A un tratto il bambino guardò
Sua madre negli occhi, a metà del percorso
Chiese: "Dove si arriva da qui?"
Lei disse: "Non so, ma spero in un posto migliore, migliore"
Vorrei insegnarti parolacce che non devi dire
Nel poco tempo che rimane prima che il tuo tempo non esista più
Vorrei insegnarti a fare tardi, sai, magari con gli amici
Mentre ti aspetto a notte fonda sul divano in compagnia della TV
Ma il mondo ha deciso di no
Ho provato a combatterlo, però non si può
Ti avrei dato un secolo, un anno, due ore
Ma forse ti meriti un tempo migliore
Un tempo migliore
Piccola donna, che cammini tra le stelle
Mostri le ferite che nascondi tra la pelle, sono 37
Sei la rima "fiore-amore", la più difficile che ci sia
La trovi solo se hai fortuna in certe notti bianche di periferia
Ma il mondo ha deciso per noi
Che siamo due vittime del senno di poi
Tramontano le nuvole, ma resterà il sole
Perché tu ti meriti un giorno migliore
Tu dormi, bambino, ti avrei dato il nome di un lungo cammino
Che strano destino andarsene a maggio come due fragole
Giro in tondo ormai da ore, ho una sola direzione
Seguo il ritmo del tuo cuore che ancora non c’è
Ho finito le parole, cerco il mio finale e so che
Forse non sarà il migliore, ma almeno sarà qui con te
A un tratto il bambino capì
Che il buio finiva in una ninnananna
La madre lo strinse e così
Finì di esser madre e iniziò a essere mamma
Sua madre negli occhi, a metà del percorso
Chiese: "Dove si arriva da qui?"
Lei disse: "Non so, ma spero in un posto migliore, migliore"
Vorrei insegnarti parolacce che non devi dire
Nel poco tempo che rimane prima che il tuo tempo non esista più
Vorrei insegnarti a fare tardi, sai, magari con gli amici
Mentre ti aspetto a notte fonda sul divano in compagnia della TV
Ma il mondo ha deciso di no
Ho provato a combatterlo, però non si può
Ti avrei dato un secolo, un anno, due ore
Ma forse ti meriti un tempo migliore
Un tempo migliore
Piccola donna, che cammini tra le stelle
Mostri le ferite che nascondi tra la pelle, sono 37
Sei la rima "fiore-amore", la più difficile che ci sia
La trovi solo se hai fortuna in certe notti bianche di periferia
Ma il mondo ha deciso per noi
Che siamo due vittime del senno di poi
Tramontano le nuvole, ma resterà il sole
Perché tu ti meriti un giorno migliore
Tu dormi, bambino, ti avrei dato il nome di un lungo cammino
Che strano destino andarsene a maggio come due fragole
Giro in tondo ormai da ore, ho una sola direzione
Seguo il ritmo del tuo cuore che ancora non c’è
Ho finito le parole, cerco il mio finale e so che
Forse non sarà il migliore, ma almeno sarà qui con te
A un tratto il bambino capì
Che il buio finiva in una ninnananna
La madre lo strinse e così
Finì di esser madre e iniziò a essere mamma
envoyé par Dq82 - 6/12/2024 - 22:13
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Hello world
Dedicata a Giulia Tramontano
"Piccola donna, che cammini tra le stelle,mostri le ferite che nascondi tra la pelle, erano 37”. Così inizia la lirica dedicata a Giulia Tramontano, la giovane donna uccisa brutalmente da Alessandro Impagnatiello quando era al settimo mese di gravidanza. Una poesia simbolica e struggente, che evoca un dialogo tra Giulia e il piccolo Thiago.
Nel loro nuovo album “Hello World”, pubblicato il 6 dicembre, i PTN hanno scelto di usare l’arma più potente e comunicativa al mondo: l’arte, in questo caso la musica, per affrontare una tematica ancora purtroppo attuale: il femminicidio.
Come dichiarato da Riccardo Zanotti, frontman del gruppo, durante un’intervista: «Gli uomini non urlano abbastanza contro questa emergenza. L’arte deve essere uno strumento per creare consapevolezza e dibattito».
Il Mattino