Tanti milioni di anni fa
Popolavano la nostra terra
Dei bestioni che arrivavan fin là
E che talvolta si facevan la guerra.
Lo stegosauro con placche sul dorso,
L'apatosauro fra i più grandi di tutti di tutti;
Il triceratopo dal grosso collare,
Erano erbivori, lo erano tutti...
C'erano anche dinosauri feroci
Con bocche piene di denti affilati,
Tirannosauro, il più cattivo di tutti,
Sessanta ne aveva tutti ben seghettati
I dinosauri si estinsero tutti
Per cause che sono ancor poco chiare,
Un meteorite con un botto gigante
Li fece fuori con tutte le squame...
Popolavano la nostra terra
Dei bestioni che arrivavan fin là
E che talvolta si facevan la guerra.
Lo stegosauro con placche sul dorso,
L'apatosauro fra i più grandi di tutti di tutti;
Il triceratopo dal grosso collare,
Erano erbivori, lo erano tutti...
Dinosauri spesso in guerra
Prima che l'uomo fosse sulla Terra,
Dinosauri spesso in guerra
Prima che l’uomo fosse sulla Terra…
Prima che l'uomo fosse sulla Terra,
Dinosauri spesso in guerra
Prima che l’uomo fosse sulla Terra…
C'erano anche dinosauri feroci
Con bocche piene di denti affilati,
Tirannosauro, il più cattivo di tutti,
Sessanta ne aveva tutti ben seghettati
Dinosauri spesso in guerra
Prima che l'uomo fosse sulla Terra,
Dinosauri spesso in guerra
Prima che l’uomo fosse sulla Terra…
Prima che l'uomo fosse sulla Terra,
Dinosauri spesso in guerra
Prima che l’uomo fosse sulla Terra…
I dinosauri si estinsero tutti
Per cause che sono ancor poco chiare,
Un meteorite con un botto gigante
Li fece fuori con tutte le squame...
Dinosauri spesso in guerra
Prima che l'uomo fosse sulla Terra,
Dinosauri spesso in guerra
Prima che l’uomo fosse sulla Terra…
Prima che l'uomo fosse sulla Terra,
Dinosauri spesso in guerra
Prima che l’uomo fosse sulla Terra…
envoyé par Riccardo Venturi - 3/4/2024 - 20:08
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Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Piero Galli
Album / Albumi: Le canzoni dei dinosauri
Ed eccoci alla riconosciuta “specialità” di Piero Galli, vale a dire i dinosauri. In effetti, come meglio interessare alla scienza dei bambini delle classi elementari se non coi dinosauri? Lo ripeterò ad nauseam: i dinosauri sono un punto fermo dell’infanzia, altro che Babbo Natale (che, magari, era un dinosauro pure lui). Io stesso, ascoltando questa canzoncina, ho fatto veramente un viaggio nel tempo, andando indietro a parecchi anni fa e a quando, come tutti, chiamavo lo stegosauro stRegosauro (lampante esempio di Volksetymologie generalizzata…) perché, come le streghe, era brutto e cattivo…
Questo amarcòrd di un piccolo Riccardino non è fine a se stesso; serve anche ad introdurre l’approccio di Piero Galli ai dinosauri per bambini, in un intero album del 2016 che si chiama, appunto, Canzoni dei dinosauri. Piero Galli non fa sconti ai dinosauri, non li idealizza, non li divide in “buoni” e “cattivi” e dice che, spesso, si facevano la guerra (occorrerà quindi aggiornare un po’ i famosi “centomila anni”; altro che centomila…). Essendo un insegnante canterino puntuale e coscienzioso, conosce bene la psicologia dei bambini e sa bene che, ai suddetti, i dinosauri piacciono proprio perché sono brutti, cattivi e, possibilmente, feroci. Certo, occorre spiegare ai bambini che, non di rado, si facevano guerra fra di loro; pur essendo “tutti erbivori” (cosa che non è del tutto esatta, ma vabbè), qualche bella bagarre reciproca li impegnava assai.
Ai bambini occorre spiegare anche che i dinosauri non si pappavano gli uomini (e soprattutto i bambini), per il semplicissimo motivo che ci avevano ancora un bel po’ di tempo a venire (“prima che l’uomo fosse sulla Terra”). E questa, tornando ai lontani tempi di Riccardino, può essere una grossa delusione per un bambino. Il dinosauro, erbivoro o meno, deve mangiare gli uomini, fa parte della dinosauritùdine infantile e non solo infantile. Ho raccontato forse già una volta di quando, assistendo per la prima volta a Jurassic Park, sono scattato in preda ad un giubilo vociante quando il T-Rex si pappa l’avvocato sul cesso (diciamo che era un periodo in cui, per motivi miei personali, ce l’avevo parecchio con gli avvocati, cherchez la femme...)
Insomma, con piglio scientifico, Piero Galli passa, in questa che è una canzone introduttiva, vari dinosauri compreso, naturalmente, il cattivissimo Tyrannosaurus Rex e i suoi sessanta dentacci. Beh, il tirannosauro era carnivoro, eccome se lo era, anche se non si mangiava gli uomini né, purtroppo, gli avvocati (a parte sull’Isla Nublar). Il fatto gli è che, sembra sottintendere il nostro insegnante preferito, solo per un purissimo e misterioso accidente cosmico -forse l’impatto di un asteroide sulla Terra- io e te, carissimo e carissima, non siamo dei dinosauri un po’ evoluti; per milioni di anni sono stati padroni del mondo, prima o poi una specie avrebbe prevalso (probabilmente non la più grossa; penso all’intelligentissimo e organizzato Velociraptor…) e ora Riccardo Venturi, Lorenzo Masetti e Marco Valdo M.I. sarebbero stati un po’ diversi d’aspetto. Poi è successo “qualcosa”. Da cose a caso sparse… Resta il fatto che la guerra già “covava”, ed è questo un messaggio che Piero Galli intende mandare ai suoi bambini spiegando loro, in musica e parole, la storia degli amatissimi dinosauri.
Ma, per terminare tornando a Riccardino, occorrerà dire qualcosa della sua perfida gioja quando scoperse che, fra i dinosauri (presi da un librone illustrato portatogli da Babbo Natale), esisteva pure l’Albertosauro. Ora, il fatto è che mio padre si chiamava Alberto, e si può immaginare quanto quel pover’uomo sia stato preso per il culo… [RV]