Language   

Katyń

Krzysztof Penderecki
Language: Instrumental


Krzysztof Penderecki

List of versions


Related Songs

Alive With the Glory of Love
(Say Anything)
Sbatti il mostro in prima pagina OST
(Nicola Piovani)
Peace On Earth
(John Coltrane)


[2007]
Film / Movie / Elokuva:
Andrzej Wajda
Katyń
Muzyka / Musica /Music / Musique / Sävel:
Krzysztof Penderecki



Dopo la spartizione della Polonia tra tedeschi e sovietici nel Settembre 1939, la popolazione polacca subì uno sterminio. Le cifre approssimate sono le seguenti: 1.860.000 ebrei polacchi furono uccisi nei lager di
Treblinka, Belzec, Auschwitz, Chełmno, Sobibor, Majdanek. Degli 800.000 polacchi non ebrei la metà furono giustiziati nei lager, gli altri morirono in prigione e di stenti. Non possiamo addentrarci su una vasta serie di crimini collaterali, si cita soltanto la deportazione di 200mila bambini in Germania per essere indottrinati e germanizzati dal terzo Reich.

Nella lettera il governatore SS Arthur Greiser scrive a Himmler facendo espresso riferimento al "Sonderbehandlung"/ Trattamento speciale, cioè lo sterminio degli ebrei e dei polacchi con il pretesto di debellare la tubercolosi. La lettera è uno dei documenti rimasti agli atti del Processo di Norimberga.
Le cifre sui morti polacchi a causa delle deportazioni compiute dai sovietici oscillano da 100mila a 150mila su un milione di polacchi deportati in Unione sovietica. Qualcuno si spinge a 1.800.000 deportazioni e oltre un milione di morti. Riteniamo più attendibili le stime dll’IPN [Institute of National Remembrance] polacco che nel 2009 ha esposto la cifra di 150mila vittime a causa della repressione sovietica.

Al di là delle quantificazioni, un fatto appare evidente: i sovietici compirono dei crimini, lasciarono negli stenti e comminarono i lavori forzati ai prigionieri polacchi. Il massacro di 22mila polacchi a Katyn si aggiunge a questi. Occorre tuttavia riconoscere che i sovietici non concepirono dei piani per l’eliminazione pianificata di un’etnia né massacrarono bambini. Naturalmente le responsabilità sovietiche rimangono tutte; le simmetrie dell’orrore sono off-limits.

Katyn sino al 1990

Katyn è una località russa 15 km a ovest di Smolensk, una cinquantina a est dal confine bielorusso. Il massacro di Katyn fu perpetrato dal governo sovietico, eseguito dalla NKVD [Narodnyj Komissariat Vnutrennih] tra il 3 Aprile e il 19 Maggio 1940. 22mila polacchi, ufficiali, politici, dirigenti, giornalisti furono fucilati per ordine di Stalin.
Il massacro di Katyn non va confuso con l’altro posteriore di Chatyn' [Хатынь] in Bielorussia dove il 22 Marzo 1943 i nazisti massacrarono 149 abitanti del villaggio, accusati di collaborare con i partigiani.
Sono ancora molti i lati non chiariti e le versioni in contrasto. Inizieremo con una breve esposizione dei fatti; cercheremo dopo di dare conto delle obiezioni.

Cominciamo dalle vittime. Quasi ovunque si legge di 22mila polacchi massacrati a Katyn. In realtà la foresta di Katyn è citata per semplificare. A Katyn i cadaveri riesumati in sette fosse sarebbero 4.421 secondo il generale Šelepin del KGB tra il ’58 e il ’61. Un dato preciso non c’è dato che oscilla, a seconda dei rapporti delle Commissioni, da 4.343 a 4.443. Sull’indeterminazione grava il rinvenimento posteriore di 200 cadaveri nella fossa n.8 . Occorre aggiungere 3.820 cadaveri rinvenuti a Starobelsk, 6.311 a Ostaškov e infine 7.305 morti nei campi e prigioni dell’Ucraina e Bielorussia. In totale 21.857, cifra prossima a quella arrotondata di 22mila correntemente riferita a Katyn.

