I.
Locomotiva, Locomotiva
Un novo mondo per te s’apriva.
Ecco: già gli emuli
Noi siam de’ venti,
Per te si mescono
Genti con genti,
Ed al tuo fischio
Sugli aurei scanni
Sobbalza il pallido
Stuol dei tiranni…
Chimere [1] e Sfingi sugli ardui sassi
Urlan -Tu guardi, stritoli e passi.
II.
Dalla tua fiamma percorsa, invasa,
Fatta è la terra sola una casa: [2]
Si abbraccian gl’Itali
Col buon Germano,
Gïaurro e Dervisch
Stringon la mano: [3]
Al Pregiudizio
Porti la guerra,
Porti la fiaccola
Di terra in terra…
Fiaccola santa, nunzio del Vero
Che sei? - Son Luce, Forza e Pensiero.
III.
Si avvallan monti, si radon selve,
Si scopron gli antri, migran le belve,
E, come folgore
Di loco in loco
Passa l’indomito
Dragon di fuoco;
Passa, ed avvincola
In un baleno
Alpi e Termopoli, [4]
Volturno e Reno…
Locomotiva, Locomotiva,
Un nuovo mondo per te s’apriva!
IV.
Oh vé! - Sull’ala del tuo vapore
L’uom del tuo globo fatto è signore:
Ieri del Bosforo
Specchiossi all’onda,
Oggi del Tevere
Tocca la sponda:
Di Santo Onofrio
Bacia l’ostello,
Bacia le vergini
Di Raffaello: [5]
Muto nel foro passeggia, muto
S’agita...Ei vive con Furio e Bruto! [6]
V.
Corriam dal Tebro [7], corriam là dove
Medita e rugge l’Ottantanove. [8]
O Francia, o patria
Di Trovatori,
Ara d’Eumenidi, [9]
Nido di Amori,
Dov’è la gloria?
Dov’è il tuo serto?
Perché il tuo Labaro
Di un vel coperto? [10]
Ahi come presto mutar l’orgoglio
Puote in Gemonie [11] un Campidoglio!
VI.
Via dalla Senna, igneo Dragone,
Portami ai campi di Jagellone: [12]
Là sulla Vistola,
In ira al fato,
Geme un gran popolo
Incatenato: [13]
Salute, o Paria
Dell’Occidente…
Non senti un’aura
D’alba crescente?
Non vedi il mondo che a noi s’apriva
Da questa assidua Locomotiva?
VII.
Tutte le schiatte che non han lari
Sognan, per essa, patrie ed altari.
Doman sul Caucaso,
Doman sul Gange,
O dove l’Arabo
Vagola e piange,
Il Celta, il Sarmata
E il reo Britanno, [14]
Certo, al suo giungere
Dispersi andranno.
Ché sacro è il nido, sacro il natio
Confin che a tutti prescrisse Iddio.
VIII.
Con fauste insegne, con lieta faccia
Vengono e vanno sulla tua traccia
Il mite Genio
Della speranza,
Il fiero Arcangelo
Della eguaglianza,
E in cima al nugolo
Del suo vapore
Sta la bellissima
Arca d’Amore
Cui già dall’ombre del Mito antico
Trasse Alighiero, trasse Alberico. [15]
IX.
S’infrangon ceppi, s’infrangon spade,
Sorge l’eterna di Dio cittade…
Colomba incolume
Fatta è l’Arpïa;
Sepolta è Venere,
Nata è Marïa:
L’ingegno specula,
Vinta è la creta;
Son re dei popoli
Sofo [16] e Poëta…
Riede il saturnio regno; già riede
Astrea – novissimo ordin procede! [17]
X.
Che fu? Dal balzo sorta è l’Aurora -
Suonata è l’ora, suonata è l’ora…
Già come folgore
Di loco in loco
Passa l’indomito
Dragon di fuoco…
Passa ed avvincola
In suo vïaggio
Costumi e Codici,
Ara [18] e Linguaggio…
Riede il saturnio regno; già riede
Astrea – novissimo ordin procede!
Messina 1872.
Locomotiva, Locomotiva
Un novo mondo per te s’apriva.
