Language   

Ho incontrato Michele Straniero

Michele Gazich & Federico Sirianni
Language: Italian


Michele Gazich & Federico Sirianni

List of versions


Related Songs

Finisterre
(Michele Gazich)
Primo d'agosto Mestre '68
(Gualtiero Bertelli)


Federico Sirianni e Michele Gazich
Domani si vive e si muore. Inediti di Michele L. Straniero (2023)
[[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6bpgVvQOxzPsKTF43oL83qrefBRGcqpkpSdiZbxWeTaT3A08Zqv8Q6ZyNsNCiKLcWoFlzidl1YY6IiY0FRx9bmGpcfuWc0sD2OTDJEzuDHFWUnRWblnBoswWvMo4w7OSGw016trHVAYU15KrdMZiA94BxNH_okXN4xi6dWDRmJ3rm2ZSt-bXCrU9m/s320/Michele%20Gazich%20e%20Federico%20Sirianni%20-%20Domani%20si%20vive%20e%20si%20muoreCOP.jpg|straniero]
feat. Giovanni Straniero, Gualtiero Bertelli

“Ho incontrato Michele Straniero” è l’occasione per ascoltare la voce (parlata) di Giovanni Straniero che ci offre un toccante incipit: “Sono di questi posti / Ma nessuno mi crede”. La canzone sembra restituire il profondo processo di trasformazione offerto a Gazich e Sirianni dal lavoro sui testi di Michele Straniero, ma il dialogo che da forma ai versi non è riferito ai due autori. Ospite al canto e protagonista della canzone è Gualtiero Bertelli cui Michele Straniero rivolge un esplicito invito a percorrere da cantastorie una strada “ancora lunga” per realizzare il desiderio di vedere “l’Italia libera dai fascisti”
Sono di questi posti
ma nessuno mi crede
Ho la e un po' aperta
e il cuore stretto da due o 3 anni

Ieri sono andato oltre il ponte
e ho incontrato Michele straniero
l'ho visto come oggi vedo te
lo sai che sono sincero
scendeva dal Monte dei Cappuccini

Vive come sempre a Torino
è in piazza e grida
Ma dov'è la gente
stringe in mano
un fiasco di vino
dice sa di morte
questo tempo presente
e se odora ha odore di zolfara

Sono nato sfortunato da famiglia cittadina
Per questo ho amato la campagna
ho amato quello che era venuto prima
il sole antico di Matteo e di Giovanna
viaggiare registrare sui nastri
e nel mio cuore

Ieri sono andato oltre il ponte
e ho incontrato Michele Straniero
pingue e giocondo scende il monte
e dice sei pronto a partire Gualtiero?
la strada è ancora lunga per due vecchi cantastorie

Ci vogliono due staffe e convinzione
per cavalcare sulla groppa dello Stato
la senti è aria di rivoluzione
ribalta barche macchine comprate a rate
dalla Giudecca fino a San Salvario

Sono nato sfortunato da famiglia cittadina
Per questo ho amato la campagna
ho amato quello che era venuto prima
il sole antico di Matteo e di Giovanna
viaggiare registrare sui nastri
e nel mio cuore

Oggi son tornato oltre il ponte
e non c'eri più Michele è stato un sogno
tutte le altre volte
o era solo il mio desiderio
di veder tornare te e l'Italia libera
dai fascisti

Contributed by Dq82 - 2024/9/8 - 20:53


Nel 1976 ho incontrato anche io Michele Straniero, è successo a Milano entravo a fare parte della Cooperativa l' orchestra, mi ricordo un uomo curioso del tuo lavoro e attento. Molto bella la biografia che avete pubblicato.
... Aspetto che anche le armi dei bambini facciano cilecca.....

Paolo Rizzi - 2024/9/12 - 10:26




Main Page

Please report any error in lyrics or commentaries to antiwarsongs@gmail.com

Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.




hosted by inventati.org