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ياعدو الشمس

Samih Al-Qasim / سميح القاسم‎
Language: Arabic


Samih Al-Qasim / سميح القاسم‎

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(Fairuz / فيروز)


yaeidu alshams
[1970]

شعر / Poesia / שירה /A Poem by / Poésie / Runo :
Samih Al-Qasim

موسيقى خلفية / Sottofondo musicale / מוזיקת רקע / Background music / Musique de fond / Taustamusiikki:
Nico Staf Walking in the Sky

Resistenza e Liberazione: questi i temi del brano che proponiamo, “Nemico del sole” del poeta palestinese Samih al-Qasim.
Samih al-Qasim era solito stabilire relazioni con la gente andando per i villaggi della Palestina a declamare le sue poesie. Per il poeta era parte di una realtà rivoluzionaria nella sua semplicità. La gente lo accoglieva volentieri, la poesia fa parte del substrato profondo del popolo palestinese.
Samir diceva di se stesso di essere giordano per nascita, siriano per gli anni dell’infanzia, palestinese perché vissuto in Palestina. Citava ciò per indicare una via: il superamento delle barriere verso la convivenza pacifica e il contrasto all’occupazione e alle violenze.
La poesia proposta ha avuto ampia risonanza mondiale, è stata fatta propria da vari movimenti di resistenza e di protesta.
Avremo occasione di dare qualche altra informazione su Samih al-Qasim in futuro. In questa circostanza il modo più appropriato per celebrarne la memoria, riteniamo, è di rivolgere l’attenzione alla guerra in corso in Palestina, alle sue vittime. Lo faremo stavolta non con le parole ma attraverso le immagini. Tra le centinaia ad elevata drammaticità ne abbiamo selezionato due.

Civili uccisi a Gaza credit Ismael Abu Dayyah
Civili uccisi a Gaza credit Ismael Abu Dayyah


Shay-Li Atari e la figlia Shaya credit Oded Wagenstein
Shay-Li Atari e la figlia Shaya credit Oded Wagenstein


Prima foto. Ismael Abu Dayyah è un fotogiornalista palestinese che vive a Gaza. Documenta anche per la Associated Press la realtà di Gaza e della guerra in atto con uno smartphone. La foto ritrae il compianto dei familiari per i parenti uccisi sotto i bombardamenti a Gaza. Le salme, avvolte nei sacchi neri in PVC, la direzione orizzontale delle linee guida, il contrasto dei colori tra morti e viventi, gli elementi ripetitivi e l’angolo di ripresa conferiscono spessore e risonanza all’immagine. Guardatela per qualche attimo: sentirete le voci straziate delle donne e i fruscii delle fotocamere che vorrebbero appropriarsi di un lembo dello spazio-tempo. Potrete scorgere anche ciò che non si vede: una mano e degli occhi discreti che riescono a vincere la commozione per strappare un’immagine e lasciare alla Storia ciò che resta di una umanità sopraffatta.
Al dolore oggettivato, ma non rassegnato, noi possiamo solo aggiungere una nota di amarezza. La foto non ha avuto diffusione in rete, con il motore di ricerca per immagini non si trova. L’unico sito, meritevole, che la riporta è il Festival della Fotografia Etica.
Le foto di Ismael Abu Dayyah si possono visionare attraverso la sezione a lui dedicata da AP Ismael abu dayyah e il suo profilo instagram @ismaelabudayyah

Seconda foto. La foto é stata ripresa dal fotografo israeliano Oded Wagenstein nel Novembre 2023. Ritrae Shay-ly Atari con la figlioletta Shaya in un alloggio provvisorio a Tel Aviv. Shay-ly é scampata all’eccidio di Kfar Aza il 7 Ottobre 2023 grazie all’intervento del marito Yahav Winner, assassinato mentre opponeva resistenza agli assalitori per consentire alla moglie di fuggire con la figlia.
È un ritratto che si direbbe diverso dallo stile del fotografo. Nei suoi ritratti sembra che non sia il fotografo a studiare la persona ma viceversa. Qui invece la madre ha uno sguardo smarrito; non si capacita di avere perso il marito, l’amato. Le linee guida indirizzano l’attenzione verso la piccola. Si osservi bene la composizione: è tutt’altro che statica. La madre, senza più lacrime, in realtà non ha in mente altro se non la piccola, la tiene come per proteggerla e come se dovesse ancora portarla via. Ha cristallizzato l’attimo della tragedia. Il fotografo ha creato qualcosa di straordinario: è riuscire a cogliere non solo il presente ma anche ciò che è accaduto un mese prima. Ha fissato un accadimento dilatandolo in un eterno presente.
Oded Wagenstein è un fotografo di fama internazionale versato soprattutto nei temi sociali e dell’emarginazione. Le sue foto si possono visionare al suo sito Oded Wagenstein
"Restiamo umani"
[Riccardo Gullotta]
ربما أفقد ماشئت معاشي [1]
ربما أعرض للبيع ثيابي وفراشي
ربما أعمل حجاراً.. وعتالاً.. وكناس شوارع
ربما أبحث، في روث المواشي، عن حبوب
ربما أخمد.. عريانا.. وجائع
يا عدو الشمس.. لكن.. لن أساوم
وإلى آخر نبض في عروقي.. سأقاوم