Ecco: già gli emuli
Noi siam de’ venti,
Per te si mescono
Genti con genti,
Ed al tuo fischio
Sugli aurei scanni
Sobbalza il pallido
Stuol dei tiranni…
Chimere [1] e Sfingi sugli ardui sassi
Urlan -Tu guardi, stritoli e passi.
II.
Dalla tua fiamma percorsa, invasa,
Fatta è la terra sola una casa: [2]
Si abbraccian gl’Itali
Col buon Germano,
Gïaurro e Dervisch
Stringon la mano: [3]
Al Pregiudizio
Porti la guerra,
Porti la fiaccola
Di terra in terra…
Fiaccola santa, nunzio del Vero
Che sei? - Son Luce, Forza e Pensiero.
III.
Si avvallan monti, si radon selve,
Si scopron gli antri, migran le belve,
E, come folgore
Di loco in loco
Passa l’indomito
Dragon di fuoco;
Passa, ed avvincola
In un baleno
Alpi e Termopoli, [4]
Volturno e Reno…
Locomotiva, Locomotiva,
Un nuovo mondo per te s’apriva!
IV.
Oh vé! - Sull’ala del tuo vapore
L’uom del tuo globo fatto è signore:
Ieri del Bosforo
Specchiossi all’onda,
Oggi del Tevere
Tocca la sponda:
Di Santo Onofrio
Bacia l’ostello,
Bacia le vergini
Di Raffaello: [5]
Muto nel foro passeggia, muto
S’agita...Ei vive con Furio e Bruto! [6]
V.
Corriam dal Tebro [7], corriam là dove
Medita e rugge l’Ottantanove. [8]
O Francia, o patria
Di Trovatori,
Ara d’Eumenidi, [9]
Nido di Amori,
Dov’è la gloria?
Dov’è il tuo serto?
Perché il tuo Labaro
Di un vel coperto? [10]
Ahi come presto mutar l’orgoglio
Puote in Gemonie [11] un Campidoglio!
VI.
Via dalla Senna, igneo Dragone,
Portami ai campi di Jagellone: [12]
Là sulla Vistola,
In ira al fato,
Geme un gran popolo
Incatenato: [13]
Salute, o Paria
Dell’Occidente…
Non senti un’aura
D’alba crescente?
Non vedi il mondo che a noi s’apriva
Da questa assidua Locomotiva?
VII.
Tutte le schiatte che non han lari
Sognan, per essa, patrie ed altari.
Doman sul Caucaso,
Doman sul Gange,
O dove l’Arabo
Vagola e piange,
Il Celta, il Sarmata
E il reo Britanno, [14]
Certo, al suo giungere
Dispersi andranno.
Ché sacro è il nido, sacro il natio
Confin che a tutti prescrisse Iddio.
VIII.
Con fauste insegne, con lieta faccia
Vengono e vanno sulla tua traccia
Il mite Genio
Della speranza,
Il fiero Arcangelo
Della eguaglianza,
E in cima al nugolo
Del suo vapore
Sta la bellissima
Arca d’Amore
Cui già dall’ombre del Mito antico
Trasse Alighiero, trasse Alberico. [15]
IX.
S’infrangon ceppi, s’infrangon spade,
Sorge l’eterna di Dio cittade…
Colomba incolume
Fatta è l’Arpïa;
Sepolta è Venere,
Nata è Marïa:
L’ingegno specula,
Vinta è la creta;
Son re dei popoli
Sofo [16] e Poëta…
Riede il saturnio regno; già riede
Astrea – novissimo ordin procede! [17]
X.
Che fu? Dal balzo sorta è l’Aurora -
Suonata è l’ora, suonata è l’ora…
Già come folgore
Di loco in loco
Passa l’indomito
Dragon di fuoco…
Passa ed avvincola
In suo vïaggio
Costumi e Codici,
Ara [18] e Linguaggio…
Riede il saturnio regno; già riede
Astrea – novissimo ordin procede!
Messina 1872.
