(testo e musica di Enrico Tavoni)
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A Gaza c’è il mare
e soffia il vento
e l’orizzonte
è un filo d’argento.
Giocano insieme
piccoli amici
a cui basta poco
per esser felici.
A piedi nudi
sporchi di terra
senza capire
perché c’è la guerra.
Senza sapere
perché quei soldati
sono venuti
coi carri armati.
A Gaza c’è il mare
che ti prende per mano,
raccoglie i sogni
e li porta lontano.
Basta un sorriso
per essere contenti
è la beata virtù
degli innocenti.
Ma una bomba
vigliacca e assassina
ha spento il sorriso
di prima mattina.
Sale nel cielo
un gran fumo nero
che sporca la coscienza
del mondo intero.
Sventrano case,
scuole, ospedali,
non c’è pietà
per quei criminali.
Cala il silenzio
rimane l’odore
di carni straziate
e di materno dolore.
La nostra indifferenza
è il vero muro
che toglie la speranza
e nega il futuro.
A Gaza c’è il mare
ma è senza colore
perché non si vive
a Gaza si muore.
A Gaza c’è il mare
e soffia il vento
e l’orizzonte
è un filo d’argento.
Giocano insieme
piccoli amici
a cui basta poco
per esser felici.
A piedi nudi
sporchi di terra
senza capire
perché c’è la guerra.
Senza sapere
perché quei soldati
sono venuti
coi carri armati.
A Gaza c’è il mare
che ti prende per mano,
raccoglie i sogni
e li porta lontano.
Basta un sorriso
per essere contenti
è la beata virtù
degli innocenti.
Ma una bomba
vigliacca e assassina
ha spento il sorriso
di prima mattina.
Sale nel cielo
un gran fumo nero
che sporca la coscienza
del mondo intero.
Sventrano case,
scuole, ospedali,
non c’è pietà
per quei criminali.
Cala il silenzio
rimane l’odore
di carni straziate
e di materno dolore.
La nostra indifferenza
è il vero muro
che toglie la speranza
e nega il futuro.
A Gaza c’è il mare
ma è senza colore
perché non si vive
a Gaza si muore.
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