Metamorfosi omaggio ai detenuti e ai migranti
Ho ascoltato una musica forse neanche ci credete
Gli strumenti fatti coi legni delle barche naufragate
L'ho sentita in un teatro tra i più famosi al mondo
C'era quasi del sacro e un silenzio assai profondo
Non sono certo un mistico ma mi ha preso un'emozione
Non ero in una chiesa ma su in alto nel loggione
E quando il Kyrie hanno suonato a chiusura del concerto
Quei suoni tristi di pietà mi han creato uno sconcerto
Kyrie eleison Signore abbi pietà
Abbi pietà Signore Kyrie eleison
Abbi pietà Signore Kyrie eleison
Ben due anni di lavoro nel carcere di Opera
Un liutaio e i detenuti un progetto di manodopera
Metamorfosi l'han chiamato perché realizza il cambiamento
Di chi un mestiere impara e fa fruttare il suo talento
E così si può espiare un errore una colpa
In quei legni c'è il dolore impregnato nella barca
E nel momento in cui la tavola emette il suono
Si libera la magia con la forza del perdono
Kyrie eleison Signore abbi pietà
Abbi pietà Signore Kyrie eleison
Abbi pietà Signore Kyrie eleison
Nei diari di bordo del Mediterraneo mare
Ci sono storie di naufragi che è difficile ascoltare
Nelle reti i pescatori fanno poveri raccolti
Stracci scarpe e documenti di quelli che son morti
Nella stiva del teatro violoncelli violini e viole
Una nuova orchestra d'archi sono suoni non parole
E quando il Kyrie è terminato nel silenzio di un minuto
Anche il mare si è quietato quasi a dare il benvenuto
Anche il mare si è quietato quasi a dare il benvenuto
Kyrie eleison Signore abbi pietà
Abbi pietà Signore Kyrie eleison
Abbi pietà Signore Kyrie eleison
Ho ascoltato una musica forse neanche ci credete
Gli strumenti fatti coi legni delle barche naufragate
L'ho sentita in un teatro tra i più famosi al mondo
C'era quasi del sacro e un silenzio assai profondo
Non sono certo un mistico ma mi ha preso un'emozione
Non ero in una chiesa ma su in alto nel loggione
E quando il Kyrie hanno suonato a chiusura del concerto
Quei suoni tristi di pietà mi han creato uno sconcerto
Kyrie eleison Signore abbi pietà
Abbi pietà Signore Kyrie eleison
Abbi pietà Signore Kyrie eleison
Ben due anni di lavoro nel carcere di Opera
Un liutaio e i detenuti un progetto di manodopera
Metamorfosi l'han chiamato perché realizza il cambiamento
Di chi un mestiere impara e fa fruttare il suo talento
E così si può espiare un errore una colpa
In quei legni c'è il dolore impregnato nella barca
E nel momento in cui la tavola emette il suono
Si libera la magia con la forza del perdono
Kyrie eleison Signore abbi pietà
Abbi pietà Signore Kyrie eleison
Abbi pietà Signore Kyrie eleison
Nei diari di bordo del Mediterraneo mare
Ci sono storie di naufragi che è difficile ascoltare
Nelle reti i pescatori fanno poveri raccolti
Stracci scarpe e documenti di quelli che son morti
Nella stiva del teatro violoncelli violini e viole
Una nuova orchestra d'archi sono suoni non parole
E quando il Kyrie è terminato nel silenzio di un minuto
Anche il mare si è quietato quasi a dare il benvenuto
Anche il mare si è quietato quasi a dare il benvenuto
Kyrie eleison Signore abbi pietà
Abbi pietà Signore Kyrie eleison
Abbi pietà Signore Kyrie eleison
envoyé par Paolo Rizzi - 20/3/2024 - 08:29
Alla redazione
nella prima strofa ho scritto al femminile -una mistica- perché speravo la cantasse una amica con una bella voce.
Per piacere puoi correggere con Non sono certo un mistico.
Grazie un abbraccio
(Paolo)
nella prima strofa ho scritto al femminile -una mistica- perché speravo la cantasse una amica con una bella voce.
Per piacere puoi correggere con Non sono certo un mistico.
Grazie un abbraccio
(Paolo)
Caro Paolo, la correzione è stata effettuata.
×
L' orchestra del mare con i suoi 14 legni ieri sera è sbarcata alla Scala di Milano.
Otto violini, due viole, due violoncelli un contrabbasso ed una chitarra costruiti dal laboratorio di liuteria del carcere di Opera hanno suonato nel tempio della musica. Il progetto Metamorfosi ha messo questi strumenti nelle mani dell'orchestra dell'Annunciata diretta da Riccardo Doni con tre solisti d'eccezione i due violoncelli di Mario Brunello e Giovanni Sollima ed il violino di Sergej Krilow.
Ad introdurli Paolo Rumiz legge il suo "la memoria del legno" la storia di Ud una barca da pesca poi traghetto di migranti ed infine strumento musicale. A chiudere le parole di Brunello che annunciano un Kyrie di pietà per tutte le vittime. I suoni lasciano il posto ad un lungo silenzio in cui le mani dei musicisti si fermano a mezz'aria ed il pubblico che satura la sala, come nella una stiva di una nave, partecipa trattenendo il respiro prima del liberatorio applauso finale.
Il 26 febbraio ricorrerà il primo anniversario della strage di Cutro ed il violino costruito con i legni della Summer love tornerà a vibrare, sulla musica composta da Piovani. Suonerà il suo compianto per le 94 vittime a cui si è aggiunto Ousmane Sylla suicidatosi nel CPR di Roma trattenuto dal "decreto Cutro" voluto dal ministro Piantedosi e dalla premier Meloni.
Il "canto per Europa" di Rumiz celebrava una barca che porta in salvo il mito che l'ha fondata, rinato nelle sembianze di una fanciulla Siriana. "Europa è il sogno di chi è respinto" scrisse Rumiz prima che il naufragio di Pylos in Grecia affondasse in un ipogeo marino quel legno con più di 600 vittime. Nausicaa fu ospitale e provo' pena cantava Omero, invece la prima presidentessa greca Aikaterini Sakellaropoulou e la signora Ursula Von der Layen nulla fecero se non una formale e gelida proclamazione di lutto che speriamo non anticipi il nostro lutto per l'Europa tutta alle prossime elezioni.
Nell'orchestra del mare alla Scala la chitarra, già suonata da Sting nel carcere di Secondigliano, era affidata alle mani di una donna la musicista Laura La Vecchia che ha accompagnato nella inusuale trascrizione per basso continuo il brano Inverno delle 4 stagioni di Vivaldi. Il sonetto che ha ispirato Vivaldi descrive il freddo delle montagne ma si conclude con i venti gelidi nel finale in movimento di allegro.
" Scirocco, Borea e tutti i venti in guerra. Quest' è 'l verno, ma tal che gioia apporta".
La gioia sarà sentire questi strumenti suonare ancora nel mondo affidati alle mani di musicisti fedeli alla missione unificante e salvifica di cui è capace la musica
Il testo come in Halleluiah è un racconto in prima persona delle emozioni provate, delle ragioni che hanno creato l’evento e delle sue conseguenze.
Per la musica ho utilizzato gli stessi accordi e le tonalità che Cohen canta nel testo: “Goes like this, the Fourth, the Fifth , the minor fall, and the major lift”. In sequenza Do-Fa-Sol -Lam-Do.
Li ho usati però in altra successione perché dovevo fare un Kyrie di pietà e non un Alleluia di gioia con quei meravigliosi crescendi.
link al progetto Metamorfosi - Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti