Andavano nella notte in due lungo le mura
andavano due uomini nella notte fredda e scura.
Due anime d'incenso, due vinti ed invincibili
due figli di nessuno, due storie invisibili.
Il primo aveva il passo più veloce
e le sue spalle erano curve come quelle
di chi conosce il peso di una croce.
Con la vita c'era andato sempre a muso duro
era stato il campione, aveva sempre combattuto.
Ma una notte come tante alla settima ripresa
sul tappeto del quadrato vide il volto, il volto della resa.
Ma dimmi qual è la via giusta fratello
il passaggio dov'è per uscire di qua
dalle mura di Caos, di Caos città.
L'altro andava lento una gamba trascinava
il segno della sorte cattiva che dietro si portava
Nel circo degli Zanko [1] scoprì la sua passione
volare senza rete nel cielo del tendone.
Ma una notte come tante che l'orchestra restò muta
nella sabbia del cerchio vide il volto, il volto della caduta.
Ma dimmi qual è la via giusta fratello
il passaggio dov'è per uscire di qua
dalle mura di Caos, di Caos città.
Noi la vedemmo in mezzo al traffico che vendeva fiori
c'è chi la chiama Malinconia e chi Madonna dei dolori.
Noi la chiamammo forte, la chiamammo Resistenza
lei si voltò con due occhi di bambina, un oceano d'innocenza.
Andavano due uomini ma non sapevano
più da che parte andare
nella notte fredda e scura era la notte di Natale.
E un angelo li vide, un angelo venuto da lontano
e li coprì con le sue ali mentre la neve cadeva piano piano.
andavano due uomini nella notte fredda e scura.
Due anime d'incenso, due vinti ed invincibili
due figli di nessuno, due storie invisibili.
Il primo aveva il passo più veloce
e le sue spalle erano curve come quelle
di chi conosce il peso di una croce.
Con la vita c'era andato sempre a muso duro
era stato il campione, aveva sempre combattuto.
Ma una notte come tante alla settima ripresa
sul tappeto del quadrato vide il volto, il volto della resa.
Ma dimmi qual è la via giusta fratello
il passaggio dov'è per uscire di qua
dalle mura di Caos, di Caos città.
L'altro andava lento una gamba trascinava
il segno della sorte cattiva che dietro si portava
Nel circo degli Zanko [1] scoprì la sua passione
volare senza rete nel cielo del tendone.
Ma una notte come tante che l'orchestra restò muta
nella sabbia del cerchio vide il volto, il volto della caduta.
Ma dimmi qual è la via giusta fratello
il passaggio dov'è per uscire di qua
dalle mura di Caos, di Caos città.
Noi la vedemmo in mezzo al traffico che vendeva fiori
c'è chi la chiama Malinconia e chi Madonna dei dolori.
Noi la chiamammo forte, la chiamammo Resistenza
lei si voltò con due occhi di bambina, un oceano d'innocenza.
Andavano due uomini ma non sapevano
più da che parte andare
nella notte fredda e scura era la notte di Natale.
E un angelo li vide, un angelo venuto da lontano
e li coprì con le sue ali mentre la neve cadeva piano piano.
[1] saggio, leader, spirito indipendente. L’etimologia deriva dal curdo zanîn , verbo che significa sapere ovvero dal sostantivo zanîngeh , zanko [زانکۆ] che significa università. E’ anche un nome proprio rom.
Contributed by Riccardo Gullotta - 2024/6/3 - 13:26
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Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Gang
Album: Una Volta Per Sempre
Oceano di innocenza, nati e mai morti in te Resistenza
[Riccardo Gullotta]