Il 5 Marzo 1940 il Politburo approva la proposta presentata da Berija e da Krušev, segretario del PC ucraino,di contrastare la controrivoluzione nella Polonia occupata dai sovietici eliminando gli antisovietici: ufficiali, agenti di polizia, funzionari statali. Si tratta di circa 25mila polacchi . Il documento viene approvato con le firme di Stalin, Molotov, Berija, Vorošilov, Kalinin, Kaganovic, Mikojan. Berija raccomanda la fucilazione “senza mandare i detenuti a processo, senza elevare a loro carico capi di imputazione, senza documentare la chiusura dell’istruttoria e senza formulare accuse”.
Tra Aprile e Maggio 1940 i polacchi detenuti a Starobelsk e a Ostaškov sono prelevati dalla NKVD , giustiziati con un colpo alla nuca e sotterrati nelle campagne circostanti.

Il 22 Giugno 1941 la Germania nazista invade l’Unione Sovietica. In Agosto il governo sovietico concede l’amnistia ai cittadini polacchi , già prigionieri e deportati.
Nel frattempo si è costituito il governo polacco in esilio a Londra. Il capo generale Wladislaw Sikorski e il comandante dell’esercito generale Wladislaw Anders premono su Stalin: vogliono notizie degli ufficiali polacchi prigionieri in Unione Sovietica. Stalin glissa, non sa, “forse si sono spinti in Manciurria”.

A questo punto Il colpo anzi i colpi di scena si susseguono sino ai nostri tempi. Il 13 Aprile 1943 alle 15:15 Radio Berlino diffonde il seguente comunicato:

Aus Smolensk wird berichtet, dass die einheimische Bevölkerung den deutschen Behörden einen Ort gezeigt hat, wo die Bolschewiken heimlich Massenexekutionen ausgeführt haben und wo der NKWD 10.000 polnische Offiziere umgebracht hat. Die deutschen Behörden besichtigten den Platz, eine sowjetische Sommerresidenz, Kosji Gory genannt, und machten eine entsetzliche Entdeckung. Man fand eine große Grube, 28 Meter lang und 16 Meter breit, die mit zwölf Schichten von Leichen polnischer Offiziere angefüllt war, deren Zahl sich auf etwa 3.000 beläuft. Sie waren in voller militärischer Uniform und während viele von ihnen an den Händen gefesselt waren, hatten alle Schusswunden am Hinterkopf, von Pistolenschüssen herrührend“…. …“Diese Offiziere hatten sich vorher in Kozielsk bei Orel befunden, von wo sie im Februar und März 1940 nach Smolensk und von dort in Lastwagen nach Kosji Gory transportiert wurden, wo sie alle miteinander durch die Bolschewiken umgebracht wurden

Da Smolensk si apprende che la popolazione locale ha mostrato alle autorità tedesche un luogo dove i bolscevichi eseguivano segretamente esecuzioni di massa e dove l'NKVD uccise 10.000 ufficiali polacchi. Le autorità tedesche hanno ispezionato il sito, una residenza estiva sovietica chiamata Kozhi Gory, e hanno fatto una scoperta orribile. È stata trovata una grande fossa, lunga 28 metri e larga 16, piena di dodici strati di cadaveri di ufficiali polacchi, per un totale di circa 3.000. Indossavano l'uniforme militare e, sebbene molti di loro avessero le mani legate, tutti presentavano ferite da arma da fuoco alla nuca, causate da colpi di pistola." …“Questi ufficiali erano stati precedentemente a Kozielsk, vicino a Orel, da dove furono trasportati a Smolensk nel febbraio e marzo 1940 e da lì in camion a Kozy Gory, dove furono tutti uccisi dai bolscevichi.[trad. ]

Il 15 Aprile Radio Mosca respinge l’accusa e controaccusa i Tedeschi del false flag. Afferma che i polacchi stavano lavorando nei cantieri e che l’area dal 1941 era sotto controllo tedesco. Sarà questa la tesi dei sovietici nel dopoguerra per mezzo secolo sino alla caduta del regime. Lo stesso giorno il generale Anders comunica al governo polacco a Londra che tutte le ricerche di oltre 10mila militari polacchi fatti prigionieri dai sovietici hanno dato esito negativo.
Il capo del governo polacco Sikorski riferisce a Churchill di essere certo delle esecuzioni sovietiche di migliaia di prigionieri polacchi. Churchill lo fredda: “ Se sono morti non c’è niente che possa riportarli indietro”. All’ambasciatore sovietico dirà: “Dobbiamo sconfiggere Hitler e questo non è il momento per litigi o accuse”. Il 17 Aprile il governo polacco in esilio annuncia di volere chiedere l’intervento della Croce Rossa per un’inchiesta. I Tedeschi con molta abilità bruciano Sikorski sul tempo e prendono l’iniziativa. Se non che alla Croce Rossa occorre il consenso di tutte le parti per intervenire. Stalin non lo dà, i Tedeschi hanno buon gioco nel mettere la Gran Bretagna in difficoltà e lacerare l’intesa degli Inglesi con il governo polacco in esilio. Churchill fa pressioni per fare ritrattare Sikorski e lasciare decantare l’affaire.
Il 26 Aprile 1943 Mosca rompe le relazioni diplomatiche con il governo polacco accusandolo di svolgere un ruolo fiancheggiatore dei nazisti.