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[1] Chimere: sono mostri mitologici raffigurati nelle antiche statue con forme di diversi animali; qui, come le Sfingi, simboleggiano i relitti di un favoloso passato. [PCM]
[2] Si intenda: Percorsa dal treno, come una fiamma, la terra è diventata una casa sola, la casa di tutti.
[3] Gïaurro...la mano: giaurri erano detti, spregiativamente, i cristiani che vivevano nel mondo islamico; e quelle dei Dervisci erano sette musulmane il cui fervore religioso rasentava il fanatismo. [PCM]. Si veda anche, con profitto, la relativa osservazione di Riccardo Gullotta.
[4] Sic.
[5] Di Santo Onofrio...Raffaello: dalla chiesa bizantina di S. Onofrio alle testimonianze d’arte di cui è ricca la città di Roma (le famose Madonne di Raffaello). Guidato dagli sbuffi della Locomotiva, l’uomo vola da un punto all’altro della terra. [PCM]
[6] Ei vive con Furio e Bruto: l’uomo che asseconda lo slancio del progresso vive in contemporaneità ideale con gli antichi eroi che lottarono per la libertà (Marco Furio Camillo fu colui che, secondo la tradizione, nel 390 a.C. scacciò da Roma i Galli invasori; Bruto è l’uccisore di Cesare). [PCM]
[7] Il Tevere (nome aulico).
[8] Medita...l’Ottantanove: durante l’impero di Napoleone III (1852-1870) le forze della reazione ripresero gradualmente terreno e si offuscarono quegli ideali di libertà e di eguaglianza che avevano ispirato la Rivoluzione del 1789. [PCM]
[9] Ara d’Eumenidi: nella mitologia greca le Eumenidi (o Erinni) sono dee della vendetta. Si allude qui alle tumultuose vicende rivoluzionarie che portarono in Francia all’abbattimento delle tirannidi, alla giusta punizione degli oppressori. [PCM]
[10] Il tuo labaro...coperto: il vessillo (labaro) della Francia libera e repubblicana è oscurato dalla reazione. [PCM]
[11] in Gemonie: sulle scale Gemonie, poste lungo la pendice nord-occidentale del Campidoglio, si esponevano i cadaveri dei suppliziati. L’autore vuole cioè alludere alla decadenza politica della Francia, passata da una condizione di libertà ad una di infame schiavitù. [PCM]
[12] ai campi di Jagellone: in Polonia, dove regnò fino al XVI secolo la dinastia degli Iagelloni. [PCM]
[13] un gran popolo incatenato: la Polonia era allora smembrata e sottoposta ad una triplice dominazione (della Russia, della Prussia, dell’Impero asburgico). [PCM]
[14] il Celta...e il reo Britanno: all’elenco dei popoli oppressi fa seguito quello dei popoli dominatori: i Francesi (il Celta), i Russi (il Sàrmata) e gli Inglesi (il reo Britanno). [PCM]
[15] Arca...Alberico: qui arca ha il suo significato biblico: l’arca dell’Alleanza era per gli Ebrei l’oggetto più sacro del culto divino. E questi versi andranno forse interpretati così: l’ideale dell’amore fra tutti gli uomini si diffonde in ogni parte della terra grazie al trionfo del progresso. Questo stesso ideale fu già vagheggiato da Dante (per le sue teorie intorno all’Impero universale, garanzia di pace e di concordia) e da Alberico Gentili (giureconsulto italiano della seconda metà del XVI secolo, fondatore del diritto internazionale); essi reinterpretarono in tal modo il mito classico-pagano dell’amore. [PCM]
[16] Sofo: il filosofo, il saggio. [PCM]
[17] Riede...procede: sono qui ripresi alcuni versi famosi della IV Egloga di Virgilio (”Magnus ab integro saeclorum nascitur ordo; Iam redit [“ritorna”, it. “riede” dall’arcaico “redire”] et Virgo, redeunt Saturnia regna”). Il saturnio regno rappresenta l’età dell’oro; la vergine Astrea è la dea della giustizia. [PCM]
[18] Cioè: il treno abbraccia nel suo viaggio ogni costume, ogni legge, ogni religione (“Ara”, cioè “altare”) ed ogni lingua.