Soll niemals denn der stille Stern
des Friedens wieder leuchten,
wo alle Menschen doch so gern
das Dunstgewölk verscheuchten?
Soll immer denn der blutige Strom
das Glück der Welt verheeren?
Steht nirgendwo ein Gottesdom,
der Todesflut zu wehren?
Starb nicht dereinst am Kreuz ein Mann,
die Menschenheit vom Bösen,
von Neid und Haß und Teufelsbann
für immer zu erlösen? -
O Jesus, hör! Die Menschheit weint
und fleht um deinen Segen.
Barhäuptig neigen Freund und Feind
sich dir auf allen Wegen.
Tönt Antwort von dem Kruzifix?
Mir scheint, das Bild hat Leben.
Die Augen seh ich zornigen Blicks
sich übers Land erheben …
Schweigt! Eure Demut ist zu klug!
Ich helfe nicht zum Siege.
Was schert's mich, wer mit Lug und Trug
gewinn' und unterliege?
Der für die Menschheit starb, bereut's!
Spart euch Gebet und Klage!
Schlagt ihr doch euern Gott ans Kreuz
mit jedem neuen Tage!
des Friedens wieder leuchten,
wo alle Menschen doch so gern
das Dunstgewölk verscheuchten?
Soll immer denn der blutige Strom
das Glück der Welt verheeren?
Steht nirgendwo ein Gottesdom,
der Todesflut zu wehren?
Starb nicht dereinst am Kreuz ein Mann,
die Menschenheit vom Bösen,
von Neid und Haß und Teufelsbann
für immer zu erlösen? -
O Jesus, hör! Die Menschheit weint
und fleht um deinen Segen.
Barhäuptig neigen Freund und Feind
sich dir auf allen Wegen.
Tönt Antwort von dem Kruzifix?
Mir scheint, das Bild hat Leben.
Die Augen seh ich zornigen Blicks
sich übers Land erheben …
Schweigt! Eure Demut ist zu klug!
Ich helfe nicht zum Siege.
Was schert's mich, wer mit Lug und Trug
gewinn' und unterliege?
Der für die Menschheit starb, bereut's!
Spart euch Gebet und Klage!
Schlagt ihr doch euern Gott ans Kreuz
mit jedem neuen Tage!
envoyé par Riccardo Venturi - 23/4/2024 - 21:37
Langue: italien
Versione italiana / Italian version / Version italienne / Italiankielinen versio:
Riccardo Venturi, 22-4-2024 21:42
Riccardo Venturi, 22-4-2024 21:42
...che è morto per l’umanità, &c.
Dovesse mai la placida stella
della pace risplendere ancora,
dove mai tutti avranno scacciato,
-e di buon grado!- la fosca nuvolaglia?
E se, poi, un eterno fiume di sangue
Devastasse la felicità del mondo?
Da qualche parte non c’è una casadiddìo
che protegga dal diluvio della morte?
Forse che un uomo non è morto in croce,
un giorno, per riscattar per sempre
l’umanità dal male, dall’odio, dall’invidia
e dagli incanti del diàvolo, altresì Satana?
Gesù, ascolta! L’umanità ora piange
e implora la tua benedizione; in ogni modo
Dinanzi a te tutti scoprono il capo
e s’inchinano, amici oppur nemici.
Dal crocifisso risuona una risposta?
Mi sembra che l’immagine abbia vita.
E vedo gli occhi, ed uno sguardo irato
levarsi sulla Terra e sul creato...
Zitti! Furbetti, voi, con la vostra umiltà!
Ma a vincere, col cazzo che vi aiuto!
Che me ne frega di chi vinca o chi perda
Servendosi di inganni e di menzogne?
Io morto per l’umanità? Penitenziàgite!
E risparmiatevi lamenti ed orazioni,
voi, che ogni santo giorno il vostro dio
alla croce inchiodate e rinchiodate.
Dovesse mai la placida stella
della pace risplendere ancora,
dove mai tutti avranno scacciato,
-e di buon grado!- la fosca nuvolaglia?
E se, poi, un eterno fiume di sangue
Devastasse la felicità del mondo?
Da qualche parte non c’è una casadiddìo
che protegga dal diluvio della morte?
Forse che un uomo non è morto in croce,
un giorno, per riscattar per sempre
l’umanità dal male, dall’odio, dall’invidia
e dagli incanti del diàvolo, altresì Satana?
Gesù, ascolta! L’umanità ora piange
e implora la tua benedizione; in ogni modo
Dinanzi a te tutti scoprono il capo
e s’inchinano, amici oppur nemici.
Dal crocifisso risuona una risposta?
Mi sembra che l’immagine abbia vita.