Un’altra svolta cruciale si ha il 30 Aprile 1943. La International Katyn Commission sollecitata dalla Germania, composta da esperti in anatomia e medicina legale scelti a livello internazionale, ma provenienti da paesi alleati o occupati dalla Germania nazista, pubblica il rapporto delle indagini. Tra i 12 medici c’era anche l’anatomopatologo napoletano Vincenzo Palmieri. Emerge che i crimini sono stati commessi nel 1940 . Il Documentary Account of evidence adduce prove e deduzioni non facilmente confutabili. Sono due : la presenza nei crani di una sostanza che non può formarsi prima di 3 anni dal decesso; l’età degli abeti rossi piantati sulle fosse è non superiore a 3 anni. Sono stati piantati dopo le esecuzioni per distogliere l’attenzione.

I sovietici con la loro Commissione di Statto straordinaria / Črezvyčajnaja gosudarstvennaja komissija [ Чрезвычайная государственная комиссия] cercarono di produrre documenti falsi per rovesciare i risultati e fare apparire i Tedeschi responsabili del massacro. Affermarono che i proiettili rinvenuti sui crani sono di fabbricazione tedesca. Non era una prova stringente: ciascuna delle parti in guerra adoperava spesso le armi del nemico, ma non c’è dubbio che fu il tallone d’Achille della propaganda nazista. Infatti Goebbels nel suo diario scriveva l’8 Maggio 1943:

Leider ist in den Grabern von Katyn deutsche Munition gefunden worden. Es muB noch aufgeklart wer¬ den, wie die dort hingekommen ist. Entweder handelt es sich um Munition, die von uns wahrend der Zeit des giitlichen Ubereinkom- mens an die Sowjetrussen verkauft worden ist, oder die Sowjets haben selbst diese Munition hineingeworfen. Jedenfalls ist es not- wendig, diesen Eall vorlaufig noch streng geheimzuhalten; wiirde er zur Kenntnis unserer Eeinde kommen, so wiirde damit die ganze Katyn-Angelegenheit hinfallig werden

Purtroppo, nelle fosse comuni di Katyn sono state trovate munizioni tedesche. Resta da stabilire come siano arrivate lì. O erano munizioni che abbiamo venduto ai sovietici durante il periodo dell'accordo amichevole, oppure sono stati i sovietici stessi a gettarle lì. In ogni caso, è necessario mantenere questo incidente strettamente segreto per il momento; se dovesse giungere alla nostra conoscenza, l'intera vicenda di Katyn diventerebbe irrilevante.[trad. ]

A Maggio 1943 il Comitato tecnico della Croce Rossa polacca / Komitet Techniczny Polskiego Czerwonego Krzyża perviene alle stesse conclusioni. Invia a Londra il rapporto che rimarrà segreto sino al 1989 quando un ricercatore polacco la trovò negli uffici del Foreign Office. Nello stesso periodo una terza commissione di medici tedeschi conferma le stesse conclusioni degli esperti internazionali.
Il 24 Maggio 1943 Owe O’Malley, ambasciatore britannico presso il governo polacco in esilio indirizza un promemoria al ministro degli esteri britannico Anthony Eden. Nel promemoria declassificato nel 1972 si legge: “credo che la maggior parte di noi sia convinta per più della metà che un gran numero di ufficiali polacchi siano stati effettivamente assassinati dalle autorità russe e che siano proprio i loro corpi (e forse anche quelli di altri) ad essere stati dissotterrati.”[…] Abbiamo infatti dovuto usare il buon nome dell'Inghilterra come gli assassini usarono le piccole conifere per coprire un massacro; e vista l'immensa importanza di un'apparenza di unità alleata e dell'eroica resistenza della Russia alla Germania, pochi penseranno che qualsiasi altra strada sarebbe stata saggia o giusta”.

