza
ci renderà più umani
ma non c'è alternativa non si può fare senza
siamo diversi e uguali
l'arte della convivenza ci renderà più umani
l'arte della convivenza ci renderà più umani
lasciami il tempo di sperimentare
le regole che ho preso dalla vita
teorizzarle un conto praticarle a un altro
ma so soltanto che val la pena di farlo
la compresenza la compresenza sarà la norma e non l'eccezione
la logica conseguenza di un mondo che si muove
lungo le rotte della speranza tra le risacche dell'illusione
non c'è nulla da perdere si vive e si muore
ma non c'è alternativa non si può fare senza
siamo diversi uguali
della convivenza ci renderà più umani
l'arte della convivenza renderà umani
e fammi ripensare fammi ragionare
fammi solo riconsiderare
quello che ho visto e quello che ho vissuto
dei giorni carbonari all'ombra di un
per provare a conoscerci cominciando a esplorare
l'identità l'identità non ha bisogno di recinzione
non si impone per decreto non ammette prevaricazione
a garanzia di mantenimento la pari dignità
sono il principio d’ integrazione
e non c'è alternativa non si può fare senza
siamo diversi e uguali
l'arte della convivenza ci renderà più umani
l’arte della convivenza ci renderà più umani
e dammi una ragione dammi un motivo
per ritenere immutabile
un mondo a una sola dimensione
etnico magari è bello ma lungo andare soffoca
manca il respiro se l'aria è tossica
l'appartenenza l'appartenenza non esige l'esclusione
è una libera scelta che non comporta delimitazione
esprimere chi sei senza alzare barricate
scavare fossati o ho porte blindate
e non c'è alternativa non si può fare senza
siamo diversi e uguali
l'arte della convivenza ci renderà più umani
l'arte della convivenza ci renderà più umani
uscire dalla gabbia uscire dalla trappola nuda della razza
inclinando mito e compattezza
tradire a volte un merito quando si guarda lontano
per un obiettivo a portata di mano
la convivenza la convivenza si nutre di nonviolenza
di un gesto di coraggio di occasioni di contatto
è un campo da coltivare uno spazio da condividere
è un futuro ancora da scrivere
ma non c'è alternativa non si può fare senza
siamo diversi uguali l'arte della convivenza
ci renderà più umani
ma non c'è alternativa non si può fare senza
siamo diversi e uguali
l'arte della convivenza ci renderà più umani
l'arte della convivenza ci renderà più umani
envoyé par Paolo Rizzi - 2/7/2025 - 07:59
ciao a tutte e tutti. Domani celebriamo l'anniversario della morte di Alex, ho cercato in rete notizie di iniziative che gli rendano omaggio ed ho trovato questo spettacolo omaggio con 10 canzoni che spero verranno pubblicate presto.
vi metto il link al testo originale di Alex langer da cui hanno estratto la lunga canzone
Link al decalogo L’arte della convivenza di Alex Langer
https://www.lafeltrinelli.it/pdf/97888...
vi metto il link al testo originale di Alex langer da cui hanno estratto la lunga canzone
Link al decalogo L’arte della convivenza di Alex Langer
https://www.lafeltrinelli.it/pdf/97888...
Paolo Rizzi - 2/7/2025 - 08:03
Vita :un altro articolo molto utile su Alex Langer e le domande a cui rispondere
Dalle colpe degli altri, alle nostre corresponsabilità: tre domande a cui Alex Langer ci chiede di rispondere - Vita.it
Trent'anni fa oggi, Alex Langer si suicidava. Politico, saggista, costruttore di ponti, i suoi testi sono un faro nel mondo attuale, segnato da conflitti e crisi. Avere ragione da soli o schierandoci con chi la pensa come noi non serve a nulla. C’è sempre più bisogno di “intelligenza collettiva” che nasce dal dialogo fra vissuti differenti, dalla capacità di vedere le cose da una molteplicità di punti di vista divergenti. E infatti dall
P.r. - 4/7/2025 - 12:05
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Sulle tracce di Alex
Trent'anni fa ci lasciava Alex Langer. Tracce di lui si trovano ovunque, ben oltre l'arcipelago ecopacifista. Il "tentativo di decalogo per la convivenza interetnica" è uno dei suoi scritti più conosciuti e apprezzati. Questo brano è la libera rielaborazione in musica della sua testimonianza scritta
Dov’è la luce di Alexander Langer? «Il prossimo 3 luglio saranno trent’anni dalla sua scomparsa. Trent’anni dal giorno in cui si è tolto la vita a Firenze lasciando costernata buona parte del mondo pacifista». Il ricordo è vivido nella memoria di Paolo Bergamaschi, che ha lavorato per venticinque anni come consigliere politico presso la commissione Esteri del Parlamento Europeo, ed è tra i principali promotori del progetto di un Corpo Civile Europeo di Pace.
Bergamaschi è anche musicista e cantautore. Il suo ultimo lavoro, un reading teatrale musicale ideato e prodotto insieme a Simone Guiducci, chitarrista jazz, Sandra Ceriani, insegnante, e Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento, trae spunto proprio dalla vita, dal pensiero e dall’azione di Alexander Langer e si chiama Sulle tracce di Alex. «L’obiettivo», dice, «è riproporre la figura di un grande personaggio che travalica la politica e nobilita la cultura del nostro Paese». Lo spettacolo vuole ripercorrere la sua vita attraverso i suoi scritti.
vita.it