Avresti ripetuto le parole, era scontato
non sentivo, non sentivo.
“Inesauribile è il materiale e scaturisce il sacro”.
È inesauribile il materiale e scaturisce il sacro.
Domani mi risveglio e tiro su le braccia al cielo,
e dimentico di adesso che non vedo neanche a un metro…
Ti spaventi di Ninive o del ricino
ma cosa temi coi capelli che ancora ti crescono?
Averti a ripetizione in sogno e mai davvero...
Diceva:
Il matto cammina, cammina sceglie voce da voce
non la cosa è mutata ma il suo chiarore
“Vidi la donna che pria m’appariò
velata, sotto l’angelica festa.”
non sentivo, non sentivo.
“Inesauribile è il materiale e scaturisce il sacro”.
È inesauribile il materiale e scaturisce il sacro.
Domani mi risveglio e tiro su le braccia al cielo,
e dimentico di adesso che non vedo neanche a un metro…
Ti spaventi di Ninive o del ricino
ma cosa temi coi capelli che ancora ti crescono?
Averti a ripetizione in sogno e mai davvero...
Diceva:
Il matto cammina, cammina sceglie voce da voce
non la cosa è mutata ma il suo chiarore
“Vidi la donna che pria m’appariò
velata, sotto l’angelica festa.”
[1] Dante , Purgatorio canto 30 v.64-65
Contributed by Riccardo Gullotta - 2025/6/6 - 17:30
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![Caterina Dufi [Vipera] Caterina Dufi [Vipera]](img/art/ta23151.jpg?1749229743)

Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Caterina Dufi
Vipera è il progetto musicale della salentina Caterina Dufi che con un approccio multidisciplinare propone vari temi. Sul suo brano Caterina si esprime in questo modo:
"Il Matto è il primo brano che ho scritto con un legame esplicito ad una particolare poesia. La presenza di versi integrali presi dalla poesia è inconsueta nella mia scrittura, di solito faccio un uso diverso della citazione. Utilizzo da sempre parole prese dal di fuori, intendendo in maniera abbastanza orizzontale la loro provenienza: cose sentite o lette, per strada, in radio, sui libri, frasi di persone amiche che appunto.. l’elenco potrebbe andare molto in là. Di solito ne maschero la provenienza, sposto – inverto – confondo. Con la poesia Il Matto I, ho avuto un incontro potente con un’anima affine. Quell’ascolto è tutt’ora una scheggia per me e con Il Matto ho voluto avvicinare alla mia dimensione tutto questo, per come potevo".