Non è il solo Churchill a mettere a tacere l’affaire per non irritare i sovietici e non incrinare la strategia bellica contro la Germania. Anche Roosevelt procede con discrezione e mette delle pezze. Il suo collaboratore, il capitano George Earle, che era riluttante a tacere la verità su Katyn, venne dirottato da Washington in Oceania. Parecchi cassetti continuarono a contenere carte ingombranti per decenni, non solo a Est. Anche il rapporto dell’ufficiale americano John H. Van Vliet Jr, prigioniero dei Tedeschi e partecipe ai lavori della Commissione Katyn venne celato sino al 1950.

Il 4 Luglio 1943 Sikorski muore in un incidente aereo presso Gibilterra. L’inchiesta della Royal Air Force appura la dinamica, ma non la causa : i comandi del timone di quota del Liberator si bloccarono dopo il decollo. Si parlò di sabotaggio e di eliminazione di un personaggio troppo ingombrante per gli Alleati che non potevano fare a meno dell’apporto dell’Armata Rossa.

I sovietici in difficoltà istituirono una commissione presieduta dal professore Nicolaj Burdenko. Il Rapporto sosteneva che i crimini erano stati compiuti 1941, pertanto i responsabili non potevano che essere i Tedeschi , dato che l’area in quel periodo era sotto il loro controllo. I sovietici sostengono che la Wehrmacht seppellì i corpi dei giustiziati e che in un secondo tempo riesumarono i cadaveri, falsificarono i documenti e interrarono i corpi nelle fosse. A comprova citavano il comandante delle forze tedesche incaricate dell’esecuzione, tale tenente Ahrens.
Emerge però subito una grossa contraddizione : Burdenko sostiene che il secondo interramento avvenne tra Agosto e Settembre del 1941, adducendo anche le deposizioni di testimoni oculari. Ebbene le divise dei morti sono pesanti, invernali, non adatte al clima di Settembre. Burdenko rettifica: “Volevo dire tra Agosto e Dicembre del 1941”. Però le deposizioni dei testi , ferme a Settembre, non quadrano più. E’ solo la punta dell’iceberg.
Con la guerra in corso emersero ben altre contraddizioni, le seguenti. Se i polacchi furono catturati dai tedeschi mentre lavoravano per la costruzione di una strada nell’oblast di Smolensk, come mai Stalin non ne fece menzione al governo polacco in esilio e ai familiari deportati delle vittime? Altra contraddizione: le calzature. Furono rinvenuti parecchi zoccoli di legno. Delle due l’una : o i prigionieri polacchi li indossavano, ma allora non si capisce come facessero a muoversi per eseguire i lavori pesanti di costruzione, oppure non li indossavano ma allora non si capisce come gli stivali rinvenuti non mostravano segni di usura compatibile. Un’altra evidenza da sola bastava a fare strame delle altre: i giornali. Quelli trovati addosso agli ufficiali risalivano al 1940. Se fossero stati i Tedeschi a interrare la seconda volta i cadaveri nel 1941, come avrebbero fatto a procurarsi i giornali stampati un anno prima? Non una lettera, un appunto, un diario del 1941, tutti i segni risalgono al 1940.

Nel 1946 a Norimberga il caso Katyn viene archiviato. Mancano le prove che le colpe siano attribuibili ai Tedeschi. Non può andare più in là perché esula dagli scopi del tribunale. Emergono altri indizi a carico dei sovietici. Il colonnello Friedrich Ahrens, tenente nel 1941, accusato di avere comandato l’unità di esecuzione del massacro, dimostra di avere prestato servizio in località lontana da Katyn nel 1941. Non soltanto lui ma tutta l’unità incriminata dai sovietici non si trovava a Katyn in quei mesi del ’41.
Il 3 Marzo 1959 il generale Alexandr Šelepin, al vertice del KGB, in una lettera a Krušev consiglia la distruzione dei fascicoli dei prigionieri polacchi in quanto privi di interesse (giacevano però in un archivio top secret e quindi non erano affatto insignificanti). La proposta fu approvata dal Comitato per la Sicurezza dello Stato.