E vedo gli occhi, ed uno sguardo irato
levarsi sulla Terra e sul creato...
Zitti! Furbetti, voi, con la vostra umiltà!
Ma a vincere, col cazzo che vi aiuto!
Che me ne frega di chi vinca o chi perda
Servendosi di inganni e di menzogne?
Io morto per l’umanità? Penitenziàgite!
E risparmiatevi lamenti ed orazioni,
voi, che ogni santo giorno il vostro dio
alla croce inchiodate e rinchiodate.
PS. Nell'introduzione, sia pure di sfuggita, ho menzionato Raoul Vaneigem. Ebbene, il 21 marzo, cioè il Ventuno a Primavera, Raoul Vaneigem ha compiuto novant'anni. Colgo l'occasione per fargli gli auguri in ritardo; certo, lui non sa nemmeno chi sono, anzi, non sa nemmeno che esisto (e non è l'unico). Però gli devo molto. Il mio sogno sarebbe di scrivere, prima o poi, un "Traité de savoir-vivre à l'usage des vieilles générations", a quelle nuove non saprei proprio come rivolgermi. La vie s'écoule, la vie s'enfuit...
Riccardo Venturi - 24/4/2024 - 01:02
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Poesia di / A poem by / Poème de / Erich Mühsam / 'in runo
Da / From / Aus: Brennende Erde, 1. Auflage 1920
Musica e canto / Music and singing / Musique et chant / Sävel : Christoph Holzhöfer 'in laulama [2011]
Dal film "Amici Miei Atto II". Rambaldo Melandri e la Via Crucis.
E’ il dicembre del 1916, quando l’ebreo anarchico e ateo Erich Mühsam ci parla nientepopodimeno che di Gesù Cristo. Amen. Pacifista ad oltranza, proprio in quello stesso 1916, sconvolto dalla guerra in corso, tenta di riunire attorno a sé tutti coloro che si oppongono ancora al conflitto in atto; trovandosi a Monaco, viene immediatamente espulso dal governo della Baviera e mandato in domicilio coatto (= confino) in un paesino di provincia. E’ in questo paesino che Erich Mühsam parla, appunto, di Gesù Cristo; ma è un Gesù Cristo che assomiglia parecchio a Erich Mühsam (il suo aspetto, a dire il vero, un po’ lo ricordava, anche se i santi vangeli non ci dicono che Gesù portasse gli occhiali tondi; ma gli sarebbero stati benissimo). Un Gesù Cristo, mutatis mutandis, che dev’essere un po’ della stessa razza di Malarazza.
E’ ben noto che, durante una guerra (mondiale o meno), Gesù Cristo e ogni altra sorta di dio vanno per la maggiore. C’è, certamente, chi si rivolge a lui per la pace; ma tanti e tanti si rivolgono a lui per la guerra. Per vincerla, cioè; ancora non si ha notizia di qualcuno che si sia rivolto a Lui per perderla, sarebbe un caso imperdonabile di disfattismo. E quindi, eccoli tutti a implorare Gesù a capo scoperto e ben inchinati: oh, tesoro, tu sei morto per l’umanità e non vuoi farci vincere? Dio è con noi (Gott mit uns!) e, se è con noi il Padre, per caso il Figlio vorrà defezionare?
Ebbene sì. Il Gesù Cristo di Erich Mühsam defeziona. A modo suo, è un disertore. Non è un Gesù Cristo accomodante ai voleri dell’umanità che si sta allegramente sbudellando. Bravi furbi voialtri, che fate i finti umili; e invece -dice Gesù Mühsam- io sono incazzato nero e col ka...iser che vi aiuto a vincere, vedetevela voi. Oh, ma che sono? Babbo Natale? A me non importa veramente un fico secco di chi vinca o chi perda, con tonnellate di menzogne e inganni reciproci (si dice “propaganda”, ndr.) Chi ve lo ha detto, poi, che io sarei “morto per l’umanità”..? Io sono morto inchiodato in croce proprio grazie a chi, giorno dopo giorno, continua a inchiodarmi.
E così rieccoci anche al bravo Christoph Holzhöfer, che ha pensato a mettere in musica e cantare (nel 2011) un’altra poesia di Erich Mühsam. Spulciando nel suo sito, mi sono accorto che Christoph ha “mühsamato” parecchio, e sulla sua scorta si continuerà a mühsamare pure noi. Devo dire e confessare, naturalmente, che non sono un grosso appassionato di Gesù Cristo, nonostante la Buona Novella di De André e Malarazza. Nemmeno il Gesù Cristo "uomo" mi convince più di tanto; in questo la penso esattamente come Raoul Vaneigem. Però, ogni tanto, qualche Gesù Cristo decisamente eterodosso non mi dispiace. [RV]