La gente nel villaggio dorme ancora,
ma per chi è giunto qui dal settentrione,
straniero ed invasore, è questa l’ora
per dare ai partigiani una lezione.
Ed ecco che agguerrite truppe scese
da camionette e mezzi corazzati
all’improvviso piombano in paese,
ma i partigiani se ne sono andati.
Nei casolari irrompono i soldati
prendendo vecchi, donne e anche bambini,
in fila li radunano allineati
schierati lì davanti agli aguzzini.
In fretta si farà piazza pulita
e mentre ci si appresta a mitragliare
una giovane donna la sua vita
fuggendo cerca di poter salvare.
Si accorge della fuga un militare
la rincorre e ghermisce con violenza.
Lei tenta di resistere e lottare
opponendo una vana resistenza.
Ma l’uomo è troppo forte e già l’afferra
con mani insanguinate di aggressore
e la trascina sulla nuda terra
con furore bestiale e senza amore.
Poi un altro, un altro,un altro e un altro ancora
profanano quel corpo martoriato
e della donna che straziata implora
resta soltanto un pianto disperato.
Intanto dal balcone il dittatore
a una folla osannante ed esaltata
straparla di famiglia, fede e onore
e della razza che va preservata.
Ma vallo a dire ai sogni calpestati
di donne vilipese ed umiliate
da uomini a distruggere ammaestrati,
e che chiedono sol d’essere amate!
La guerra porta sempre odio e violenza,
la cerca chi è spietato e prepotente
e non prova rimorso di coscienza,
ma poi chi ci rimette è l’innocente!...
ma per chi è giunto qui dal settentrione,
straniero ed invasore, è questa l’ora
per dare ai partigiani una lezione.
Ed ecco che agguerrite truppe scese
da camionette e mezzi corazzati
all’improvviso piombano in paese,
ma i partigiani se ne sono andati.
Nei casolari irrompono i soldati
prendendo vecchi, donne e anche bambini,
in fila li radunano allineati
schierati lì davanti agli aguzzini.
In fretta si farà piazza pulita
e mentre ci si appresta a mitragliare
una giovane donna la sua vita
fuggendo cerca di poter salvare.
Si accorge della fuga un militare
la rincorre e ghermisce con violenza.
Lei tenta di resistere e lottare
opponendo una vana resistenza.
Ma l’uomo è troppo forte e già l’afferra
con mani insanguinate di aggressore
e la trascina sulla nuda terra
con furore bestiale e senza amore.
Poi un altro, un altro,un altro e un altro ancora
profanano quel corpo martoriato
e della donna che straziata implora
resta soltanto un pianto disperato.
Intanto dal balcone il dittatore
a una folla osannante ed esaltata
straparla di famiglia, fede e onore
e della razza che va preservata.
Ma vallo a dire ai sogni calpestati
di donne vilipese ed umiliate
da uomini a distruggere ammaestrati,
e che chiedono sol d’essere amate!
La guerra porta sempre odio e violenza,
la cerca chi è spietato e prepotente
e non prova rimorso di coscienza,
ma poi chi ci rimette è l’innocente!...
envoyé par Giuseppe Di Modugno - 29/9/2024 - 22:51
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Durante la seconda guerra mondiale una giovane donna, nel tentare di sfuggire al rastrellamento operato dai tedeschi, subisce lo stupro di gruppo da parte della truppa delusa dalla fuga dei partigiani del luogo.
La canzone, eseguito da Giuseppe Di Modugno, è stata eseguita per la prima volta il 10 marzo 2024 al Teatro Verdi di Pollenza (MC) in occasione dello spettacolo "STUPRI DI GUERRA".
Lo spettacolo "STUPRI DI GUERRA" è stato ideato e realizzato nel 2024 da Mario Paciaroni nell'ambito della lotta contro la violenza di genere.