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Le vecchie maniere

Appino
Language: Italian


Appino


2024
Le vecchie maniere

Una canzone ma anche una dichiarazione di intenti. Nonostante il titolo parli di oggi, ora, adesso e qui. Ma lo fa usando un linguaggio del passato. L’ho scritta a mano e di getto sul mio vecchio quaderno in un locale vicino a casa mia chiamato “Ai Paparazzi”. Il giorno dopo ho preso il testo e l’ho musicato nel modo più semplice possibile, utilizzando una melodia che avevo in testa da qualche tempo, traducendo il tutto in uno standard folk. Dopo averla provata e riprovata l’ho registrata in presa diretta sul mio vecchio Fostex a cassette: niente computer, niente arrangiamento, niente sovraincisioni: voce, chitarra, armonica, parole, fruscio.Fatto questo ho chiesto a Davide Barbafiera di andare in un luogo dove andavo tantissimi anni fa, per fare delle riprese e delle fotografie, con una vecchia telecamera MiniDV e una vecchia Polaroid. Non c’è niente di nostalgico in questa “operazione”, ero solo curioso di vedere cosa succedeva a parlare di attualità usando solo medium del passato.Probabilmente una necessità figlia del lavoro contrario (lungo e modernissimo) intrapreso con Humanize. E anche a suo modo una tradizione: chiudere la terza esperienza solista come fu con “Il lavoro mobilita l’uomo” nel 2013, ovvero con una canzone chitarra e voce.
I paparazzi distratti cucinano del maiale
Ad operai e mussulmani che pregano in un cantiere
Tu indossi un nuovo vestito, ma preferivi il vecchio
Ti pentirai di guardarti così tanto allo specchio
La guerra non è cambiata, è solo un po' più gentile
Ammazza ancora la gente, ma senza farsi vedere
Il Signore, Maometto, Geova e Santi Licheri
Sono il giudice in cielo dei nostri bassi pensieri
Sibilla ha avuto una figlia a quindici anni suonati
Che è diventata famosa a gli stessi anni precisi
Credeva al tempo ed al tempo ha sеmpre dato ragione
Poi l'han fregata sul tеmpo e ora si mette il cerone
Sandro, non darmi da bere quel vino naturale
Se il vino lo fa la gente come può essere tale
Voglio solfiti, catrame e filler nelle labbra
E il popolo si indigna e il popolo si arrabbia

I miei coetanei più furbi si impegnano come pazzi
Per non sentirsi esclusi dal mondo dei ragazzi
Senza pensare che il nuovo è il vecchio di domani
Oggi il fresco di zona, ieri i Filini e Calboni
Un comico ha detto che non vuol più lavorare
Ho risposto: "Facciamo a cambio così smetto di cantare"
Ho scelto l'egocentrismo sopra la sua onestà
Narciso, Elettra ed Edipo le mie divinità
Al Festival di Sanremo il pubblico pagante
Si alza in piedi e contesta un nuovo cantante
C'era un ritardo di fase metodo procedurale
EMDR e ipnosi in contesto familiare
Voglio un successo globale a rilascio immediato
Ma devo semplificare è tutto un po' complicato
Forse è troppo teatro, una dose eccessiva
Può essere anche fatale abusare di autostima

Vorrei una volante della polizia
In ogni piazza, strada e in ogni via
A ricordarci un attimo cos'è il potere
Con le classiche solite vecchie maniere
Ma oggi il potere è di moda, uno stylist fenomenale
Fattivismo e si impegna sul proprio canale
Dove Sabato sera galleggiava un morto
Trafitto al petto da un remo e con un morso al collo

Contributed by Dq82 - 2024/6/23 - 08:13




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