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Giochi di bambine

Mario Incudine
Language: Italian


Mario Incudine

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2025
Il senso della misura

Il senso della misura


In "Giochi di bambine" tre bambine giocano tra le macerie: può essere la guerra mondiale, l'Ucraina, Gaza... Non importa dove. Sono immagini dell'innocenza che sopravvive alla distruzione.
Lucia giocava sempre a nascondino,
a nascondersi era la più brava.
Si era trovata il suo posticino,
dietro il muro caduto della scuola.

In quelle stanze senza più soffitto,
con le lavagne piene di calcina
e le finestre con i vetri rotti,
i banchi pieni di polvere nera.

Si nascondeva in mezzo a quelle travi,
anche quando passavano gli aerei.
Se ne restava dentro il labirinto,
si nascondeva e quello era il suo mondo.

Tra libri senza fogli e qualche porta,
rimasta aperta sopra un precipizio.
Il fango e l'impronta di una scarpa,
come un bersaglio in tutto quello spazio.

Lucia si avvicinava a passi lenti
e reverberava il fiato ai quattro canti.
Posò il suo piede sull'impronta scura,
si accorse che era della sua misura

E cominciò a saltare, disse ho vinto
e lei con la moltiplicava in cento.
Restò a saltare ancora su quel punto,
mentre si sgretolava il pavimento.

Mara che era di fuori e la cercava,
sentì la voce, disse ti ho trovata.
Corse veloce verso la fontana
e arrivò per prima e fece tana.

Mara aveva gli occhi come il cielo,
quello pulito non quello tutto nero.
Aveva quasi sempre un po' di tosse
e le punte delle orecchie tutte rosse.

Sognava sempre un abito da sposa,
si nascondeva nella vecchia chiesa.
Che aveva solo un alta del portone
e la statua del risorto sull'altare.

Trovò una tenda bianca e un girasole,
se la legò alle spalle con quel fiore.
Tra le navate ormai tutte cadute,
incominciò il gioco dell'amore.

Sognò qualcuno che le alzasse il velo,
mentre sull'organo cantava il coro.
Sognò la mano sua in un'altra mano
e le colombe bianche uscire in volo.

Pinuccia la trovò e poi sorrise,
sembrava una bambola cinese.
Trovò un cappello e con voce da uomo
la prese in braccio e le gridò ti amo.

Pinuccia andava in cerca di parole,
cercava libri e storie da raccontare.
Per tutti era un'attrice eccezionale,
imitava la maestra a perfezione.

Ogni sera ci faceva divertire
con tutti i suoi racconti sulla gente.
Quando imitava quello senza gamba
o quello che non sente ormai più niente.

Suonò nel pomeriggio la sirena
e tutti si nascosero al rifugio.
Lucia, Pinuccia e Mara per la mano
corsero per mettersi al riparo.

Nascondiamoci qui dissero insieme,
possiamo continuare il nostro gioco.
Noi tiriamo briciole di pane
e i cattivi le bombe con il fuoco.

Contributed by Dq82 - 2025/6/23 - 08:10




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