Katyn dopo il 1990

Il 13 Ottobre 1990 Gorbačëv, in un incontro con il presidente polacco Jaruzelski in visita a Mosca, espresse le scuse dell’Unione Sovietica alla Polonia e gli consegnò due faldoni con alcuni documenti su Katyn. Da tali documenti emergeva la responsabilità della NKVD sui crimini di Katyn piuttosto che del partito. Tuttavia non fu aperta un’inchiesta né furono aperti gli archivi.
Mentre il mondo apprezzava la glasnost di Gorbačëv, questi impartiva un ordine segreto all’Accademia delle Scienze, alla Procura dello Stato, alla Commissione della Sicurezza dello Stato, di effettuare ricerche entro il 1° Aprile 1991 per trovare nelle relazioni bilaterali russo-polacche delle evidenze sfavorevoli ai sovietici. In altri termini occorreva controbilanciare Katyn. Gli storici polacchi insistono parecchio su questo aspetto dato che coinvolge la storia dei crimini polacchi a danno dei sovietici nella guerra del 1920-21.



Il 14 Ottobre 1992 il presidente Eltsin dopo avere autorizzato l’apertura di alcuni archivi fece consegnare al presidente polacco Lech Wałęsa a Varsavia le fotocopie del Plico n.1
L’affaire Katyn è in buona misura connesso con il “plico n.1”. Sino a Dicembre 1991 non si sa dove sia stato custodito. Sia Gorbačëv che Aleksandr Jakovlev, importante membro del Politburo, affermarono di non avere cognizione del plico sino al 24 Dicembre 1991. Gorbačëv nelle sue memorie “La vita e le riforme” / Žizn ‘i reformy [Жизнь ‘и реформы],afferma di averlo consegnato a Eltsin alla presenza di Jakovlev, dopo averlo letto ad alta voce.
Un’altra precisazione della massima importanza è che l’ultima parte della lettera di Berjia in questione era “barrata da Stalin, recava una nota in blu del Politburo, le firme per accettazione erano nell’ordine: Stalin, Molotov, Voroscilov…”Una conferma sostanziale è data da Jakovlev . La versione stride con le dichiarazioni di alti funzionari e archivisti che hanno dichiarato di avere esaminato i documenti riservati a Luglio 1992 e di avere aperto il plico n.1 il 24 Settembre 1992 nell’Archivio del Presidente della federazione (ex Archivio del Comitato Centrale). Delle tre l’una: o il duo Gorbačëv- Jakovlev ha fatto confusione o i funzionari in coro hanno concordato di dire il falso oppure di plico n.1 ce n’è più di uno. Quest’ultima, per quanto è andato emergendo, sembra l’ipotesi molto più probabile. Infatti nella lettera di Berija reperita il 24 Settembre 1992 non c’era la parte barrata da Stalin né la nota in blu del Politburo mentre le firme apparivano in un ordine diverso: Stalin, Voroscilov, Molotov.

Altro enigma: Jakovlev ha asserito di avere visionato una lettera del generale Ivan Serov indirizzata a Berija (riteniamo che si tratti delle cosiddette Instruktsii Serova [Инструкции Серова] sui piani di deportazione di massa degli antisovietici delle repubbliche baltiche) . Orbene nel plico consegnato a Eltsin non c’è traccia.
Il 15 Ottobre 2009 Andrej Makarov [,Андрей Макаров] ex deputato della Duma, precisò che il plico n.1 non fu rinvenuto nel 1992 nell’Archivio della Federazione ma nella cassetta di sicurezza di Eltsin.

Come se non bastasse, ecco un’altra testimonianza, quella dello storico Jurij Žukov [Юрий Николаевич Жуков], ricercatore all’Accademia russa delle scienze, criticato per indulgere verso la politica di Stalin. Nel 2008, nel pieno del processo contro il PCUS, inoltrò una richiesta all’Archivio della Federazione per visionare dei documenti sulle attività criminali del PCUS. Gli fu sottoposta una cartella con vari documenti, tra cui la lettera di Berija, ma questa consisteva di una sola pagina e non di quattro come quella che si è imposta come autentica ( cfr. avanti). Fatto ancora più sorprendente era il numero di ufficiali polacchi colpevoli di crimini di guerra da eliminare : tra i duemila e i tremila, non 25.700 della lettera accreditata come autentica. La testimonianza dello storico trova riscontro nelle memorie di Gorbačëv che nel 1989 in occasione della visita del presidente polacco Jaruzelski trovò non una ma due cartelle su Katyn. In entrambe si dava conferma della versione della Commission Burdenko. Il che, attese le forzature del rapporto Burdenko, solleva anche altri interrogativi.

