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Rasputin

Gerardo Balestrieri
Langue: italien


Gerardo Balestrieri


2019
Canzoni del Mare salato
salato


Rasputin

Rasputin è uno dei personaggi della saga di Corto Maltese, è il suo nemico-amico. Rasputin è ricalcato fisicamente sulle fattezze del Rasputin storico, pur non avendo nulla veramente a che fare con il suddetto. Non si sa molto della vita di Rasputin, del quale non viene mai citato il nome per intero. Figlio di quello che era probabilmente un sarto da donna (sebbene Rasputin sostenga che fosse un principe russo) e di una ballerina di San Pietroburgo, che morì partorendolo dopo essere stata esiliata in Siberia orientale per meretricio, Rasputin viene cresciuto da una ragazza di Nikolaevsk, che definirà "il suo grande amore". Altre notizie della sua vita non ci giungono, finché non viene costretto ad arruolarsi nell'esercito russo per combattere i giapponesi. Al termine della guerra Rasputin si ammutina, eliminando un suo ufficiale e diversi giapponesi che gli impediscono la fuga. Nel suo tentativo di fuga rischia diverse volte di essere condannato a morte, ma riesce comunque a salvarsi conoscendo Jack London (al quale successivamente salverà la vita): questi lo indirizza a Corto Maltese, che gli potrà dare un passaggio su una nave diretta in Africa per farlo fuggire dall'Asia. L'imbarcazione su cui si trovano i due, però, subisce un ammutinamento in Indonesia e viene dirottata verso l'America del Sud, più precisamente in Cile e in Argentina. In Patagonia, Rasputin e Corto Maltese fanno la conoscenza del fuorilegge Butch Cassidy, che Corto Maltese ritroverà in "Tango - Y todo a media luz".

Il successivo incontro tra Corto Maltese e Rasputin avverrà solo anni dopo, nel 1913, quando entrambi entreranno a fare parte della flotta del "Monaco", re dell'isola di "Escondida", dedita alla pirateria e al contrabbando. Il 1º novembre di quell'anno Rasputin soccorrerà Corto, il cui equipaggio si era ammutinato e lo aveva abbandonato in mare aperto, legandolo a una zattera. Il "Monaco" si schierò poi dalla parte dei tedeschi durante la prima guerra mondiale. Dopo la disfatta del "Monaco", Rasputin fugge in America Meridionale e lì incontrerà nuovamente Corto Maltese, insieme al quale darà il via a una breve caccia al tesoro, con l'aiuto di Ambiguità di Poncy. In seguito vivrà assieme al marinaio britannico l'avventura che parte da Hong Kong per continuare in Manciuria e Siberia (Corte Sconta detta Arcana); in questo episodio si vede come tra i due, nonostante permanga una forte rivalità, ci sia anche un sincero sentimento di amicizia. Nel 1920, dopo essere stato ospite di Corto ad Hong Kong, Rasputin parte per l'India portando con sé un Gauguin appartenente all'amico marinaio. Nel 1921 Rasputin viene deportato nel crudele carcere nominato la "Casa dorata di Samarcanda", accusato di aver preso parte a un movimento rivoluzionario, sebbene Rasputin affermi più volte per difendersi da queste accusa "un buon furto sì, ma la politica mai". Corto comincerà un lungo viaggio per andarlo a salvare, per andare poi assieme alla ricerca del tesoro perduto di Ciro, l'antico re persiano, poi trafugato da Alessandro Magno. Rasputin parteciperà anche all'ultima avventura scritta da Pratt, alla ricerca dell'antico continente perduto di Mu, nel 1925.

