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Sandra e Visone

Alessandro Sipolo
Language: Italian


Alessandro Sipolo

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Matria
(Alessandro Sipolo)
Addio Bologna Bella
(Alberto Marzoli)
Il suo nome: bandito
('Zuf de Žur)


[2024]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Alessandro Sipolo
Album / Albumi: D'io Matria e Vaniglia
D'io Matria Vaniglia

Onorina Brambilla (1923-2011), "Sandra", 3° GAP "Egisto Rubini"
Onorina Brambilla (1923-2011), "Sandra", 3° GAP "Egisto Rubini"


Onorina Brambilla, nota come Nori Pesce, nome di battaglia Sandra (Milano, 27 agosto 1923 – Milano, 6 novembre 2011) è stata una partigiana e sindacalista italiana, insignita della Croce di merito di guerra al valor partigiano.

Onorina Brambilla cresce in una famiglia operaia e antifascista. Trascorre la sua infanzia con la sorella minore Wanda, in via Alfonso Corti 30, nella zona di Lambrate. Suo padre Romeo è operaio alla Bianchi e sua madre Maria è operaia prima alla Agretta, una società che produce bibite, poi alla SAFAR.

La sua storia come partigiana, dall'8 settembre del 1943, nei Gruppi di difesa delle donne prima e poi nei GAP con il nome di battaglia "Sandra", è un fulgido esempio del percorso condiviso da tante donne italiane che non esitarono ad abbandonare la casa, il lavoro e gli affetti per dare il loro contributo, decisivo per la vittoria della lotta d'insurrezione, battendosi contro l'occupazione della Germania nazista e il sorgere della Repubblica Sociale Italiana di Mussolini.

Una vita di impegno e sacrificio, schierata con il 3° GAP “Egisto Rubini”, un piccolo ma agguerrito e determinato gruppo che, agli ordini di Giovanni Pesce, comandante “Visone”, compì imprese leggendarie, disperate e impossibili, nel cuore di Milano, contro obiettivi strategici tedeschi e repubblichini.

Arrestata a Milano il 12 settembre 1944, in seguito a delazione, venne torturata nella casa della gioventù fascista Monza (oggi teatro "Binario7") dallo spietato sergente Wernig delle SS. Successivamente venne internata nel lager "di transito di polizia" di Bolzano dove, nonostante il dramma della prigionia, riuscì a partecipare alle attività di una sezione del Comitato clandestino di liberazione nazionale e alla formazione di una cellula del Partito Comunista Italiano.

Liberata il 30 aprile 1945, tornò a casa a piedi, con una marcia a tappe forzate insieme ad altri compagni, attraverso la Val di Non e i passi della Mendola e del Tonale. Giunta a Milano, riabbraccerà la famiglia e il suo comandante “Visone”, Medaglia d'oro della Resistenza ed Eroe Nazionale, di cui il 14 luglio 1945 diverrà la compagna di una vita.

Per decenni militante del Pci e, dopo la svolta della Bolognina, di Rifondazione Comunista, fu dirigente nazionale della Fiom-Cgil e punto di riferimento della Camera del Lavoro di Milano. Alle elezioni regionali in Lombardia del 1995 è candidata consigliere di Rifondazione e otterrà 203 preferenze senza essere eletta. Molto attiva nel mondo dell'associazionismo partigiano, nell'Anpi, nell'Aned e nell'Anppia, dopo la scomparsa di Giovanni Pesce nel 2007 è stata presidente onoraria dell'Aicvas, l'Associazione italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna.

Nel 2010 ha fondato e costituito, con altri amici e compagni, l'associazione "Memoria Storica - Giovanni Pesce". - it.wikipedia : Onorina Brambilla

Si veda anche Sai com'è
Sandra che sale le scale
E dietro di lei
Solo l’eco dolcissima
Dei passi spesi a colmare
Il divario tra sé
E la mia felicità
Fuori soltanto tempesta
E fascio e i rancori
Di una Milano livida
Sandra che bussa e compare
Mi scardina il cuore
Stanotte sarà soltanto mia
Domani arriverà l’alba
A pretenderla indietro
E a riaprir la ferita
E questa stanza ritornerà
A collezionare le assenze e i perché
Poi sarà ancora guerriglia
E noi come foglie aggrappate alla vita
A chi ci chiama banditi
Diremo va bene se questo varrà
A guadagnarsi una terra
Senza papi né duci né eroi
Quattro mura per noi
E una strada
Che mi porti dovunque tu vada
Sandra potessi colmare
I silenzi nei quali
Ho costretto la vita
Inonderei del tuo nome
Ogni istante ogni muro
Di questa città
E se ti chiamo compagna
Stasera lo sai non è solo politica
La lotta come l’amore
Prima che passione
Pretende da noi responsabilità
Sandra regalami gli occhi
Per l’ultima volta che l’alba è vicina
E questo letto tra poco
Dovrà mendicare il profumo di te
Domani i porci fascisti
Dovranno tremare
E guardarsi dalla mia GAP
Come ora trema la mano
Che cerca il tuo viso
E si spinge più in là
A guadagnarsi una terra
Senza papi né duci né eroi
Quattro mura per noi
E una strada
Che mi porti dovunque tu vada
Terra senza papi né duci né eroi
Quattro mura per noi
E una strada
Che mi porti dovunque tu vada
E dovunque tu andrai
Troverai queste mani
A custodire il tuo nome
Ed il nostro domani.

Contributed by Dq82 - 2024/10/26 - 15:32




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