La storiografia di orientamento comunista ha elencato in dettaglio altre 48 contraddizioni e incongruenze che dimostrerebbero che il plico n.1 si tratterebbe di un falso orchestrato per squalificare il partito comunista sovietico e facilitare il nuovo corso. Chi avesse tempo e pazienza può consultare il resoconto. Chi per studio o per curiosità intendesse affrontare la materia senza mediazioni trova la lista dei documenti consegnati da Eltsin a Wałęsa in russo.

Il 26 Novembre 2010 la Duma ha approvato una Dichiarazione nella quale si afferma che il massacro di ufficiali polacchi a Katyn fu una “tragedia” ordinata da Stalin[..]“Nella propaganda ufficiale sovietica la responsabilità per questo crimine è sempre stata attribuita ai delinquenti nazisti” – si legge nel documento. “Questa versione per molti anni è rimasta tema di discussione della società sovietica provocando sempre la rabbia, l’offesa e la sfiducia del popolo polacco”. La risoluzione fu approvata con 324 voti a favore e 57 voti contrari dei parlamentari comunisti.

Nonostante i progressi nell’accertamento dei fatti e l’accettazione condivisa della stragrande maggioranza sulle responsabilità sovietiche dei crimini perpetrati a Katyn, rimangono non pochi aspetti oscuri . Forse non tutti, ma una parte dei dubbi potrebbe essere chiarita se i documenti ancora archiviati come segreti fossero declassificati. Nella situazione attuale, con la contrapposizione tra Russia e paesi occidentali, con le tensioni tra Russia e Polonia è molto difficile potere contare sull’approfondimento della materia. Intanto l’uso politico della storiada una parte e dall’altra nuoce alla verità storica [Riccardo Gullotta]

Appendice

Lettera di Berija № 794/Б
Segue il testo della Lettera di Berija № 794/Б, tradotto in italiano dall’unico documento disponibile, la fotocopia a colori, dal 1992 in mani polacche.


[stemma dell'URSS] N. 794/B Mosca
Marzo 1940
COMMISSARIATO DEL POPOLO a 5.III.40
PER GLI AFFARI INTERNI DELL'URSS
" TOP SECRET

Comitato Centrale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica (Bolscevichi)
al compagno STALIN