Ricercato dalla polizia di tutto il mondo, Rasputin rappresenta quasi una controparte negativa di Corto Maltese, impulsiva e violenta, ma dotato di una certa scaltrezza, un personalissimo concetto di onore e una capacità di sopravvivere alle situazioni più critiche pari a quella dello stesso Corto (che lo definisce "indistruttibile"). Avventuriero, pirata, "gentiluomo di fortuna" e mercante d'armi cinico, spietato e opportunista, Rasputin è un abile lanciatore di coltelli e un ottimo tiratore. Il suo rapporto con Corto rimane assai complesso: al principio della saga (in Una ballata del mare salato) tra lui e Corto esiste una forte avversione, tanto che tra le prime pagine della storia, Corto afferma "amico? È una parola importante... non siamo propriamente amici il capitano Rasputin e io, ma abbiamo delle cose in comune...". Corto Maltese sarà uno dei pochi in grado di tenere testa a Rasputin, in qualsiasi situazione; tuttavia più avanti nella serie, Rasputin si affezionerà (a modo suo) al Maltese, e anche il marinaio a lui, sebbene non sopporti certi aspetti del suo carattere (per esempio il ricorso alla violenza in ogni situazione). Il rapporto tra i due culminerà in una certa stima reciproca, rimanendo tuttavia rivali per eccellenza. Uno dei leitmotive della relazione di amore-odio tra i due consiste nella ricorrente (e talvolta tutt'altro che scherzosa) minaccia di Rasputin di uccidere Corto, alla quale questi risponde con ironica indifferenza.
wikipedia

Non è sicuramente un personaggio positivo, non è un eroe. Ma la frase citata dall'album la Casa Dorata di Samarcanda, in questo concept album dedicato da Gerardo Balestrieri al mondo di Corto Maltese, ne fa una CCG.

«Nell'esercizio del potere c'è un momento particolarmente gradevole: quando un individuo si sottomette completamente ai vostri ordini, tuttavia c'è un momento ancora più piacevole, ed è quando costui non si accorge neanche più di essere comandato.»
Io non credo in niente
metodicamente,
sono un assassino,
io sono Rasputin,
ricercato in tutto il mondo,
sono cinico e sleale,
ma un amore sì profondo,
in Siberia, l'Orientale.

Non sono figlio di sarto,
ma di Principe Rosso,
rinomato esperto
in esplosivi di gran lusso.
Non chiedo mai aiuto,
se svuoto le cambuse,
son nato già barbuto,
e non ammetto scuse.

Pirata indistruttibile,
dall'anima di infallibile,
rapace di avventure,
capaci di fucile.
Tra tutte le prigioni,
pretendo un po' di etica,
ui no non siam cialtroni,
furto sì, ma mai politica.

Nell'esercizio del potere,
un momento assai gradevole,
è quando il tacere,
si sottomette all'ordine,
ma ancora più piacere,
vi è quando lo sfruttato,
neanche più si avveda,
di essere dominato.

Nell'esercizio del tacere,
un momento riprovevole,
è quando il potere,
ti sottomette all'ordine,
ma ancora più non si crede,
è quando il dominato,
ah neanche più si avvede,
di essere sfruttato.

Io sono spietato,
sono ammutinato,
...
Sono Rasputin.
Bardo bugiardo e ladro,
ricordo di quel quadro,
è stato divertente,
come scherzo d'Oriente.

Poi rimembro sempre,
un saggio detto antico,
e il primo di novembre,
quando salvai un amico,
che ucciderò con stima,
lui chiede un po' di gioia.
Rivali come prima,
io ammazzo anche per noia.

Il vecchio detto dice,
se ti chiedi dove sei,
rispondi ad alta voce,
nel paese degli schei.
Rifuggo dalle accuse,
non sono russo,
ne magiaro,
generalità confusa,
nazionalità il denaro.

Nell'esercizio del potere,
un momento assai gradevole
, è quando il potere,
si sottomette all'ordine.
Ma ancora più piacere,
si è quando lo sfruttato,
neanche più si avvede,
di essere dominato.

Nell'esercizio del potere,
un momento riprovevole,
è quando il potere,
si sottomette all'ordine.
Ma ancora più non si crede,
è quando il dominato,
neanche più si avvede,
di essere sfruttato.

Io non credo in niente,
metodicamente,
sono un assassino
Io sono Rasputin.

envoyé par Dq82 - 21/11/2024 - 17:49




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