ربما تسلبني آخر شبر من ترابي
ربما تطعم للسجن شبابي
ربما تسطو على ميراث جدي
من أثاث.. وأوان.. وخواب
ربما تحرق أشعاري وكتبي
ربما تطعم لحمي للكلاب
ربما تبقى على قريتنا كابوس رعب
يا عدو الشمس.. لكن.. لن أساوم
وإلى آخر نبض في عروقي.. سأقاوم

ربما تطفيء في ليلي شعله
ربما أحرم من أمي قبله
ربما يشتم شعبي وأبي، طفل، وطفله
ربما تغنم من ناطور أحلامي غفله
ربما زيف تاريخي جبان، وخرافي مؤله
ربما تحرم أطفالي يوم العيد بدلهط
ربما تخدع أصحابي بوج مستعار
ربما ترفع من حولي جداراً وجداراً وجدار
ربما تصلب أيامي على رؤيا مذله
يا عدو الشمس.. لكن.. لن أساوم
وإلى آخر نبض في عروقي.. سأقاوم

يا عدو الشمس
في الميناء زينات، وتلويح بشائر
وزغاريد، وبهجه
وهتافات، وضجه
والأناشيد الحماسية وهج في الحناجر
وعلى الأفق شراع
يتحدى الريح.. واللّجّ.. ويجتاز المخاطر

انها عودة يوليسيّز من بحر الضياع
عودة الشمس، وإنساني المهاجر
ولعينيها، وعينيه.. يميناً.. لن أساوم
وإلى آخر نبض في عروقي
سأقاوم
سأقاوم
سأقاوم
[1] Transcription / Trascrizione

rubama 'afqid mashit maeashi
rubama 'uerid lilbaye thiabi wafarashi
rubama 'aemal hjaraan.. wetalaan.. wakunas shawarie
rubama 'abhathu, fi ruth almawashi, ean hubub
rubama 'akhmadu.. euryana.. wajayie
ya eadua alshamsi.. lakina.. lan 'usawim
wa'iilaa akhar nabd fi euruqi.. sa'uqawim

rubama taslubuni akhar shibr min turabi
rubama tuteam lilsijn shababi
rubama tastu ealaa mirath jidiy
min 'athathi.. wa'awani.. wakhawab
rubama tahriq 'asheari wakutubi
rubama tuteim lahmi lilkilab
rubama tabaqaa ealaa qaryatina kabus raeb
ya eadua alshamsi.. lakina.. lan 'usawim
wa'iilaa akhar nabd fi euruqi.. sa'uqawim

rubama tatfi' fi layli shaelih
rubama 'ahram min 'umiy qablah
rubama yashtamu shaebi wa'abi, tifla, watiflah
rubama taghnam min natur 'ahlami ghaflah
rubama zayf tarikhayun jaban, wakhurafi mualuh
rubama tahram 'atfali yawm aleid bidalihit
rubama takhdae 'ashabi buj mustaear
rubama tarfae min hawli jdaraan wjdaraan wajidar
rubama tasalub 'ayaami ealaa ruya madhlih
ya eadua alshamsi.. lakina.. lan 'usawim
wa'iilaa akhar nabd fi euruqi.. sa'uqawim

ya eadua alshams
fi almina' zinatu, watalwih bashayir
wazagharidu, wabihijih
wahutafatin, wadajuh
wal'anashid alhamasiat wahaj fi alhanajir
waealaa al'ufuq shirae
yatahadaa alriyhu.. wallljj.. wayajtaz almakhatir

anaha eawdat ywlysyz min bahr aldayae
eawdat alshamsi, wa'iinsani almuhajir
walieaynayha, waeaynayhi.. ymynaan.. lan 'usawim
wa'iilaa akhar nabd fi euruqi
sa'uqawim
sa'uqawim

Contributed by Riccardo Gullotta - 2024/10/8 - 16:17




Language: Italian

Traduzione italiana / الترجمة الإيطالية / Italian translation / תרגום לאיטלקית / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Tahar Lamri
IL NEMICO DEL SOLE

Perderò, forse, lo stipendio,
come tu lo desideri;
sarò costretto a vendere abito e materasso;
farò, forse, il portatore di pietre;
il facchino,
lo zappino di strada
oppure l’operaio in una officina;
forse sarò anche costretto a cercare nei letami
per trovare un grano da mangiare;
o forse morirò nudo e affamato.
Ciò malgrado non mi rassegnerò mai a te,
o nemico del sole!
Ma resisterò fino all’ultima goccia
di sangue nelle mie vene.
Resisterò….