Nei campi di prigionia dell'NKVD dell'URSS e nelle prigioni della regione occidentale di Ucraina e Bielorussia, sono attualmente detenuti un gran numero di ex ufficiali dell'esercito polacco, ex dipendenti della polizia e dei servizi segreti polacchi, membri di partiti controrivoluzionari nazionalisti polacchi, membri di organizzazioni insurrezionali controrivoluzionarie smascherate, disertori, ecc. Tutti loro sono nemici giurati del potere sovietico, pieni di odio per il sistema sovietico.
Ufficiali e poliziotti prigionieri, mentre sono nei campi, conducono attività di agitazione antisovietica. Ognuno di loro attende solo la liberazione per potersi unire attivamente alla lotta contro il potere sovietico.
Gli organi dell'NKVD nelle regioni occidentali di Ucraina e Bielorussia hanno scoperto diverse organizzazioni controrivoluzionarie insorte. In tutte queste organizzazioni controrivoluzionarie, ex ufficiali dell'ex esercito polacco, ex poliziotti e gendarmi hanno svolto un ruolo di leadership attiva.
Tra i disertori e i violatori del confine di Stato arrestati, è stato identificato anche un numero significativo di individui appartenenti a organizzazioni ribelli e di controspionaggio.
Nei campi di prigionia di guerra sono presenti in totale (senza contare soldati e sottufficiali) 14.736 ex ufficiali, funzionari statali, proprietari terrieri, poliziotti, gendarmi, guardie carcerarie, coloni e ufficiali dei servizi segreti, per oltre il 97% di nazionalità polacca.
Di questi:
Generali, colonnelli e tenenti colonnelli - 295
Maggiori e capitani - 2.080
Tenenti, sottotenenti e alfieri - 6.049
Ufficiali e comandanti subalterni della polizia, della guardia di frontiera e della gendarmeria - 1.030
Ufficiali di polizia ordinari, gendarmi, guardie carcerarie e ufficiali dei servizi segreti - 5.138
Funzionari, proprietari terrieri, sacerdoti e coloni - 144
Nelle carceri delle regioni occidentali dell'Ucraina e della Bielorussia sono detenuti in totale 18.632 prigionieri (di cui 10.685 polacchi), tra cui:
Ex ufficiali - 1.207
Ex ufficiali di polizia, ufficiali dei servizi segreti e gendarmi - 5.141
Spie e sabotatori - 347
Ex proprietari terrieri, produttori e funzionari - 465
Membri di varie organizzazioni controrivoluzionarie e ribelli e vari elementi controrivoluzionari - 5.345
Disertori - 6.127
Sulla base del fatto che sono tutti nemici incalliti e incorreggibili del potere sovietico, l'NKVD dell'URSS ritiene necessario:
I. Proporre all'NKVD dell'URSS:
1) Casi di 14.700 ex ufficiali polacchi, funzionari pubblici, proprietari terrieri, poliziotti, ufficiali dei servizi segreti, gendarmi, coloni e carcerieri che si trovano nei campi di prigionia di guerra,
2) nonché i casi di persone arrestate e trattenute nelle prigioni delle regioni occidentali dell'Ucraina e della Bielorussia, per un totale di 11.000, membri di varie organizzazioni di controspionaggio e sabotaggio, ex proprietari terrieri, produttori, ex ufficiali polacchi, funzionari e disertori -
- di esaminarli secondo un ordine speciale, applicando loro la pena più alta: l'esecuzione.
II. L'esame dei casi si svolge senza citazione delle persone arrestate e senza presentazione di accuse, di una decisione sulla conclusione delle indagini e di un atto di accusa nel seguente ordine:
a) per le persone che si trovano nei campi di prigionia di guerra - secondo i certificati presentati dalla Direzione per gli affari dei prigionieri di guerra del Commissariato del popolo per gli affari interni dell'URSS,
b) per le persone arrestate - in base ai certificati dei casi presentati al Commissariato del popolo per gli affari interni della RSS Ucraina e al Commissariato del popolo per gli affari interni della RSS Bielorussa.
III. L'esame dei casi e l'adozione delle decisioni saranno affidati a una troika composta dai compagni Merkulov, Kobulov e Bashtakov (capo del 1° Reparto Speciale dell'NKVD dell'URSS).
COMMISSARIO DEL POPOLO PER GLI AFFARI INTERNI
DELL'URSS

(firma)
(L. BERIA)
[ Firma alla fine - L. Beria. Sulla prima pagina, in grassetto su tutto il testo, firme: "Per I. Stalin", "K. Voroshilov", "V. Molotov", "A. Mikojan". A margine, in minuscolo: "Compagno Kalinin - per, Compagno Kaganovich - per". Al punto III, nell'elenco della "troika", il nome "Beria" è cancellato e il nome "Kobulov" è scritto a mano. ]



[герб СССР] СОВ.СЕКРЕТНО
СССР от 5.III.40 г.

НАРОДНЫЙ КОМИССАРИАТ
ВНУТРЕННИХ ДЕЛ

" " марта 1940 г.
№ 794/Б
г. Москва

ЦК ВКП(б)
товаpищу СТАЛИНУ


В лагеpях для военнопленных HКВД СССР и в тюpьмах западной области Укpаины и Белоpуссии в настоящее вpемя содеpжится большое количество бывших офицеpов польской аpмии, бывших pаботников польской полиции и pазведывательных оpганов, членов польских националистических к-p паpтий, участников вскpытых к-p повстанческих оpганизаций, пеpебежчиков и дp. Все они являются заклятыми вpагами советской власти, пpеисполненными ненависти к советскому стpою.

Военнопленные офицеpы и полицейские, находясь в лагеpях, ведут антисоветскую агитацию. Каждый из них только и ждет освобождения, чтобы иметь возможность активно включиться в боpьбу пpотив советской власти.

Оpганами HКВД в западных областях Укpаины и Белоpуссии вскpыт pяд повстанческих к-p оpганизаций. Во всех этих к-p оpганизациях активную pуководящую pоль игpали бывшие офицеpы бывшей польской аpмии, бывшие полицейские и жандаpмы.

Сpеди задеpжанных пеpебежчиков и наpушителей госгpаницы также выявлено значительное число лиц, котоpые являются участниками к-p шпионских и повстанческих оpганизаций.

