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Pandora

Gerardo Balestrieri
Langue: italien


Gerardo Balestrieri


Pandora, giovine naufraga,
cullata dal grembo di una vela figiana,
l'oceano è un abisso di voci,
inghiotte pacifico, i gusci e le noci.

Pandora, bianca, corallo e cavafondo,
una guerra è un affare per pochi,
prezioso carbone d'Olanda,
più di un bacio a una bocca germanica.

Cocoron, Cocoron, cantiamo la canzone.

E' una ballata del mare salato,
che stramba, che vira, che poggia di lato,
che va sotto costa se c'è il temporale,
se il vento è di garoppo se lo accetta il nero.

E' una ballata del mare salato,
se vai fuori di ruota ti porta lontano.
Stanotte si esce con la bassa marea,
in piroga si .

Pandora, gatta selvatica,
la guerra non risparmia nessuno.
Presa la nave, non si uccide il comandante sottomesso,
ma il pirata è uscito pazzo,
come un pesce spada perso.

Pandora, bella come un tango al portun,
profumo ghirlanda hawaiana,
le Figi, Tahiti, Tonga, Samoa,
di papua grondo e una vecchia canoa.

Cocoron, Cocoron, cantiamo la canzone.

E' una ballata del mare salato,
che di vento largo si poggia di lato,
le vele issate a poppa e a fuori,
tridacna, tentacola, danze e balli.

E' una ballata del mare salato,
al lasco al traverso in gran poppa o di lato,
guida Tarao come ...,
stanotte si va a .

E' una ballata del mare salato,
risale le strette e le ardenti andature,
poi va di bolina a tre quarti d'acqua,
tra un giro di valzer e un altro di boa.

E' una ballata del mare salato,
se va di buon braccio ti porta lontano,
stanotte si parte con l'alta marea,
ognuno per la sua scia.



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