Tu mi potresti rubare l’ultimo palmo di suolo;
saresti capace di dare alle prigioni
la mia giovane età;
di privarmi dell’eredità di mio nonno:
degli arredamenti, degli utensili casalinghi
e dei recipienti.
Saresti pure capace di dare al fuoco
le mie poesie ed i libri miei
ed ai cani la mia carne.
Saresti – come è vero – un incubo
sul cuore del nostro villaggio,
o nemico del sole!
Ciò malgrado, non mi rassegnerò mai a te
e, fino all’ultima goccia
di sangue nelle mie vene
resisterò!…

Potresti spegnermi la luce che m’illumina la notte
e privarmi di un bacio di mia madre;
i ragazzi vostri sarebbero capaci di insultare
il mio popolo e mio padre;
qualche vigliacco di voi sarebbe capace di
falsificare pure la mia storia;
Tu stesso potresti privare i figli miei
di un abito di festa;
saresti capace di ingannare,
con falso volto,
gli amici miei,
crocifiggermi i giorni su una visione umiliante,
o nemico del sole!
Ciò malgrado, non mi rassegnerò mai a te
e, fino all’ultima goccia di sangue nelle mie vene
resisterò!…

O nemico del sole!
Nel porto vedo degli ornamenti,
dei segni di gioia;
sento delle voci allegre
e degli applausi entusiasti
che infuocano d’allegria la gola;
e nell’orizzonte vedo una vela
che sfida il vento e le onde
sormontando con fiducia i pericoli!

Questo è il ritorno di Ulisse
dal mare dello smarrimento.
Questo è il ritorno del sole
E dell’uomo espatriato!…
Per gli occhi di lui e della amata terra
giuro di non rassegnarmi mai a te
e fino all’ultima goccia di sangue nelle vene,
resisterò,
resisterò,
resisterò!…

Contributed by Riccardo Gullotta - 2024/10/8 - 16:24




Language: French

Version française / النسخة الفرنسية / Versione francese / גרסה צרפתית / French Version / Ranskankielinen versio
Lu par / قراءة بواسطة / Letto da / קרא על ידי/ Read by / Lukija :
Sion Assidon

youtube
ENNEMI DU SOLEIL

Je perdrai peut-être, si tu le désires, ma subsistance.
Je vendrai peut-être mes habits et mon matelas.
Je travaillerai peut-être à la carrière comme portefaix,
balayeur des rues.
Je chercherai peut-être dans le crottin des grains.
Je resterai peut-être nu et affamé.
Mais je ne marchanderai pas.
O ennemi du soleil et jusqu'à la dernière pulsation de mes veines,
Je résisterai.

Tu me dépouilleras peut-être du dernier pouce de ma terre.
Tu jetteras peut-être ma jeunesse en prison,
tu pilleras peut-être l'héritage de mes ancêtres,
tu brûleras peut-être mes poèmes et mes livres.
Tu jetteras peut-être mon corps aux chiens.
Tu dresseras peut-être sur notre village l'épouvantail de la terreur,
mais je ne marchanderai pas.
O ennemi du soleil et jusqu'à la dernière pulsation de mes veines,
Je résisterai.

Tu éteindras peut-être toute lumière dans ma vie.
Tu me priveras peut-être de toute tendresse de ma mère.
Tu falsifieras peut-être mon histoire.
Tu mettras peut-être des masques pour tromper mes amis.
Tu élèveras peut-être autour de moi des murs et des murs.
Tu me crucifieras peut-être un jour devant des spectacles indignes.
O ennemi du soleil, je jure que je ne marchanderai pas
et jusqu'à la dernière pulsation de mes veines,
Je résisterai,
Je résisterai,
Je résisterai.

Contributed by Riccardo Gullotta - 2024/10/8 - 16:26




Language: English

English translation / الترجمة الانكليزية / Traduzione inglese / תרגום לאנגלית / Traduction anglaise / Englanninkielinen käännös:
Poets for Palestine
ENEMY OF THE SUN

I may – if you wish – lose my livelihood
I may sell my shirt and bed.
I may work as a stone cutter,
A street sweeper, a porter.
I may clean your stores
Or rummage your garbage for food.
I may lie down hungry,
O enemy of the sun,
But
I shall not compromise
And to the last pulse in my veins
I shall resist.

You may take the last strip of my land,
Feed my youth to prison cells.
You may plunder my heritage.
You may burn my books , my poems
Or feed my flesh to the dogs.
You may spread a web of terror
On the roofs of my village,
O enemy of the sun,
But
I shall not compromise
And to the last pulse in my veins
I shall resist.

You may put out the light in my eyes.
You may deprive me of my mother’s kisses.
You may curse my father, my people.
You may distort my history,
You may deprive my children of a smile
And of life’s necessities.
You may fool my friends with a borrowed face.
You may build walls of hatred around me.
You may glue my eyes to humiliations,
O enemy of the sun,
But

I shall not compromise
And to the last pulse in my veins
I shall resist.
O enemy of the sun
The decorations are raised at the port.
The ejaculations fill the air,
A glow in the hearts,
And in the horizon
A sail is seen
Challenging the wind
And the depths.
It is Ulysses
Returning home
From the sea of loss

It is the return of the sun,
Of my exiled ones
And for her sake, and his
I swear
I shall not compromise
And to the last pulse in my veins
I shall resist,
resist
and resist.

Contributed by Riccardo Gullotta - 2024/10/8 - 16:28




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