В лагеpях для военнопленных содеpжится всего (не считая солдат и унтеp-офицеpского состава) - 14.736 бывших офицеpов, чиновников, помещиков, полицейских, жандаpмов, тюpемщиков, осадников и pазведчиков - по национальности свыше 97% поляки.

Из них:

Генеpалов, полковников и подполковников - 295
Майоpов и капитанов - 2.080
Поpучиков, подпоpучиков и хоpунжих - 6.049
Офицеpов и младших командиpов полиции, погpаничной охpаны и жандаpмеpии - 1.030
Рядовых полицейских, жандаpмов, тюpемщиков и pазведчиков - 5.138
Чиновников, помещиков, ксендзов и осадников - 144

В тюpьмах западных областей Укpаины и Белоpуссии всего содеpжится 18.632 аpестованных (из них 10.685 поляки), в том числе:

Бывших офицеpов - 1.207
Бывших полицейских, pазведчиков и жандаpмов - 5.141
Шпионов и дивеpсантов - 347
Бывших помещиков, фабpикантов и чиновников - 465
Членов pазличных к-p и повстанческих оpганизаций и pазного к-p элемента - 5.345
Пеpебежчиков - 6.127

Исходя из того, что все они являются закоpенелыми, неиспpавимыми вpагами советской власти, HКВД СССР считает необходимым:

I. Пpедложить HКВД СССР:

1) Дела о находящихся в лагеpях военнопленных 14.700 человек бывших польских офицеpов, чиновников, помещиков, полицейских, pазведчиков, жандаpмов, осадников и тюpемщиков,

2) а также дела об арестованных и находящихся в тюpьмах западных областей Укpаины и Белоpуссии в количестве 11.000 человек членов pазличных к-p шпионских и дивеpсионных оpганизаций, бывших помещиков, фабpикантов, бывших польских офицеpов, чиновников и пеpебежчиков -

- pассмотpеть в особом поpядке, с пpименением к ним высшей меpы наказания - pасстpела.

II. Рассмотpение дел пpовести без вызова аpестованных и без пpедъявления обвинения, постановления об окончании следствия и обвинительного заключения в следующем поpядке:

а) на лиц, находящихся в лагеpях военнопленных - по спpавкам, пpедставляемым Упpавлением по делам военнопленных HКВД СССР,

б) на лиц аpестованных - по спpавкам из дел, пpедставляемых HКВД УССР и HКВД БССР.

III. Рассмотpение дел и вынесение pешения возложить на тpойку, в составе тт. Меpкулова, Кобулова и Баштакова (начальник 1-го Спецотдела HКВД СССР)

НАРОДНЫЙ КОМИССАР ВНУТРЕННИХ ДЕЛ
Союза ССР


(подпись)
(Л.БЕРИЯ)
[Подпись в конце - Л.Беpия. На 1-й странице размашисто чеpез весь текст подписи: "За И.Сталин", "К.Воpошилов", "В.Молотов", "А.Микоян". Hа полях, мелко: "т. Калинин - за, т. Каганович - за". В п. III в перечне состава "тройки" вычеркнута фамилия "Берия" и от руки вписана фамилия "Кобулов".]
instr

Contributed by Riccardo Gullotta - 2025/6/19 - 23:32


L'eccidio di Katyn non è altro che il prosieguo all'estero dell'ottobre rosso, la liquidazione cioè delle classi borghesi più motivate, pericolose e irriducibili in Europa; come pure era già avvenuto frattanto (e avverrà puntualmente in seguito) col complicarsi della situazione internazionale, per Leone Trotski e/o per i gruppi anarchici spagnoli, o messicani. La logica cioè dello stalinismo...

La Polonia era un osso duro, una monarchia militare che aveva tenuto testa per secoli agli svedesi, all'ordine teutonico, allo zar; e la cui forza era una dieta di baroni, bacino di affermazione o di crisi di un re elettivo: una costituzione simile a quella della Serenissima, fondata sull'aristocrazia del sangue, seppure trasformata dalla dittatura di Pilsudski. Per capirci un arcinemico di classe, oltre ogni dire... Il confronto con le motivazioni tedesche sarebbe fuorviante. E in misura limitata varrebbe la motivazione religiosa...

Francesco Zanchini - 2025/6/24 - 20:14




Main Page

Please report any error in lyrics or commentaries to antiwarsongs@gmail.com

Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.




hosted by inventati.org